Renato Ricci
(
Carrara
,
1º giugno
1896
?
Roma
,
22 gennaio
1956
) e stato un
politico
e
generale
italiano
,
ministro delle corporazioni
durante il
Regno d'Italia
dal 31 ottobre
1939
al 5 febbraio
1943
, precedentemente Presidente dell'
Opera Nazionale Balilla
dal
1926
al
1937
, Comandante generale della
Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
dal settembre
1943
e poi con l'avvento della
Repubblica Sociale Italiana
Comandante della
Guardia Nazionale Repubblicana
fino al
1944
.
Figlio di Ernesto ed Emma Checchi, dopo il diploma di ragioneria si arruolo volontario nel
1915
nei
bersaglieri
con il grado di
tenente
nella
prima guerra mondiale
, partecipando a tutta la guerra e meritandosi due
Medaglie al Valore
ed una
Croce al merito di guerra
, quale comandante di pattuglie di
Arditi
per azioni compiute in territorio nemico.
Finita la guerra partecipo all'
Impresa di Fiume
, capitanata da
Gabriele D'Annunzio
, tornando poi a Carrara ad occuparsi di politica.
Fu uno dei
sansepolcristi
che fece parte della
Massoneria
del
Grande Oriente d'Italia
[1]
.
Squadrista convinto, aderi al
Partito Nazionale Fascista
(PNF) nel maggio del
1921
ed un mese dopo fondo il
Fascio
della sua citta. A maggio venne arrestato dalle forze dell'ordine a
Sarzana
come responsabile degli atti di violenza e degli omicidi che stavano compiendo nella zona gli squadristi sotto il suo comando, e nel luglio seguente una colonna fascista comandata da
Amerigo Dumini
, si reco a Sarzana per liberarlo dalla prigione. Da questo avvenimento ebbero luogo gli episodi di violenza che passarono alla storia come i
fatti di Sarzana
.
[2]
Nel
1923
fu nominato commissario politico del
fascismo
per la
Lunigiana
e
console generale
della
Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
(MVSN). Nell'anno seguente divenne
deputato
del Regno, eletto nel listone fascista
[3]
ed entro nel consiglio direttivo del PNF. A fine anno fu indicato come segretario generale dell'
Avanguardia giovanile fascista
.
La sua rapida scalata politica gli fece conseguire la nomina di Commissario per l'Ente Portuale di Carrara e la sovraintendenza all'attivita dell'estrazione e del commercio dei
marmi
: questi incarichi lo porteranno ad essere un personaggio chiave per i rapporti tra il fascismo ed il potentato economico e imprenditoriale carrarese.
Vicesegretario del partito dal
1925
al
1929
(se si esclude una breve parentesi tra il giugno 1925 ed il marzo
1926
), fu anche commissario straordinario del Fascio di
Parma
e di
Trieste
. Destinato a Parma nel dicembre 1925 chiuse il fascio di Parma ed espulse
Luigi Lusignani
e degli esponenti a lui legati
[4]
. Nell'aprile 1926 convoco il congresso del PNF parmense in cui il candidato proposto da Ricci, il console della
MVSN
Raul Forti
, fu eletto con largo margine
[5]
.
Per i suoi stretti legami con gli ambienti economici carraresi,
Benito Mussolini
lo nomino commissario governativo per l'Ente portuale di Carrara (1924), responsabile del Consorzio per l'industria e il commercio del marmo (
1928
).
Fin dal 1927 Ricci ipotizzo l'innalzamento di un enorme obelisco, fatto in un
unico blocco di marmo
di Carrara da collocare a
Roma
.
La ricerca del blocco in
marmo di Carrara
adeguato fu lunga ma alla fine fu individuato in una cava denominata la "Carbonera". Il blocco trovato era alto 19 metri per due metri alla base con un peso di circa trecento tonnellate.
[6]
Il 26 gennaio
1929
, dopo che era stato estratto, alla presenza di Ricci inizio la
"
lizzatura
"
, ovvero il trasporto a valle del monolite. Per l'occasione furono impiegate trentasei coppie di buoi
[7]
e si impiegarono cinque mesi per raggiungere la costa. Qui, a fine giugno, fu imbarcato su uno speciale
pontone
appositamente realizzato a
La Spezia
e denominato l'"Apuano" con destinazione
Fiumicino
. Da qui risali il
Tevere
sfruttando le piene giungendo a Roma il 6 maggio
1932
. L'esecuzione delle opere su monolite e l'innalzamento dello stesso furono da Ricci affidate all'architetto
Costantino Costantini
. Fu infine inaugurato il 29 ottobre
1932
nel
foro Mussolini
per celebrare il decennale della
marcia su Roma
.
≪L'obelisco e il piu grande blocco marmoreo che mai sia venuto alla luce dalle viscere della
Terra. E costato lire 2.343.792,60 oltre a mezzo milione per la cuspide di oro puro del peso di kg. 32, indispensabile a proteggerlo contro le insidie del tempo.≫
La
cuspide
in
oro
fu rubata nei convulsi giorni che seguirono la caduta del
fascismo
in
Italia
il
25 luglio 1943
.
Nel dicembre 1924 Mussolini aveva indicato il neodeputato alla guida del movimento giovanile del PNF (l'
Avanguardia giovanile fascista
) con il compito di "riorganizzare la gioventu dal punto di vista morale e fisico", e cosi nel
1926
costitui l'
Opera nazionale balilla
(ONB) di cui fu presidente.
Nei programmi di Benito Mussolini la figura di Renato Ricci occupava una posizione di rilievo: la sua fedelta all'ideale dello Stato fascista e gli importanti ruoli ricoperti fecero di lui l'uomo indicato per l'attuazione di un vasto programma di coordinamento, formazione e controllo della gioventu italiana. Mussolini, che riteneva fondamentale la formazione politica e fisica del "cittadino-soldato", concepi a questo scopo l'
Opera nazionale balilla
(ONB), inquadrandovi ragazzi, anche giovanissimi, nel tentativo di ostacolare altre influenti organizzazioni giovanili in espansione come l'
Azione Cattolica
e gli
scout
.
Alla base del progetto era la volonta di alimentare la diffusione della logica marziale e cameratesca e la costituzione di un'organizzazione di stampo paramilitare, capillarmente diffusa sul territorio, capace di travasare e convogliare nelle nuove generazioni i caratteri dello squadrismo fascista, stemperandone il carattere spontaneista in una struttura organizzata, anche attraverso strumenti ludico-educativi, come gli sport e le adunate. Al tempo stesso l'organizzazione doveva rendersi capace di avvicinare progressivamente gli italiani al partito, in un continuo processo di creazione del consenso, dell'appartenenza e dell'identificazione nei valori e nei contenuti promossi dal regime. Un sistema che, strutturato nel tempo, potesse condurre a un affiancamento e a un vero e proprio ruolo di compendio rispetto al sistema educativo della nazione.
Dopo una breve coabitazione con
Vincenzo Buronzo
, ispettore nazionale dell'ONB, la presidenza dell'associazione, definita "la pupilla del regime", passo nelle sole mani di Ricci, che scelse, per guidare l'ufficio tecnico dell'ente, prima l'affermato architetto
Enrico Del Debbio
e poi dal 1933 il giovane
Luigi Moretti
. Sotto la sua supervisione, i
balilla
e gli
avanguardisti
furono sottoposti al piu ampio esperimento di educazione di Stato e di irreggimentazione che l'Italia abbia conosciuto. Questo esperimento porto nel giro di un decennio alla costruzione di centinaia di
Case del balilla
, investendo l'intero territorio nazionale ed arrivando a contare oltre tre milioni di giovani iscritti.
Nel 1929 fu rieletto deputato ed entro anche nel
governo Mussolini
, come
sottosegretario
per l'Educazione fisica giovanile (
1929
-
1935
) e poi per l'Educazione nazionale (
1935
-
1937
).
L'esigenza con gli anni di una piu forte militarizzazione dell'ente porto nel 1937 la
ONB
a trasformarsi nella
GIL
, passando sotto il diretto controllo del partito, anche sotto le pressioni di
Achille Starace
, allora presidente del
Partito Nazionale Fascista
, preoccupato da un'eccessiva autonomia e influenza politica del Ricci.
Confermato alla Camera nel 1934, fu nel novembre
1937
nominato
sottosegretario
al Ministero delle corporazioni. Nel 1939 diviene anche consigliere nazionale della
Camera dei fasci e delle corporazioni
[9]
.
Dal 31 ottobre
1939
divenne
Ministro delle corporazioni
, carica per cui nel dopoguerra fu coinvolto in presunti scandali finanziari connessi alla costruzione del
Foro Mussolini
, uscendone comunque assolto.
[6]
Come molti altri gerarchi facenti parti del
governo
, nel gennaio del
1941
venne mobilitato in vista della
campagna di Grecia
: Ricci, in particolare, fu l'unico che vi partecipo da
vero
volontario
[10]
. Resto ministro fino al febbraio
1943
, quando venne sostituito da
Carlo Tiengo
.
Inizialmente contrario all'alleanza con il
Terzo Reich
, si allineo alle posizioni filotedesche di Mussolini solo quando l'entrata in guerra dell'Italia era gia stata decisa. Durante la
seconda guerra mondiale
combatte con il grado di tenente colonnello nel 14º fanteria in
Albania
e divenne uno dei piu importanti interlocutori dei gerarchi
nazionalsocialisti
,
Heinrich Himmler
in particolare.
Nella confusa fase politica che era seguita al
25 luglio 1943
, Ricci, riparato in
Germania
, fu tra coloro che confermarono con convinzione la loro fedelta a Mussolini. La notte fra l'8 ed il 9 settembre
1943
diffuse, dalla radio di
Monaco
, insieme con
Alessandro Pavolini
,
Roberto Farinacci
e
Giovanni Preziosi
, l'appello agli italiani e
≪ai valorosi soldati dell'esercito, della marina, dell'aeronautica e della milizia≫
nell'intento di sostenere l'appoggio a Mussolini. Nella dichiarazione si affermava:
≪il tradimento non si compira≫
.
Ritornato al fianco del Duce per sostenere la
Repubblica Sociale Italiana
, con la carica di Ministro di Stato, fu designato anche comandante generale della
Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
(MVSN). L'annuncio della nomina venne reso pubblico il 15 settembre
1943
da un'agenzia germanica.
La vecchia MVSN conflui presto, su progetto di Ricci, influenzato anche dalle posizioni di
Heinrich Himmler
, nella
Guardia Nazionale Repubblicana
(GNR), istituita il 24 novembre 1943
≪ con compiti di polizia interna e militare ≫
. Nel nuovo corpo, sempre sotto il suo comando, furono inquadrate anche altre armi e reparti: i
Carabinieri
, le milizie speciali (ferroviaria, portuale, etc.) e la
Polizia dell'Africa Italiana
.
L'operazione di accorpamento era caldeggiata dai nazisti e condivisa da Renato Ricci, che tentava di condurla a compimento (il reclutamento obbligatorio prevedeva quattro divisioni), con l'obiettivo di ottenere un esercito di partito, sul modello delle
SS
, con l'inquadramento di tutte le forze di terra sotto un comando unico. Questa posizione si scontrava con l'idea (non ritenuta credibile dai tedeschi), di un esercito nazionale apolitico, con quadri volontari e truppe prevalentemente volontarie (che includeva le forze internate in Germania), avanzata dal generale
Rodolfo Graziani
nel discorso del 1º ottobre 1943 al
Teatro Adriano
di Roma.
Nell'avallare il progetto di accentramento di Ricci, la posizione favorevole dell'occupante tedesco fu determinante, portando alla chiamata alle armi di classi giovani, da addestrare in
Germania
e da porre di fatto sotto comando tedesco, principalmente per disimpegnare le forze germaniche che ingaggiavano gli
Alleati
da compiti di sicurezza e polizia, primi fra tutti il contenimento dell'
antifascismo
e la repressione della
resistenza
insorgente.
Nell'agosto del
1944
Mussolini lo sollevo da tale incarico, a causa dei suoi forti dissapori con Graziani, per assumere personalmente il comando della GNR. Resto commissario della ricostituita ONB fino all'aprile 1945.
A guerra ormai ultimata, pote scampare all'arresto grazie alla notizia del suo suicidio, diffusasi tra i partigiani: catturato tra il 24 e il 26 giugno, fu condannato due volte a trenta anni di detenzione, ma nel
1950
usci dal carcere grazie all'
Amnistia Togliatti
. Successivamente si occupo di affari con la Germania e, nel
1954
, divenne vicepresidente dell'"Associazione ex Combattenti della RSI". Mori a
Roma
nel
1956
a causa di un tumore al fegato e venne sepolto nel
Cimitero del Verano
.
≪
Squadrista della rivoluzione e gerarca del regime, all'appello della Patria in armi reclamava il suo posto di combattimento e sacrificio. Raggiunto il reggimento nell'infuriare di un accanito combattimento, infondeva nei reparti, lievito e fiamma di mordente furore, lo slancio della sua fede e l'ardore della sua passione. Caduto colpito a morte il comandante di un battaglione, accorreva, sotto il violento fuoco nemico, ad incitare i reparti e trascinarli al contrattacco in un impeto d'eroica riscossa. Qafa e Kicokut 30 gennaio 1941
.≫
≪
Di notte, guidava una piccola pattuglia attraverso terreno impervio e, con difficile e audace operazione, scalate alcune rocce, balzava per primo in un posto avanzato nemico, costringendone alla resa i difensori. Val d'Assa 24 aprile 1918
.≫
- ^
Luca Irwin Fragale,
La Massoneria nel Parlamento. Primo novecento e Fascismo
, Morlacchi Editore, 2021, pp. 188-189.
- ^
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, su Storia illustrata n° 360, novembre 1987 pag. 34
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- RENATO RICCI
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Predecessore
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Sottosegretario del Ministero dell'Educazione Nazionale
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Successore
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-
|
12 settembre
1929
- 12 novembre
1937
|
-
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