I
rioni di
Roma
costituiscono il primo livello di
suddivisione toponomastica
di
Roma Capitale
e indicano le zone del
centro storico di Roma
.
Il termine rappresenta l'esito nel
romanesco
medievale del
latino
volgare
*REGI?NE(M)
(di genere maschile, mentre il latino classico
r?g??, -?nis
, da cui deriva, e femminile) ed e appunto utilizzato sin dal
Medioevo
.
La lista completa dei ventidue rioni, in ordine di numero, e la seguente. Il rione Prati, l'ultimo in ordine numerico, e l'unico a trovarsi fuori dalla
cinta muraria di Roma
, costituita dalle
mura aureliane
, dalle
mura gianicolensi
e dalle
mura leonine
.
Stemma
|
Numero
|
Nome
|
Popolazione
[1]
|
Superficie
|
Densita
|
Circoscrizione
|
Mappa
|
|
R. I
|
Monti
|
11 956
|
1,6508 km²
|
7
052
,9 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. II
|
Trevi
|
2 063
|
0,5503 km²
|
3
973
,6 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. III
|
Colonna
|
1 898
|
0,2689 km²
|
6
576
,4 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. IV
|
Campo Marzio
|
5 470
|
0,8817 km²
|
6
241
,4 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. V
|
Ponte
|
3 375
|
0,3189 km²
|
10
120
,8 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. VI
|
Parione
|
2 283
|
0,1938 km²
|
12
174
,2 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. VII
|
Regola
|
3 017
|
0,3189 km²
|
9
540
,8 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. VIII
|
Sant'Eustachio
|
1 839
|
0,1688 km²
|
10
478
,4 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. IX
|
Pigna
|
2 624
|
0,2063 km²
|
12
336
,8 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. X
|
Campitelli
|
515
|
0,5990 km²
|
873,0 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. XI
|
Sant'Angelo
|
990
|
0,1376 km²
|
7
953
,7 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. XII
|
Ripa
|
2 477
|
0,8485 km²
|
2
956
,6 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. XIII
|
Trastevere
|
12 962
|
1,8008 km²
|
7
162
,0 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. XIV
|
Borgo
|
2 689
|
0,4877 km²
|
5
924
,8 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. XV
|
Esquilino
|
21 263
|
1,5807 km²
|
13
369
,1 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. XVI
|
Ludovisi
|
1 546
|
0,3251 km²
|
4
565
,1 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. XVII
|
Sallustiano
|
2 191
|
0,2614 km²
|
8
872
,1 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. XVIII
|
Castro Pretorio
|
5 228
|
1,0374 km²
|
4
912
,8 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. XIX
|
Celio
|
2 439
|
0,8254 km²
|
3
021
,2 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. XX
|
Testaccio
|
7 563
|
0,6628 km²
|
11
669
,9 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. XXI
|
San Saba
|
3 366
|
1,1068 km²
|
3
107
,6 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
R. XXII
|
Prati
|
14 631
|
1,2743 km²
|
11
207
,8 ab./km²
|
Municipio I
|
|
|
|
Totale rioni
|
112 385
[1]
|
15,4659 km²
|
7
226
,6 ab./km²
[1]
|
|
|
La prima suddivisione urbana fu stabilita nel
VI secolo a.C.
da
Servio Tullio
. Furono istituite quattro
regiones
all'interno del
pomerium
:
- Suburana
(
Celio
)
- Esquilina
(
Esquilino
)
- Collina
(
Quirinale
e
Viminale
)
- Palatina
(
Palatino
e
Velia
)
Non erano compresi nella suddivisione ne il
Campidoglio
, probabilmente per il suo carattere di cittadella difensiva e polo religioso comuni, ne l'
Aventino
, ancora al di fuori del pomerio.
Successivamente, in eta imperiale, sotto
Augusto
si ebbe una nuova suddivisione, che comprendeva il territorio cittadino allargatosi anche oltre i confini delle vecchie
mura repubblicane
. Si ebbero quattordici
regiones
, tutte sulla riva sinistra del
Tevere
tranne
Transtiberim
, l'attuale
Trastevere
.
Esse erano:
- Porta Capena
- Caelimontium
- Isis et Serapis
- Templum Pacis
- Esquiliae
- Alta Semita
- Via Lata
- Forum Romanum
- Circus Flaminius
- Palatium
- Circus Maximus
- Piscina Publica
- Aventinus
- Transtiberim
Con la
caduta dell'Impero romano d'Occidente
e la decadenza di
Roma
come centro culturale, la popolazione diminui e si perse anche la suddivisione amministrativa interna della citta.
Intorno al
XII secolo
inizio a delinearsi una nuova suddivisione in dodici parti, non per una imposizione dall'alto ma semplicemente per uso comune. Anche se le zone erano diverse da quelle antiche, si continuo ad usare lo stesso termine:
regio
in latino e rione in volgare. I confini dei rioni diventarono definitivi e ufficiali nel
XIII secolo
: il loro numero era salito a tredici, con l'aggiunta di Trastevere. Il termine "rioni" compare per la prima volta nel
Catalogo di Torino
dell'inizio del
XIV secolo
.
[2]
In questo periodo i confini non erano molto chiari: spesso le abitazioni erano concentrate al centro di un determinato rione e le zone di confine erano praticamente deserte, quindi non era nemmeno necessario che i confini fossero delineati con precisione.
I tredici rioni tardo-medievali elencati dal Catalogo di Torino erano:
- Regio Montium et Biberate
(
R. I Monti
)
- Regio Trivio et Vielate
(
R. II Trevi
)
- Regio Columpne et sancte Marie in Aquiro
(
R. III Colonna
)
- Regio Posterule et sancti Laurentii in Lucina
(
R. IV Campo Marzio
)
- Regio Pontis et Stortichiarioram
(
R. V Ponte
)
- Regio sancti Eustachii et vinee Tedemarii
(
R. VIII Sant'Eustachio
)
- Regio Arenule et Chacabariorum
(
R. VII Regola
)
- Regio Parionis et sancti Laurentii in Damaso
(
R. VI Parione
)
- Regio Pinee et sancti Marci
(
R. IX Pigna
)
- Regio sancti Angeli in Foro Piscium
(
R. XI Sant'Angelo
)
- Regio Ripe et Marmorate
(
R. XII Ripa
)
- Regio Campitelli in sancti Adriani
(
R. X Campitelli
)
- Regio Transtiberim
(
R. XIII Trastevere
)
Appare evidente in molti casi la contiguita, sia nell'onomastica sia nella numerazione, tra i tredici rioni del XIV secolo e la lista "canonica" poi stabilizzatasi in eta moderna.
Con il
Rinascimento
, inizio un'intensa opera di sistemazione e riorganizzazione della citta: molte parti all'interno delle mura che erano praticamente deserte furono allora urbanizzate e vennero costruite nuove strade e fontane; divenne pertanto necessario delimitare chiaramente i confini dei rioni. Uno dei criteri adottati in questa definizione fu una ripartizione numericamente equa della popolazione: cio spiega la grande estensione di rioni decentrati quali Monti, Campitelli o Ripa, scarsamente abitati, e i piu piccoli - ma anche piu popolosi - rioni dell'ansa del Tevere, ove si era concentrato l'abitato a partire dall'epoca post-classica.
Nel
1586
Sisto V
aggiunse un quattordicesimo rione nella zona di San Pietro:
Borgo
, creando una situazione di equilibrio che, anche grazie alla limitata crescita demografica, rimase tale fino al
XIX secolo
.
Nel
1798
, durante l'
occupazione francese
della citta, si tento una razionalizzazione della suddivisione tradizionale, con l'istituzione di dodici rioni (tra parentesi c'e la corrispondenza moderna):
- Terme (parte di
Monti
);
[3]
- Suburra (parte di
Monti
);
[3]
- Quirinale (
Trevi
);
- Pincio (
Colonna
);
- Marte (
Campo Marzio
);
- Bruto (
Ponte
);
- Pompeo (
Regola
e
Parione
);
- Flaminio (
Sant'Eustachio
);
- Pantheon (
Pigna
e
Sant'Angelo
);
- Campidoglio (
Campitelli
e
Ripa
);
- Gianicolo (
Trastevere
);
- Vaticano (
Borgo
);
Dopo poco la Roma napoleonica viene suddivisa nuovamente in otto parti, ora chiamate ufficialmente
Giustizie
:
- Monti
;
- Trevi
;
- Colonna
e
Campo Marzio
;
- Ponte
e
Borgo
;
- Parione
e
Regola
;
- Sant'Eustachio
e
Pigna
;
- Campitelli
,
Sant'Angelo
e
Ripa
;
- Trastevere
.
In questo modo i rioni piu piccoli furono accorpati a quelli piu grandi. Il pregio di tale risistemazione fu che i francesi imposero di scrivere su tutte le strade i rispettivi nomi con la zona di appartenenza: per la prima volta non ci fu nessuna ambiguita riguardo ai confini.
Il periodo successivo fu di relativo ristagno senza novita rilevanti nell'organizzazione della citta.
Tutto cambio quando Roma divenne
capitale
d'
Italia
. L'afflusso continuo di
immigrati
dal resto d'Italia e la nascita di tutti i centri necessari ad una capitale comportarono un'intensa urbanizzazione e una crescita della popolazione, sia all'interno delle
mura aureliane
che all'esterno. Nel
1874
i rioni divennero quindici con l'aggiunta dell'
Esquilino
, ricavato da
Monti
.
All'inizio del
XX secolo
iniziarono a svilupparsi i primi
quartieri
al di fuori delle mura. A seguito del notevole ampliamento della citta avvenuto nel trentennio dal 1890 al 1920, l'Associazione fra i Romani segnalo all'Amministrazione l'opportunita di istituire nuovi Rioni e Quartieri, in aggiunta ai quindici rioni gia esistenti. Cosi, nel 1921, la Giunta Municipale dispose di istituire altri sette rioni e di assegnare ad ognuno di essi un proprio stemma
[4]
:
- Rione XVI. Ludovisi
. ≪
Stemma Boncompagni-Ludovisi: di rosso a tre bande di oro ritirate nel capo e un dragone d'oro reciso in punta.
≫
- Rione XVII. Sallustiano
. ≪
Di azzurro allo specchio di Venere Ericina di oro.
≫
- Rione XVIII. Castro Pretorio
. ≪
(Macao Terme). Di rosso all'insegna dei pretoriani d'oro.
≫
- Rione XIX. Celio
. ≪
(Caput Africae). D'argento alla testa d'Africa di nero, coperta della spoglia di elefante e coronata di spighe d'oro.
≫
- Rione XX. Testaccio
. ≪
Di rosso all'anfora d'oro.
≫
- Rione XXI. S. Saba
. ≪
(Sub Aventino). Di azzurro al crescente lunare d'argento in capo e l'arco di Diana d'oro in punta.
≫
- Rione XXII. Prati
. ≪
Di azzurro al Mausoleo di Adriano di argento.
≫
Nel contempo, ai primi quattordici antichi rioni venne aggiunto l'appellativo
Vetere
, per distinguerli dell'Esquilino, istituito dopo il 1870, e dai precedenti ultimi sette.
Ludovisi, Sallustiano e Castro Pretorio nacquero rispettivamente da Colonna, Trevi e Monti, con lo scorporo da ognuno della propria area nord-orientale; la porzione sud-orientale di Campitelli ando a formare il rione Celio; dal vasto rione Ripa furono separate l'area sud-occidentale e quella sud-orientale, che divennero Testaccio e San Saba.
A partire dal tardo Medioevo, ogni rione era comandato da un capo rione (o caporione). Ogni caporione era supportato nella sua attivita di controllo dell'ordine pubblico da alcuni cittadini comuni di sua fiducia, detti
constabili
, o
capotori
[5]
.
In particolare, il Capo Rione del Rione I era anche chiamato Priore dei Caporioni e costituiva, insieme ai tre
Conservatori
, il
Magistrato Romano
, svolgendo pertanto il duplice ruolo di caporione e di magistrato subalterno. Nelle epigrafi commemorative, il Priore dei Caporioni e indicato in forma latina ("cap. reg. urbis priore"). Questa figura proveniva solitamente dalla nobilta cittadina, a differenza degli altri caporioni, i quali lo furono solo fino a meta del secolo XVIII.
La carica di Priore dei caporioni fu soppressa infine con la riforma di
Pio IX
, con legge speciale tramite
motu proprio
del 1º ottobre 1847 intitolata
Struttura e organizzazione municipale e dell'amministrazione degli uffici
.
- ^
a
b
c
https://www.comune.roma.it/web-resources/cms/documents/01_Territorio_Annuario_2022.pdf
- ^
Tommaso di Carpegna Falconieri,
Sulle prime attestazioni dei nomi dei rioni nel medioevo
, in ≪
Strenna dei Romanisti
≫, 2014, pp. 73-84.
- ^
a
b
Cfr.
Gazzetta di Roma
, 1798
:
Il Rione Monti sara diviso in due Sezioni, cioe Sezione delle Terme, che prendera da
Porta Pia
fino a
Santa Maria Maggiore
, e da Santa Maria Maggiore fino al
Monte Magnanapoli
; e Sezione della Suburra, che si estendera da Monte Magnanapoli seguendo la linea di S. Maria Maggiore fino a
Porta S. Giovanni
.
- ^
Deliberazione della Giunta Municipale di Roma nº 20 del 20 agosto 1921, p. 113.
- ^
Moroni, Gaetano. Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni... Vol. 8. Tipografia Emiliana, 1852.
- Giuseppe Baracconi,
I rioni di Roma
, Roma, Napoleone, 1980,
ISBN
978-88-7124-071-8
.
- Giuseppe Baracconi,
I rioni di Roma
, Roma, Bertrams Print on Demand, 2010,
ISBN
978-1-144-25519-8
.
- Giorgio Carpaneto
, Claudia Cerchiai, Alberto Manodori, Ludovico Pratesi, Mauro Quercioli e Carlo Villa,
La grande guida dei rioni di Roma. Storia, segreti, monumenti, tradizioni, leggende e curiosita
, Roma, Newton Compton Editori, 2000,
ISBN
978-88-8289-388-0
.
- Fabrizio Falconi
,
Misteri e segreti dei rioni e dei quartieri di Roma
, Roma, Newton Compton Editori, 2013,
ISBN
978-88-541-5766-8
.
- Luciano Zeppegno
,
I rioni di Roma
, Roma, Newton Compton Editori, 1996,
ISBN
978-88-8183-261-3
.
- Carlo Pietrangeli
,
Insegne e stemmi dei rioni di Roma
(
PDF
), in
Capitolium. Rassegna di attivita municipali
, anno XXVIII, n. 6, Roma, Tumminelli - Istituto Romano di Arti Grafiche, 1953.
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