Provincia
e il nome con cui si indicano, in alcuni
Stati
, delle entita governative substatali. La definizione precisa delle forme e dei poteri di una provincia varia a seconda degli Stati, in alcuni le province sono
federate
come in
Canada
, in
Russia
, in alcuni
Paesi slavi
(
Rajon
) o nelle
Provincias Unidas del Rio de la Plata
o attualmente nell'
Argentina
alle divisioni territoriali federali di primo grado, la stessa cosa che le province del Canada, ed equiparabili agli
states
degli
Stati Uniti
e stati del
Brasile
o i
Landkreis
della
Germania
.
Il termine trae origine dal
latino
provincia
,
provinciae
. Le
province
nell'
antica Roma
erano infatti i territori conquistati, sottoposti al dominio dell'
Impero romano
e non aventi diritto alla
cittadinanza romana
.
La forma al plurale del termine
provincia
vorrebbe, per
etimologia
, la presenza della
i
, quindi
provincie
, in quanto proveniente dall'espressione latina
provinciae
(
IPA
:
/pro:'winkiae/
). Per molto tempo e fino a tempi recenti
[1]
l'espressione in uso fu proprio questa e ancora nel 1947 la
Costituzione italiana
previde l'istituzione delle
Provincie
.
[2]
Tuttavia e abitudine l'uso di una forma semplice,
province
, ispirata a una regola introdotta in modo definitivo da
Bruno Migliorini
nel 1949 nel suo articolo "Il plurale dei nomi in cia e gia" pubblicato su "
Lingua Nostra
".
[3]
E una concezione basata sulla fonetica: se la
c
e la
g
sono precedute da una vocale, allora la
i
si mantiene nel plurale (es.
camicia
); se invece la
c
e la
g
sono precedute da una consonante (
pioggia
,
pancia
), allora la
i
si elimina.
[4]
Oggi quindi e spesso preferita la dizione semplificata
province
.
Relativamente all'
Italia
, la provincia e un
ente locale
avente una competenza su un gruppo di
comuni
, non necessariamente contigui, e al contempo una circoscrizione periferica di uffici statali. Essa ha competenze e funzioni determinate dalle leggi di attuazione dell'art. 114 della
Costituzione
.
Attualmente le province italiane sono
110
, includendo nel computo anche le
province autonome di Trento
e
di Bolzano
che svolgono funzioni
regionali
e sono in grado di legiferare, le 15
citta metropolitane
, la
Regione Valle d'Aosta
che svolge anche funzioni che nelle regioni a statuto ordinario sono svolte dalle province, e i 4 enti di decentramento regionale del
Friuli-Venezia Giulia
che, da province vere e proprie, sono state ridotte a pure circoscrizioni statali.
Il numero delle province italiane e costantemente aumentato nel
secondo dopoguerra
. Nella creazione di nuove province, non si e registrato alcun caso di accorpamento o soppressione di enti precedenti se non per cessione dei relativi territori ad altri Stati (
provincia di Fiume
,
di Pola
e
di Zara
) e, solo in Sardegna, nel 2016, sono state soppresse le province di diritto regionale
dell'Ogliastra
e di
Olbia-Tempio
e sono state accorpate la
provincia di Carbonia-Iglesias
, la
provincia del Medio Campidano
e parte della
provincia di Cagliari
per costituire la
provincia del Sud Sardegna
. Solo nel 2021 e stata ripristinata la situazione precedente alla riforma, sopprimendo la
neonata provincia
a favore della
Citta metropolitana di Cagliari
e delle ex-province soppresse, alcune rinate con il loro nome originario (come l’
Ogliastra
e il
Medio Campidano
), altre sotto un nuovo nome come la
provincia della Gallura Nord-Est Sardegna
(ex
provincia di Olbia-Tempio
) e la
provincia del Sulcis Iglesiente
(ex
provincia di Carbonia-Iglesias
). Nella riforma del 2021, infine, la
provincia di Sassari
e stata soppressa a favore della nuova
citta metropolitana
.
[5]
La riforma Delrio, nel suo testo originario, emanato per
decreto
, prevedeva la riduzione delle circoscrizioni provinciali a circa la meta. In sede di conversione in legge, la parte relativa ad accorpamenti, soppressioni, fusioni e incorporazioni e stata abrogata. Cosi era accaduto in precedenza con gli emendamenti alle varie riforme varate dal governo Monti.
[6]
Con la modifica del Titolo V della Costituzione del 2001, le province sono state mantenute tra gli elementi costitutivi della Repubblica, al pari dei comuni. Questo ha portato la Corte costituzionale ad annullare i decreti del
Governo Monti
che svuotavano le province delle loro funzioni come anticamera della loro abolizione.
Il 3 aprile 2014 e stata approvata definitivamente dal parlamento una riforma delle province
[7]
a seguito della quale esse sono diventate enti di
area vasta
di secondo livello, cioe eletti a
suffragio ristretto
dai
sindaci
e dai
consiglieri comunali
dei comuni presenti sul loro territorio. E previsto che alcune funzioni proprie delle province passino ai comuni e alle regioni. Fanno eccezione le province autonome di Trento e Bolzano; inoltre, le regioni a statuto speciale che hanno autonomia in materia di enti locali, ovvero
Sicilia
,
Sardegna
e
Friuli-Venezia Giulia
, si sono in parte discostate dai principi della legislazione statale in materia.