Santa Lucia
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Santa Lucia
, opera di
Jacopo Palma il Giovane
,
Santuario di Lucia
,
Venezia
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Vergine e martire
|
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Nascita
| Siracusa
, 7 marzo
283
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Morte
| Siracusa
, 13 dicembre
304
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Venerata
da
| Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
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Canonizzazione
| Precanonizzazione
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Santuario principale
| Santuario di Santa Lucia al Sepolcro
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Ricorrenza
| 13 dicembre
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Attributi
| Palma
, occhi su un piatto,
giglio
, libro dei Vangeli, torcia o candela accesa, pugnale
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Patrona
di
| Siracusa
, ciechi, oculisti, elettricisti, contro le malattie degli occhi e le carestie
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Manuale
|
Santa
Lucia
(
Siracusa
,
7 marzo
283
?
Siracusa
,
13 dicembre
304
) fu
una
martire
cristiana
, uccisa durante la
grande persecuzione dei cristiani sotto Diocleziano
, nell'anno
304
.
E venerata come
santa
dalla
Chiesa cattolica
e dalla
Chiesa ortodossa
, che la
commemorano
il 13 dicembre. E una delle sette vergini menzionate nel
Canone romano
ed e tradizionalmente invocata come protettrice della vista, a motivo dell'etimologia latina del suo nome (Lux, luce). Le sue spoglie mortali sono custodite nel
Santuario di Lucia
a
Venezia
. Il luogo di culto principale e la
Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro
a Siracusa.
Secondo l'
agiografia
tramandata da due antiche e distinte fonti quali una
Passio
del codice greco
Papadopulo
ed i latini
Atti dei Martiri
(entrambi risalenti alla fine del
V secolo
[1]
), Lucia era una giovane di
Siracusa
, nata nel 283 d.C.
Di nobile casato e
cristiana
, orfana di padre (il cui nome era probabilmente Lucius) sin da quando ella aveva cinque anni, era promessa in sposa a un pagano. Ella tuttavia, sin da tenera eta, aveva fatto segreto
voto di castita
a Cristo. La madre, Eutychia, da anni ammalata di emorragie, spendeva invano ingenti somme per curarsi. Lucia ed Eutychia si recarono dunque pellegrine a
Catania
al sepolcro di
Sant'Agata
, (
martire
nel 251 d.C.), pregandola di intercedere per la guarigione. Giunte li il 5 febbraio dell'anno 301,
dies natalis
di Agata, Lucia si assopi durante la preghiera e vide in visione la santa catanese, circondata da schiere angeliche dirle: "
Lucia, sorella mia, vergine consacrata a Dio, perche chiedi a me cio che tu stessa puoi concedere? Infatti, la tua fede ha giovato a tua madre ed ecco che e divenuta sana. E come per me e beneficata la citta di Catania, cosi per te sara onorata la citta di Siracusa
”.
Avveratasi la guarigione di Eutychia, mentre facevano ritorno a Siracusa, Lucia esterno alla madre la sua ferma decisione di consacrare la sua verginita a
Cristo
, e di elargire il suo patrimonio ai poveri. Per i successivi tre anni, ella visse dunque a servizio di infermi, bisognosi e vedove presso le catacombe cristiane della citta. Il pretendente, vedendo la desiderata Lucia privarsi di tutti gli averi ed essendo stato definitivamente respinto da quest’ultima, volle vendicarsi, denunciandola come cristiana. Erano infatti in vigore i decreti della
persecuzione dei cristiani
emanati dall'imperatore
Diocleziano
.
Al processo che sostenne dinanzi al
prefetto
Pascasio, le fu imposto di fare sacrifici agli dei romani; ella pero non rinnegava affatto il suo credo, ma difese la sua posizione proclamando con ispirazione divina i passi delle sacre Scritture. Alla minaccia di essere condotta nel disonore in un
postribolo
, Lucia rispose: "Il corpo si contamina solo se l'anima acconsente".
Il dialogo sempre piu serrato tra lei e l'arconte fini col ribaltarsi delle posizioni: Lucia infatti prevalse su Pascasio e gli dichiaro di essere pronta a subire ogni sua diabolica tortura, pur di non acconsentire al peccato. Il prefetto dunque, infuriato, ordino che la giovane venisse condotta via con la forza ma, come riportano le fonti, divenne miracolosamente immobile, tanto che ne decine di uomini ne la forza di funi legate a buoi riuscirono a smuoverla. Accusata di
stregoneria
, Lucia allora fu cosparsa di olio, posta su legna, pece e resine per essere arsa nel fuoco, ma le fiamme non la toccarono. Fu infine fatta inginocchiare e finire di spada; secondo le fonti latine, le fu infisso un pugnale in gola (
jugulatio
), mentre per gli atti greci venne decapitata, il 13 dicembre dell'anno 304, all'eta di ventun anni. Mori non prima di aver ricevuto l'
Eucaristia
, profetizzando la fine delle persecuzioni, la pace per la Chiesa con la caduta di Diocleziano e il suo patronato su Siracusa.
Risulta privo di fondamento e assente nelle molteplici narrazioni e tradizioni, almeno fino al
secolo XV
, l'episodio in cui Lucia si sarebbe strappata - o le avrebbero cavato - gli
occhi
. L'emblema degli occhi sulla coppa, o sul piatto, sarebbe da ricollegarsi, piu semplicemente, alla devozione popolare che l'ha sempre invocata protettrice della vista, a motivo dell'etimologia del suo nome dal latino
Lux
, luce.
Una fonte scritta da un testimone del tempo e invece la fine, ritenuta miracolosa, della carestia dell'anno 1646 in
Sicilia
. Domenica 13 dicembre 1646, una
quaglia
fu vista volteggiare dentro il
Duomo di Siracusa
durante la
Messa
. Quando la quaglia si poso sul soglio episcopale, una voce annuncio l'arrivo al porto di un bastimento carico di
frumento
. Il popolo vide in quella nave la risposta data da Lucia alle tante preghiere che a lei erano state rivolte, e per la gran fame non aspetto di macinarlo, ma lo consumo bollito.
≪Memoria di santa Lucia, vergine e martire, che custodi, finche visse, la lampada accesa per andare incontro allo Sposo e, a Siracusa in Sicilia condotta alla morte per Cristo, merito di accedere con lui alle nozze del cielo e di possedere la luce che non conosce tramonto.≫
Sin dal giorno della deposizione del suo corpo nelle
catacombe
che da lei presero il nome, Lucia venne subito venerata come santa dai siracusani e il suo sepolcro divenne meta di pellegrinaggi. Nell'introduzione al romanzo storico
Lucia
di Rene du Mesnil de Maricourt del 1858,
[2]
Ampelio Crema
scrisse: ≪la prima e fondamentale testimonianza sull'esistenza di Lucia ci e data da un'iscrizione greca scoperta nel giugno del
1894
durante scavi archeologici del professor
Paolo Orsi
nella
catacomba di San Giovanni
, la piu importante di
Siracusa
: essa ci mostra che, gia alla fine del quarto secolo o all'inizio del quinto, un siracusano - come si deduce dall'epigrafe alla moglie Euschia - nutriva una forte e tenerissima devozione per la "sua" santa Lucia, il cui anniversario era gia commemorato da una festa liturgica. Tale iscrizione e stata trovata su una sepoltura del pavimento, incisa su una lapide quadrata di marmo, misurante cm 24x22 e avente uno spessore di cm 3, tagliata irregolarmente. Le due facce della pietra erano state ricoperte di calce: cio indica che la tomba era stata violata≫. Cosi recita l'epigrafe o iscrizione di Euschia:
≪
Euschia, irreprensibile, vissuta buona e pura per circa 25 anni, mori nella festa della mia santa Lucia, per la quale non vi e elogio come conviene. Cristiana, fedele, perfetta, riconoscente a suo marito di una viva gratitudine.
≫
Questa iscrizione e conservata al
museo archeologico regionale Paolo Orsi
di Siracusa ed e esposta nel percorso museale.
Il culto di Lucia ben presto si diffuse fuori della Sicilia, come dimostrano la presenza del suo nome nell’antichissimo
martirologio geronimiano
, la menzione nel
Canone romano
della Messa da parte di
Gregorio Magno
(604 d.C.), la devozione in Roma, dove vennero dedicate varie chiese in suo onore e nell’
Italia settentrionale
, dove fu effigiata a
Ravenna
nella
Basilica di Sant'Apollinare Nuovo
nella processione delle vergini. Il culto giunse anche in
Inghilterra
, dove venne festeggiata fino alla Riforma anglicana con una giornata in cui era concesso non lavorare, e nella chiesa Greca, dove san
Giovanni Damasceno
stesso ne compose la liturgia.
Reliquie del suo corpo furono richieste e donate in piu parti dell'Europa come in
Francia
e
Portogallo
. La
Repubblica di Venezia
ne ha diffuso il culto in buona parte del nord Italia, piu che altro nei territori pertinenti alla
Serenissima
situati lungo il
nord-est
.
La memoria liturgica ricorre il
13 dicembre
. Antecedentemente all'introduzione del
calendario gregoriano
(
1582
), la festa cadeva in prossimita del
solstizio d'inverno
(da qui il detto ≪santa Lucia il giorno piu corto che ci sia≫)
[3]
, ma non vi coincise piu in seguito all'adozione del nuovo calendario per una differenza di 10 giorni
[4]
. La celebrazione della festa in un giorno vicino al solstizio d'inverno e probabilmente dovuta anche alla volonta di sostituire antiche
feste popolari
che celebrano la luce e si festeggiano nello stesso periodo nell'emisfero nord.
Nel
1039
, il generale bizantino
Giorgio Maniace
trafugo il corpo per farne omaggio al suo sovrano, a
Costantinopoli
. I siracusani, infatti, dopo l’occupazione araba della Sicilia, avevano nascosto il corpo della Santa giovinetta nelle
catacombe
, in un luogo segreto. Maniace riusci a farselo indicare, probabilmente con l’inganno, da un anziano, il cui nome non e mai stato indicato nel corso dei secoli per non marchiare d’infamia lui e i suoi discendenti
[5]
. Il corpo della santa fu portato insieme alle spoglie di
sant'Agata
a
Costantinopoli
, per farne dono all'
imperatrice Teodora
. Da li fu trafugato nel
1204
dai veneziani, che conquistarono la capitale
bizantina
a conclusione della
quarta crociata
e fu portato a
Venezia
come bottino di guerra. Arrivate nella citta
lagunare
, le spoglie della santa furono portate inizialmente nell'
isola di San Giorgio Maggiore
. Nel 1279, il mare mosso capovolse le barche che si muovevano per omaggiare Lucia e da allora, a causa della morte di alcuni pellegrini, si decise di trasferire le reliquie nella
Chiesa di Santa Lucia
a
Cannaregio
, appunto intitolata alla santa. Nel 1861, la chiesa venne demolita a causa della costruzione della
stazione ferroviaria
, la quale prese il titolo della santa in suo ossequio, mentre gia l'11 luglio 1860, il corpo era stato definitivamente trasferito nella vicina
chiesa di San Geremia
, in cui attualmente riposa, seppur i siracusani ne rivendichino da sempre e fortemente il possesso nella loro citta. Nel 1955, il futuro
papa Giovanni XXIII
, all’epoca patriarca cardinale Angelo Roncalli, commissiono allo scultore Minotto una maschera in argento a copertura del volto della martire
[6]
.
La notte del 7 novembre 1981, due ladri introdottisi nella chiesa ruppero l'urna con le loro pistole e rubarono le spoglie, suscitando l'indignazione e l'apprensione di tutti i devoti. La notizia del ritrovamento del corpo arrivo la mattina del 13 dicembre, giorno della festa della martire, 36 giorni dopo il furto. Il corpo fu ritrovato nella zona lagunare di
Cason Montiron
, e quindi ricomposto in un'urna di cristallo antiproiettile
[7]
.
Le sacre spoglie della santa tornarono in via eccezionale a Siracusa per sette giorni nel dicembre 2004 in occasione del 17º centenario del suo martirio.
La permanenza delle spoglie fu accolta da una incredibile folla di siracusani e da gente accorsa da ogni parte della Sicilia. Riscontrata l'elevatissima partecipazione e devozione dei devoti, da allora si e fatta strada la possibilita di un ritorno definitivo tramite alcune trattative tra l'allora
Arcivescovo
di Siracusa
Giuseppe Costanzo
e l'allora
Patriarca di Venezia
Angelo Scola
[8]
. Le sacre spoglie della Santa, dopo piu di 1000 anni, sono tornate anche a
Erchie
(
BR
) dal 23 aprile al 2 maggio 2014, in occasione della festa della protettrice del paese, per poi ritornarci nuovamente dal 24 aprile al 4 maggio 2019 insieme a quelle della
patrona
Sant'Irene
. Il corpo della santa torno nuovamente a Siracusa dal 14 al 22 dicembre 2014, in occasione del 10º anniversario della prima visita del corpo nella sua citta natale
[9]
, e vi tornera per la terza volta, sempre dopo dieci anni, dal 14 al 26 dicembre 2024
[10]
.
Una seconda e parallela tradizione, che risale a Sigeberto di Gembloux († 1112), tramanda che le spoglie della santa siano state portate a
Metz
in
Francia
, dove tuttora sono venerate dai
francesi
in un altare di una cappella della chiesa di Saint-Vincent. A suffragare la tesi per cui il corpo di Santa Lucia sia a Metz, fu il professor Pierre Edouard Wagner, docente associato della Facolta di Teologia Cattolica di Strasburgo. Nel 2002 scrisse un saggio, "
Culte et reliques de sainte Lucie a Saint-Vincent de Metz
", in cui discetta sulla presenza proprio del corpo della santa in una cappella dell'abbazia di Saint-Vincent. Secondo lo studioso francese, il vescovo Teodorico avrebbe trafugato, insieme a molte altre reliquie di santi, il corpo di Santa Lucia, che allora era in
Abruzzo
a
Pentima
(
Corfinium
). Qui, conquistata la citta, era giunto nel secolo VIII ad opera del
duca di Spoleto
dopo averlo sottratto a Siracusa. L'anno mille Metz fu meta di pellegrinaggi da tutto il mondo germanico per vedere il corpo della santa conservato in una ‘bellissima’ cappella in fondo alla navata sinistra dell'abbazia di Saint-Vincent, fondata alla fine del
X secolo
dal vescovo Teodorico forse anche con la finalita di ricevere tali sante reliquie. Una ricostruzione storica, questa della traslazione a Metz delle reliquie di Lucia, suffragata da una fonte certa, gli
Annali
della citta dell'anno 970 d. C. scritti da Sigeberto di Gembloux (1030-1112), uomo di chiesa e cronista considerato tra i piu importanti e attendibili storici
medievali
. Il professor Wagner nel suo saggio ritiene quindi la tradizione di Metz, fondata su documenti piu originari e vicini ai fatti narrati, piu attendibile di quella veneziana, posteriore il cui racconto presenterebbe aspetti e particolari poco veritieri e tali da generare dubbi e perplessita. Frutto dell'errore di un amanuense sarebbe invece la variante, documentata da un codice secentesco della Biblioteca Marciana di Venezia, che sposterebbe la data del trasferimento dal 1206 al 1026: una mera inversione per distrazione secondo gli storici. Ma secondo Wagner anche altri indizi deporrebbero contro la versione veneziana. A Venezia, nel 1167 e 1182, come provano alcuni documenti certi, esisteva gia una chiesa dedicata alla martire e si presume quindi che, come accaduto in casi simili, si sia cercato volutamente di ‘trovare’ le reliquie della santa per amplificare l'importanza del culto. La teoria di Metz sarebbe inoltre resa piu credibile anche da altri eventi registrati nel tempo. Per esempio nel 1792 le 'presunte' reliquie di Santa Lucia furono attestate come autentiche dalle autorita ecclesiastiche del luogo e collocate nuovamente sotto un importante altare. Poi, nel 1867, prelevate dalla teca, vennero poste dal vescovo di Metz in una statua di cera rappresentante una giovane ragazza, riccamente vestita e con una ferita al collo inferta da un pugnale. Il culto della santa avrebbe subito una pausa, perche l'abbazia venne pian piano abbandonata dai monaci ma ritorno in auge dopo che un frate francescano, aiutato da un medico, si introdusse di notte nell'abbazia e apri il simulacro di cera per studiare le reliquie in essa contenute. I due temerari (il frate pago la profanazione con l'espulsione) appurarono che le ossa, appartenenti a varie parti del corpo, erano realmente di una ragazza di 13-15 anni e mantenevano evidenti segni di bruciature.
[
senza fonte
]
La figura di santa Lucia, nel corso dei secoli, e stata fonte di ispirazione non soltanto sul piano strettamente
religioso
e
teologico
, ma anche e soprattutto
letterario
. Essa ha trovato spazi sia nella letteratura colta che in quella legata alla tradizione popolare di questo o quell'ambiente in cui si e, in varia misura, radicato il culto verso la martire siracusana.
Nell'ambito della tradizione letteraria propriamente detta, la figura della santa ispiro
Dante Alighieri
. Il poeta nel
Convivio
afferma di aver subito in gioventu una lunga e pericolosa alterazione agli occhi a causa delle prolungate letture (
Convivio
,
III-IX
, 15), ottenendo poi guarigione per intercessione della santa siracusana. Gratitudine, speranza e ammirazione indussero quindi il sommo poeta ad attribuirle un ruolo fondamentale non soltanto nella sua vicenda personale, ma anche, allegoricamente e simbolicamente, in quella dell'umanita intera nel suo viaggio oltremondano descritto nella
Divina Commedia
.
Secondo Salvatore Greco
[11]
Santa Lucia, nelle tre cantiche, diventa il simbolo della "grazia illuminante", per la sua adesione al
Vangelo
sino al sacrificio di se, dunque "via", strumento per la salvezza eterna di ogni uomo, oltre che del Dante personaggio e uomo.
Questa interpretazione religiosa della personalita storica della vergine siracusana, quale santa che illumina il cammino dell'uomo nella comprensione del
Vangelo
e nella fede in
Cristo
, risale gia ai primi secoli della diffusione del suo culto. Cosi, infatti, l'hanno esaltata, promuovendone la devozione,
papa Gregorio I
,
Giovanni Damasceno
,
Aldelmo di Malmesbury
e tanti altri. Ed e a questa interpretazione della figura di santa Lucia che si collega Dante, in aspra e aperta polemica con il contesto storico di decadenza morale, politica, civile del suo tempo; tema, peraltro, di fondo che percorre tutta l'opera dalla "selva oscura" all'ascesa verso l'"Empireo".
Se esaminiamo con attenzione la figura della martire nella Divina Commedia, si scorge in Lei un personaggio che ci appare vivo e reale nel coniugare in se qualita celestiali e umane allo stesso tempo. E creatura celeste e umana; quando su invito di
Maria
scende dall'Empireo, per avvertire
Beatrice
dello smarrimento di Dante e del conseguente pericolo che incombe su di lui:
≪Questa [e cioe la "donna gentil", Maria] chiese Lucia in suo dimando
e disse: Or ha bisogno il tuo fedele
di te, ed io a te lo raccomando.
Lucia, nimica di ciascun crudele,
si mosse...≫
A questo punto la santa si rivolge a Beatrice, la donna amata dal poeta, invitandola a soccorrere Dante personaggio prima che sia troppo tardi:
≪Beatrice, loda di Dio vera,
che non soccorri quei che t'amo tanto,
ch'usci per te de la volgare schiera?
Non odi tu pieta del suo pianto?
Non vedi tu la morte che 'l combatte
Su la fiumana ove 'l mar non ha vanto?≫
E ancora, nel 2º regno oltremondano, il Purgatorio, santa Lucia e creatura umana, materna nel prendere Dante assopito, dopo un colloquio con illustri personaggi in una localita amena (la "Valletta dei Principi"), ed a condurlo alla porta d'ingresso del
Purgatorio
:
≪Venne una donna e disse: I' son Lucia
lasciatemi pigliar costui che dorme;
si l'agevolero per la sua via≫
E cosi, dopo averlo aiutato ad intraprendere il difficile cammino di salvezza, a seguito dello smarrimento nella "selva oscura", lo mette in condizione di intraprendere il percorso della purificazione dei propri peccati. Anche qui Dante personaggio, per influsso senz'altro del Dante autore e uomo a lei "fedele", accenna ancora una volta alla luminosa bellezza degli occhi della martire, non senza rimandi simbolici:
≪Qui ti poso ma pria mi dimostraro
li occhi suoi belli quella intrata aperta:
poi ella e 'l sonno ad una se n'andaro≫
Infine, la vergine siracusana e spirito celeste, quando al termine del viaggio ultraterreno, nel Paradiso, Dante personaggio su indicazione di
S. Bernardo
, la rivede nel primo cerchio dell'Empireo, accanto a
sant'Anna
e a
san Giovanni Battista
, nel trionfo della
Chiesa
da lei profetizzato durante il martirio:
≪Di contr' a Pietro vedi sedere Anna,
tanto contenta di mirar sua figlia
che non move occhio per cantare osanna.
E contro al maggior padre di famiglia
siede Lucia, che mosse la tua donna,
quando chinavi, a ruinar, le ciglia≫
Dante, raggiunta la pienezza della sua ascesa, associa questa volta significativamente
la figura di S. Lucia a quella della Madre di Maria, S. Anna, collocandola di fronte ad
Adamo
, il capostipite del genere umano. Maria, Beatrice, Lucia sono le tre donne che hanno permesso, per volere divino, questo cammino di redenzione al personaggio Dante, ma tra di esse, la vergine siracusana rappresenta per il sommo poeta, l'ineludibile anello di congiunzione (e quindi il superamento) fra l'esperienza terrena del
peccato
e il provvidenziale cammino
ascetico
-contemplativo dell'esperienza oltremondana.
Le vicende del martirio di santa Lucia sono narrate in due importanti testi di argomento religioso: La duecentesca celebre
Legenda Aurea
, scritta dal domenicano
Jacopo da Varazze
, un'
agiografia
riportante le storie dei 150 maggiori santi e martiri dell'epoca, e le
Cronache di Norimberga
un'opera compilatoria di
Hartmann Schedel
del 1493.
Il poeta spagnolo
Garcia Lorca
ha dedicato a Santa Lucia un poemetto in prosa intitolato
Santa Lucia e San Lazzaro
, dove parla della Santa e delle impressioni legate soprattutto al simbolo degli occhi.
≪Sulla porta lessi questo cartello:
locanda Santa Lucia
.
Santa Lucia era una bella ragazza di Siracusa.
La pitturano con due bellissimi occhi di bue su un vassoio.
Sopporto il supplizio sotto il consolato di Pascasiano che aveva i baffi di argento e ululava come un cane da guardia. Come tutti i santi, propose e risolse teoremi deliziosi, di fronte ai quali gli apparecchi di fisica spaccano i loro vetri.
Dimostro sulla pubblica piazza, di fronte alla sorpresa del popolo, che 1000 uomini e 50 paia di buoi non vincono la colombella sfavillante dello Spirito Santo. Il suo corpo, il suo corpaccio, divento di piombo premuto. Nostro Signore, sicuramente, stava seduto con lo scettro della corona sulla sua cintura. Santa Lucia era una ragazza alta, col seno piccolo i fianchi larghi. Come tutte le donne selvagge, e di occhi troppo grandi, da uomo, con una molesta luce scura. Spiro su un letto di fiamme.≫
E considerata dai devoti la protettrice degli
occhi
, dei ciechi, degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini e viene spesso invocata contro le malattie degli occhi come la cecita, la miopia e l'
astigmatismo
[12]
. E considerata per tradizione, la patrona della
vista
e di tutti coloro che soffrono di problemi legati a quest'ultima.
Presso l'urna che accoglie le sacre spoglie della santa in San Geremia a Venezia, vengono quotidianamente portati
ex voto
e grazie ricevute.
Le
Geminidi
sono uno
sciame meteorico
che si verifica annualmente a causa dell'
asteroide
3200 Phaethon
. Esse vengono spesso chiamate ≪le stelle di Santa Lucia≫
[13]
e sono associate al giorno in cui si celebra la Santa patrona di Siracusa perche il culmine del loro passaggio si verifica proprio il 13 dicembre.
[14]
[15]
Il 16 dicembre del 2017 l'asteroide Phaethon e passato vicino alla Terra (ripassera nel 2093
[16]
) e per questo motivo le Geminidi, la notte del 13 dicembre di tale anno, sono divenute piu visibili rispetto agli anni precedenti.
[17]
Santa Lucia e un personaggio giocabile nel videogioco
Dante's Inferno
(ispirato all'
Inferno
di
Dante
), piu precisamente nel
DLC
"I tormenti di Santa Lucia". In questa versione e raffigurata come un
angelo
, e il suo compito e combattere varie schiere di dannati e di diavoli. Puo anche essere affiancata dal protagonista Dante, di cui deve valutare le capacita prima di concedergli di salire al
Purgatorio
.
La figura di santa Lucia e le sue reliquie compaiono nella trama del film
The Nun II
del 2023.
Per via della grande devozione nutrita nei confronti di Lucia sin dai primi secoli, sono molte le pregevoli opere d'arte in Italia ed Europa che ritraggono la vergine subire il martirio o in ricche vesti e recante la palma e il piatto con gli occhi.
Nel suo soggiorno siciliano, il
Caravaggio
fu incaricato di dipingere una tela d'altare realizzando cosi il
Seppellimento di Santa Lucia
, attualmente locato presso il
Santuario di Santa Lucia al Sepolcro
a Siracusa.
-
Santa Lucia nel manoscritto trecentesco Breviaire di Martino d'Aragona.
-
Paolo Veronese
,
Il martirio e l'ultima Comunione di santa Lucia
-
Altichiero,
Esequie di santa Lucia
, Padova
-
Illustrazione di santa Lucia nelle
Cronache di Norimberga
, 1493
-
Statua di santa Lucia, opera di
Antonello Gagini
,
duomo di Siracusa
-
-
Leggenda di santa Lucia
, anonimo olandese
-
Sant'Antonio e santa Lucia
Carlo Crivelli
, 1470 circa
-
Martirio di santa Lucia
,
Bernat Martorell
, 1435-1440
-
Santa Lucia e storie della sua vita
,
Quirizio da Murano
, Pinacoteca dell'Accademia concordi, Rovigo
-
Santa Lucia e sant'Agata
,
Gregorio Lopes
-
Sant'Agata e santa Lucia
,
Guidoccio Cozzarelli
. 1480
-
Martirio di santa Lucia
,
Domenico Veneziano
-
Santa Lucia
,
Cosimo Rosselli
, 1470
-
Santa Lucia
,
Benvenuto Tisi
-
Martirio di santa Lucia
, anonimo olandese
-
Madonna con Bambino con santa Lucia
,
Francesco Vanni
-
Martirio di santa Lucia
,
Peter Paul Rubens
-
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"Lucia la martire" di Maria Stelladoro
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books.google.it
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- ^
Rene du Mesnil de Maricourt,
Lucia
, 1858, riedizioni ad opera edizioni San Paolo nel 1982
- ^
Alfredo Cattabiani
,
Santi d'Italia
, Milano, BUR, 2013.
- ^
Cfr. anche
Massimo Montanari
,
La storia e servita. Dal Medioevo al Seicento
, vol. I
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Santa Lucia tutto il popolo ti attende, Salvo Sorbello, La Sicilia, pag. 5, 1 dicembre 2020
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Copia archiviata
, su
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URL consultato l'11 novembre 2019
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Hanno rubato Santa Lucia
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Amici Di Santa Lucia: Sul Ritorno Definitivo Del Corpo Di S. Lucia A Siracusa
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URL consultato il 4 maggio 2019
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il 27 aprile 2019)
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In Sicilia le spoglie di Santa Lucia arrivate da Venezia
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URL consultato il 14 dicembre 2015
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Siracusa, Il corpo della Patrona, esposto nella Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, sara visitabile fino all'Ottava
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www.siracusanews.it
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Santa Lucia - Tradizioni Brembane e Siracusane
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Osservando le stelle di Santa Lucia al Castello di Brescia
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, 13 dicembre 2017.
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Dove vedere le stelle cadenti di Santa Lucia: Geminidi
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www.recensioniagogo.com
, 13 dicembre 2017.
URL consultato il 28 luglio 2021
(archiviato dall'
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