Raterio
vescovo della Chiesa cattolica
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Statua di Raterio (al centro) sulla facciata del Palazzo provinciale di Liegi
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Incarichi ricoperti
| Vescovo di Verona
,
Vescovo di Liegi
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Nato
| Liegi
, 887 circa
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Nominato vescovo
| 931
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Deceduto
| Namur
, 25 aprile 974
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Manuale
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Raterio (da Verona)
(
Liegi
, intorno all'887 ?
Namur
,
25 aprile
974
) e stato un
vescovo
,
predicatore
e
scrittore
belga
autore di opere in lingua
mediolatina
.
Ebbe una vita molto avventurosa e tormentata a causa del suo difficile carattere e della sua forte volonta di rimoralizzare la
Chiesa
ritenuta eccessivamente secolarizzata.
Di nobile famiglia, nacque intorno all'
887
nel territorio di
Liegi
. Studio nell'abbazia benedettina di
Lobbes
, acquisendo un'ottima conoscenza del
latino
, della
Bibbia
e della
patristica
[1]
, divenendo poi
monaco
nella
stessa abbazia
. Nel
926
segui l'abate di Lobbes,
Induino
in
Italia
, dove nel
931
Raterio ricevette dall'allora re d'Italia
Ugo di Provenza
, cugino d'Induino, il vescovato della
diocesi di Verona
. Gia due anni dopo pero, in conflitto con la diocesi e con il re, Raterio fu mandato prima in prigione a
Pavia
, poi in esilio a
Como
da dove scappo nel
939
per riparare in
Provenza
. Qui rimase fino al
944
, anno in cui rientro all'abbazia di Lobbes. Tra il
946
e il
948
fu ancora una volta vescovo di Verona, ma si trovo di nuovo a fuggire in
Germania
a causa dei forti contrasti che emersero con la diocesi e la citta di Verona, rappresentata dal conte
Milone
. Dal
953
al
955
fu vescovo di Liegi, ma, cacciato da una rivolta della nobilta locale, dovette riparare nell'abbazia di
Aulne
. Nel
962
fu di nuovo nominato vescovo di Verona con l'appoggio di
Ottone I
, ma anche questa terza volta fu obbligato nel
968
ad andar via, per via di una rivoluzione scoppiata dalle sue azioni riformatrici, riparando ancora una volta nell'abbazia di Lobbes.
Da qui infine, in contrasto con l'allora Abbate di Lobbes Folcwin, fu costretto dal vescovo di Liegi Notker a riparare nell'abbazia di Aulne dove rimase fino alla morte che lo colse il 25 aprile
974
a
Namur
, regalandogli quella pace che in vita non aveva mai avuto.
Scrittore vivace, dalla vena potente e talvolta contorta e oscura come alcuni lati del suo carattere, Raterio ci ha lasciato una congerie di scritti in cui prevale una forte componente introspettiva e di autoanalisi che lo rende molto interessante e originale nel quadro degli scrittori del
X secolo
. La sua opera piu conosciuta, i
Praeloquia
, scritta durante la sua prigionia a Pavia, e una serie di dialoghi divisa in sei libri rivolti a personaggi di diverse categorie sociali (vescovi, soldati, mercanti, donne ecc...) a cui Raterio si rivolge con consigli adatti a ciascuna categoria per invogliarli a comportarsi bene secondo una legge morale piu austera. Essa rappresenta una delle prime opere in cui la societa medievale appare descritta attraverso le singole componenti sociali di cui e composta e presenta molte critiche al clero (
concubinato
, avarizia e
simonia
). L'
Excerptum ex dialogo confessionali
, invece, scritto in vecchiaia, e un dialogo con un immaginario confessore nel quale Raterio giudica con lucida introspezione i suoi errori ma in cui trova anche lo spazio per giustificare i suoi spesso cosi estremi comportamenti.
A queste due opere principali si aggiungono 2
pamphlet
risalenti alla sua prima cacciata da Verona dal titolo
Phrenesis
(12 libri di cui ci sono arrivati tre) e
Conclusio deliberativa
, dai quali traspare tutta la sua amarezza per la totale incomprensione della citta nei suoi confronti, 15
sermoni
pastorali che risalgono al terzo periodo veronese, e infine un paio di
agiografie
dal titolo
Vita Sancti Usmari
e
Pauca de vita S. Donatiani
.
Si dedico poi alla lettura di vari autori:
Tertulliano
,
Plinio il Giovane
,
Fulgenzio Micanzio
,
Agostino
,
Marziano Capella
(di cui abbiamo un codice letto e postillato da Raterio, nel
952
), e fu il primo autore medievale e citare
Plauto
,
Catullo
e alcune delle opere di
Cicerone
; scopri inoltre la prima deca di
Tito Livio
.
[2]
- Ratherius Veronensis,
Ratherii Veronensis episcopi opera omnia
, accedunt Liutprandi Cremonensis […] scripta vel scriptorum fragmenta quae exstant, Turnholt, Brepols, 1990, Ristampa anastatica dell'ed. Paris, Migne, 1881.
- Ratherius Veronensis,
Opera minora
, edidit Petrus L. D. Reid, Corpus Christianorum. Continuatio Mediaevalis 46, Turnholti, Typographi Brepols editores pontificii, 1976.
- Ratherius Veronensis,
Praeloquiorum libri 6, Phrenesis, Dialogus confessionalis, Exhortatio et preces, Pauca de vita sancti Donatiani, Fragmenta nuper reperta
, curante CETEDOC, Universitas catholica Lovaniensis, Lovanii Novi, Turnhout, Brepols, 1984.
- Raterio di Verona,
Qualitatis coniectura
, edizione critica, traduzione e commento a cura di Benedetta Valtorta, Firenze, SISMEL Edizioni del Galluzzo, 2016.
- Raterio vescovo di Verona e di Liegi,
Le lettere
, a cura di Dario Cervato, Verona, Mazziana, 2021.
- Raterio vescovo di Verona e di Liegi,
I sermoni
, a cura di Dario Cervato, Verona, Mazziana, 2022.
- ^
Medioevo latino: bollettino bibliografico della cultura europea da Boezio a Erasmo (secoli VI ? XV)
, SISMEL, Ed. del Galluzzo, 2006, p. 511.
≪[Benedetta Valtorta (
Ad auxilium elegit confugisse librorum. Raterio di Verona e le sue fonti
FilMed 12 (2005) 11-39)] prende in considerazione la
Qualitatis coniectura
e il
Dialogus confessionalis
, due fra le opere piu difficili e meno studiate di Raterio, per le quali la ricognizione delle fonti presentata nella piu recente edizione (quella di P.L.D. Reid per il ≪Corpus Christianorum≫, Turnhout 1984; cfr. MEL XII 1927) appare molto lacunosa, e individua numerose citazioni finora non rilevate; accanto alla Bibbia (Genesi e Salmi) ai Padri della Chiesa (in particolare Gregorio Magno
Dialogorum libri IV
e
Regula pastoralis
), fra le nuove fonti reperite appaiono anche scrittori classici come Orazio (
Epistolae
,
Saturae
), Giovenale e Terenzio (
Hecyra
).≫
- ^
Edoardo D'Angelo, "La letteratura latina medievale. Una storia per generi", Viella, 2009 (IX. 1).
- Giuseppe Pavani,
Un vescovo belga in Italia nel secolo decimo: studio storico-critico su Raterio di Verona
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Raterio, vescovo di Verona (secolo X) ed il suo pensiero sui medici
, Pisa, Giardini, 1966.
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