Portoscuso
(
Portescusi
in
sardo
) e un
comune italiano
di 4 785 abitanti
[2]
della
provincia del Sud Sardegna
. Si trova nella
Sardegna
sud-occidentale, nella regione del
Sulcis-Iglesiente
.
Dal punto di vista morfologico il territorio e pianeggiante. I pochi modesti rilievi che si riscontrano nel territorio comunale si trovano a nord dell'abitato e sono Monte Cirfini (158 m s.l.m.) e Punta Maiorchina (163 m s.l.m.)
[5]
.
Il bacino idrografico principale e quello del Rio Paringianu.
La vegetazione autoctona e la tipica
macchia mediterranea
.
Il nome attuale viene da
Puerto Escus
[8]
;
escos
o
escus
in
catalano
e il
participio passato
arcaico di
escondir
ossia "nascondere"; Portoscuso significa quindi letteralmente "porto nascosto"
[9]
.
La presenza dell'uomo nel territorio di Portoscuso risale al
neolitico
con l'insediamento all'aperto di
Su Stangioni
e i
ripari sotto roccia
in localita
Crobettana
. All'
eta del rame
appartengono invece le grotte sepolcrali, scoperte nella medesima localita, e i circoli megalitici in localita
Piccinu Mortu
e
Su Medadeddu
nonche il villaggio in localita
Sa Grutta de Is Abis
[5]
.
Dell'
eta del bronzo
si conoscono i siti, di
cultura di Bonnanaro
, di
Su Stangioni
e
Punta Niedda
e alcuni
nuraghi
e villaggi di capanne mentre poco oltre il confine comunale con
Gonnesa
si trova l'importante
complesso nuragico di Seruci
. La zona fu poi frequentata dai
fenici
, seguiti dai
punici
e dai
romani
del cui passaggio rimangono alcune testimonianze, in particolare per quanto riguarda l'aspetto funebre, con le
necropoli
in zona
San Giorgio
e
Piccinu Mortu
.
In epoca medievale il territorio fece parte del
giudicato di Cagliari
, inserito nella
curatoria
di Sulcis. Dopo la scomparsa di quest'ultimo nel 1258 divenne parte dei domini dei
della Gherardesca
, conti di
Donoratico
. Esisteva all'epoca un modesto scalo, poi abbandonato e in seguito riarmato nel XVIII secolo, denominato Canelles o Canneddas (toponimo che fa riferimento alla presenza di
canneti
)
[10]
, di cui rimangono i ruderi di una chiesa intitolata a
san Giorgio
[11]
.
Nell'ottobre del 1323 nelle acque di
Canyelles
(Portovesme) si svolse un evento bellico di un certo rilievo tra gli
aragonesi
, che stavano
assediando Villa di Chiesa
, e la flotta
pisana
, capitanata dal
viceammiraglio
Francesco Zaccio, composta da 33
galee
[12]
.
≪Ricordero poi che fu in questa spiaggia, come la
piu vicina a Iglesias, che l'infante
D. Alfonso
fece sbarcare le macchine per la oppugnazione di quella citta, e in queste acque che la squadra pisana prese nella stessa epoca alcune navi aragonesi, brucio gli altri bastimenti raccoltivi dal suddetto conquistatore, e tutta la munizione ammucchiatavi.≫
L'odierno abitato di Portoscuso nasce nel XVI secolo, in
periodo spagnolo
, come insediamento di tonnarotti e pescatori sardi, ma anche
siciliani
(i primi
Rais
provenivano da
Trapani
e probabilmente importarono il culto della Madonna d'Itria
[13]
) e
ponzesi
, e corallai
marsigliesi
e
maiorchini
[14]
[15]
[16]
. Portoscuso era inoltre un importante scalo commerciale per lo sbarco di merci destinate a
Iglesias
. Sul finire del secolo venne edificata la
torre costiera
, oggi nota come Torre Spagnola, posta sotto il comando di un
alcalde
; la torre, data l'esiguita della guarnigione formata da soli due soldati, aveva principalmente una funzione di avvistamento piuttosto che di difesa
[14]
.
A seguito della costruzione di alcune tonnare nella zona, il piccolo borgo originario, composto da baracche abitate durante le stagioni di pesca, inizio a evolvere in paese.
≪Lo stabilimento della Tonnara in questo sito fece che vi soggiornasse in principio un certo numero d’uomini, i quali difendessero gli edificii dello stabilimento e il corredo costoso della pesca dalle aggressioni degli africani [barbareschi]. Per questo vi fu edificata e armata una torre. […] Alcuni fidati nella difesa della torre vi si stabilirono con la famiglia, e vi si formo cosi una piccola popolazione.≫
Nel XVII secolo il paese venne ripetutamente assalito dai
pirati barbareschi
[14]
; in una di queste incursioni la torre fu semidistrutta e alcuni dei suoi abitanti, che avevano trovato rifugio presso la zona dove oggi sorge il campo sportivo comunale, furono ivi trucidati o schiavizzati. Tale localita oggi e nota col nome di
Su Campu Dolorosu
cioe "il campo del dolore". A ricordo di tale storico evento sono poste sul luogo, da anni, una croce e una lapide in memoria di quegli sventurati.
≪Nel 1660 in maggio sei galere moresche essendo approdate in questo seno invasero la tonnara, bruciarono tutte le barche del servigio della pesca, e le
capanne degli scabeccieri e salatori, presero i pesci della mattanza, e del salato che era in terra non lasciandovi piu che 400 barili. La peschiera non fu risparmiata perche si tolsero la massima parte delle ancore, che ritengono le gomene dalle quali sono sostenute le reti. Fortunatamente la gente di servigio pote sottrarsi con la fuga, e pochissimi furono sorpresi e condotti in servitu.≫
Nel 1738, ormai in
epoca sabauda
, nella tonnara di Su Pranu (il "pianoro"), furono ospitate le numerose famiglie di profughi liguri provenienti da
Tabarka
, appena giunte in terra sarda in attesa che venisse completata la nuova cittadina di
Carloforte
, sull'
isola di San Pietro
, dove si sarebbero potute trasferire
[17]
.
Portoscuso nel 1821 entro a far parte della provincia di Iglesias, che rimase operativa fino al 1848. Successivamente il paese fu inserito nella divisione amministrativa di Cagliari e dal 1859 nell'
omonima provincia
. Furono i Genoves gli ultimi
baroni
del
feudo
e nel 1853 divenne
comune
autonomo
[9]
; anche se nel 1863, fu proposto che il comune fosse annesso a quello di
Gonnesa
[18]
. Nell'
Itinerario dell'Isola di Sardegna
, del
generale
piemontese
Alberto Della Marmora
, si trova una piccola descrizione della Portoscuso di meta '800.
≪A parte le case dello stabilimento e quelle che ne dipendono, a Portoscuso non ci sono altre abitazioni che siano occupate durante tutto l’anno, se si eccettuano quelle di alcune famiglie povere e una torre che, dopo la soppressione del servizio nel 1850, probabilmente sara passata alla dogana. Portoscuso e costruita su un suolo pietroso trachitico, simile a quello dell’isola di San Pietro, ma circondato da dune di sabbia finissima che rendono piuttosto faticoso arrivarci dall’interno dell’Isola≫
Il 29 dicembre 1922 un gruppo di fascisti uccise i fratelli Fois, battellieri
socialisti
di Portoscuso. Fatto ricordato da
Emilio Lussu
in
Marcia su Roma e dintorni
[19]
.
Nel 1935 il
governo fascista
, in previsione di futuri attacchi nemici alle attivita minerarie del Sulcis, su Portovesme e la vicina
centrale termoelettrica
, fece erigere a Portoscuso un sistema di fortificazioni, ancora visibili a Capo Altano e in altre localita del territorio comunale
[17]
. Nel 1940 venne accorpato a Carbonia, per poi riconquistare l'autonomia nel 1945.
Dopo la
seconda guerra mondiale
, tra gli anni sessanta e settanta si sviluppo il polo industriale di
Portovesme
. Tra il 1951 e il 1961 la popolazione crebbe del +42,6%, mentre tra il 1961 e il 1971 del +32,8%, incremento demografico proseguito sino agli
anni 1990
[20]
.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Portoscuso sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 giugno 1979.
[21]
Lo stemma e
semipartito troncato
: nel primo, d'argento, e raffigurata una fabbrica di rosso, con ciminiera fumante; nel secondo, di rosso, la torre di Portoscuso d'argento; nel terzo d'azzurro, un tonno al naturale.
Simbolo di Portoscuso e la torre spagnola che si trova all'interno del paese, nei pressi della chiesa della Madonna d'Itria e della Tonnara, e domina il golfo circostante.
Il gonfalone e un drappo di azzurro.
- Chiesa di Sant'Antonio da Padova: considerata la piu antica chiesa del paese, e dedicata a
Sant'Antonio da Padova
, protettore delle tonnare; si trova all'interno dell'antica tonnara.
- Chiesa di Santa Maria d'Itria
: sita al di fuori della tonnara di Su Pranu, venne edificata intorno al 1655 per volere del marchese Vivaldi Pasqua.
- Chiesa di
San Giovanni Battista
: eretta negli anni ottanta del XX secolo.
- Torre Spagnola: la
torre costiera
venne fatta erigere dagli spagnoli nella seconda meta del XVI secolo (nel 1577 secondo la Carta di Rocco Cappellino
[22]
) come difesa dai
corsari barbareschi
. E realizzata in
tufo
e trachite della zona e sorge sulla cima di un piccolo promontorio. Ha un unico portale d'ingresso a 3,5 metri dal suolo, raggiungibile da una scala dalla cui cima si puo vedere la chiesa di Santa Maria d'Itria e la tonnara Su Pranu. Alla fine degli anni cinquanta, durante alcuni scavi, alla sua base furono trovati resti umani e cannoni di epoca tardo-medievale, attualmente custoditi a
Cagliari
. Nel 2017 e stato rinvenuto un'ulteriore cannone di epoca spagnola ai piedi della torre
[23]
.
- Batteria antinave e antiaerea "Capo Altano".
- Tonnara di Su Pranu: la tonnara di Su Pranu risale alla meta del XVI secolo, quando il governo spagnolo autorizzo il mercante cagliaritano Pietro Porta a costruire una
tonnara
per la pesca del
tonno rosso
. Nel corso dei secoli furono costruite attorno allo spazio della tonnara numerose strutture, tra cui abitazioni, magazzini, locali per la lavorazione e una chiesa, che circondano una grande piazza. Dopo anni d'abbandono, l'intero complesso e stato acquisito dal comune nel 2006. A seguito dei lavori di restauro, nel 2010 sono stati aperti gli spazi espositivi in occasione della manifestazione "Fiera del Sud-Ovest", mentre nel 2011 sono stati riaperti al pubblico ulteriori nuovi spazi restaurati.
- Su Marchesu: in paese trovasi anche la villa "Su Marchesu" o Poggio Maureddu, che fu del nobile sardo Pes di Villamarina conte di
Vallermosa
, marchese di
Villamar
e barone dell'
isola Piana
. Nel 1912 questo nobile aveva fatto edificare tale villa, tuttora esistente all'ingresso del paese, per trascorrervi momenti di riposo.
- Fontana de Is Piccas: unica fonte superstite delle tre fonti d'acqua che approvigionavano il paese nel XIX secolo
[24]
.
-
Tonnara di Su Pranu
-
Su Marchesu
- Crobettana: sepolcri in grotta dell'eta del rame
- Bacu Ollasta nuraghe complesso e capanne
- Su Medadeddu: circoli megalitici
- Su Piccinu Mortu: circoli megalitici, resti di nuraghe e tombe romane
- Su Stangioni/San Giorgio: villaggio del neolitico antico, capanna della cultura di Bonnanaro, necropoli fenicio-punica e romana
- Punta Maiorchina
[25]
: villaggio nuragico e tombe romane
- Nuraghe Atzori: nuraghe complesso
- Paringianeddu: resti di epoca nuragica e romana
- Nuraghe Crixionis: nuraghe indefinito
- Nuraghe Paringianu: nuraghe indefinito
- Nuraghe Sa domu de Pedru: nuraghe indefinito
Nel litorale del Comune di Portoscuso, partendo da nord verso sud, si hanno le seguenti cale, coste e spiagge piu conosciute
[26]
:
- Costa
Guroneddu
(cioe:
foruncoletto o tubercolo
)
- Costa
Buca de Flumini
(cioe:
bocca del fiume
) con alte falesie (oltre 40 m.)
- Costa
Crobetana
(cioe:
copertura
) con alte falesie (fino a 107 m.)
- Costa
Capo Altano
gia
Giordano
: nel
poggio
(alto 64 m.) i ruderi delle
batterie militari
- Costa
Punta Su Lacu de S'Aqua
(cioe:
punta vasca o vascone dell'Acqua
)
- Spiaggetta
isola dei Meli
o
Su Scogliu Mannu
(cioe:
scoglio grande
)
- Costa
Crobetanedda
(cioe:
piccola copertura
) con alte falesie (oltre 40 m.)
- Costa
Punta Niedda
(cioe:
punta nera
)
- Costa
Rocce Piatte
- Costa
La Cala o la Spiaggia dei Tedeschi
- Costa
Sa Cala de Su Zurfuru
(cioe:
la Cala dello zolfo
)
- Costa
Punta Portupaleddu
o
Punta di Portopaglietto
(cioe: della
paglia marina o dell'alga
)
- Spiaggia di
Portopaglietto
o
Portupaleddu
- Costa
Paleturri
o
Pal'e Turri
(cioe:
dietro la torre
)
- Costa
Punta Su Scoglieddu
(cioe:
punta dello scoglietto
)
- Isolotto o
scoglio della
Ghinghetta
con
fanale
- Spiaggetta
Sa Caletta
o
Cala della Ghinghetta
- Spiaggetta
Tonnara Su Pranu
(cioe:
tonnara del piano
)
- Spiaggia di Portoscuso: zona alterata dall'ampliamento del porticciolo turistico e per i pescatori
- Costa
Punta de Sa Furrungonara
(cioe:
punta dell'angolo o del cantone
)
- Spiaggia
Is Canneddas
o
Is Canelles
(cioe:
canne di palude
): alterata dall'ampliamento del porto industriale
- Portovesme: porto commerciale e industriale del Sulcis
- Spiaggia di Portovesme: zona alterata dall'ampliamento del porto industriale di Portovesme
- Portu de Sa Linna
(cioe:
porto della legna
): zona alterata dall'ampliamento del porto industriale di Portovesme
- Spiaggia
Punta Tabarchina
: zona alterata dal bacino dei fanghi rossi
- Spiaggia
Punta de Sa Femina
(cioe:
punta della donna
): zona alterata dal bacino dei fanghi rossi
- Costa
Punta de Sa Femina
: zona alterata dal bacino dei fanghi rossi
- Spiaggia
Punta S'Aliga
(cioe:
punta delle alghe
o
punta dell'immondizia
)
- Costa
Punta S'Aliga
- Costa
Boi Cerbus
(cioe:
bue cervo
)
Abitanti censiti
[27]
Secondo i dati
ISTAT
la popolazione straniera residente al 31 dicembre 2019 era di 72 persone, pari all'1,5% della popolazione totale. Le nazionalita maggiormente rappresentate erano:
- Romania
: 17
- Marocco
: 14
- Cina
: 6
La variante del
sardo
parlata a Portoscuso e il
campidanese comune
.
E presente una biblioteca comunale
[28]
.
Nel territorio comunale sono presenti
[29]
:
Oltre al centro cittadino, il comune di Portoscuso comprende varie localita distribuite al di fuori del perimetro urbano. Tra di esse, le piu popolose sono:
Bruncuteula
,
Paringianu
e
Portovesme
.
L'economia di Portoscuso si base principalmente sul
settore secondario
(dove spicca il polo industriale di Portovesme) e
terziario
. Il
tonno
pescato dalla tonnara di Su Pranu viene esportato in massima parte in
Giappone
[30]
.
Al 2023 Portoscuso e il comune con il
reddito pro capite
piu alto della provincia del Sud Sardegna, pari a 19.600 €
[31]
. A livello regionale primeggia
Cagliari
con un reddito pro capite di 25.315 €
[31]
.
Periodo
|
Primo Cittadino
|
Partito
|
Carica
|
1997
|
2002
|
Maria Francesca Cherchi
|
PDS
|
Sindaco
|
2002
|
2003
|
Adriano Puddu
|
Lista Civica
|
Sindaco
|
2004
|
2007
|
Ignazio Salvatore Atzori
|
Lista Civica
|
Sindaco
|
2007
|
2012
|
Adriano Puddu
|
Lista Civica
|
Sindaco
|
2012
|
2017
|
Giorgio Alimonda
|
Lista Civica - Portoscuso Insieme
|
Sindaco
|
2017
|
2022
|
Giorgio Alimonda
|
Lista civica - Portoscuso Insieme
|
Sindaco
|
2022
|
in carica
|
Ignazio Salvatore Atzori
|
Lista civica - Portoscuso Insieme
|
Sindaco
|
La principale squadra di calcio del paese e l'
A.S.D. Portoscuso Calcio
che nella stagione 2021/2022 militava in
Terza Categoria
. E nata nel 1964 e i colori sociali sono il giallo e il rosso
[32]
.
Attualmente il paese ha una squadra di
calcio a cinque
, denominata anch'essa
A.S.D. Portoscuso Calcio
, che milita nel campionato regionale di calcio a cinque nella serie C2. I colori sociali sono il giallo e il rosso
[33]
.
- Campo sportivo comunale
- Piscina comunale
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