La
rivoluzione scientifica
fu una fase di straordinario sviluppo della
scienza
che si sviluppo a partire dal
1543
, data di pubblicazione dell'opera di
Niccolo Copernico
,
Le rivoluzioni degli astri celesti
(
rivoluzione copernicana
), al
1687
, data di pubblicazione dell'opera di
Isaac Newton
Philosophiae Naturalis Principia Mathematica (
I principi matematici della filosofia naturale
), comprendendo la nascita del
metodo scientifico
da parte di
Galileo Galilei
.
Gli storici descrivono il sorgere della scienza moderna durante il primo periodo moderno, indicandolo come
Rivoluzione scientifica
, quando gli sviluppi in
matematica
,
fisica
,
astronomia
,
biologia
(includendo l'
anatomia umana
) e
chimica
trasformarono la visione della societa riguardo alla natura.
[1]
[2]
[3]
La Rivoluzione scientifica prese piede in
Europa
verso la fine del
Rinascimento
e continuo lungo il tardo
XVIII secolo
, influenzando il movimento sociale e intellettuale conosciuto come Illuminismo. Il periodo che va dal 1543, anno della pubblicazione de
Le rivoluzioni degli astri celesti
di Niccolo Copernico, al 1687, anno di pubblicazione de
I principi matematici della filosofia naturale
di
Isaac Newton
, viene generalmente indicato come periodo della "Rivoluzione scientifica".
[4]
La Rivoluzione scientifica e un portentoso movimento di idee che, a partire dall'opera di
Copernico
e
Keplero
, acquista nel Seicento i suoi caratteri qualificanti nell'opera di
Galileo
, trova i suoi filosofi ? per aspetti differenti ? in
Bacone
e
Cartesio
, ed esprime la sua piu matura configurazione nell'immagine newtoniana dell'universo orologio. Negli anni che corrono tra
Copernico
e
Newton
muta l'immagine dell'universo, ma cambiano anche le idee sulla
scienza
, sul lavoro scientifico e sulle istituzioni scientifiche, sui rapporti tra scienza e societa e tra sapere scientifico e fede religiosa (
Baruch Spinoza
).
Il concetto di una rivoluzione scientifica come prendente luogo in un periodo esteso emerse nel
XVIII secolo
nell'opera di
Jean Sylvain Bailly
, che lo interpreto come un processo a due stadi, di spazzamento del vecchio e di istituzione del nuovo.
[5]
L'inizio della Rivoluzione scientifica, il
Rinascimento scientifico
, prestava attenzione sul recupero della conoscenza degli antichi; e generalmente considerato come termine di questo periodo l'anno 1632, con la pubblicazione del
Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
di Galileo.
[6]
Il completamento della Rivoluzione scientifica e attribuito alla "grande sintesi" dei
Principia
di Isaac Newton del 1687, il quale formulo le
leggi del moto
e la
gravitazione universale
, e completo la sintesi di una nuova
cosmologia
.
[7]
Dalla fine del XVIII secolo, la Rivoluzione scientifica diede luogo alla "Age of Reflection".
La formazione di un nuovo tipo di sapere che necessitava del continuo controllo dell'
esperienza
, richiedeva un nuovo tipo di dotto che non era ne il mago, ne l'astrologo, ne l'erudito medievale commentatore di testi antichi; il nuovo dotto e lo
scienziato
sperimentale moderno, il quale usa strumenti sempre piu precisi, e che riesce a fondere la "
teoria
" con la "
tecnica
"; e il ricercatore che convalida teorie con esperimenti effettuati tramite operazioni strumentali con e su oggetti. E stato sostenuto che la
scienza moderna
sarebbe nata presso gli
artigiani
e poi sarebbe stata ripresa dagli
scienziati
. Alla domanda ≪chi ha creato la scienza?≫ la risposta piu plausibile e quella di
Alexandre Koyre
: sono stati gli scienziati a creare la scienza ma questa si sviluppo perche trovo una base
tecnologica
di
macchine
e
strumenti
.
[4]
Il nesso tra teorie e pratica, tra
sapere
e
tecnica
rende conto di un ulteriore fenomeno che accompagna la nascita e lo sviluppo della scienza moderna, e cioe della crescita della
strumentazione
. Nel corso della Rivoluzione scientifica gli strumenti entrano con funzione conoscitiva dentro alla scienza: la rivoluzione scientifica sancisce la legalita degli strumenti scientifici.
Il rapporto tra
scienza
e
tecnologia
e un fenomeno che si e creato negli ultimi secoli; fino a tutto il Cinquecento la scienza e la tecnologia erano campi totalmente separati.
[8]
Quando
Bacone
, all'inizio del Seicento, li mise in connessione fra loro, fu un'idea rivoluzionaria. Questo rapporto si strinse durante il Seicento e il Settecento, e fu solo durante l'Ottocento che il legame divento inscindibile - a differenza dell'epoca premoderna, durante la quale la maggior parte dei governanti non finanziavano la ricerca sulla natura dell'universo allo scopo di sviluppare nuove tecnologie. Come detto, in epoca premoderna, lo sviluppo di nuove tecnologie, casualmente, era condotto da qualche artigiano
[8]
, che poteva non avere istruzione e che procedeva per tentativi (non sistematicamente). Un esempio, dice
Harari
, e la
tecnologia militare
: solo nel
XV secolo
? circa seicento anni dopo l'
invenzione della polvere da sparo
in
Cina
? i
cannoni
diventarono un fattore decisivo sui campi di battaglia dell'Afro-Asia.
[8]
Ci volle tutto questo tempo perche la polvere da sparo comparve in un tempo in cui ne i re, ne i sapienti, ne i mercanti ritenevano che una nuova tecnologia militare potesse salvarli o arricchirli. La situazione comincio a cambiare nel XV e nel
XVI secolo
, ma passarono altri duecento anni prima che i governanti manifestassero interesse nel finanziare la
ricerca
e lo sviluppo di nuovi armamenti.
Scienza
,
industria
e
tecnologia militare
cominciarono a intrecciarsi soltanto con l'avvento del
sistema capitalistico
e con la
prima Rivoluzione industriale
.
[8]
La Rivoluzione scientifica e stata costruita sulla base dell'apprendimento della scienza degli
antichi Greci
nel
Medioevo
, per come era stata elaborata e sviluppata ulteriormente nella scienza romana-bizantina e dalla scienza islamica medievale.
[9]
La
tradizione aristotelica
era ancora un importante contesto di riferimento intellettuale nel XVII secolo, sebbene a quel tempo i
filosofi naturali
se ne allontanassero molto.
[10]
Le idee chiave risalenti all'
Antichita classica
cambiarono drasticamente negli anni, in molti casi furono screditate.
[10]
Le idee che furono fondamentalmente trasformate durante la Rivoluzione scientifica, sono:
- La cosmologia aristotelica che piazzava la Terra al centro di una gerarchia di sfere cosmiche. Le regioni terrestri e celesti erano composte da differenti elementi che possedevano diversi tipi di
movimenti naturali
.
- I movimenti dall'alto in basso e dal basso in alto sono propri dei
quattro elementi che compongono le cose terrestri, o sublunari: acqua, aria, terra e fuoco
, detti anche da
Aristotele
≪corpi semplici≫. Per spiegare tali movimenti, Aristotele ricorre alla teoria dei luoghi naturali, secondo la quale ognuno dei quattro elementi elencati ha nell'universo un proprio ≪luogo naturale≫: se, dunque, una parte di essi viene allontanata dal suo luogo naturale (il che non puo avvenire se non con un moto "violento", cioe contrario alla situazione naturale dell’elemento), essa tende a ritornarvi con un moto naturale.
[11]
- Il movimento circolare, invece, non ha contrari, sicche le sostanze che si muovono con questa specie di movimento sono di necessita immutabili, ingenerabili e incorruttibili. Aristotele ritiene che l’
etere
, l’elemento che compone i corpi celesti, sia l’unico a muoversi di movimento circolare. Questa opinione ? secondo cui i corpi celesti sono formati da un elemento diverso rispetto agli elementi che compongono il resto dell’universo e percio non sono soggetti alla vicenda di nascita, morte e mutamento che caratterizza le altre cose ? durera a lungo nella cultura occidentale e sara abbandonata solo nel XV secolo, con
Niccolo Cusano
.
[11]
- Il
modello tolemaico
del moto planetario: basato sul modello geometrico di
Eudosso di Cnido
, l'
Almagesto
di
Tolomeo
, dimostrava che i calcoli potevano computare l'esatta posizione del
Sole
, della
Luna
, delle
stelle
e dei
pianeti
, nel futuro e nel passato, e mostrava come questi modelli computazionali erano derivati da osservazioni astronomiche. In quanto tali, essi costituirono il modello per gli sviluppi astronomici successivi. La base fisica per i modelli tolemaici chiamava in causa dei gusci sferici, sebbene i modelli piu complessi erano inconsistenti con questa spiegazione fisica.
[12]
All'inizio del Seicento, la visione medievale del mondo era crollata
[13]
e il complesso modello matematico dell'universo geocentrico tolemaico venne sostituito da un modello matematico piu semplice e piu coerente di un
universo eliocentrico
. Era stato dimostrato che la fisica aristotelica era, per molti aspetti, sbagliata o inadeguata ed era stata scossa la sua concezione di un elaborato universo gerarchico, ma non vi era ancora nessuna nuova, organica cosmologia che sostituisse cio che era andato perduto.
[13]
Ai contemporanei non era del tutto chiara neppure la direzione del futuro
progresso scientifico
, come dimostrano le dispute persino tra i pensatori piu "progressisti" sulla forma delle orbite planetarie. Per il grande pubblico tutto questo era molto sconcertante e le complesse controversie sulla
magia
, il
misticismo
e la
teologia
, che formavano parte integrante del dibattito filosofico e scientifico del tempo, e che senza le quali, probabilmente, non si sarebbe verificato alcun
progresso scientifico
, rimanevano incomprensibili all'uomo comune, come lo erano le nozioni di matematica superiore implicite in queste discussioni.
[13]
Fin dall'
Antichita
tutti gli scienziati avevano pensato che la
Terra
fosse immobile al centro dell'universo e che intorno le girassero il
Sole
, i
pianeti
e tutte le altre
stelle
. Questa teoria, la
teoria geocentrica
, era ormai antica di tredici secoli.
[14]
Era stata autorevolmente enunciata dall'astronomo greco Tolomeo e fino ad allora tutti l'avevano ritenuta vera. Ma all'inizio del XVI secolo, quando tutti gli studi scientifici ebbero una sbalorditiva rinascita,
Niccolo Copernico
affermo che la teoria di
Tolomeo
era sbagliata.
Copernico
espose la propria
teoria eliocentrica
, in particolare, nell'opera
Le rivoluzioni degli astri celesti
, pubblicata nell'anno della sua morte
[14]
. Lo stesso
Copernico
sintetizzo il proprio sistema in alcuni assunti fondamentali:
[15]
- Il centro dell'universo non coincide con il centro della Terra, ma con il centro del Sole. La Terra e gli altri pianeti si muovono lungo orbite circolari che hanno il Sole al centro: da questo movimento dipende anche l'alternarsi delle stagioni.
- Il movimento diurno del Sole nel cielo e solo apparente e dipende dalla rotazione che la Terra compie in 24 ore intorno al proprio asse.
- La distanza fra la Terra e il Sole e infinitamente piccola se paragonata alla distanza esistente fra la Terra e le stelle.
La teoria di Copernico era rivoluzionaria poiche, oltre a contraddire le
Sacre Scritture
, metteva in crisi la tradizionale concezione aristotelico-tolemaica.
[15]
Copernico tolse la
Terra
? e con la Terra, anche l'
uomo
? dal centro dell'
universo
. La Terra non e piu il centro dell'universo, ma e un
corpo celeste
come gli altri; essa non e piu, appunto, quel centro dell'universo creato da
Dio
in funzione di un uomo concepito come il punto piu alto della creazione al quale sarebbe funzionalizzato l'intero universo.
[4]
Il danese
Tycho Brahe
propose un modello compromissorio, in cui la
Terra
rimaneva al centro dell'
universo
; ma solamente al centro delle orbite del
Sole
, della
Luna
e delle
stelle fisse
; mentre il Sole era al centro delle orbite dei cinque pianeti conosciuti al tempo: (
Mercurio
,
Venere
,
Marte
,
Giove
,
Saturno
). Il
sistema tychonico
non convinse ne
Keplero
ne
Galilei
.
[4]
Le scoperte di
Keplero
confermarono e perfezionarono la teoria copernicana. Keplero fu un astronomo che, utilizzando le accurate osservazioni di
Tycho Brahe
, propose l'idea che i pianeti ruotassero attorno al Sole, non in
orbite
circolari
, ma in
orbite
ellittiche
(vedi
Leggi di Keplero
). Questo gli permise di creare un modello del
sistema solare
che costituiva un miglioramento del sistema originario di
Copernico
(sistematizzo matematicamente il sistema copernicano
[4]
) e l'idea delle orbite ellittiche spezzava definitivamente il dogma antico e ormai venerabile della naturalita e perfezione del
moto circolare
[4]
. I contributi principali di
Galileo
all'accettazione del
sistema eliocentrico
erano le sue
meccaniche
, ovvero le osservazioni che egli fece con il suo
telescopio
. Impiegando una primitiva teoria dell'
inerzia
, Galileo poteva spiegare perche le rocce che cadono da una torre seguono un percorso dritto anche se la terra ruota. Le sue osservazioni delle lune di
Giove
, delle
fasi di Venere
, delle
macchie solari
e dei monti lunari, aiutarono a screditare la
filosofia aristotelica
e la
teoria tolemaica
del
sistema solare
geocentrico. Per mezzo della combinazione di queste scoperte, il
sistema eliocentrico
guadagno sostegno e, alla fine del XVII secolo, venne generalmente accettato dagli astronomi.
L'impegno raggiunse il culmine nel lavoro di
Isaac Newton
. I
Principia
di Newton formulavano le
leggi del moto
e la
gravitazione universale
, tesi che dominarono la visione scientifica dell'universo fisico per i successivi tre secoli. Con la sua
legge di gravitazione
, Isaac Newton riusci a fondere le scoperte di
Copernico
, di
Keplero
, di
Galileo
, dimostrando per la prima volta con rigore matematico che le leggi a cui era soggetto il moto delle cose terrestri, erano le stesse a cui era soggetto il mondo delle cose celesti, superando il dogma della
differenza ontologica
fra questi due mondi.
[16]
Nei suoi anni giovanili
Newton
non concepi la
teoria della gravitazione universale
(anche se nei suoi ricordi senili affermo il contrario), ma pervenne comunque a risultati molto interessanti relativi al
moto circolare uniforme
e alla
forza di gravita
.
[16]
Oltre a dimostrare il
modello eliocentrico
, Newton sviluppo inoltre la teoria della gravitazione. Nel 1679, egli comincio a considerare la gravitazione e il suo effetto sulle orbite dei pianeti con riferimento alle
leggi di Keplero
del movimento planetario. Segui uno stimolo dovuto a un breve scambio di lettere negli anni 1679-1680 con
Robert Hooke
, nominato per gestire la corrispondenza della
Royal Society
, e che ne apri una destinata a suscitare contributi di Newton verso le transazioni della Royal Society.
[17]
L'interesse di Newton a risvegliare questioni astronomiche ricevette ulteriori stimoli dalla comparsa di una cometa nell'inverno del 1680-1681, sulla quale corrispose con
John Flamsteed
.
[18]
Dopo gli scambi con Hooke, Newton elaboro una dimostrazione del fatto che la
forma ellittica
delle
orbite
planetarie sarebbe dovuta a una
forza centripeta
inversamente proporzionale
al quadrato del vettore del raggio. Newton comunico i suoi risultati a
Edmond Halley
e alla Royal Society nel
Sul moto dei corpi in orbita
, nel 1684.
[19]
Questo trattato conteneva il nucleo che Newton sviluppo e espanse per dare forma ai
Principia
.
[20]
La legge di gravita dice, in breve, che la forza di gravitazione con cui due corpi si attraggono e
direttamente proporzionale
al prodotto delle loro
masse
e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. In simboli, questa legge e espressa dalla nota formula:
[4]
dove
e la forza di attrazione,
e
sono le due masse,
e la distanza che separa le due masse, e
e una
costante
che vale in tutti i casi: nella reciproca attrazione tra la Terra e Luna, tra la Terra e la mela, ecc...
Sulla base della legge di gravitazione, ≪Newton e giunto a spiegare i moti dei pianeti, dei satelliti, delle comete fin nei particolari piu minuti, nonche il flusso e il riflusso, il movimento di precessione della Terra: lavoro di deduzione di una grandezza unica≫.
[21]
Dalla sua opera ≪risultava un quadro unitario del mondo e una effettiva, salda riunione della fisica terrestre e della fisica celeste. Cadeva in modo definitivo il dogma di una differenza essenziale fra i cieli e la Terra, fra la meccanica e l'astronomia e veniva anche spezzato quel "mito della circolarita" che aveva condizionato per piu di un millennio lo sviluppo della fisica e che aveva pesato anche sul discorso di Galilei: i corpi celesti si muovono secondo orbite ellittiche, perche su di essi agisce una forza che li allontana continuamente dalla linea retta secondo la quale, per inerzia, essi continuerebbero il loro movimento≫ (P. Rossi).
[4]
I
Principia
furono pubblicati nel 5 luglio 1687 con l'incoraggiamento e l'aiuto economico di Edmond Halley.
[22]
In quest'opera, Newton enunciava le
tre leggi universali del moto
che contribuirono a molti sviluppi durante la
Rivoluzione industriale
che presto segui, e che non furono criticate per piu di duecento anni. Molti di questi avanzamenti continuano ad essere le basi delle tecnologie non relativistiche nel mondo moderno. Egli utilizzo la parola latina "gravitas" (peso) per l'effetto che sarebbe divenuto noto come
gravita
e defini la legge di gravitazione universale sopracitata.
Il postulato di Newton di una forza invisibile capace di agire lungo ampie distanze, lo portarono ad essere criticato per aver introdotto "agenti occulti" nella scienza.
[23]
In seguito, nella seconda edizione dei
Principia
(1713), Newton rigetto fermamente tali critiche in un General Scholium conclusivo, scrivendo che era sufficiente che i fenomeni implicassero un'attrazione gravitazionale, come di fatto facevano; ma non si e giunti a indicarne la causa, ed era sia inutile che improprio definire le ipotesi di cose che non erano implicate dai fenomeni (qui Newton uso quella che divenne la sua famosa espressione ≪
hypotheses non fingo
≫).
[24]
[25]
Gli scritti del medico greco antico
Galeno
dominarono il pensiero medico europeo per oltre un millennio, fino quasi al
Rinascimento
. Bisogna aspettare lo studioso
Vesalio
(1514-1564), che, mentre studiava e lavorava come medico chirurgo in Italia, dimostro che vi erano degli errori nelle idee di Galeno. Vesalio disseziono cadaveri umani, mentre Galeno dissezionava i cadaveri animali. Pubblicato nel 1543, il suo
De corporis humani fabrica
[26]
, fu un'opera rivoluzionaria di
anatomia umana
. Essa sottolineava la priorita della
dissezione
e cio che venne a farsi chiamare la visione "anatomica" del corpo, vedendo il funzionamento interno umano come una struttura essenzialmente corporea piena di organi disposti nello spazio tridimensionale. Questo era in netto contrasto con molti modelli anatomici usati in precedenza, che avevano forti elementi galenici-aristotelici, nonche elementi di
astrologia
.
Le ricerche anatomiche mutarono di segno allorche
William Harvey
pubblico nel
1628
il suo
De motu cordis
, dove e esposta la teoria della circolazione del sangue. Si tratto di una scoperta rivoluzionaria, almeno per tre ragioni:
[4]
- In primo luogo, essa significo un ulteriore colpo ? e un colpo decisivo ? alla tradizione galenica.
- In secondo luogo, venne posto un cardine della fisiologia sperimentale.
- In terzo luogo, la teoria della circolazione del sangue - accolta da Cartesio e da Hobbes - divenne una delle basi piu solide del paradigma meccanicistico in biologia.
Il cuore viene visto come una pompa, le vene e le arterie come tubi, il sangue come un liquido in moto sotto pressione, e le valvole delle vene svolgono la stessa funzione delle valvole meccaniche.
[4]
Anthony van Leeuwenhoek
, che fu il padre della microscopia (costrui microscopi fino a duecento ingrandimenti), vide proprio la circolazione del sangue nei capillari della coda di un girino e della zampa di una rana.
[4]
La
chimica
, e la sua antecedente
alchimia
, divennero un aspetto sempre piu importante del pensiero scientifico nel corso del XVI e XVII secolo. L'importanza della chimica ci viene indicata dalla gamma di importanti studiosi che parteciparono attivamente nella ricerca. Fra questi, l'astronomo
Tycho Brahe
[27]
, il medico e alchimista
Paracelso
,
Robert Boyle
,
Thomas Browne
e
Isaac Newton
. A differenze della
filosofia meccanica
, la
filosofia della chimica
ha sottolineato i poteri attivi della
materia
, che gli alchimisti spesso esprimevano in termini di principi vitali o attivi ? di spiriti che operano nella natura.
[28]
I tentativi pratici per migliorare la raffinazione dei minerali e la loro estrazione per fondere i metalli, fu un'importante fonte di informazioni per i primi chimici nel XVI secolo. Fra questi vi era
Georg Agricola
, che pubblico nel 1556 il suo grande lavoro
De re metallica
.
[29]
La sua opera descrive i processi altamente sviluppati e complessi dell'attivita estrattiva di minerali metallici grezzi e della
metallurgia
dell'epoca. Il suo approccio rimosse il
misticismo
associato con la materia, creando la base pratica sulla quale altri avrebbero costruito.
[30]
Il chimico inglese Robert Boyle e considerato colui che ha separato ulteriormente la chimica dall'alchimia.
[31]
Sebbene la sua ricerca chiaramente trovi le proprie radici nella tradizione alchemica, Boyle e largamente considerato oggi come il primo chimico moderno, pertanto uno dei padri della chimica moderna, e uno dei pionieri del moderno metodo scientifico sperimentale. Con una serie di esperimenti, nel 1662 Boyle osservo che, in condizioni di
temperatura
costante, comprimendo una certa quantita di
aria
alla meta del suo
volume
, la
pressione
raddoppiava; riducendo a un terzo il volume, la pressione triplicava, e cosi via.
[32]
Questa osservazione porto alla formulazione della
legge di Boyle
, valida per tutti i gas a comportamento ideale: ≪La pressione di una determinata quantita di
gas
, a temperatura costante, e inversamente proporzionale al volume≫.
[32]
Un lavoro importante fu fatto nel campo dell'
ottica
.
Giovanni Keplero
pubblico l'
Astronomiae Pars Optica
nel 1604. In essa, egli descriveva la
legge dell'inverso del quadrato
che governa l'intensita della luce, la
riflessione
da specchi piatti e curvi, e i principi della
stenoscopia
, come per esempio le implicazioni astronomiche dell'ottica (
parallasse
e le apparenti dimensioni dei corpi celesti). L'
Astronomiae Pars Optica
e generalmente riconosciuta come l'opera fondamentale dell'ottica moderna (sebbene la legge della
rifrazione
sia assente).
[33]
Willebrond Snellius
trovo la legge matematica della rifrazione, oggi conosciuta come
legge di Snell
, nel 1621. Anche
Cartesio
deve essere considerato come uno degli scopritori della legge di rifrazione. Egli infatti aveva suggerito l’uso di lenti piano-iperboliche per focalizzare la luce di un fascio collimato tre anni prima di visitare Leiden nel 1630; comunque attribui a se stesso la scoperta e pubblico la legge del rapporto dei seni nel suo libro
Dioptrique
nel 1637.
[34]
[35]
Christiaan Huygens
scrisse diverse opere riguardanti il campo dell'ottica. Fra queste: l'
Opera reliqua
(anche conosciuta come
Christiani Hugenii Zuilichemii, dum viveret Zelhemii toparchae, opuscula posthuma
) e il
Traite de la lumiere.
Isaac Newton
indago la rifrazione della luce, dimostrando che un prisma puo decomporre la luce bianca in uno
spettro di colori
, e che una lente a un secondo prisma puo ricomporre lo spettro multicolore in luce bianca. Egli mostro inoltre che la luce colorata non cambia le sue proprieta filtrandone il fascio e facendola brillare su vari oggetti. Newton noto che, indipendentemente dal fatto che fosse stata riflessa, dispersa o trasmessa, essa restava dello stesso colore. Cosi, egli osservo che il colore e il risultato dell'interazione degli oggetti con la luce "gia colorata" piuttosto che il prodotto degli oggetti stessi. Questa e conosciuta come la
teoria del colore di Newton
. Da questo lavoro egli concluse che qualsiasi
telescopio rifrattore
soffrirebbe della dispersione della luce nei colori. L'interesse della Royal Society lo incoraggiava a pubblicare i suoi appunti
On Colour
(in seguito sviluppati nell'
Opticks
). Newton sosteneva che la luce fosse composta da
particelle
o corpuscoli e che venivano rifratti a causa dell'accelerazione attraverso il mezzo piu denso, ma doveva associarli a onde per spiegare la
diffrazione della luce
.
Nella sua opera
Hypothesis of Light
del 1675, Newton postulo l'esistenza dell'
etere
per la trasmissione di forze fra particelle. Nel 1704, Newton pubblico l'
Opticks
, nella quale esponeva la sua
teoria corpuscolare della luce
. Egli considerava la luce come un composto di corpi estremamente sottili, tanto che la materia ordinaria era fatta da corpuscoli piu grossi e speculo una sorta di trasmutazione alchemica.
[36]
Il Dr.
William Gilbert
, nel
De magnete
, invento la parola latina "electricus" da
?λεκτρον
(
elektron
), la parola greca che indicava l'
ambra
.
[37]
Gilbert intraprese una serie di accurati esperimenti elettrici, nel corso dei quali scopri che molte sostanze diverse dall'ambra, come la cera, il vetro, ecc..., erano in grado di manifestare proprieta elettriche.
[38]
Gilbert inoltre scopri che un corpo riscaldato perdeva la propria elettricita e che l'umidita preveniva l'elettrificazione di qualunque corpo, a causa del fatto ben noto che l'umidita comprometteva l'isolamento dei corpi. Noto anche che le sostanze elettrizzanti attraevano tutte le altre sostanze indiscriminatamente, mente un magnete attirava solo il ferro. Le molte scoperte di questo aspetto della natura fecero guadagnare a Gilbert il titolo di fondatore della scienza elettrica.
[39]
Esplorando le forze che agiscono su un ago metallico leggero, equilibrato in un punto, egli estese l'elenco dei corpi elettrici, e trovo anche che molte sostanze, fra cui metalli e magneti naturali, non mostravano alcuna forza attrattiva quando venivano strofinati. Noto che un ambiente asciutto con il vento del nord o dell'est era la condizione ambientale piu favorevole per manifestare i fenomeni elettrici, un'osservazione che poteva essere sbagliata, fino a che la differenza tra
conduttore
e
isolante
non sarebbe stata compresa.
[40]
Robert Boyle
lavoro anche lui con dedizione alla nuova scienza dell'
elettricita
, e aggiunge svariate sostanze all'elenco di Gilbert. Egli ha lasciato un resoconto dettagliato delle sue ricerca sotto il titolo di
Esperimenti sull'Origine dell'Elettricita
.
[40]
Boyle, nel 1675, dichiaro che l'attrazione elettrica e la repulsione possono agire nel
vuoto
. Una delle sue importanti scoperte era che i corpi elettrizzati nel vuoto avrebbero attirato sostanze luminose, il che indicava che l'effetto elettrico non dipendeva dall'aria in quanto mezzo. Egli aggiunse la resina all'elenco allora noto.
[41]
[42]
[43]
La ricerca continuo nel 1660 con
Otto von Guericke
, che invento un primitivo
generatore elettrostatico
. Dalla fine del XVII secolo, i ricercatori svilupparono mezzi pratici per generare elettricita tramite attrito con un generatore elettrostatico, ma lo sviluppo di macchine elettrostatiche inizio nel XVIII secolo, quando essere divennero gli strumenti fondamentali negli studi della nuova scienza dell'elettricita. Il primo uso della parola elettricita e attribuito a Sir
Thomas Browne
nel suo lavoro del 1646,
Pseudodoxia Epidemica
. Nel 1729
Stephen Gray
dimostro che l'elettricita poteva essere "trasmessa" attraverso filamenti metallici.
[44]
John Napier
fu colui che introdusse i
logaritmi
, che divennero un potente strumento matematico. Con l'aiuto del prominente matematico
Henry Briggs
, la loro tavola logaritmica incarnava un avanzamento computazionale che rese i calcoli a mano molto piu veloci.
[45]
I
bastoncini di Nepero
utilizzavano un set di righe numerate come strumento di moltiplicazione, che sfruttavano la
moltiplicazione araba
. Si era aperta la strada verso successivi progressi scientifici, in particolare in astronomia e dinamica.
Nel 1623, all'
Universita di Oxford
,
Edmund Gunter
costrui il primo dispositivo analogico per aiutare la computazione. La "
Scala di Gunter
" era un'ampia scala piana, incisa con diverse scalette, o linee. Le linee naturali, come per esempio la linea delle
corde
, la linea dei
seni
e delle
tangenti
, erano messe su un lato della scala e le corrispondenti linee artificiali o logaritmiche sull'altro lato. Questo aiuto al calcolo era un predecessore del regolo calcolatore. Fu
William Oughtred
, che per primo utilizzo due di queste scale scorrendole vicine per eseguire direttamente moltiplicazioni e divisioni, e cosi viene accreditato come l'inventore del
regolo calcolatore
nel 1622.
[46]
.
Nel
Seicento
,
Blaise Pascal
, filosofo e scienziato, progetto una macchina da tavolo, basata su speciali ingranaggi, capace di effettuare somme e sottrazioni: da lui, prese il nome di
Pascalina
.
[47]
Pascal non fu il solo filosofo ad occuparsi di matematica e a cercare una soluzione per il problema del calcolo: anche
Leibniz
ideo un sistema per il computo automatico. Nei secoli seguenti, innumerevoli varianti vennero progettate.
[47]
Si trattava di macchine da appoggiare su un piano, in cui venivano impostati, su quadranti particolari o tramite cursori, i valori su cui operare (gli addendi per un'addizione e cosi via), si sceglieva l'operazione da svolgere e si agiva su una manovella per far ruotare gli ingranaggi, che a loro volta fornivano in apposite finestrelle i risultati. La maggior parte di questi dispositivi effettuava addizioni e sottrazioni; alcune anche moltiplicazioni e divisioni.
Denis Papin
e molto conosciuto per la sua invenzione pionieristica del digestore a vapore, il precursore del
motore a vapore
.
[48]
Il primo motore a vapore funzionante venne brevettato nel 1698 dall'inventore
Thomas Savery
, come ≪una nuova invenzione per l'innalzamento dell'acqua e la provocazione di moto per ogni sorta di lavoro impegnativo dovuto all'impellente forza del fuoco, che sara di grande utilita e vantaggio per prosciugare le miniere, servire le citta di acqua, e per il lavoro di ogni sorta di mulino che si trovi dove non ci sia il beneficio dell'acqua o di venti costanti≫
[49]
. L'invenzione fu mostrata alla
Royal Society
il 14 giugno 1699 e la macchina fu descritta da Savery nel proprio libro
The Miner's Friend
, o,
An Engine to Raise Water by Fire
(1702)
[50]
, nel quale egli affermava di poter pompare l'acqua dalle miniere.
Thomas Newcomen
perfeziono il motore a vapore pratico per pompare l'acqua, il
motore a vapore Newcomen
. Di conseguenza, egli puo essere considerato un antenato della
Rivoluzione industriale
.
[51]
Abraham Darby I
fu il primo, e piu famoso, di tre generazioni della famiglia Darby che gioco un importante ruolo nella Rivoluzione industriale. Egli sviluppo un metodo per produrre ferro di alto livello in un altoforno rifornito da
coke
piuttosto che da charcoal. Questo fu un grande passo in avanti nella produzione del ferro in quanto materiale grezzo durante la
Rivoluzione industriale
.
I
telescopi rifrattori
apparirono per la prima volta in
Olanda
nel 1608, apparentemente il prodotto dei creatori degli
occhiali
, che sperimentavano con le
lenti
(l'inventore e sconosciuto ma
Hans Lippershey
chiese per primo il brevetto, seguito da Jacob Metius di Alkmaar).
[52]
Galileo
fu uno dei primi scienziati a utilizzare questo nuovo strumento per le proprie osservazioni astronomiche nel 1609.
[53]
Il
telescopio riflettore
fu descritto da
James Gregory
nel suo libro
Optica Promota
(1663). Egli sostenne che uno specchio con la forma simile alla parte di una
sezione conica
, avrebbe corretto l'
aberrazione sferica
che difettava l'accuratezza dei telescopi rifrattori. Il suo progetto, il
telescopio gregoriano
, tuttavia, rimase solo su carta.
Nel 1666,
Isaac Newton
sostenne che i difetti dei telescopi rifrattori erano fondamentalmente dovuti alla lente, che
rifrangeva
la luce di differenti
colori
in modo differente. Egli concluse che la luce non poteva essere rifratta per mezzo di una lente senza causare
aberrazioni cromatiche
.
[54]
Da questi esperimenti, Newton concluse che non poteva essere apportato alcun miglioramento nel telescopio rifrattore.
[54]
Tuttavia, egli fu abile nel dimostrare che l'angolo di riflessione rimaneva lo stesso per ogni colore, cosi decise di costruire un
telescopio riflettore
.
[55]
Esso fu completato nel 1668 ed e il telescopio riflettore funzionale piu antico noto.
[56]
Cinquant'anni dopo,
John Hadley
sviluppo modi per realizzare specchi asferici e parabolici di precisione per telescopi riflettori, costruendo il primo
telescopio parabolico newtoniano
e un telescopio gregoriano con specchi sagomati accuratamente.
[57]
[58]
Questi furono mostrati con successo alla
Royal Society
.
[59]
L'invenzione della
pompa a vuoto
apri la strada agli esperimenti di
Robert Boyle
e
Robert Hooke
sulla natura del
vuoto
e della
pressione atmosferica
. Il primo apparecchio fu realizzato da
Otto von Guericke
nel 1654. Era costituito da un pistone e da un cilindro a pistola ad aria con lembi che potevano succhiare l'aria da qualunque vaso a cui fossero collegati. Nello stesso anno egli aspiro l'aria da due emisferi congiunti e dimostro che una coppia di cavalli non era in grado di tirarla via.
[60]
La costruzione della pompa ad aria fu notevolmente migliorata da Robert Hooke nel 1658.
[61]
Evangelista Torricelli
fu meglio conosciuto per la sua invenzione del
barometro
a mercurio. La motivazione dell'invenzione era quella di migliorare le pompe ad aspirazione utilizzate per prelevare l'acqua dalle miniere. Torricelli costrui un
tubo sigillato riempito di mercurio
, posto verticalmente in una bacinella con la stessa sostanza. La colonna di mercurio scendeva verso il basso, lasciando sopra un "vuoto torricelliano".
[60]
[62]
Di seguito sono elencati i punti chiave del rapporto tra la Rivoluzione scientifica e la filosofia, come con altre teorie non-scientifiche:
- La scienza non e sapere di essenze
: durante i centocinquant'anni che corrono tra Copernico e Newton, non muta soltanto l'immagine del mondo. Interconnesso con tale mutamente e il cambiamento ? anch'esso lento, tortuoso, ma decisivo ? delle idee sull'uomo, sulla scienza, sull'uomo di scienza, sul lavoro scientifico e sulle istituzioni scientifiche, sui rapporti tra scienza e societa, sulle relazioni tra scienza e filosofia e tra sapere scientifico e fede religiosa. Insieme alla cosmologia aristotelica, la Rivoluzione scientifica porta al rifiuto delle categorie, dei principi e delle pretese essenzialistiche della filosofia aristotelica.
[4]
Il vecchio sapere pretendeva di essere sapere di
essenze
[63]
, scienza fatta di teorie e concetti definitivi. Ma il processo della Rivoluzione scientifica confluira nell'idea di Galileo il quale afferma che cercare le essenze e impresa impossibile e vana. Non piu il che cosa ma il come; non piu la sostanza, ma la funzione, viene indagata dalla scienza galileiana e post-galileiana.
[4]
- Presenza del
Neoplatonismo
: possiamo dire con una certa cautela che il
Neoplatonismo
e la "filosofia" della Rivoluzione scientifica; e in ogni caso, esso e di certo il presupposto metafisico dell'asse portante della
rivoluzione astronomica
.
[4]
- Presenza della tradizione magica ed ermetica
: la piu recente storiografia ha messo in rilievo, con abbondanza di dati, la rilevante presenza della tradizione magica e di quella ermetica all'interno di quel processo che porta alla scienza moderna. La scienza moderna e infatti anche l'esito di un lungo e tortuoso processo in cui si intrecciano la
mistica
neoplatonica, la
tradizione ermetica
, la
magia
, l'
alchimia
e l'
astrologia
.
[4]
E il caso di Copernico, che si richiama all'autorita di
Ermete Trismegisto
(oltre che a quella dei neoplatonici) per legittimare il suo eliocentrismo. Ma via via che prende consistenza quella nuova forma di sapere che e la scienza moderna, l'altra forma di sapere ? cioe la magia ? verra progressivamente distinta e combattuta come forma di pseudoscienza e di sapere spurio.
[4]
Da un lato, i maghi si troveranno completamente "spiazzati" dagli scienziati, che, perseguendo l’ideale di un sapere pubblico e intersoggettivamente verificabile, distruggevano il concetto stesso di un sapere occulto; dall'altro, gli astrologi si vedranno contestare tutto quell'insieme di credenze cosmologiche, legate a un universo pre-copernicano, che costituiva la base teorica delle loro pratiche divinatorie.
- La pubblicita del sapere
: La scienza e un sapere intersoggettivo, poiche i suoi procedimenti vogliono essere "pubblici", cioe accessibili a tutti, e le sue scoperte pretendono di essere universalmente valide, ossia "controllabili", in linea di principio, da ognuno.
[64]
In tal modo, la scienza moderna si stacca nettamente dalla magia e dalle discipline occulte, le quali, presupponendo una concezione "sacerdotale" o "iniziatica" del sapere, considerano la conoscenza come patrimonio di una cerchia ristretta di individui, che lavorano in segreto, senza esibire alla luce del sole i metodi delle proprie ricerche. Da cio l’equazione "scienza = sapere universale", affermata con vigore da Galilei in poi.
[64]
Copernico
pensava che la propria teoria fosse la vera rappresentazione del cosmo. Di questo parere erano anche
Keplero
e
Galileo
. Ma cio appariva pericoloso a quanti pensavano che la Bibbia nella sua versione letterale non potesse errare.
Nell'
Ecclesiaste
o
Qoelet
(1,4-5) leggiamo che:
[65]
Una generazione se ne va e un'altra arriva, ma la terra resta sempre la stessa. Il sole sorge, il sole tramonta e si affretta a tornare la dove rinasce.
E da
Giosue
(10,13) veniamo a sapere che
Giosue
ordina al Sole di fermarsi:
[65]
Il Signore li disperse davanti a Israele e inflisse loro una grande sconfitta a Gabaon, li insegui sulla via della salita di Bet-Oron e li batte fino ad Azeka e a Makkeda. Mentre essi fuggivano dinanzi a Israele ed erano alla discesa di Bet-Oron, il Signore lancio dal cielo su di loro come grosse pietre fino ad Azeka e molti morirono. Morirono per le pietre della grandine piu di quanti ne avessero uccisi gli Israeliti con la spada. Quando il Signore consegno gli Amorrei in mano agli Israeliti, Giosue parlo al Signore e disse alla presenza d'Israele: ≪Fermati, sole, su Gabaon, luna, sulla valle di Aialon≫. Si fermo il sole e la luna rimase immobile finche il popolo non si vendico dei nemici. Non e forse scritto nel libro del Giusto? Stette fermo il sole nel mezzo del cielo, non corse al tramonto un giorno intero. Ne prima ne poi vi fu giorno come quello, in cui il Signore ascolto la voce d'un uomo, perche il Signore combatteva per Israele. Giosue e tutto Israele ritornarono verso l'accampamento di Galgala.
Ad esempio, sulla base di questi brani
Lutero
,
Calvino
e
Melantone
si opposero alla teoria copernicana. Lutero dira che Copernico e un ≪astrologo da quattro soldi≫. Da parte sua il
cardinale Bellarmino
offri un'interpretazione strumentalistica della teoria copernicana: essa sarebbe uno strumento capace di fare predizioni, ma non una descrizione vera e propria del mondo, la quale e rintracciabile solo nella
Bibbia
, che non puo mai sbagliare.
Galileo era sempre piu convinto che fosse necessario diffondere fra strati sempre piu larghi la fede nel copernicanesimo e far sorgere, attraverso di esso, il moderno spirito scientifico nel maggior numero possibile di persone.
[66]
La concezione copernicana per Galileo e il punto di convergenza di tutte le nuove
ricerche scientifiche
, dalla
matematica
, all'
astronomia
, alla
meccanica
, cosi che accettarla o respingerla significa accettare la metodologia che rende possibili tali scienze, o rimanere invece legati a tutti i vecchi pregiudizi. Non era attratto dalle controversie tra una confessione cristiana o l'altra o dalle prove dell'
esistenza di Dio
, ma si convinse che occorreva trovare un appoggio nella
Chiesa
, tentare ogni mezzo per convertirla alla causa della scienza, per impedire che sorgesse fra fede e scienza una frattura che avrebbe pericolosamente ritardato lo sviluppo della ricerca scientifica.
[66]
Trovo appoggi nella propria attivita propagandistica negli ambienti ecclesiastici, meno in quelli "laici".
[66]
Ma Galileo fu comunque accusato di eresia a motivo del copernicanesimo e poi denunciato al
Sant'Uffizio
, venne processato a Roma nel 1616 e gli venne ingiunto di non insegnare ne difendere con la parola e con gli scritti le teorie incriminate.
[4]
Nel 1623 sali al trono pontificio, con il nome di
Urbano VIII
, il cardinale Maffeo Barberini, amico di Galileo, che gia gli era stato favorevole. Ma nuovamente processato, nel 1633 Galileo venne condannato e costretto all'
abiura
.
[4]
[67]
Il carcere a vita gli venne subito commutato in confino, prima presso l'amico Ascanio Piccolomini, arcivescovo di Siena, che lo tratta con molti riguardi; e successivamente nella sua casa di Arcetri, dove non avrebbe dovuto incontrare nessuno ne avrebbe potuto scrivere niente, senza previa autorizzazione.
[4]
Sebbene possa sorprendere, riguardo a un'epoca di travagliatissimi conflitti a sfondo religioso, tra i quali si staglia la
Guerra dei Trent'anni
(dal 1618 al 1648), la divaricazione, a volte persino inconciliabile, che oggi conosciamo tra la
scienza
e la
fede
non sembra essere stato un problema per chi svolgesse una onesta
ricerca scientifica
nell'
Inghilterra
della meta del XVII secolo.
[16]
Vi era consapevolezza di quanta fede servisse per svolgere questo genere di studi e, contemporaneamente, quanto utile la scienza fosse a confermare le verita religiose nelle quali si credeva. I dissidi interessavano dunque soprattutto il fronte politico.
[16]
Isaac Newton
, affermando che il sistema del mondo e una grande macchina, si chiese dunque da dove avesse origine questo sistema del mondo, questo mondo ordinato e legalizzato. L'ordine del mondo mostra con tutta evidenza l'esistenza di un
Dio
sommamente intelligente e potente.
[4]
Ma cos'altro, oltre la sua esistenza, noi possiamo asserire su Dio? Delle cose naturali, dice Newton, noi conosciamo quello che possiamo constatare con i nostri sensi: figure e colori, superfici, odori, sapori, ecc...; ma nessuno di no conosce ≪cosa sia la
sostanza
di una cosa≫. E se questo vale per il mondo naturale, vale assai di piu quando vogliamo parlare di Dio. Quel che possiamo dire di Dio e che egli esiste, e sommamente intelligente e perfetto. E questo lo possiamo dire a partire dalla constatazione dell'ordine del mondo, giacche, per quanto riguarda Dio, ≪e compito della filosofia naturale parlarne partendo dai fenomeni≫. L'
esistenza di Dio
, dunque, puo essere provata dalla filosofia naturale a partire dall'ordine dei cieli stellati.
[4]
I risultati che Newton si riprometteva da questa costruzione filosofica erano fondamentalmente due: da un lato, quello di fornire una nuova prova della validita della
religione
, appoggiandola ai risultati stessi della scienza; dall'altro, di offrire alla scienza una specie di conferma indiretta, dimostrando che essa si accorda in ultima istanza con il nucleo centrale della fede.
[37]
Questo accordo della religione con la scienza e con la
filosofia
stava all'apice delle preoccupazioni di Newton. Ed infatti, solo sulla base di esso la ragione avrebbe potuto continuare libera e sicura per la propria via: libera da qualunque barriera
metafisica
precostituita, sicura che la via intrapresa non avrebbe mai condotto l'uomo moderno ad abbandonare il piu sacro patrimonio trasmessogli dalla tradizione.
La realta non tardo tuttavia a rivelarsi assai diversa da quella che Newton si era ripromessa. Malgrado i ripetuti sforzi dello scienziato di riconoscere all'architetto dell'universo i medesimi attributi che l'
Antico testamento
riconosceva al
dio degli ebrei
, tuttavia la religione fondata sull'esistenza di tale essere supremo si rivelo ben presto assai piu simile a quella vaga e generica dei deisti che non a quella precisa e ben determinata dei credenti cristiani.
[37]
Questi furono pertanto costretti a respingerla come un equivoco e l'eredita filosofica di Newton fini a poco a poco per diventare patrimonio esclusivo degli
illuministi
e dei
massoni
. Invece di costituire, come sperava il suo autore, la garanzia incrollabile dell'accordo tra
scienza moderna
e
cristianesimo
, essa divenne, attraverso l'opera dei suoi continuatori, il punto di maggiore frizione tra la religione ≪a base razionale≫ e la religione basata sul
Vangelo
.
[37]
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Abiura
, su
treccani.it
, Vocabolario Treccani.
≪Rinuncia libera e perpetua, sotto la fede del giuramento, a cose, persone o idee, alle quali prima si era aderito: fare formale a. dei propri errori; in partic., ritrattazione giurata mediante la quale si rinuncia per sempre a una dottrina fino a quel momento praticata, riconoscendola erronea ed eretica: l’a. di un’eresia, di uno scisma, o a un’eresia, a uno scisma. Per estens., rinuncia a un credo politico, ritrattazione delle ideologie o abbandono dei principi precedentemente professati, e sim.≫
- Paolo Rossi Monti
,
Aspetti della rivoluzione scientifica
, Napoli, A. Morano, 1971.
- Paolo Rossi Monti,
La rivoluzione scientifica: da Copernico a Newton
, Torino, Loescher, 1973.
- Paolo Rossi Monti,
La scienza e la filosofia dei moderni: aspetti della rivoluzione scientifica
, Torino, Bollati Boringhieri editore,1989.