Sant'Alfio
comune
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Localizzazione
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Stato
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Italia
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Regione
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Sicilia
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Citta metropolitana
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Catania
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Amministrazione
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Sindaco
| Alfio La Spina
(
lista civica
) dal 29-5-2023
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Territorio
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Coordinate
| 37°45′N 15°08′E
37°45′N
,
15°08′E
? (
Sant'Alfio
)
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Altitudine
| 531
m
s.l.m.
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Superficie
| 25,86
km²
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Abitanti
| 1 490
[1]
(30-6-2022)
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Densita
| 57,62 ab./
km²
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Comuni confinanti
| Adrano
,
Belpasso
,
Biancavilla
,
Bronte
,
Castiglione di Sicilia
,
Giarre
,
Linguaglossa
,
Maletto
,
Mascali
,
Milo
,
Nicolosi
,
Piedimonte Etneo
,
Randazzo
,
Zafferana Etnea
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Altre informazioni
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Cod. postale
| 95010
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Prefisso
| 095
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Fuso orario
| UTC+1
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Codice
ISTAT
| 087046
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Cod. catastale
| I216
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Targa
| CT
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Cl. sismica
| zona 2
(sismicita media)
[2]
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Cl. climatica
| zona D, 1 440
GG
[3]
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Nome abitanti
| santalfiesi (
santaffioti
in
siciliano
)
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Patrono
| santi Alfio, Filadelfo e Cirino
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Giorno festivo
| prima domenica di maggio
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Cartografia
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Posizione del comune di Sant'Alfio nella citta metropolitana di Catania
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Sito istituzionale
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Modifica dati su Wikidata
·
Manuale
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Sant'Alfio
(
Sant'Affiu a Vara
o semplicemente
Sant'Affiu
in
siciliano
) e un
comune italiano
di 1 490 abitanti della
citta metropolitana di Catania
in
Sicilia
.
L'origine del nome e legato alla tradizione religiosa. Tre fratelli,
Alfio
, Filadelfo e Cirino, furono, nel
253
d.C., deportati da
Vaste
in Sicilia per essere qui martirizzati. Durante il loro viaggio verso
Lentini
, attraversando il luogo dove oggi sorge Sant'Alfio avvenne il cosiddetto "miracolo della trave": un improvviso vento si scateno violento al loro passaggio, scagliando via la trave che portavano sulle spalle.
Le origini del paese risalgono alla fine del XVII secolo, quando alcuni proprietari acesi e catanesi, ottennuta dal
Vescovo di Catania
la concessione in
enfiteusi
di notevoli appezzamenti di terreno sul versante sud-orientale dell'Etna, nel
territorio di Mascali
, costruirono i primi caseggiati rurali. Risale, invece, agli inizi del XVIII secolo la costruzione del centro cittadino sorto attorno alla Chiesa Madre.
Nel 1815
Giarre
si stacco dalla Contea di Mascali portando con se la borgata di Sant'Alfio, che costituiva una delle sette torri della contea. Solo nel 1923, ufficialmente nel 1925, divenne comune autonomo, staccandosi da
Giarre
, di cui era stato
frazione
dal
1815
. In questo frangente fu supportato dalle vicine
Milo
e
Fornazzo
, che all'epoca erano a loro volta piccole frazioni del paese, che ottennero l'autonomia solo nel 1955.
Nei secoli il paese si sviluppo grazie alla coltivazione della vite, da cui si derivava un vino pregiato, scuro e di elevato tenore alcolico, che raggiungeva le tavole dei
cavalieri di Malta
e quelle dei generali inglesi. Divenuto nell'
Ottocento
produttore ed esportatore di vino tra i piu importanti dell'area
etnea
, Sant'Alfio si vide investito da un eccezionale benessere economico che ne incremento velocemente dimensioni e popolazione. Nel corso del nuovo secolo giunse pero una crisi, che negli
anni venti
fu causa di un violento crollo dei prezzi del vino, dovuto anche alla depressione abbattutasi sui mercati finanziari.
Lo stemma e stato concesso con il
regio decreto
datato al 2 agosto 1929.
[5]
[4]
Il centro storico del paese, segnato da vie anguste su cui si ergono i palazzi piu importanti, mantiene pressoche inalterate le sue caratteristiche iniziali. La piazza Duomo e attorniata, oltre che dalla chiesa madre, da diversi palazzi patrizi, tra i quali quello del municipio, sito in via
Vittorio Emanuele II
. Da qui si giunge in via Monsignor Nicotra, che salendo diventa prima via Contarino e successivamente via delle Scuole. Su quest'ultima si apre infine via
Armando Diaz
dove e ubicata la
chiesa del Calvario
.
Continuando a salire e facile raggiungere il quartiere di Nucifori, il cui aspetto particolare e la copertura dell'asse viario con delle lastre prodotte in pietra lavica. Da Nucifori, proseguendo in direzione di via Fossa Politi, e possibile imbattersi in varie
edicole votive
, e raggiungere infine il
Castagno dei Cento Cavalli
. Nei pressi dell'albero e ormai tutta campagna, la cui coltivazione prevalente e quella della vite.
La chiesa madre presenta una peculiare facciata, allestita interamente in
pietra lavica
, unica in tutto il territorio etneo. A tre
navate
a
croce latina
, realizzata tra il
XVIII secolo
e il
XIX secolo
.
La chiesa del Calvario e una piccola struttura che risale al
1878
, data in cui furono realizzate le sue parti iniziali, allo scopo di avere un luogo di culto per le celebrazioni del
Venerdi Santo
; la costruzione venne seguita dai sacerdoti Domenico e Peppino Caltabiano. La chiesa si erge alla sommita di una collina di notevole interesse paesaggistico. Ad essa si puo accedere per mezzo di una piccola scalinata in pietra lavica, che conduce direttamente all'ingresso e alle tre navate che compongono l'edificio sacro. Al suo interno esso offre vari
altari
in legno che testimoniano l'arte prodotta dagli artigiani di un tempo.
La chiesa di Nucifori sorge nel quartiere omonimo della citta. Fu progettata nel
1957
, ma la sua edificazione avvenne solo negli anni successivi. Le linee architettoniche che la caratterizzano sono essenziali. Al suo interno essa conserva il busto della
Madonna di Tindari
, alla quale gli abitanti sono particolarmente devoti, festeggiandola solennemente la prima
domenica
di settembre.
La chiesa di Magazzeni, nell'omonima contrada, fu eretta nel
1958
a ringraziamento dello scampato pericolo dell'eruzione del
3 novembre
1928
che minacciava le campagne e il paese di Sant'Alfio.
All'interno del territorio comunale si trovano aree naturalistiche di pregio. E possibile visitare il
Castagno dei Cento Cavalli
, un albero plurimillenario, (la sua eta si aggira tra i 3600 e i 4000 anni), ubicato nel Parco dell'Etna in contrada Carpineto. Molto studiato e visitato negli ultimi secoli, la sua storia si fonde con una leggenda secondo cui la regina
Giovanna I d'Angio
col suo seguito di cento cavalieri si riparo da un improvviso temporale proprio sotto la chioma imponente del castagno. Poco distante (ma gia nel comune di
Mascali
) si trova un vecchio albero di castagno, di eta sicuramente piu giovane del Castagno dei Cento Cavalli e sicuramente molto meno famoso di esso, conosciuto nel comune e nei comuni limitrofi per la caratteristica forma di nave, e per questo denominato in
lingua siciliana
: "
Castagna la navi
".
Ad altitudini piu elevate si trovano la grotta dei ladroni, anticamente utilizzata come deposito di neve, e il
rifugio Citelli
(Milo).
Il paese di Sant'Alfio dedica la prima domenica di maggio al festeggiamento dei suoi santi patroni Alfio, Filadelfo e Cirino con intense cerimonie religiose. Queste hanno inizio sin dall'ultima domenica di aprile, denominata dai paesani la domenica dell'entrata, a sottintendere l'entrata nel cuore dei festeggiamenti. A dare ufficialmente il via alle celebrazioni e uno spettacolo pirotecnico che con 100 spari alle ore 12:00 in punto annuncia l'evento al paese. A partire da questo giorno le sere dei due giovedi e i due venerdi che precedono la festa vera e propria, si accende davanti alle case un piccolo falo chiamato
a dera
, dal nome della legna resinosa che viene usata per accendere il fuoco stesso. I fuochi che si accendono durante la notte della
dera
ricordano appunto la notte in cui i tre fratelli attraversarono Sant'Alfio per recarsi a Lentini, dove avrebbero subito le torture, sotto lo stupore e la curiosita dei paesani che cercavano di dare loro aiuto. A ricordare l'evento, contemporaneamente all'accensione dei falo nella cittadina, i santalfiesi mettono in scena la vita e il martirio dei tre santi. L'evento, che ogni anno attira devoti e curiosi da tutta la Sicilia, si svolge all'aperto e tutti possono prenderne parte. Il sabato antecedente le celebrazioni avviene la cosiddetta "sbarrata", ovvero l'esposizione sull'altare della chiesa madre delle statue dei patroni, le cui reliquie compiono un
giro
dell'abitato, ossia una processione tra le vie del paese. Alle ore 15:00 della domenica iniziano i preparativi per portare i simulacri dei santi sul
fercolo
("
vara
"). Alle ore 16:00 quest'ultimo si affaccia dalla porta centrale della chiesa, dove e atteso da un suono festoso di campane, da una sparatoria di bombe e da un coro spontaneo di fedeli che eseguira l'inno dei Tre Santi, denominato
a cantata
.La cantata si divide in "cantata", "preghiera" e "cabballetta". Nella settimana tra la prima domenica e la seconda domenica di maggio, i simulacri dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino rimango esposti sull'altare alla venerazione dei fedeli. I festeggiamenti si concludono la domenica successiva, chiamata l'
ottava
, nel corso della quale i simulacri dei tre Santi vengono esposti nuovamente sull'altare della Chiesa Madre.
Inoltre, il 3 febbraio nella chiesa del
Calvario
si svolge la festa di
san Biagio vescovo e martire
con distribuzione durante le messe, delle
cuddureddi sammrasi
, piccoli pani benedetti.
Durante la Pasqua, la passione e la morte di
Cristo
vengono rivissute con una
Via Crucis
dalla Chiesa madre a quella del Calvario, da dove la statua del Cristo morto viene accompagnata alla matrice.
La prima domenica di settembre si festeggia nel quartiere di Nucifori la
Madonna di Tindari
.
Il 3 novembre una processione raggiunge in localita Magazzeni, la piccola Chiesa-
santuario
costruita nel
1958
dove, trent'anni prima, una colata lavica che minacciava il paese si arresto all'arrivo delle
reliquie
dei Santi patroni.
Nelle serate che precedono il
Natale
vengono celebrate le
novene
, messe solenni le cui celebrazioni sono affidate ogni giorno ad una diversa categoria sociale di abitanti del paese, ad esempio muratori, signore (donne sposate), signorine (nubili) e giovani.
Abitanti censiti
[6]
Il vino e il prodotto piu caratteristico e la sua produzione vinicola si sta rivalutando. A essa si e aggiunta l'attivita di promozione turistica della zona dell'Etna e del suo
parco
.
Di seguito e presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
- ^
Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori)
, su
demo.istat.it
,
ISTAT
, 9 settembre 2022.
URL consultato il 18 settembre 2022
.
- ^
Classificazione sismica
(
XLS
), su
rischi.protezionecivile.gov.it
.
- ^
Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia
(
PDF
), in
Legge
26 agosto 1993, n. 412
, allegato A
,
Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile
, 1º marzo 2011, p. 151.
URL consultato il 25 aprile 2012
(archiviato dall'
url originale
il 1º gennaio 2017)
.
- ^
a
b
c
Sant'Alfio
, su
Araldica Civica.it
.
URL consultato il 6 novembre 2011
.
- ^
Sant'Alfio, decreto 1929-08-02 RD, concessione di stemma
, su
Archivio Centrale dello Stato
.
- ^
Statistiche I.Stat
-
ISTAT
;
URL consultato in data 28-12-2012
.
- ^
a
b
c
d
e
f
g
h
i
http://amministratori.interno.it/
- Sito ufficiale
, su
comune.sant-alfio.ct.it
.
- Etnantura.it
, su
etnanatura.it
.
URL consultato il 21 maggio 2012
(archiviato dall'
url originale
il 27 dicembre 2012)
.