Il
punto di infiammabilita
o
punto di fiamma
(in inglese
flash point
) di un
combustibile
e la
temperatura
piu bassa alla quale si formano
vapori
in quantita tale che in presenza di
ossigeno
(
aria
) e di un
innesco
danno luogo al fenomeno della
combustione
.
[1]
I
liquidi infiammabili
si classificano ai fini della sicurezza e ai sensi del
Decreto Ministeriale
del 31 luglio
1934
in base alla temperatura di infiammabilita in:
- Categoria A (T
i
< 21 °C):
benzina
,
alcoli
; sono i prodotti piu pericolosi in quanto estremamente infiammabili anche a temperatura ambiente e devono essere tenuti lontani da possibili inneschi;
- Categoria B (21 °C ≤ T
i
≤ 65 °C):
cherosene
;
- Categoria C (T
i
> 65 °C):
gasolio
,
glicerina
,
bitume
.
Si precisa che, riguardo alle installazioni terrestri fisse e mobili di motori a combustione interna accoppiati a macchine generatrici di energia elettrica o macchine operatrici (D.M. 22/10/2007), il
gasolio
e da considerarsi di categoria C, in seguito alla circolare della Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica del Dipartimento dei Vigili del fuoco del 16 marzo 2009, prot. n. 756-032101.01.4188.000, che lo classifica "
liquido combustibile di categoria C [...] a prescindere dall'effettiva temperatura d'infiammabilita
".
Un'ulteriore classificazione dei liquidi infiammabili in base al punto di fiamma e prevista nel sistema di classificazione GHS
[2]
(Globally Harmonized System) che distingue quattro categorie in ordine decrescente di pericolosita:
- Categoria 1 (T
i
< 23 °C e T
eb
≤ 35 °C), liquidi e vapori estremamente infiammabili;
- Categoria 2 (T
i
< 23 °C e T
eb
> 35 °C), liquidi e vapori altamente infiammabili;
- Categoria 3 (23 °C ≤ T
i
≤ 60 °C), liquidi e vapori infiammabili;
- Categoria 4 (60 °C ≤ T
i
≤ 93 °C), liquidi combustibili.
Tale classificazione e stata adottata anche dall'Unione europea mediante il regolamento CE n.
1272/2008
, meglio conosciuto come regolamento
CLP
.
Per misurare il punto di fiamma di un carburante liquido si usa il
dispositivo di Pensky-Martens
.
La
benzina
e un carburante utilizzato nei
motori
ad accensione comandata. Il carburante dovrebbe premiscelarsi con l'aria per raggiungere il suo limite infiammabile e scaldarsi oltre il suo punto di fiamma, per poi accendersi. Il carburante non dovrebbe preincendiarsi in un motore caldo. Pertanto, la benzina possiede un basso punto di fiamma e un'alta
temperatura di autoignizione
.
Il
motore Diesel
e progettato per funzionare come motore ad accensione per compressione. L'
aria compressa
viene scaldata fino alla temperatura di autoignizione; la deflagrazione della carica combustibile avviene nel momento di massima pressione, in presenza di carburante nebulizzato. In questo caso non vi sono sorgenti di accensione. Di conseguenza al carburante Diesel e richiesto un alto punto di fiamma e una bassa temperatura di autoignizione.
- Benzina
:
- punto di fiamma: > ?40 °C
- Temperatura di autoaccensione: circa 250 °C
- Gasolio
:
- punto di fiamma: > 55 °C (gasolio per autotrazione); > 65 °C (gasolio per riscaldamento).
- Temperatura di autoaccensione: circa 220 °C
Da notare che non ci sono delle temperature di autoaccensione definite per la benzina e il gasolio; esse si aggirano intorno ai parametri indicati. La benzina senza piombo ha un punto di fiamma inferiore a quella addizionata con piombo tetraetile (anche ?40 °C) e una temperatura di autoaccensione superiore ai 250 °C.