Plinio Nomellini
(
Livorno
,
6 agosto
1866
?
Firenze
,
8 agosto
1943
) e stato un
pittore
italiano
della corrente
divisionista
.
Nomellini nacque a Livorno nel 1866 da Coriolano Nomellini, funzionario di dogana, e sua moglie Cesira Menocci. Frequento negli anni
1883
e
1884
la scuola comunale di Arti e Mestieri a Livorno e i corsi di disegno di
Natale Betti
, e poi l'
Accademia di belle arti di Firenze
dove insegnava
Giovanni Fattori
. Entro inoltre in contatto coi
macchiaioli
Silvestro Lega
e
Telemaco Signorini
.
Nel
1890
si trasferi a
Genova
e vi rimase fino al
1902
. Partecipo alla
Promotrice Genovese
e fu l'animatore principale in quel periodo della pittura genovese. Attorno a lui si formo il "
gruppo di Albaro
" (
Giuseppe Sacheri
,
Eugenio Olivari
,
Angelo Balbi
,
Edoardo De Albertis
,
Angelo Vernazza
) che condivise un'impostazione artistica innovatrice. In questo periodo alterno un divisionismo di matrice sociale a un altro di stampo paesaggistico.
Nel
1894
fu arrestato e processato per partecipazione a riunioni
anarchiche
, in quello che fu detto il "processo pallone", in quanto montatura ideata dal questore Sironi. A testimoniare in difesa di Nomellini, indagato per la sua amicizia con l'anarchico
Luca Galleani
, venne
Telemaco Signorini
. Nel periodo della sua prigionia l'artista esegui alcuni disegni aventi come soggetto i carcerati nelle carceri di Sant'Andrea.
Partecipo all'Esposizione di
Torino
nel
1898
e dal
1899
regolarmente alla
Biennale di Venezia
.
Nel
1902
lascio Genova per trasferirsi a
Torre del Lago
dove frequento
Giacomo Puccini
,
Galileo Chini
,
Eleonora Duse
,
Grazia Deledda
,
Gabriele D'Annunzio
. Nel
1907
allesti la sala alla
Biennale di Venezia
L'arte del sogno
con Chini,
Gaetano Previati
e De Albertis. In quell'occasione espose il dittico con i dipinti
La nave corsara
e
Gl'insorti
,
Garibaldi
e
Alba di Gloria
.
Il 27 giugno
1914
fu iniziato in
massoneria
nella
Loggia
Felice Orsini
di
Viareggio
, il 22 marzo
1916
divenne maestro massone
[1]
.
Nel
1919
si trasferi definitivamente a
Firenze
. Dal
1939
al
1943
fino alla morte nel
1943
fu presidente del
Gruppo Labronico
.
Negli
anni venti
aderi al
fascismo
. Cio si ripercosse nella sua attivita pittorica: ad esempio, il dipinto
Incipit nova aetas
(
Museo civico Giovanni Fattori
di
Livorno
) rappresenta la venuta a Firenze delle
camicie nere
.
Sue opere si trovano nei piu importanti musei italiani, nelle collezioni di varie fondazioni bancarie, alla Camera di commercio di Genova, all'Accademia di
Ravenna
. A Livorno, un'
Annunciazione
e ospitata nella Sala del Consiglio della Camera di Commercio (
Palazzo della Dogana
). Nomellini realizzo anche numerosi
cartelloni pubblicitari
. Tra i piu importanti e possibile ricordare quelli per l'
Olio Sasso
(1908), e quelli per l'inaugurazione dei monumenti a
Giuseppe Garibaldi
a Sanremo (1908) e alla
Spedizione dei Mille
a Genova (1915).
Dopo un'iniziale formazione macchiaiola, condotta all'insegna del maestro
Giovanni Fattori
, Nomellini si distacca, almeno parzialmente da quella tradizione. Il quadro che rappresenta ufficialmente il distacco e
il fienaiolo
del 1888, presentato alla promotrice di Firenze, che ottiene la stima incondizionata di
Telemaco Signorini
e lo scetticismo, se non addirittura il rancore, del caposcuola Giovanni Fattori, che lo informa del rischio di diventare “servo umilissimo di Pissarro e Manet”.
[2]
Questo ammonimento contiene del resto una verita: Nomellini, complice l'amico pittore
Alfredo Muller
, sta imboccando una strada diversa, sul crinale di una nuova arte che in Francia chiamano impressionismo. Il mecenate
Diego Martelli
battezzera cosi Plinio Nomellini,
Ferruccio Pagni
,
Francesco Fanelli
,
Giorgio Kienerk
, come
impressionisti livornesi
. In realta Nomellini in questo momento e soltanto un
postmacchiaiolo
[3]
che sta portando avanti un proprio percorso, scevro di compromessi. Le ragioni per cambiare ci sono tutte: la Francia propone nuovi modelli che possono essere adattati all'ambiente artistico italiano. Nomellini diviene con
Angelo Morbelli
e
Pellizza da Volpedo
uno dei maggiori esponenti del
divisionismo
di stampo sociale.
La sua militanza
anarchica
, come si sa, gli procurera non pochi problemi, ma fini per fungere da viva ispirazione per la sua arte. Alla svolta degli
anni '90
, condotta anche attraverso i moduli di un chiaro divisionismo di stampo paesaggistico con ambientazione ligure, segue quella del nuovo secolo, il XX, quando le istanze simboliste si fanno largo nella sua pittura. Rivaleggia in eleganza con
Galileo Chini
, prima che le sirene di una nuova epoca, densa di retorica, lo rapissero con il suo abbraccio. Dipingere il
fascismo
e i temi a questo cari non depone a suo favore, specialmente tra i posteri. Dopo la guerra l'ostracismo della critica si fara sentire per almeno vent'anni, prima che
Carlo Ludovico Ragghianti
in una celebre mostra del 1966 a
Palazzo Strozzi
lo sdoganasse, riportandolo nell'ambito piu a lui congeniale e meritato: la storia dell'arte. Gia nel 1948
Giovannino Guareschi
lo aveva ricordato in un capitolo del
Don Camillo
[4]
per rappresentare allegoricamente un momento di un certo affiatamento pacifico tra
Don Camillo
e
Peppone
sul tema della
prima
e della
seconda guerra mondiale
.
- L'uliveta ( Le fascinaie)
, 1886
- Lucilla (la Ninina)
, 1881- 1889,
Pavia
,
Pinacoteca Malaspina
- Il fienaiolo
, 1888,
Museo civico Giovanni Fattori
,
Livorno
- Lo sciopero
, 1889,
Tortona
, Il Divisionismo,
Pinacoteca Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona
- I mattonai
, 1889
- Marina ligure (o Il golfo di Genova)
, 1891,
Tortona
, Il Divisionismo, Pinacoteca Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona
- Mare di Genova
, 1891
- Piazza Caricamento
, 1891,
Tortona
, Il Divisionismo, Pinacoteca Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona
- Sotto il pergolato
, 1891-93
- La diana del lavoro
, 1893
- La sinfonia della luna
, 1899, Galleria internazionale d'arte moderna di
Venezia
- La colonna di fumo ( Il fuoco)
, 1900,
Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi
,
Piacenza
- Nel divino del pian silenzio verde
, 1900
- Ultimo raggio di sole
, 1900
- I tesori del mare
, 1901,
Galleria Nazionale d'Arte Moderna
,
Roma
- San Rossore
, 1900
- Ditirambo
, 1905, Galleria d'arte moderna Giannoni,
Novara
- Prime letture
, 1906,
Galleria d'arte moderna di Milano
- Garibaldi
, 1907,
Museo civico Giovanni Fattori
,
Livorno
- Alba di Gloria
, 1907
- Baci di sole
, 1908
- Gente nuova
, 1909, Galleria d'arte moderna,
Nervi
- Bambina
, 1910
- La sorella minore
, 1911,
Galleria d'arte moderna
,
Roma
- Pioggia imminente (Pioggia di primavera)
, 1912
- Mezzogiorno
, 1912
- Grazia Deledda
, 1912-1914
- Bambine al mare
, 1912-1913
- Festa di Pietrasanta
, 1912
- Festa di Camaiore
, 1913
- I cipressi di Volterra
, 1914
- Gioia Tirrena (Isadora Duncan)
, 1914
- I pavoni
, 1916
- Tra sole e luna
, 1919
- Alle porte d'Italia
, 1919
- La villa di Tiberio a Capri
, 1922
- Incipit nova aetas
, 1924,
Museo civico Giovanni Fattori
,
Livorno
- Primula
, 1925,
Civico museo Revoltella
,
Trieste
- La difesa di Firenze
, 1927
- Calipso
, 1927
- Le rose di poggio imperiale
, 1927
- Il roseto
, 1927
- Saluto alla bandiera
, 1927,
Palazzo della Provincia
,
Livorno
- Esodo
, 1928
- Ali eroiche
, 1929, Galleria d'arte moderna,
Nervi
- I bersaglieri
, 1930
- Il polledro
, 1931
- Illustrazioni della rivista "La Riviera Ligure" (opera grafica)
- ^
Vittorio Gnocchini,
L'Italia dei Liberi Muratori
, Erasmo ed., Roma, 2005, pp. 197-198.
- ^
Lettera di Giovanni Fattori a Plinio nomellini, riportata integralmente da Eleonora Barbara Nomellini nel testo "Plinio Nomellini tra mito e sogno", facente parte del catalogo alla mostra di Plinio Nomellini a Palazzo Pitti del 1998
- ^
I postmacchiaioli, testo della mostra del 1994 a Villa Mimbelli Livorno, a cura di Monti e Matteucci Edizioni de Luca
- ^
Giovannino Guareschi, Don Camillo, RCS MediaGroup S.p.A., Milano 2014
- Michele Biancale
,
Plinio Nomellini
, F.lli Palombi, 1946. Roma.
- Gianfranco Bruno.
La pittura in Liguria dal 1850 al Divisionismo
. Genova, Cassa di risparmio di Genova e Imperia, 1981.
- Giorgio Fioravanti.
Il dizionario del grafico
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- Tiziano Panconi
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URL consultato il 21 agosto 2017
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- Nomellini, Plinio
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Opere di Plinio Nomellini
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