I
viaggi di Platone in Sicilia
si sarebbero svolti durante il
IV secolo a.C.
, coprendo un arco di tempo compreso fra il
388 a.C.
e il
360 a.C.
, con una pausa tra il primo e il secondo viaggio di circa vent'anni. Non esiste assoluta certezza della autenticita di questi viaggi del filosofo ateniese (nato nel 428 o 427 a.C. e morto nel 348 o 347 a.C.) e anche le motivazioni sono controverse: gli studiosi, per lo piu, considerano reali i viaggi, ma essi restano la parte della biografia platonica piu oscura e dibattuta. Centrale e il ruolo di una fonte, la
Lettera VII
, forse l'unica realmente vergata da Platone dell'epistolario che la tradizione gli attribuisce.
Tutti i biografi antichi sostengono che
Platone
giunse per la prima volta in
Sicilia
, forse intorno al
388 a.C.
, spinto dal desiderio di visitare il vulcano
Etna
. A
Siracusa
, venuto a conoscenza del tiranno
Dionisio I
, Platone, allora quarantenne, entro in contatto con il giovane nobile
Dione
, della cerchia di Dionisio, che divenne suo discepolo. Secondo la tradizione, quando Platone attacco con le sue parole la
tirannide
, provocando l'ira del dinasta, fu proprio Dione che cerco di mettere in salvo il maestro, facendolo imbarcare in tutta fretta per
Atene
, anche se tale viaggio si concluse con la riduzione in schiavitu del filosofo.
Nel
367 a.C.
, vi sarebbe stato un secondo viaggio di Platone in Sicilia, in questo caso invitato da Dione per educare il nipote
Dionisio II
, figlio di Dionisio I e suo successore, con l'obiettivo di farlo diventare un re-filosofo. Tuttavia, la situazione politica precipito e Dione fu allontanato.
Platone si sarebbe recato anche una terza e ultima volta a Siracusa nel
361 a.C.
, allo scopo di facilitare una mediazione pacifica tra Dionisio II e Dione, fallendo pero nel suo intento. Allontanato dall'acropoli, pote fare ritorno ad Atene grazie all'intervento dei
pitagorici
di
Taranto
, che intercedettero in suo favore presso il tiranno. In quel periodo, si colloca la spedizione militare di Dione del
357 a.C.
contro la tirannide siracusana, alla quale segui un periodo assai turbolento, con il succedersi di diversi tiranni a Siracusa, fino al ritorno di Dionisio II nel 347/346 a.C. e il successivo invio dalla metropoli di
Corinto
di un pacificatore,
Timoleone
, che tra il 344 e il 337 a.C. riporto la pace in Sicilia.
Pur non essendoci nei
dialoghi platonici
alcun richiamo diretto ed esplicito ai viaggi in Sicilia, una parte della critica moderna ritiene che sia comunque possibile riscontrare reminiscenze dei viaggi nella produzione letteraria del filosofo:
La Repubblica
, il
Politico
e le
Leggi
sarebbero pervasi dall'esperienza della tirannide siracusana; il
Simposio
conterrebbe ricordi del tempo passato a Siracusa con Dione; dietro il
mito di Atlantide
, di cui si parla nel
Timeo
e in
Crizia
, starebbe un riferimento alla stessa Siracusa.
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