Il
nomadismo
e una forma insediamentale di vita di alcuni
popoli
e
tribu
, caratterizzata dall'assenza di una fissa dimora e dalla natura temporanea o improvvisata dei manufatti abitativi.
[1]
Tale forma di esistenza e legata solitamente alla forma di
economia
praticata, ma puo essere praticata anche per motivi di tradizione storica e culturale.
I popoli che la praticano sono detti "
nomadi
". Il termine
nomade
deriva dal verbo greco
ν?μειν
('
pascolare
').
[2]
Nel caso dei
cacciatori-raccoglitori
, ovvero la forma di vita condotta per settantamila anni dall'umanita, ampi territori e bassa popolazione permettono di provvedere direttamente ai propri bisogni nell'ambito di una
economia di sussistenza
, e si presenta come un fenomeno ciclico entro il
territorio
.
Nel caso dei
pastori
e legato al soddisfacimento delle esigenze del
bestiame
e puo essere di tipo itinerante o stagionale. Se i pastori praticano anche una qualche forma di
agricoltura
, il loro nomadismo assume i connotati della
transumanza
.
In generale, piu elevato e il grado di nomadismo, piu fluida e l'organizzazione economica e sociale. Il nomadismo dei popoli delle
steppe
permane in parte nei costumi delle popolazioni della
Mongolia
, mentre il nomadismo tradizionale delle
aree desertiche
e ancora praticato nell'
area sahariana
, tra le nazioni di
Algeria
,
Mauritania
,
Mali
e
Niger
, tramandata dai
Tuareg
, un tempo dominanti nelle
rotte carovaniere
della regione e dediti principalmente al
commercio del sale
.
In
Tunisia
, fra il
XII
e il
XIV secolo
e avvenuto uno scontro fra l'etnia stanziale dei
berberi
e l'etnia nomade dei
beduini
arabi. Il conflitto si e concluso con la vittoria degli arabi, che sono pero diventati sedentari.
Infine, abitudini seminomadi contraddistinguono anche i beduini dell'
Africa settentrionale
e del
Vicino Oriente
.
Piero Colacicchi
[3]
sostiene che "nomade", riferito ai
popoli romani
, e un termine
ottocentesco
, usato non tanto per indicare lo
stile di vita
di questi quanto piuttosto con intento
discriminatorio
verso coloro che ritenevano "uomini inferiori" poiche "pigri, vagabondi, caratterialmente instabili", in contrapposizione a quello dell'uomo eletto, amante della
patria
, posato e seguace della
morale
. Il termine e peraltro in contraddizione con le effettive condizioni sociali della popolazione romani, che almeno in Italia e
in gran prevalenza stanziale
.