Serafino de' Ciminelli
, o
Cimminelli
, (
L'Aquila
,
1466
?
Roma
,
1500
) e stato un
poeta
e
musicista
italiano
, conosciuto anche con lo
pseudonimo
di
Serafino Aquilano
o
dell'Aquila
.
Nato all'
Aquila
nel 1466 dai nobili Francesco de' Ciminelli e Lippa de' Legistis, il giovane Serafino si reco a
Napoli
nel 1478 insieme a uno zio materno e fu assunto come
paggio
presso
Antonio de Guevara, II conte di Potenza
, iniziando lo studio della
musica
sotto la guida di Guillaume Garnier e, successivamente,
Josquin Desprez
.
Ritorno all'Aquila nel 1481, dove forse studio il
Petrarca
, e vi rimase fino al 1484, quando si trasferi a
Roma
presso il
cardinale
Ascanio Sforza
. Nel 1490 segui questi a Milano, dove in breve tempo si fece apprezzare per le sue doti di poeta.
L'anno seguente ritorno a Roma dove inizio a frequentare il gruppo letterario che si raccoglieva intorno al segretario apostolico
Paolo Cortesi
e strinse particolare amicizia con
Vincenzo Colli
, detto il
Calmeta
, che in seguito sara il suo biografo.
Nel 1493 il principe
Ferrandino d'Aragona
, che era governatore dell'Abruzzo, volle avere Serafino a corte.
[1]
Qui egli passo tre anni, durante i quali raggiunse un certo successo, ed ebbe modo di conoscere e frequentare
Giovanni Pontano
e
Jacopo Sannazaro
. Nel 1494, nel contesto della
discesa di Carlo VIII in Italia
, Ferrandino condusse il poeta con se in Romagna. Qui, volendo accondiscendere alle preghiere della duchessa di
Urbino
,
Elisabetta Gonzaga
, permise a Serafino di ritirarsi presso la di lei corte. Quando il regno di Napoli fu invaso dai francesi e Ferrandino si trovo impegnato in una difficile opera di riconquista, Serafino, amareggiato, decise di non essere piu "astretto ad alcuna servitu", ma libero di andare girovagando per l'Italia a suo beneplacito. Partito da Urbino, giunse a
Mantova
presso i marchesi
Francesco II Gonzaga
e
Isabella d'Este
, con quest'ultima che volentieri favoriva artisti e intellettuali.
[2]
Nel 1495, in occasione della cerimonia d'investitura ducale di
Ludovico il Moro
, Francesco Gonzaga si reco a Milano per omaggiare il nuovo duca e condusse con se Serafino. Quest'ultimo decise allora di porre stabile dimora a Milano ed entro a far parte del circolo di poeti in
volgare
radunato dalla duchessa
Beatrice d'Este
.
[3]
Qui il suo biografo, Vincenzo Calmeta, lo dice molto ben voluto a corte e continuamente omaggiato con regali dai duchi, sebbene non fosse sottoposto ad alcuna servitu ne a stipendio fisso:
[2]
[4]
[5]
≪Era la corte soa [di
Beatrice d'Este
] de homini in qual se voglia Virtu et exercitio copiosa e soprattutto de Musici e Poeti da li quali oltra le altre compositioni mai non passava mese che da loro o
Egloga
o
Comedia
o
tragedia
o altro novo spettaculo e representatione non se aspettasse. [...]. A Seraphino dunque parendo havere un'altra monarchia di
Ottaviano
ritrovato et un vivere a soa Natura tanto conforme, di ogni altro piacere si fece uscire de la memoria. Deliberato in Corte de Milano fermare li suoi pensieri, e tutto a corteggiare il Duca e la Duchessa se dispose, et advegna che ne a ferma provisione ne per obligatione di servitu in Corte dimorasse, niente di meno non solo era ben visto et accharezzato, ma presentato continuo, e subvenutoli honorevolmente di tutte quelle cose ch'al suo substentamento erano opportune. [...] sopragiunse poi in un subito la repentina morte di questa gloriosa donna [...] Per la quale morte ogni cosa ando in ruina e precipizio, e de lieto Paradiso in tenebroso inferno la corte se converse, onde ciascuno virtuoso a prendere altro camino fu astretto.≫
Nello stesso anno, il Ciminelli segui i duchi nell'impresa di Novara e li ebbe occasione di conoscere re
Carlo VIII
in persona, che molto diletto con i suoi strambotti, ottenendone in cambio regali.
[5]
La situazione di stabilita duro pero poco e in seguito alla morte della duchessa, avvenuta al principio del 1497, si pose sotto la protezione del genovese Ibietto Fieschi. In seguito alla caduta di
Ludovico il Moro
nel 1499, divenne cortigiano di
Cesare Borgia
.
[4]
Mori a Roma nel 1500.
[2]
Nel 1504 il bolognese
Giovanni Filoteo Achillini
pubblico le
Collettanee Grece Latine e Vulgari per diversi Auctori Moderni nella Morte de l'ardente Seraphino Aquilano
, una raccolta di poesie di compianto, scritte da diversi autori, per la morte di Serafino.
L'opera poetica del Ciminelli, copiosa e versatile, e composta da
epistole
amorose in
rima
, da tre
egloghe
a carattere
pastorale
, da due
atti
scritti per essere rappresentati (l'
Oroscopo
e l'
Orologio
), da una
Rappresentazione allegorica della volutta
e da
Virtu e fama
che venne recitata tra il 1495 e il 1597 presso la corte di Mantova, oltre a numerose rime di vario tipo, come
strambotti
,
sonetti
e
capitoli ternari
. Dei sonetti, quattro furono scritti in morte di Beatrice d'Este e due in morte di
Ferrandino d'Aragona
.
[6]
Di seguito un elenco parziale delle opere e di edizioni critiche delle stesse:
- Rime
, a cura di M. Menghini, Romagnoli-Dall'Acqua,
Bologna
, 1894
- Die Strambotti des S. A.,
a cura di B. Bauer-Formiconi, Fink, Monaco, 1967
- Le rime di Serafino Aquilano in musica
,
Firenze
, Olschki, 1999
- Strambotti
, a cura di Antonio Rossi,
Guanda
,
Parma
, 2002
- ^
Magda Vigilante,
CIMINELLI, Serafino
, in
Dizionario biografico degli italiani
, vol. 25, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1981.
- ^
a
b
c
Menghini 1894
, pp. 7?13
.
- ^
Malaguzzi Valeri
, pp. 35-37
.
- ^
a
b
Calmeta 1504
, p. 25
.
- ^
a
b
Carli 1826
, p. 86
.
- ^
Rossi 1980
, pp. 27, 80
.
- Vincenzo Calmeta
,
Collettanee greche, latine e vulgari per diversi auctori moderni nella morte de l'ardente Seraphino Aquilano
, 1504.
- Romualdo Carli,
Vita di Serafino Cimino aquilano
, 1826.
- Francesco Malaguzzi Valeri
,
La corte di Lodovico il Moro: la vita privata e l'arte a Milano nella seconda meta del Quattrocento
, vol. 1, Milano, Hoepli, 1913.
- Mario Menghini (a cura di),
Le rime di Serafino de' Ciminelli dall'Aquila
, vol. I, Bologna, Romagnoli-dall'Acqua, 1894.
- Antonio Rossi,
Serafino Aquilano e la poesia cortigiana
, 1980.
- Serafino Aquilano
, su
Treccani.it ? Enciclopedie on line
,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana
.
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- Serafino dell'Aquila
, su
sapere.it
,
De Agostini
.
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- Magda Vigilante,
CIMINELLI, Serafino
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Dizionario biografico degli italiani
, vol. 25,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana
, 1981.
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- Opere di Serafino de' Ciminelli
, su
Liber Liber
.
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- Opere di Serafino de' Ciminelli
/
Serafino de' Ciminelli (altra versione)
, su
MLOL
, Horizons Unlimited.
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- (
EN
)
Opere di Serafino de' Ciminelli
, su
Open Library
,
Internet Archive
.
![Modifica su Wikidata](//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/73/Blue_pencil.svg/10px-Blue_pencil.svg.png)
- (
EN
)
Spartiti o libretti di Serafino de' Ciminelli
, su
International Music Score Library Project
, Project Petrucci LLC.
![Modifica su Wikidata](//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/73/Blue_pencil.svg/10px-Blue_pencil.svg.png)
- (
EN
)
Serafino de' Ciminelli
, su
Discogs
, Zink Media.
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- (
EN
)
Serafino de' Ciminelli
, su
MusicBrainz
, MetaBrainz Foundation.
![Modifica su Wikidata](//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/73/Blue_pencil.svg/10px-Blue_pencil.svg.png)
- Approfondimento 1
, su
girodivite.it
.
- Approfondimento 2
, su
italica.rai.it
.
URL consultato l'8 giugno 2008
(archiviato dall'
url originale
il 24 dicembre 2007)
.
- Approfondimento 3
, su
it.encarta.msn.com
.
URL consultato l'8 giugno 2008
(archiviato dall'
url originale
il 24 luglio 2008)
.
- Gli strambotti
, su
liberonweb.com
(archiviato dall'
url originale
il 24 febbraio 2008)
.