Roberto Ernesto Maroni
(
Varese
,
15 marzo
1955
?
Lozza
,
22 novembre
2022
) e stato un
politico
italiano
, esponente di spicco della
Lega Nord
e segretario federale di quest'ultima dal 2012 al 2013. Oltre che
deputato
per sei legislature consecutive, ha piu volte ricoperto la carica di
ministro della Repubblica Italiana
: prima come
ministro dell'interno
nei governi
Berlusconi I
e
IV
e poi come
ministro del lavoro e delle politiche sociali
nei governi
Berlusconi II
e
III
. Dal 2013 al 2018 ha anche ricoperto la carica di
presidente della Regione Lombardia
.
Nato a
Varese
e cresciuto a
Lozza
, paese di origine ancestrale della famiglia,
[1]
Roberto Maroni crebbe frequentando gli ambienti dell'
oratorio
e della parrocchia come chierichetto e organista.
[2]
[3]
Studio al
liceo classico "Ernesto Cairoli"
a Varese, dove fu allievo del professore
cattolico
marxista
Cesare Revelli che lo indirizzo alla politica.
[4]
[2]
[5]
Il giovane Maroni per buona parte della sua adolescenza frequento formazioni politiche di
estrema sinistra
: nell'ambito del
Sessantotto
milito in vari gruppi politici
marxisti-leninisti
attivi a Varese, in particolare nel
Movimento Studentesco
,
[6]
[7]
e fino al 1979 in
Democrazia Proletaria
.
[8]
In questo periodo ebbe un'esperienza come conduttore radiofonico nella
radio libera
Radio Varese
, dove si occupo di un programma dedicato al folclore locale.
[9]
[10]
Tra i banchi del liceo Cairoli conobbe Emilia Macchi, figlia di uno dei fondatori della storica azienda
Aermacchi
,
[11]
che sposo nel 1983
[12]
e dalla quale avrebbe poi avuto i tre figli Chelo, Filippo e Fabrizio.
[11]
[13]
Laureatosi in
giurisprudenza
presso l'
Universita degli Studi di Milano
, Maroni si reco a
L'Aquila
per sostenere l'esame di Stato da procuratore e inizio a lavorare come praticante avvocato presso l'avvocato Calligari a Varese, oltre a collaborare con un giornale locale.
[14]
[15]
Dopo il
servizio militare
, tra il 1981 e il 1992 lavoro nell'ufficio legale di diverse societa: alla
Banca d'America
, al
Banco Ambrosiano
e alla
Banca del Monte
a
Milano
e alla
Avon
a
Olgiate Comasco
, divenendo dirigente in quest'ultima.
[16]
[17]
A partire dal 1983 e per il resto della sua vita Maroni ricopri il ruolo di tastierista, suonando l'
organo Hammond
, nel gruppo varesino dei Distretto 51.
[18]
[19]
Famosa sarebbe poi divenuta la sua passione per il
Milan
.
[20]
Il primo incontro tra Maroni e
Umberto Bossi
avvenne nel 1979, nell'ambito di un progetto di lottizzazione di Lozza, osteggiato dall'amico e vicino di casa di Maroni, Andrea Brianza; quest'ultimo, conosciuto e sostenuto da Bossi, presento l'attivista a Maroni. Tra i due inizio quindi una breve collaborazione sui temi dell'
autonomismo
; si impegnarono in particolare ad affiggere clandestinamente manifesti e a tracciare scritte sui muri.
[21]
[22]
Maroni si rese partecipe nella societa editoriale Nord Ovest, fondata insieme a Bossi e
Bruno Salvadori
dell'
Union Valdotaine
, contribuendo poi a pagarne i debiti,
[14]
[19]
e nell'Unolpa (Unione Nord-Occidentale Lombarda per l'Autonomia), fondata da Bossi. Dopo una lunga parentesi dedicata agli impieghi professionali, l'impegno politico di Maroni riprese nel 1989, in seguito alla fondazione della
Lega Nord
. Nel 1990, su invito di Bossi, Maroni divenne segretario provinciale della
Lega Lombarda
a Varese.
[23]
[24]
Alle
elezioni amministrative del 1990
Maroni venne eletto consigliere comunale e alle
elezioni politiche del 1992
venne eletto alla
Camera dei deputati
, dove assunse la carica di vicecapogruppo leghista.
[25]
[26]
Sempre nel 1992 alle
elezioni amministrative
, culminate nell'elezione a Varese di
Raimondo Fassa
, primo sindaco leghista in una citta capoluogo di provincia, Maroni risulto il candidato piu votato e venne nominato assessore al commercio e alla polizia urbana
[27]
e in seguito assessore alle risorse finanziarie.
[28]
Ministro dell'interno nel governo Berlusconi I
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Nel 1994 Maroni venne nominato
ministro dell'interno
e
vicepresidente del Consiglio dei ministri
nel
governo Berlusconi I
; divento cosi il primo politico non
democristiano
della storia repubblicana ad assumere la titolarita del
Ministero dell'interno
.
[N 1]
In quei mesi si distinse per la polemica instaurata in merito al
decreto Biondi
sull'abolizione della custodia cautelare, che suscito numerose polemiche in quanto secondo le accuse il decreto favoriva le persone coinvolte in
Tangentopoli
e serviva a proteggere certe categorie economiche privilegiate.
[29]
Il decreto fu firmato da Maroni stesso,
[30]
oltre che dall'allora
ministro di grazia e giustizia
Alfredo Biondi
. Il giorno successivo Maroni accuso di essere stato imbrogliato e di non aver compreso realmente l'entita del provvedimento: ≪Faccio autocritica perche il governo ha dato l'impressione di voler proteggere alcuni amici≫.
[31]
Si tratto di un segnale di crisi, primo indizio dell'uscita della Lega dalla coalizione di maggioranza, con la conseguente caduta del governo Berlusconi avvenuta qualche mese dopo le
elezioni politiche del 1996
. Maroni si oppose alla sfiducia, ricevendo per questo feroci critiche da Bossi e rimase temporaneamente fuori dalla Lega.
[32]
[33]
A partire dal 1996 Maroni fu al fianco di Umberto Bossi nella svolta secessionista della Lega Nord.
[34]
Il 12 agosto 1996 il procuratore di
Verona
avvio delle indagini sulla Guardia Nazionale Padana, sospettata di essere un'organizzazione paramilitare,
[35]
[36]
[37]
e in occasione della dichiarazione d'indipendenza della
Padania
, avvenuta a
Venezia
il 15 settembre 1996, venne indagato dalla magistratura per reati legati al vilipendio dell'unita nazionale.
Il 18 settembre venne cosi disposta la perquisizione delle residenze di
Corinto Marchini
,
Enzo Flego
e
Sandrino Speri
. Due pattuglie della
DIGOS
si presentarono alla sede della Lega di via Bellerio a Milano. A tale perquisizione si opposero alcuni leghisti, tra i quali Maroni, che ne contestavano la validita.
[38]
Marchini aveva indicato come proprio ufficio una stanza che si rivelo invece essere, come scritto sulla porta, l'ufficio di Roberto Maroni; nessun altro locale venne identificato come un possibile ufficio dell'indagato. Il procuratore decise di ignorare tale informazione e di far perquisire ugualmente l'ufficio. Si contarono contusi da entrambe le parti e Maroni, caricato su una barella, venne portato in ospedale.
[39]
Maroni venne imputato a Verona nel 1996 come ex capo delle camicie verdi, insieme ad altri quarantaquattro leghisti, con le accuse di attentato contro la Costituzione e l'integrita dello Stato e creazione di struttura paramilitare fuorilegge.
[40]
[41]
Tuttavia, i primi due reati contestati sono stati ampiamente ridimensionati dalla legge 24 febbraio 2006, nº 85
[42]
varata dal centrodestra allo scadere della legislatura.
[43]
[44]
Restava in piedi solo il terzo, ma anche da questo Maroni ottiene il non luogo a procedere nel dicembre
2009
.
[45]
Il 1º ottobre 2010, dopo le pause di qualche anno per aspettare la delibera prima della
Corte di giustizia dell'Unione europea
e poi della
Corte costituzionale
, sulla posizione dei 36 indagati che al tempo ricoprivano cariche di eurodeputato o di parlamentare, la difesa ha sollevato un'eccezione, con riferimento all'entrata in vigore imminente, l'8 ottobre, del nuovo
codice dell'ordinamento militare
che abroga l'associazione a carattere militare.
[46]
[47]
Il 26 febbraio 2012 il giudice ha sollevato dubbio di legittimita sui 2 decreti con cui nel
2010
il governo Berlusconi aveva cancellato articoli di legge per il reato di associazione militare con fini politici.
[48]
Il 16 settembre 1998 Roberto Maroni fu condannato in primo grado a 8 mesi per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale,
[49]
[50]
per aver tentato di mordere un polpaccio
[51]
a un agente di polizia incaricato di perquisire la sede del partito in via Bellerio a Milano. La Corte di appello di Milano il 19 dicembre
2001
ha confermato la decisione di primo grado riducendo la pena a 4 mesi e 20 giorni perche nel frattempo il reato di oltraggio era stato abrogato.
[52]
La
Cassazione
nel 2004 ha poi confermato la condanna commutandola pero in una pena pecuniaria di 5 320 euro.
[53]
Per la Suprema Corte ≪la resistenza≫ di Maroni e degli altri leghisti ≪non risultava motivata da valori etici, mentre la provocazione era esclusa dal fatto che non si era in presenza di un comportamento oggettivamente ingiusto ad opera dei pubblici ufficiali≫. In modo particolare gli atti compiuti da Maroni sono stati ritenuti ≪inspiegabili episodi di resistenza attiva [...] e proprio per questo del tutto ingiustificabili≫.
[54]
Ministro del lavoro e delle politiche sociali
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L'8 giugno 2001
Massimo Dolazza
, guardia del corpo di Umberto Bossi, responsabile della sicurezza della Lega e senatore nella
XII
e
XIII legislatura
[55]
, pubblico un'intervista, seguita da un libro-inchiesta, nel quale denunciava i legami trasversali dei partiti politici col gruppo
Finmeccanica
. Nel capitolo conclusivo riporto il caso della ex moglie di Roberto Maroni, Emilia Macchi, all'epoca direttore delle risorse umane della Aermacchi. Mentre Dolazza non venne ricandidato alle elezioni politiche e ritorno a ricoprire il ruolo di consigliere leghista a
Stezzano
[55]
, Maroni inizio a lavorare nell'ambito della nuova coalizione della
Casa delle Liberta
quale delegato leghista alla definizione del programma per le
elezioni politiche del 2001
, nelle quali venne rieletto deputato nel collegio uninominale di Varese.
[56]
[57]
A partire da giugno 2001 Maroni ricopri l'incarico di
ministro del lavoro e delle politiche sociali
nei governi
Berlusconi II
e
III
, avvalendosi della collaborazione del giuslavorista
Marco Biagi
, che
venne tuttavia assassinato
dalle
Nuove Brigate Rosse
, malgrado la sollecitazione del ministro a rinnovargli la scorta.
[58]
Tra le norme volute da Maroni vi fu la
legge delega
23 agosto 2004, nº 243 e il successivo decreto legislativo 5 dicembre 2005, nº 252 in base ai quali venne innalzata l'eta pensionabile dai cinquantasette ai sessant'anni; la manovra entro in vigore nel 2008 e venne aspramente criticata dalle forze di
centro-sinistra
; il
governo Prodi II
procedette poi a rimodularlo. A partire dal 2004 comincio a stringersi attorno a Bossi il cosiddetto "cerchio magico", composto dai suoi collaboratori piu vicini, dal quale pero Maroni si vide escluso.
[59]
Maroni venne rieletto deputato nel
elezioni politiche del 2006
per le liste della Lega Nord nella
circoscrizione Lombardia 2
. Nella
XV Legislatura
fu membro della Commissione Affari Esteri e della Giunta delle Elezioni. Divento poi capogruppo della Lega Nord Padania alla Camera dei deputati.
Nel settembre 2006 fece scalpore la dichiarazione di Maroni a
Vanity Fair
nella quale asseriva di scaricare
musica digitale
illegalmente
[60]
: la provocazione, a suo avviso, serviva a portare il caso della difficile reperibilita di
MP3
a basso costo nel web al parlamento. Il fatto costrinse la
Federazione Industria Musicale Italiana
a emettere un comunicato stampa che condanno le parole dell'ex-ministro, affermando che oltre sedici milioni di download legali venivano effettuati ogni anno in Italia.
[61]
Nel 2007 si candido alle elezioni amministrative del comune di
Porretta Terme
senza pero essere eletto. Divento poi consigliere comunale nel 2009 in seguito alla rinuncia di altri suoi colleghi di opposizione. Il 3 luglio 2010 l'edizione locale del
Resto del Carlino
diede la notizia delle sue dimissioni, rassegnate per mancanza di tempo.
[62]
Ministro dell'interno nel governo Berlusconi IV
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]
Il 7 maggio 2008
Silvio Berlusconi
affido nuovamente a Maroni l'incarico di ministro dell'interno. La sua proposta di prendere le impronte digitali a chi non fosse in grado di documentare la propria identita, con particolare attenzione ai bambini
rom
, venne da lui definita ≪un provvedimento atto a tutelare i minori stessi, obbligati dai genitori ad andare a rubare o mendicare≫, mentre gli oppositori la definirono ≪un atto xenofobo e razzista, che costringe i bambini a pagare per colpe non loro≫.
Il 20 maggio il consiglio dei ministri approvo il decreto sicurezza 23 maggio 2008, nº 92
[N 2]
varato da Maroni. Tra i provvedimenti principali vi furono la confisca degli appartamenti affittati a stranieri in condizioni di clandestinita, l'aumento della pena per guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, l'introduzione della possibilita per i sindaci di adottare provvedimenti urgenti in caso di gravi pericoli per l'incolumita pubblica o per la sicurezza urbana, l'estensione delle attivita della
polizia municipale
, modifiche al codice di procedura penale per ampliare le fattispecie penali perseguibili con il rito del giudizio direttissimo e con quello del giudizio immediato, l'ampliamento dei casi in cui non puo essere disposta la sospensione dell'esecuzione della pena, l'attribuzione al
procuratore della Repubblica
del potere di proporre l'adozione delle misure di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e dell'obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora abituale, il divieto di patteggiamento in appello per i reati di
mafia
e specifiche norme per rendere piu facile la distruzione delle merci contraffatte.
Il
decreto Maroni
fu invece un pacchetto di norme approvato dal
Senato
nell'aprile 2009 che previde l'introduzione del reato di
stalking
, il carcere obbligatorio per chi fosse sospettato di reati di violenza sessuale, prostituzione minorile, pedopornografia o turismo sessuale e l'istituzione della
tessera del tifoso
.
L'impegno contro la
mafia
, avviato insieme ad
Angelino Alfano
, fu lodato da svariate personalita, tra le quali
Luigi Ciotti
e
Roberto Saviano
. Saviano tuttavia lancio in televisione accuse alla Lega Nord, che secondo lui sarebbe stata collusa con la
'ndrangheta
; Maroni partecipo alla puntata successiva del programma per ribattere a tali affermazioni.
[63]
Durante il suo mandato la
Corte europea dei diritti dell'uomo
condanno lo Stato italiano per aver respinto verso la
Libia
un gruppo di profughi africani intercettato dalle autorita italiane a sud di
Lampedusa
. Secondo la corte infatti era stata violata la
Convenzione europea per i diritti dell'uomo
≪che proibisce trattamenti inumani e degradanti, perche i ricorrenti sono stati esposti al rischio di maltrattamenti in Libia e di rimpatrio in Somalia ed Eritrea≫. Venne riscontrata anche una 'violazione dell'articolo 4 del protocollo 4', che si riferisce al divieto delle espulsioni collettive.
[64]
Nel 2009 Maroni venne indagato a Milano per finanziamento illecito, relativamente a somme ricevute tra il 2007 e il 2008 per consulenze dalla societa Mythos. Nel 2010 pero la procura di Roma chiese l'archiviazione del caso, che venne poi disposta dal
giudice per le indagini preliminari
della capitale, essendo stato accertato dal pubblico ministero che ≪quei soldi erano il pagamento di una consulenza legale resa regolarmente da Maroni alla Mythos≫.
[65]
[66]
[67]
[68]
[69]
[70]
Nella
Lega Nord
, Maroni assunse posizioni politiche molto spesso contrastanti rispetto a quelle decise dal leader Bossi e dalla sua cerchia piu stretta, creando una propria corrente, quella dei "barbari sognanti",
[2]
in contrapposizione al "cerchio magico" attorno a Bossi.
[59]
Dal 2007 al 2011 Maroni fu inoltre il secondo presidente del
Parlamento del Nord
e in precedenza ricopri anche l'incarico di primo ministro della Padania, succedendo a
Francesco Speroni
. Nel dicembre 2011 venne inoltre nominato presidente della Commissione Cittadinanza, Immigrazione, Sicurezza del Parlamento del Nord.
Dal 5 aprile 2012, in seguito allo
scandalo Belsito
e delle conseguenti dimissioni di Bossi dalla carica di segretario federale del partito, Maroni fece parte insieme a
Roberto Calderoli
e a
Manuela Dal Lago
del comitato incaricato dal partito di occuparsi transitoriamente della gestione ordinaria dello stesso, fino alla celebrazione del congresso federale svoltosi nelle giornate di sabato 30 giugno e domenica 1º luglio.
[71]
[72]
Il 1º luglio 2012, durante il congresso federale tenutosi al
Mediolanum Forum
, Maroni venne eletto a maggioranza segretario federale della Lega Nord.
[73]
[74]
Il nuovo segretario inizio a rinnovare l'assetto organizzativo nominando tre vicesegretari:
Giacomo Stucchi
, Federico Caner e
Elena Maccanti
;
Roberto Calderoli
divento il responsabile federale organizzativo del territorio.
[75]
Il simbolo del partito venne modificato, in quanto scomparve la parola
Bossi
che venne sostituita con
Padania
.
[76]
Il 29 gennaio 2013 annuncio che si sarebbe dimesso in seguito alle
elezioni regionali del 2013
sia in caso di vittoria ed elezione a
presidente della Lombardia
per poter guidare istituzionalmente la creazione dell'
Euroregione del Nord
, sia in caso di sconfitta perche ≪un leader che si candida non puo riciclarsi se viene sconfitto≫.
[77]
Il 2 settembre 2013 annuncio quindi le dimissioni da segretario per potersi dedicare a tempo pieno al suo incarico di presidente della regione. Dichiaro inoltre che il congresso del partito sarebbe avvenuto entro la fine dell'anno.
[78]
Il 7 dicembre si svolsero le
primarie degli iscritti
che elessero nuovo segretario federale
Matteo Salvini
.
[79]
Il 15 dicembre, al congresso federale straordinario tenutosi a
Torino
, a Maroni succedette ufficialmente Salvini.
[80]
[81]
Nell'ottobre 2012 venne ufficializzata la candidatura di Maroni alla presidenza della
regione Lombardia
nelle elezioni regionali del 2013.
[82]
Della coalizione di cui faceva capo a Maroni presero parte la Lega Nord,
il Popolo della Liberta
,
la Destra
[83]
e varie liste civiche, oltre al presidente uscente della regione,
Roberto Formigoni
.
[84]
Il 26 febbraio 2013 venne eletto presidente della regione con
2
456
921
voti e il 42,81% delle preferenze contro il 38,24% ottenuto da
Umberto Ambrosoli
, secondo classificato tra i candidati presidenti. Nel
Consiglio regionale della Lombardia
venne iscritto al gruppo della Lista Maroni Presidente. Durante la sua presidenza della regione venne varata una riforma della sanita che, tra le altre cose, unificava gli assessorati regionali di sanita e welfare. Come presidente della regione, Maroni si fece inoltre promotore del
referendum consultivo sull'autonomia svoltosi nel 2017
. Nel 2016 si candido inoltre al consiglio comunale di Varese tra le file della Lega Nord, risultando poi eletto.
Il 14 luglio 2014 Maroni venne iscritto nel registro degli indagati dalla procura di
Busto Arsizio
per ≪induzione indebita a dare o promettere utilita per presunte irregolarita≫ inerenti due contratti di collaborazione a termine su progetti relativi alla fiera universale
Expo 2015
. Con lo stesso capo di imputazione venne notificato un avviso di garanzia anche a Giacomo Ciriello, capo della sua segreteria.
[85]
[86]
Il 3 giugno 2015 ricevette l'avviso di garanzia della chiusura delle indagini preliminari.
[87]
Dopo essere stato condannato in primo grado e in appello a un anno di reclusione, e stato infine assolto in Cassazione nel novembre 2020.
[88]
L'8 gennaio 2018, durante una conferenza stampa, Maroni annuncio la volonta di non ripresentarsi alle
elezioni regionali previste per il 4 marzo 2018
per motivi personali e lancio la candidatura di
Attilio Fontana
, sostenuta da
Lega
,
Forza Italia
e
Fratelli d'Italia
.
[89]
Nel 2020 Maroni venne nuovamente rinviato a giudizio con l'accusa di aver favorito un'altra sua collaboratrice quando era presidente della regione.
[90]
Il processo venne tuttavia rinviato alla fine del 2021, su richiesta della difesa, per gravi motivi di salute dell'imputato.
[91]
In seguito alla fine del suo mandato da presidente di regione, Maroni avvio una collaborazione con il
Foglio
[92]
e tenne un proprio blog sull'
HuffPost
.
[93]
Continuo a suonare l'organo Hammond nei Distretto 51 e, appassionato di vela, effettuo nel 2018 la traversata atlantica in catamarano con cinque amici.
[94]
Nel 2020 entro nel consiglio di amministrazione del
Gruppo ospedaliero San Donato
[95]
e nel settembre dello stesso anno, in un'intervista alla
Prealpina
, ufficializzo la sua candidatura a sindaco di Varese, in vista delle elezioni comunali del 2021. Il 6 giugno 2021, tuttavia, annuncio il ritiro della candidatura per gravi problemi di salute determinati da un
tumore al cervello
.
[96]
Il 20 ottobre 2021, nominato dalla ministra
Luciana Lamorgese
, si insedio come presidente della consulta per l'attuazione del protocollo d'intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato, organo del Ministero dell'interno.
[97]
Mori all'eta di 67 anni il 22 novembre 2022 nella sua casa a Lozza a causa del tumore.
[51]
I funerali di Stato, deliberati all'unanimita dal Consiglio dei ministri, sono stati celebrati il 25 novembre nella
Basilica di San Vittore
a Varese dal Vescovo ausiliare di Milano
Giuseppe Vegezzi
, alla presenza di numerose autorita politiche locali e nazionali.
[98]
- Il mio Nord. Il sogno dei nuovi barbari
, con Carlo Brambilla, Milano,
Sperling & Kupfer
, 2012,
ISBN 9788820053116
- Il rito ambrosiano. Per una politica della concretezza
Milano, Rizzoli, 2018,
ISBN 8817108375
- Il Viminale esplodera. Romanzo
, con Carlo Brambilla, Milano, Ugo Mursia Editore, 2022
ISBN 8842565121
- Giovanna Pajetta,
Il grande camaleonte. Episodi, passioni, avventure del leghismo
, prefazione di Gad Lerner, introduzione di Roberto Maroni, coll. Anni Novanta n. 15, Milano, Feltrinelli, 1994
- Gilberto Oneto,
Polentoni o padani? Apologia di un popolo di egoisti xenofobi ignoranti ed evasori
, introduzione di Roberto Maroni, coll. Quaderni Padani n. 101-102, Rimini, Il Cerchio, 2012
- Laura Burzilleri, Carla Colombo (ideazione),
Eventi d'acqua
, Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, Trucazzano, Arti Grafiche Bianca & Volta, 2016
- Annotazioni
- ^
La
Democrazia Cristiana
aveva sempre espresso i ministri in tale dicastero dal 1946 in avanti;
Nicola Mancino
, predecessore di Maroni, aveva infatti assunto l'incarico nel 1992 da esponente della
Democrazia Cristiana
e dopo lo scioglimento della formazione nel 1994, non aveva abbandonato l'area politica di appartenenza, aderendo al
Partito Popolare Italiano
che ne risultava l'erede diretto.
- ^
Convertito poi in legge 24 luglio 2008, nº 125.
- Fonti
- ^
Zanzi
, pp. 21-22
.
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b
c
Giudici
, p. 109
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- ^
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, p. 25
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- ^
Zanzi
, pp. 26-28
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- ^
Michele Mancino,
Revelli mi disse: “Maroni tu farai il politico”
, in
VareseNews
, 3 settembre 2013.
- ^
Giudici
, pp. 109-110
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- ^
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, pp. 27-28
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Gianfranco Ballardin,
Maroni: solo, ma vado al congresso
, in
Corriere della Sera
, 28 gennaio 1995, p. 2.
URL consultato il 7 agosto 2009
(archiviato dall'
url originale
il 18 ottobre 2015)
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Zanzi
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Elisa Porcelluzzi,
Chi e Emilia Macchi, la moglie di Roberto Maroni
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, 22 novembre 2022.
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Bobo Maroni e la famiglia, un legame indissolubile
, in
La Provincia di Varese
, 22 novembre 2022.
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Maroni. Una vita da mediano
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Il decreto Biondi era per i poveri cristi. No, aiutava i tangentisti
. Corriere della sera. Archivio storico. 19 agosto 1996.
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Ma a chi faceva comodo il DECRETO SALVA-LADRI?
. Repubblica. Archivio. 24 luglio 1994.
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Davide Maria De Luca,
Una vita da Roberto Maroni
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ilpost.it
, Il Post, 13 gennaio 2018.
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Simone Furfaro,
Biografia di Roberto Maroni
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Maroni, la passione delle ronde. Nel '96 reclutava le Guardie padane
. Repubblica. Politica. 12 maggio 2009.
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"All'armi siam leghisti". Cosi la Lega minacciava lo Stato
. Repubblica. Inchieste. 22 dicembre 2011.
- ^
La Lega secessionista
. Repubblica. Inchieste. 26 dicembre 2011.
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