La
pulizia
e l'assenza di sporcizia, che puo essere
polvere
, macchie, corpi estranei, cattivi odori,
immondizia
. Obiettivi della pulizia sono la
salute
, l'
igiene
, la bellezza, l'assenza di cattivi odori e l'evitare la diffusione di sporco e
parassiti
o varie molecole dannose e la contaminazione di altre persone o cose. In caso di oggetti di
vetro
come
finestre
o
parabrezza
, l'obiettivo puo anche essere la
trasparenza
; e in questi casi vengono utilizzati
tergivetri
.
Il termine
nettezza urbana
e derivato dal latino
nitere
≪pulire, far risplendere≫, che lega anche il termine
nitidezza
.
Un modo per ottenere la pulizia puo essere il lavaggio, utilizzando solitamente
acqua
e qualche tipo di
sapone
o
detergente
.
Le azioni per rimuovere la sporcizia, in generale, sono di 4 tipi:
- azione meccanica (sfregamento, ecc.);
- azione termica (calore);
- azione chimica (detergenti);
- azione temporale (durata e insistenza delle altre 3 azioni oppure la naturale asportazione per degradazione batterica e/o ossidativa o, semplicemente, consunzione spontanea).
L'
igienizzazione
(da non confondere con la
sanificazione
) e un particolare procedimento di pulizia.
Il termine viene usato anche in senso figurato per indicare l'onesta e la correttezza di una procedura o di una persona.
Sotto l'aspetto antropologico la pulizia con il suo opposto la sporcizia sono considerati aspetti del tutto culturali, relativi quindi ai periodi storici, alle tradizioni, ai riti, alla paura di contaminazione, emblematico l'esempio della recente estensione del termine:
pulizia etnica
.
Capostipite di queste indagini storico etnografiche sociali l'antropologa
Mary Douglas
divenuta famosa col suo libro-studio d'esordio
Purezza e pericolo
del 1970
[1]
.
- ^
Mary Douglas,
Purezza e pericolo. Un'analisi dei concetti di contaminazione e tabu
, Bologna, il Mulino,trad. Alida Vatta, 1975-1993 -2014,
ISBN 978-88-15-24787-2
.