La
riserva naturale orientata delle Saline di Trapani e Paceco
e un'
area naturale protetta
della
Sicilia
istituita nel 1995, che si estende per quasi 1000 ettari nel territorio dei comuni di
Trapani
,
Paceco
e
Misiliscemi
.
[1]
La riserva, all'interno della quale si esercita l'antica attivita di estrazione del
sale marino
, e una importante
zona umida
"
Ramsar
"
[2]
, che offre riparo a numerose specie di
uccelli migratori
i fenicotteri in particolare. E gestita dal
WWF Italia
.
[3]
Il geografo arabo
al-Idr?s?
documenta la presenza delle
saline
gia nel periodo della
dominazione normanna
in Sicilia. Sotto il regno di
Federico di Svevia
fu istituito il
monopolio di Stato
sulla produzione del
sale
, che si protrasse anche durante la
dominazione angioina
. Furono in seguito gli
aragonesi
a sancire il ritorno alla
proprieta privata
, ma fu sotto la
corona spagnola
che l'attivita di produzione del sale raggiunse la sua acme, trasformando il
porto di Trapani
nel piu importante centro europeo di commercio del prezioso elemento. Le saline da Trapani, con il tempo di estesero fino alle
isole dello Stagnone
.
Dal 1861 con
l'Unita d'Italia
queste saline non furono nazionalizzate, e furono le uniche a superare il
monopolio
del sale da parte dello Stato, esportandolo in diversi paesi.
[4]
Dopo la prima guerra mondiale con la concorrenza delle saline industrializzate di
Cagliari
e di
Margherita di Savoia
, inizio la decadenza delle saline trapanesi, accentuata dallo scoppio della
seconda guerra mondiale
e dalla concorrenza, italiana e straniera, del
salgemma
. Molte delle saline furono dismesse o abbandonate, come i caratteristici
mulini a vento
.
La ripresa si ebbe con l'istituzione della Riserva, avvenuta con decreto dell'Assessore al territorio e ambiente della
Regione siciliana
n. 257 dell'11 maggio 1995, ed il suo affidamento in gestione al
WWF Italia
. E stato emanato un regolamento che ha permesso di "esercitare la salicoltura nelle aree tradizionalmente a cio destinate e l'attivita di acquacoltura di parte delle saline".
[5]
Si e quindi assistito ad un nuovo rilancio delle attivita produttive e della lavorazione del
sale
, da parte della
Sosalt
, che e il principale produttore, con l'approvazione di interventi di restauro e recupero degli impianti abbandonati, cui si sono aggiunti gli altri piccoli produttori. Il
sale marino trapanese
, inserito nell'elenco dei
prodotti agroalimentari tradizionali siciliani
riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, nell'aprile 2011 ha anche ottenuto il riconoscimento dell'
IGP
con la denominazione "Sale marino di Trapani".
[6]
Nel 2011 le saline di Trapani hanno ottenuto l'inserimento nell'elenco delle
zone umide Ramsar
, con decreto del Ministero dell'ambiente.
[7]
La Riserva comprende una fascia costiera estesa quasi mille
ettari
, suddivisi in zona A di Riserva (707 ettari) e zona B di Pre-Riserva (278,75 ettari), tra i comuni di
Trapani
e
Paceco
e, per una piccola parte, nel nuovo comune di
Misiliscemi
.
Gran parte della Riserva e costituita da saline di proprieta privata, in cui viene tuttora praticata l'estrazione del sale secondo le tecniche tradizionali in uso da secoli.
Oltre questa valenza
etno
-
antropologica
, il sito si caratterizza per il fatto di essere una delle piu importanti
aree umide
costiere della Sicilia occidentale, ambiente di sosta di numerose
specie
di
uccelli migratori
.
In alto il
Museo del Sale
di Nubia (salina Calcara), in basso il mulino della salina Infersa.
Di notevole impatto paesaggistico e la presenza di numerosi
mulini a vento
.
Sono tradizionalmente di diversi tipi: quelli utilizzati per pompare l'acqua tra i bacini, il mulino per il sollevamento dell'acqua, detto "americano" e infine quelli per la macinatura dei cristalli di sale.
L'ambiente delle saline, fortemente salmastro, ospita numerose specie
erbacee
o
arbustive
adattatesi alle condizioni ambientali
estreme
che questa area presenta.
[8]
Lungo gli argini delle vasche prosperano in particolare diverse specie di
Chenopodiaceae
dei generi
Salicornia
,
Arthrocnemum
,
Halopeplis
,
Halocnemum
,
Suaeda
,
Salsola
,
Atriplex
e
Beta
; tra di esse meritano un cenno particolare la salicornia strobilacea (
Halocnemum strobilaceum
), specie
suffruticosa
descritta in poche altre stazioni in Sicilia e Sardegna, e la salicornia amplessicaule (
Halopeplis amplexicaulis
).
Tra le altre specie significative vanno segnalate: il fiorrancio marittimo (
Calendula maritima
), un raro
endemismo
il cui areale e limitato alla zona costiera compresa tra lo
Stagnone di Marsala
e il
Monte Cofano
; l'enula marina (
Limbarda crithmoides
); il cosiddetto
fungo di Malta
(
Cynomorium coccineum
), una pianta parassita presente in Italia, oltre che in quest'area, in ristrette aree costiere della
Sardegna
e della
Basilicata
.
Altri endemismi meritevoli di menzione sono il limonio delle saline (
Myriolimon ferulaceum
), l'euforbia delle Baleari (
Euphorbia pithyusa
subsp.
cupanii
), varie specie di
Limonium
(
L. densiflorum
,
L. lojaconoi
,
L. avei
), la cressa (
Cressa cretica
), la panocchina delle saline (
Aeluropus lagopoides
), l'erba da chiozzi spiralata (
Ruppia cirrhosa
) e il limoniastro cespuglioso (
Limoniastrum monopetalum
).
L'area della Riserva riveste un particolare interesse ornitologico in quanto costituisce una area di sosta sulla rotta delle migrazioni verso l'Africa. Considerando sia le specie nidificanti che quelle svernanti sono state censite 208 differenti specie di
uccelli
[9]
tra cui l'avocetta (
Recurvirostra avosetta
), eletta a simbolo della Riserva, il fenicottero (
Phoenicopterus roseus
), la spatola (
Platalea leucorodia
), l'airone bianco maggiore (
Ardea alba
), la garzetta (
Egretta garzetta
), il tarabuso (
Botaurus stellaris
), il gabbiano roseo (
Chroicocephalus genei
), il martin pescatore (
Alcedo atthis
), il falco di palude (
Circus aeruginosus
), il cavaliere d'Italia (
Himantopus himantopus
), il fraticello (
Sternula albifrons
), il fratino (
Charadrius alexandrinus
), la
calandrella
(
Calandrella brachydactyla
) e varie specie di
anatidi
.
Sono inoltre presenti numerose specie di insetti rari quali i
coleotteri
Cephalota circumdata
imperialis
,
Cephalota litorea
goudoti
e
Cephalota maura
cupreothoracica
, tre sottospecie della sottofamiglia
Cicindelinae
(
Carabidae
) che colonizzano le superfici asciutte e incrostate di sale; gli
ortotteri
Tessellana tessellata
,
Platypigius platypigius
,
Pterolepis elymica
e
Incertana drepanensis
; la
farfalla
Orgyia dubia
arcerii
, lepidottero della sottofamiglia
Lymantriinae
(
Erebidae
), strettamente legato all'ambiente litoraneo delle saline, ed in particolare al
salicornieto
dove crescono le sue
piante nutrici
; sempre legata al salicornieto la presenza di alcune specie di
eterotteri
della famiglia
Miridae
(
Phytocoris salsolae
,
Orthotylus divisus
e
Orthotylus roseiceps
).
[10]
[11]
Merita infine un cenno la presenza nelle pozze salmastre della
Artemia salina
, un piccolo
crostaceo
dell'
ordine
degli
Anostraca
, adattato a condizioni di vita estreme, oggetto di numerose ricerche scientifiche.
Presso il
Mulino Maria Stella
, mulino a vento del XIX secolo, sulla strada provinciale n.21 Trapani-Marsala, alla periferia di Trapani, e attivo un centro di accoglienza e informazioni del WWF per i visitatori, aperto nel periodo estivo.
La salina "Stella" e tuttora funzionante. Fa parte dell’itinerario denominato la “Via del Sale”.
[12]
Nonostante sia una riserva si effettua ancora l’attivita storico-tradizionale della salicoltura. Infatti gran parte della riserva e costituita da saline di proprieta privata, dove e permessa la coltivazione e la produzione di
sale marino
. La produzione del sale e in costante aumento: dalla istituzione della Riserva ad oggi e passata da circa 50.000 a circa 80.000 tonnellate/anno, ed e in corso di istituzione anche una nuova salina.
[13]
Oltre a quelle che fanno capo alla
Sosalt
, vi sono: Salinagrande (la piu antica di Trapani)
[14]
, la salina Galia Teresina
[15]
, la salina Culcasi
[16]
, la salina Calcara (intorno all'Isolotto della Calcara)
[17]
, la salina Galia.
- ^
Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP)
6º Aggiornamento approvato il 27 aprile 2010 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 115 alla
Gazzetta Ufficiale
n. 125 del 31 maggio 2010.
- ^
Decreto minisyero dell'Ambiente
- ^
WWF Italia
- ^
Vilfredo Pareto,
Ecrits politiques: Lo sviluppo del capitalismo
, Librairie Droz, 1989,
ISBN
978-2-600-04071-6
.
- ^
Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 20 gennaio 1996
- ^
Gazzetta Ufficiale n. 163 del 15 luglio 2011 - Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
- ^
D.M. 4 aprile 2011, Dichiarazione di importanza internazionale della zona umida denominata "Saline di Trapani e Paceco", Ministero dell'ambiente
- ^
Flora
, su
Sito ufficiale della Riserva
.
URL consultato il 2 dicembre 2012
.
- ^
Fauna
, su
Sito ufficiale della Riserva
.
URL consultato il 2 dicembre 2012
.
- ^
Troia
, pp. 123-131
.
- ^
Massa B, Fontana P & Buzzetti FM,
New species of Platycleis Fieber, 1853 of the subgenus Decorana Zeuner, 1941 in the Nature Reserve of Trapani Saltpans (Sicily, Italy) (Insecta Orthoptera Tettigoniidae)
(
PDF
), in
Naturalista sicil., 2006; S. IV, XXX (3-4): 537-548
.
URL consultato il 7 dicembre 2012
(archiviato dall'
url originale
il 26 settembre 2018)
.
- ^
westofsicily.com
- ^
http://www.wwfsalineditrapani.it/attivita.htm
- ^
http://www.salineditrapani.com/salina-grande.html
- ^
http://www.salineditrapani.com/salina-galia-%20teresina.html
- ^
http://www.salineculcasi.it
- ^
Copia archiviata
, su
salinacalcara.it
.
URL consultato il 20 aprile 2017
(archiviato dall'
url originale
il 22 marzo 2016)
.
- Gesualdo Bufalino
e Salvatore Costanza,
Saline di Sicilia
, Sellerio, 1988.
- Giuseppe Mondini,
Le saline delle provincia di Trapani
, B.d.P., 1999.
- Angelo Troia,
Saline di Trapani e Paceco - Guida alla storia naturale
, Ed. Anteprima, 2005,
ISBN
88-88701-14-1
.