Il
podcasting
e l'insieme delle tecnologie e delle operazioni relative al
download
automatico in
rete
di
file
di qualsivoglia natura, detti
podcast
(fusione delle parole
iPod
, laddove
pod
sta per "baccello" o "capsula", e
broadcast
, ovverosia "trasmissione"),
[1]
tramite un'infrastruttura di
trasmissione
dati e un programma
client
chiamato "
aggregatore
" o
feed reader
.
I podcast sono contenuti audio diffusi via internet.
In genere sono costituiti da file
video
o
audio
. In realta non esiste preclusione tecnica verso altri tipi di file. La fruizione del
podcast
non e legata ad un
sistema operativo
ne ad alcun
browser
specifico. I contenuti di un
podcast
si possono sia consultare che scaricare automaticamente dal
sito
, salvandoli nella memoria di un dispositivo per la riproduzione.
Il termine nacque quando l'uso dei
feed
RSS
divenne popolare per lo scambio di registrazioni audio su
computer
,
palmari
,
lettori di musica digitale
e anche
telefoni cellulari
. L'origine piu accreditata del termine
podcasting
e un articolo apparso sul quotidiano
britannico
The Guardian
a firma di Ben Hammersley,
Audible Revolution
, in cui l'articolista, per definire il nuovo fenomeno di file audio in formato
MP3
disponibili su supporti facilmente trasportabili come l'
iPod
e la possibilita di costruire un
palinsesto
completamente digitale senza passare per l'etere, cercava di trovare un termine-ombrello che definisse il tutto (≪Come chiamarlo? Audioblogging? Podcasting? GuerillaMedia?≫)
[2]
. Tra i pionieri di tale sistema e Adam Curry,
VJ
di
MTV
negli
Stati Uniti
, tra i primi a essere online con un sito personale di
podcasting
[3]
.
Il nome fu primariamente associato al solo scambio di file audio, ma l'uso delle tecniche
RSS
al fine di condividere file video, iniziate gia dal
2001
, fece estendere il suo significato anche allo scambio dei file video, pur non avendo alcuna relazione
etimologica
con essi. Nel dicembre 2005 il
dizionario
statunitense
New Oxford
ha dichiarato
Podcasting
≪parola dell'anno≫, davanti alla parola
Life hack
definendo il termine come ≪registrazione digitale di una trasmissione radiofonica o simili, resa disponibile su internet con lo scopo di permettere il download su riproduttori audio personali≫.
[4]
Il termine e in realta improprio, visto che ne per il
podcasting
ne per il successivo ascolto dei file sono strettamente necessari l'utilizzo di iPod o una trasmissione tradizionale (
broadcasting
). L'associazione con iPod nacque semplicemente perche in quel periodo il
lettore audio
portatile ideato e prodotto da Apple era estremamente diffuso. E stato spesso criticato poiche darebbe meriti ingiustificati alla Apple nello sviluppo della tecnologia del
podcasting
. Per questo motivo si e cercato di renderlo "neutro", utilizzandolo come acronimo di "
Personal Option Digital casting
" (il primo ad averlo fatto sarebbe Doc Searls nell'articolo
DIY Radio with PODcasting
). La confusione sull'origine del termine si e percio diffusa, e anche alcune testate italiane come
Corriere della Sera
,
La Repubblica
, la
Rai
, hanno commesso intenzionalmente l'errore di trovare l'
etimo
nel suddetto
acronimo
: e invece ormai internazionalmente accettato che il termine derivi dal nome del supporto della Apple.
Un evento che viene considerato il simbolo del cambiamento del
podcast
, dando l'avvio all'inizio di una nuova fase che viene definita "la seconda eta d'oro del podcast" e la pubblicazione del
podcast
"Serial" nel 2014, considerato emblema e simbolo della nuova generazione di questo strumento.
[5]
Come per tutti i media culturali, fondamentale e la
creazione di contenuti
distintivi e attrattivi che sono in grado di fare la differenza e d'influenzare i prodotti successivi. Precedentemente a
Serial
infatti, solo un esiguo gruppo di fedeli sostenitori del
podcast
, gli
early-adopters
, usavano questo
medium
in maniera costante, superando tenacemente le difficolta derivanti dalla tecnologia e da strumenti non ancora perfezionati per un uso agevole e veloce del
podcast
stesso.
Tuttavia, la maggioranza degli individui non era coinvolta nell'utilizzo di questo
medium
. Due sono i motivi di questa fase di abbandono del
podcast
rispetto ai picchi iniziali: la tecnologia ma anche la mancanza di un senso del
medium
. Il
podcast
non veniva, infatti, ancora considerato un
medium
a se stante, con delle proprie caratteristiche peculiari e originali rispetto agli altri media. Da un punto di vista tecnologico poi, il problema era rappresentato principalmente dall'accesso e la scoperta. Bastera pensare che nei primi libri sui
podcast
interi capitoli erano esclusivamente dedicati a come trovare i
podcast
e come scaricarli.
Lo sviluppo dei
podcast
, negli anni successivi, fu dettato dalla popolarita dei contenuti e, soprattutto, dalla nascita di applicazioni utilizzate per scoprire, scaricare e consumare quei contenuti. Gli smartphone, in particolare l’
iPhone
, definito
Jesus Phone
, si rivelarono di fondamentale importanza nel traghettare i
podcast
nel mercato dei consumatori
mainstream
dei media. L'iPod, a differenza dello smartphone, era caratterizzato dalla necessita di dover collegare il
device
a un computer per accedere ai nuovi contenuti scaricati, rendendo il processo meno agevole e veloce rispetto ad un odierno iPhone. iTunes,
Spotify
, Apple Podcasts hanno poi giocato un ruolo chiave nel definire il
podcast
come un
medium
di massa.
[6]
Chiunque sia iscritto a un particolare
feed
scarichera automaticamente i file indicati dal RSS avendo cosi la possibilita di ascoltarli sul proprio PC o su un lettore mp3 in qualsiasi momento. Un
protocollo
feed
molto diffuso e il
feed
RSS
.
Per ricevere un
podcast
sono necessari:
- un qualsiasi dispositivo connesso ad internet (un PC, ad esempio)
- un programma (client) apposito (diversi sono gratuiti)
- un abbonamento presso un fornitore (a volte gratuiti)
Un
podcast
funziona alla stregua di un abbonamento ad una pubblicazione periodica, utilizzando una metafora: il supporto connesso a internet e la cassetta postale, il programma cliente e il postino, e il fornitore di
podcast
e la casa editrice. L'abbonato riceve regolarmente le pubblicazioni, e puo ascoltarle o vederle nella modalita e nei tempi che gli sono piu congeniali.
Per fruire del
podcasting
e innanzitutto necessario installare un semplice software gratuito (per esempio
ITunes
o
Google Podcasts
), quindi selezionare i
podcast
di interesse. Il software, con la frequenza decisa dall'utente, si collega a internet e controlla quali file sono stati pubblicati dai siti ai quali si e abbonati: se ne trova di nuovi, li scarica. La notifica della pubblicazione di nuove edizioni avviene tramite un
feed
RSS
scambiato tra il sito del produttore e il programma dell'utente.
I
podcast
potranno poi essere ascoltati in ogni momento poiche la copia del file, dopo essere stata scaricata automaticamente, rimane sul
computer
dell'abbonato. In tal modo non si rende necessaria alcuna operazione attiva da parte dell'utente. Inoltre, a differenza delle
radio on line
in
streaming
, i
podcast
non richiedono necessariamente un collegamento ad internet durante la fase di ascolto, ma solo in fase di
download
: cio permette di fruire dei
podcast
anche
off-line
o in condizioni di mobilita.
Gli esperti stimano che il podcasting in futuro (non remoto) possa arrivare ad insidiare il broadcasting nell'evoluzione radiofonica (cosiddetta Radio 4.0)
[7]
.
Tutto quello descritto sopra ovviamente si riferisce anche alla fruizione mediante
app
con un
dispositivo mobile
, anzi e la modalita piu diffusa.
Qualche definizione:
- Broadcast
indica una trasmissione radio/tv tradizionale, fruibile ad una determinata ora e in un determinato canale o frequenza (a seconda del mezzo), decisi dall'emittente. Quindi sincrona (cioe "in diretta") e online.
- Streaming
indica una risorsa audio/video fruibile in qualsiasi momento tramite un collegamento internet al sito dell'emittente e un dispositivo per la riproduzione del flusso audio/video digitale. Si possono avere le due modalita di riproduzione:
streaming in memoria
(video/audio on demand), che e asincrona e online, e
streaming dal vivo
, simile alla trasmissione radio/tv tradizionale, che e sincrona e online.
- Podcasting
indica una risorsa audio/video fruibile in qualsiasi momento, che puo essere scaricata in un formato (ad es.
mp3
) dal sito o dall'applicazione emittente (ad es.
Spotify
) e salvata nella memoria di un dispositivo per la riproduzione. Ugualmente puo essere riprodotta in modalita online e senza essere scaricata, rimanendo nella pagina di profilo dell'artista o del gruppo che offre il podcast. Di fatto, cio accomuna questo tipo di fruizione dei podcast ai servizi di
streaming on demand
, essendo entrambi i metodi asincroni (cioe "non in diretta") e online, pur differenziandosi generalmente nei contenuti.
Iscriversi ad un
podcast
permette all'utente di ottenere
file
riproducibili anche
offline
e di disporre di una grande quantita di fonti a cui attingere. Al contrario il
broadcast
offre una sola trasmissione alla volta e obbliga ad essere sintonizzati a una determinata ora.
L'ascolto di audio in
streaming
su internet puo eliminare l'obbligo di sintonizzazione in un determinato momento dato dalle trasmissioni tradizionali (come accade nel caso del video/audio
on demand
), tuttavia offre comunque una sola risorsa alla volta e obbliga l'utente a essere connesso a Internet durante la riproduzione del file.
La capacita di ricevere automaticamente pubblicazioni da fonti multiple e proprio uno dei punti di forza che distinguono il
podcasting
dalle trasmissioni sia tradizionali sia in
streaming
.
Nonostante i programmi in
streaming
- alla stregua delle trasmissioni radio tradizionali - possano essere piu o meno facilmente registrati dal ricevente, la loro natura transitoria li distingue nettamente dai programmi
podcast
, che invece arrivano gia in formato compresso sul proprio computer (e la stessa differenza che c'e tra ascoltare un brano alla radio e scaricarlo in
MP3
): questa rappresenta una diversita considerevole anche da un punto di vista
legale
, ed ha infatti suscitato accese polemiche.
Un
podcast
puo anche essere creato a fini di marketing per la promozione dei valori di un'azienda e costituito da contenuti in grado di attrarre l'utente, viene sempre piu utilizzato da parte delle aziende che vogliono sfruttare un nuovo canale di comunicazione. Uno dei valori piu importanti per le aziende che scelgono il
branded podcast
come mezzo di comunicazione e marketing e il fatto che chi ascolta
podcast
e portato a compiere un'azione. Questo significa che gli ascoltatori di
podcast
non sono passivi, infatti ben l'81% degli ascoltatori di
podcast
a fine ascolto compiono un'azione verso il
brand
, che puo essere cercare un prodotto online, connettersi con il
brand
sui social media oppure parlare del
podcast
e quindi del
brand
ad altre persone.
Esistono molti provider che permettono di fruire gratuitamente (quindi senza necessita di pagare l'abbonamento o comunque con iscrizione libera) dei podcast da loro pubblicati: le testate giornalistiche e, in generale, i mass media sono l'esempio piu diffuso. Spesso, in questi casi, pero non si puo salvare in locale il podcast (tipo file mp3) che comunque rimane fruibile online nell'area di download/cronologia dell'app con la quale lo si e scaricato (esplorando le risorse del dispositivo si trova una sorta di cartella cache che pero punta su internet).
L'uso del
podcasting
si e nel tempo enormemente diffuso, raggiungendo livelli di pubblico tali da indurre la stessa Apple a investire intensamente nel settore, offrendo nel
firmware
dell'
iPod
una voce di menu dedicata al
podcasting
, con migliaia di
podcast
gratuiti presenti nell'
iTunes Store
.
La maggioranza dei contenuti offerti mediante
podcasting
, tuttavia non fa parte del circuito della grande editoria ma e costituito da lavori "indipendenti", privati che a vario titolo producono contenuti audio tematici.
Diversi studi, soprattutto verso la fine degli
anni 2000
, hanno esplorato la diffusione dello strumento in ambito universitario e bibliotecario.
[8]
[9]
[10]
[11]
[12]
I canali di distribuzione/‘ di
podcast
sono numerosi e comprendono
iTunes
,
SoundCloud
e molti altri attori del settore audio in Rete.
Spotify
, uno dei principali servizi per l'ascolto digitale della musica, negli ultimi
anni 2010
ha cercato di espandersi ai programmi audio/radiofonici in genere, per recuperare i dieci anni di ritardo sulla concorrenza: intorno al 2019 ha speso centinaia di milioni di dollari per spostare sul proprio sito dei programmi che gia esistevano altrove e ha cosi incrementato i numeri in modo significativo, anche se restano 1-2 ordini di grandezza inferiori alla concorrenza.
[13]
Sul fronte del
software libero
esistono inoltre varie applicazioni
[14]
e diversi indici di programmi radio/podcast e
web radio
, fra cui
Xiph
/
Icecast
[15]
e
AntennaPod
che si appoggia anche agli elenchi di
gpodder
.
[16]
A causa della proliferazione di dozzine di canali di distribuzione, esistono vari servizi che aiutano a distribuire il proprio programma su diverse piattaforme (in Italia e abbastanza noto Spreaker di VoxNest, attivo dal 2010).
[17]
La funzione principale di questi servizi e di gestire la monetizzazione dei contenuti: il servizio di pubblicazione e le piattaforme di distribuzione raccolgono i proventi da inserzionisti e gli eventuali abbonamenti e ne distribuiscono una parte agli autori/produttori/editori. Di solito il risultato e ottenuto aggiungendo varie barriere all'accesso come DRM (
digital restrictions management
) che consentano di misurare l'ascolto da parte degli utenti e bloccarlo se non installano i necessari software di sorveglianza.
Secondo la ricerca Ipsos 2020, il 30% degli italiani ha ascoltato
podcast
nell'ultimo mese con un tasso di crescita del +4% rispetto al 2019. In numeri assoluti, tutto cio si traduce in circa 8.5 milioni di ascoltatori mensili di podcast in Italia. Il podcast ha fatto cosi registrare il
tasso di crescita
piu elevato nell’ambito dei
digital audio
, seguito da
audiolibri
e musica
on-demand
.
[18]
Cresce significativamente anche la permanenza all'ascolto per l'intera durata dei
podcast
. Cresce dunque significativamente la capacita di
engagement
del
podcast
. Il 61% ascolta per l'intera durata un episodio (era il 45% nel 2019). L'ascolto per intero di un episodio diviene quindi la modalita largamente prevalente di ascolto. Cio significa che i contenuti sono scelti e che sono anche in grado di mantenere gli ascoltatori coinvolti e soddisfatti, segno di una maggiore nitidezza del
format
.
[18]
Anche in Italia, molti celebri artisti (come
Jovanotti
,
Max Pezzali
,
Fiorello
, ecc.) hanno creato un proprio
podcast
per parlare di se fra canzoni e vita privata. Nella maggior parte dei casi si e trattato di esperienze di breve durata, presto rimpiazzate da altre basate su strumenti resisi via via disponibili e ritenuti piu adeguati al tipo di comunicazione necessaria in quel contesto, quali
MySpace
,
facebook
o
Twitter
.
Il mondo del
giornalismo
, della
politica
e della
comunicazione
si e interessato al
podcasting
. In Italia, ad esempio,
RAI
offre le proprie trasmissioni televisive e radiofoniche come
podcast
e a seguire, molte altre emittenti radiofoniche nazionali (tra le piu importanti:
Radio DeeJay
,
Radio 105
,
Radio 24
,
Radio RockFM
,
Radio Popolare
) hanno iniziato a proporre le proprie trasmissioni con la tecnologia del
podcasting
. Una ricca raccolta di eventi politici e documenti originali e integrali in
podcast
si trova su
radio Radicale
, piu il suo Archivio Storico.
Anche il mondo accademico e quello delle istituzioni hanno dimostrato interesse per questo metodo di diffusione di contenuti multimediali ma sono pochi i casi di uso continuativo. In particolare si possono segnalare le esperienze pionieristiche della Facolta di Architettura Quaroni dell'Universita di Roma "Sapienza" e dell'Universita di Salerno, dove a partire dal 2006 il Centro ICT ha prodotto podcast informativi e didattici, facendo poi nascere la WebRadio universitaria Unis@und, che offre il servizio Rewind con il quale viene costituito un archivio digitale dei principali eventi dell'Ateneo; dell'Universita di Bergamo, dove dal marzo del 2006 e attivo il servizio di podcasting Pluriversiradio, basato su PodcastGenerator, una libreria software sviluppata appositamente, distribuita poi come strumento open e free e usata da numerosi servizi di podcasting nel mondo
[19]
; dell'Universita di Napoli, la prima in Italia ad aver lanciato, nel 2010, un proprio canale su iTunes U, la piattaforma di Apple per il
podcasting
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[20]
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