I
Pitti
erano una confederazione di tribu di incerta origine (forse pre-
celtica
) stanziate, prima ancora della
conquista romana
, in quella che piu tardi diventera la
Scozia
orientale e settentrionale, fino al
X secolo
. Si opposero strenuamente all'invasione di Roma, e per ben tre volte riuscirono a passare il
Vallo di Adriano
, nel
III secolo
. I Pitti vivevano a nord dei fiumi
Forth
e
Clyde
. Si suppone fossero stati i discendenti dei
Caledoni
e di altre tribu nominate dagli storici romani o trovate nel
planisfero
di
Tolomeo
. La terra dei Pitti, conosciuta anche come
Pittavia
, gradualmente venne ad assorbire il regno di
Dal Riata
per formare il
Regno di Alba
. Alba si estese assorbendo il territorio britannico e
berniciano
e dall'
XI secolo
l'identita pitta viene ad essere descritta con un nuovo termine che definisce "
Scotti
" questa mescolanza di genti del Nord.
L'archeologia fornisce qualche aspetto della societa dei Pitti. Sebbene molto poco sia rimasto dei documenti scritti, la loro storia fin dal tardo
VI secolo
e conosciuta tramite una varieta di fonti, compresa la
Historia ecclesiastica gentis Anglorum
di
Beda
, le "vite dei santi", come quelle di
Columba
e di
Adomnan
, e vari
annali irlandesi
. Sebbene l'impressione popolare che li caratterizzava potesse essere quella di un popolo oscuro e misterioso, invero i Pitti non lo furono affatto. Pur se confrontate con il carattere generale del
Nord
,
Centro
ed
Est Europa
, nella
tarda antichita
e nell'
Alto Medioevo
, la storia e la societa dei Pitti sono bene attestate.
[1]
Sono state proposte due possibili etimologie per il loro nome. La prima prevede che esso derivi dal
latino
pictus
[2]
(plurale:
picti
) che significa dipinto, forse a causa della loro abitudine di pitturarsi o tatuarsi i corpi nudi. Una seconda ipotesi etimologica suggerisce una derivazione dal gaelico
peicta
o dal gallese
peith
, "combattente".
[2]
Non si conosce con quale nome i Pitti usassero definirsi. I
gaelici
d'
Irlanda
e
Dal Riata
chiamavano i Pitti
Cruithne
.
[3]
C'erano anche dei
Cruithne
nell'
Ulster
, in particolare i sovrani del regno di
Dal nAraidi
.
[4]
[5]
I
britanni
e i primi
gallesi
meridionali li conoscevano come
Prydyn
o
pryd
.
[3]
[6]
I termini
cruth
in
antico inglese
e
pryd
in
gallese
deriverebbero dal
celtico comune
*k?ritus
, significherebbero "forma" e sono indicati come ulteriori riferimenti alla pratica dei Pitti di tatuare i propri corpi.
[7]
Da essi sarebbero derivate le attuali forme
Pechts
in
scozzese
e
Fichti
in gallese.
[8]
Sebbene sia rimasto poco di scritto dei Pitti, la loro storia, a partire dal tardo
VI secolo
in poi, e conosciuta da una varieta di fonti, comprese le vite dei
santi
(come quella di
Columba di Iona
, scritta da san
Adomnan
) e da diversi
annali irlandesi
. E dunque fuorviante e lontana dal vero l'idea dei Pitti come di un popolo oscuro e misterioso.
Vengono citati per la prima volta in un
panegirico
del
297
d.C. scritto dal
retore
di origine
gallica
Eumenio
, che li cita associandoli agli
Irlandesi
come nemici dei Britanni.
Ammiano Marcellino
dice che i Pitti sono formati da
Dycalidones
(una storpiatura del nome di
Caledoni
) e
Verturiones
[9]
.
Ne parla anche
Claudio Claudiano
nei panegirici
De Consulatu Stilichonis
e
De bello Gothico
dedicati al
generale
Stilicone
, citandoli come nemici sconfitti dal generale in
Britannia
.
Isidoro di Siviglia
pare che parli del fatto di tatuarsi e dice che ≪si tatuano il corpo secondo il loro rango≫
[10]
.
I mezzi con i quali la confederazione pitta si era formata nella
tarda antichita
da un certo numero di tribu restano sconosciuti, sebbene si supponga che la reazione alla crescita dell'Impero Romano potesse essere un fattore determinante.
[11]
La terra dei Pitti e stata precedentemente descritta come la casa dei
Caledoni
.
[12]
Altre tribu dissero di avere vissuto nell'area inclusi i
Verturiones
,
Taexali
e
Venicones
.
[13]
Escludendo i Caledoni, i nomi possono essere di seconda o terza mano: forse cosi come vennero riferiti ai romani dai relatori in lingua
Brittonica
o
gallica
.
[14]
La storia
documentata
pitta inizia nei
secoli bui
. Sembra che, per l'intero periodo, essi non fossero il potere dominante nella Britannia Settentrionale. I
Gaelici
di
Dal Riata
controllarono la loro regione per un certo tempo, ma subirono una serie di sconfitte nel primo terzo del
VII secolo
.
[15]
Gli
Angli
di
Bernicia
ebbero la meglio sui regni confinanti dei Britanni, e il vicino regno anglico di
Deira
(Bernicia e Deira piu tardi vennero denominate
Northumbria
), divenendo il piu potente regno della Britannia.
[16]
I Pitti furono probabilmente tributari della Northumbria fino al regno di
Bridei mac Beli
, quando gli Angli subirono una sconfitta nella
battaglia di Dunnichen
arrestando la loro espansione verso nord. I Northumbri continuarono a dominare la Scozia meridionale per il resto del periodo pitto.
Nel regno di
Oengus mac Fergusa
(729?761),
Dal Riata
fu fortemente soggetta al re pitto. Sebbene abbia avuto i suoi propri re dal 760 circa in poi, pare che Dal Riata non si ristabili.
[17]
Uno degli ultimi re pitti,
Caustantin mac Fergusa
(793?820), mise suo figlio Domnall sul trono di Dal Riata (811?835).
[18]
I tentativi dei Pitti di ottenere un simile predominio sui Britanni di
Alt Clut
(
Dumbarton
) non ebbero successo.
[19]
L'
Epoca vichinga
porto grandi cambiamenti in Britannia ed Irlanda, non meno in Scozia che altrove. Il regno di Dal Riata venne distrutto, certamente nella meta del
IX secolo
, quando
Ketil Flatnose
si disse avesse fondato il
Regno delle isole
. Anche la Northumbria soccombette ai Vichinghi, i quali fondarono il
Regno di York
, e quello di
Strathclyde
fu gravemente colpito. Il re di Fortriu
Eogan mac Oengusa
, il re di Dal Riata
Aed mac Boanta
, e molti altri, furono uccisi in una grande battaglia contro i Vichinghi nell'839.
[20]
L'ascesa di
Cinaed mac Ailpin
(Kenneth MacAlpin) intorno all'840, nel periodo successivo a questo disastro, porto al potere la famiglia che avrebbe presieduto negli ultimi giorni del regno dei pitti fondando il nuovo regno di Alba, sebbene Cinaed stesso non fosse mai stato altro che il re dei pitti.
Quando era al trono il nipote di Cinaed,
Caustantin mac Aeda
(900?943), il Regno dei Pitti divenne il Regno di Alba. Il mutamento da terra dei Pitti ad Alba non puo essere stato rilevante inizialmente; invero, dato che non sappiamo il nome pitto della loro terra, c'e da supporre che non ci sia stato affatto un cambiamento. I Pitti, insieme con la loro lingua, non sparirono improvvisamente del tutto. Il processo di gaelicizzazione continuo sotto Caustantin e suoi successori. Quando gli ultimi abitanti di Alba furono pienamente gaelicizzati, diventando Scotti, probabilmente durante l'
XI secolo
, i Pitti furono presto dimenticati.
[21]
Successivamente essi sarebbero riapparsi in
miti
e
leggende
.
[22]
La storia antica della patria dei Pitti e insicura. Nei periodi successivi sono esistiti dei re che hanno governato su regni separati; un re, talvolta due, piu o meno dominavano i loro vicini inferiori.
[23]
De Situ Albanie
, un tardo documento, la "Cronaca Pitta" (
Pictish Chronicle
), il
Duan Albanach
, insieme a leggende irlandesi, sono stati utilizzati per dimostrare l'esistenza dei sette regni pitti. Questi sono elencati come segue:
(con l'asterisco quelli noti per avere avuto re o sono attestati altrimenti nel periodo pitto)
Possono essere esistiti regni piu piccoli. Alcune evidenze suggeriscono che un regno pitto esistesse anche nelle
isole Orcadi
.
[27]
De Situ Albanie
non e il piu attendibile fra le fonti, e il numero di regni, uno per ognuno dei sette figli di
Cruithne
, l'
eponimo
fondatore dei Pitti, possono avere abbastanza terre da non essere creduti.
[28]
Senza badare all'esatto numero di regni e ai loro nomi, si puo dire che la nazione pitta non fosse mai stata un'unita.
Per la maggior parte della storia pitta documentata, il regno di Fortriu sembra quello dominante, in modo tale che il
Re di Fortriu
e il
Re dei Pitti
possono significare una e la stessa cosa negli annali. Questo precedentemente si congetturava che giacesse nella zona intorno a
Perth
e nello
Strathearn
meridionale, dal momento che un recente lavoro ha convinto coloro che lavoravano nel campo che Moray (un nome che si riferisce ad un'area molto piu vasta dell'Alto Medioevo piuttosto che alla
contea di Moray
), fosse il centro di Fortriu.
[29]
Si e spesso detto che i Pitti praticassero la successione
matrilineare
in base a quanto raccontano le leggende irlandesi e a quanto viene affermato nella storia di
Beda
. In realta, Beda semplicemente dice che i Pitti usassero la successione matrilineare in casi eccezionali.
[30]
I re dei pitti, quando Beda scriveva che fossero Bridei e Nechtan, figli di Der Ilei, il quale invero reclamo il trono per mezzo della loro madre Der Ilei, figlia di un piu antico re pitto.
[31]
In Irlanda si attendeva che i re fossero individuati fra coloro che avevano avuto un bisnonno che era stato re.
[32]
Ai padri regali non succedevano frequentemente al trono i loro figli, non perche i Pitti praticassero la successione matrilineare, ma perche ad essi di solito succedevano i loro fratelli o cugini, uomini probabilmente piu esperti nell'autorita e con il supporto necessario per essere re.
[33]
Nella storia dei Pitti, la natura della regalita muto considerevolmente nel corso dei secoli. Mentre i re dovevano essere abili condottieri con successo nella guerra, per mantenere la loro autorita, la regalita divenne piuttosto meno personalizzata e piu istituzionalizzata durante questo periodo. La regalita burocratica fu ancora di la a venire quando la terra dei Pitti divenne Alba, ma il sostegno della chiesa, e l'apparente capacita di un piccolo numero di famiglie di controllare il potere regale per buona parte del periodo, che va dal tardo VII secolo in poi, forni un considerevole grado di continuita. Durante lo stesso periodo, i vicini dei Pitti di Dal Riata e Northumbria affrontarono difficolta notevoli come la stabilita di successione e l'autorita di cui essi avevano precedentemente beneficiato, tanto da venire a una fine.
[34]
I successivi
Mormaer
si pensava fossero stati istituiti al tempo dei Pitti, e fossero dunque stati copiati, o ispirati dagli usi praticati in Northumbria.
[35]
E poco chiaro se i Mormaer fossero originariamente i primi re, ufficiali reali o nobili locali, o una qualche combinazione di queste. Inoltre, le contee pitte e le cariche di '
thane
', tracce delle quali sono state trovate in periodi successivi, si pensava fossero state adottate dai loro vicini meridionali.
[36]
La cultura materiale dei pitti mostra una societa non facilmente distinguibile da quelle dei vicini gaelici e britanni e neppure molto diversa dagli
anglosassoni
del sud. Come per la maggior parte dei popoli del nord
Europa
della tarda antichita, i pitti erano
agricoltori
che vivevano in piccole comunita.
Bestiame e cavalli erano un segno evidente di ricchezza e prestigio, le pecore e i maiali venivano invece allevati ampiamente, mentre i toponimi indicano come la
transumanza
fosse pratica diffusa e comune. Gli animali erano piccoli rispetto a quelli successivi, anche se i cavalli furono importati dalla Britannia in Irlanda per ingrandire i cavalli nativi del luogo. Le testimonianze scultoree attestano che la caccia veniva praticata con i cani e anche, diversamente dall'Irlanda, con i falchi.
La produzione di cereali comprendeva
frumento
,
orzo
,
avena
e
segale
. Le verdure includevano cavoli, verza, cipolle, porri, rape, carote e specie non piu comuni. Sembra che venissero raccolte piante quali aglio, ortiche e
crescione
. L'economia pastorale presuppone che fossero ampiamente disponibili pellame e cuoio. La lana era la fonte principale per le fibre dei vestiti e anche il lino era molto comune, anche se non e chiaro se venisse prodotto per le fibre, per l'olio, o come alimento. Pesce, crostacei, animali marini e balene furono a lungo sfruttati sui litorali e i fiumi. L'importanza degli animali porta a pensare che la carne e i latticini fossero una parte importante della dieta della gente ordinaria, mentre e probabile che le elite mangiassero soprattutto carne proveniente dall'allevamento e dalla caccia.
Non si conoscono aree di insediamento piu densamente popolate paragonabili a quelle che si trovavano intorno a importanti fortezze coeve in Gallia e nella Britannia meridionale, ne altri centri urbani di rilievo. Non si e a conoscenza di citta in Scozia anteriori al
XII secolo
.
La tecnologia d'uso quotidiano non e ben attestata, ma dai pochi resti archeologici rinvenuti emerge come questa fosse simile a quella in uso in Irlanda e nell'
Inghilterra
anglosassone. I pitti all'inizio vennero associati con la
pirateria
e le scorrerie lungo le coste della
Britannia romana
. Ancora nel
Tardo Medioevo
la linea di demarcazione tra commercianti e pirati era vaga, ragion per cui e logico pensare che fossero entrambi a seconda delle occasioni. Generalmente si pensa che il commercio sia crollato con il collasso dell'
Impero romano
, cosa, pero, probabilmente esagerata. E comunque vero che ci sono solo poche prove di commerci a lunga distanza con la
Pittavia
.
I
crannog
(isole artificiali fortificate, costruite in un lago o stagno), che furono costruiti nel
Neolitico
in Scozia e Irlanda, sarebbero poi stati ricostruiti e in alcuni casi mantenuti in uso al tempo dei pitti. Benche molte chiese fossero in legno, a partire dagli inizi dell'
VIII secolo
, se non prima, alcune vennero realizzate in pietra.
Un esempio di arte dei pitti e quella delle pietre monumentali, che presentano iscrizioni in latino e
ogham
non tutte decifrate, perche il significato di questi simboli e oscuro. Sono state proposte numerose spiegazioni esoteriche di questi simboli, ma la conclusione piu semplice e che questi simboli non siano altro che i nomi di coloro che avevano innalzato queste pietre o che su queste erano commemorati. L'arte dei pitti puo essere classificata come
celtica
e poi
hiberno
-
sassone
. Le arpe sono indicate come tipiche dei pitti, effettivamente l'arpa propriamente detta, in contrasto con la
lira
, potrebbe aver avuto origine in Scozia. I poeti irlandesi hanno rappresentato i corrispettivi pitti come molto simili a loro stessi.
Si presume che l'antica religione pitta avesse, in genere, rassomiglianze con il
politeismo celtico
, sebbene dell'era pre-cristiana restino solo i
nomi di luoghi
. La data in cui l'
elite
pitta venne convertita al
Cristianesimo
e incerta, ma ci sono tradizioni che collocano
San Palladio
nella terra dei Pitti dopo aver lasciato l'
Irlanda
, e collegano
Abernethy
a
Santa Brigida d'Irlanda
.
[37]
San Patrizio
si riferisce ai "pitti apostati", mentre il poema
Y Gododdin
non segnala i pitti come pagani.
[38]
Beda scrisse che
Niniano di Whithorn
(confuso da alcuni con San
Finnian di Moville
, morto nel 589 circa), avesse convertito i pitti meridionali.
[39]
Un recente lavoro archeologico a
Portmahomack
situa la fondazione del
monastero
la, un'area che una volta si disse essere tra le ultime convertite, nel tardo
VI secolo
.
[40]
Questa e contemporanea a
Bridei mac Maelchon
e Columba, ma il processo di instaurazione della Cristianita attraverso la terra dei Pitti sara esteso ad un periodo molto piu lungo.
La terra dei Pitti non fu unicamente influenzata da
Iona
ed
Irlanda
. Essa fu anche legata alle chiese in Northumbria, come si e visto nel regno di
Nechtan mac Der Ilei
. L'espulsione riportata dei monaci ed ecclesiastici di Iona fatta da Nechtan nel 717 puo essere stata correlata alla controversia riguardo alla datazione della Pasqua, e alla consuetudine della tonsura dei chierici, dove Nechtan sembra avere favorito gli usi romani, ma puo ugualmente essere stato intenzionato ad aumentare il potere regale sopra la chiesa.
[41]
Tuttavia, l'evidenza dei nomi dei luoghi suggerisce una vasta area dell'influenza di Iona nella terra dei Pitti.
[42]
Similmente, il
Cain Adomnain
(legge di
Adomnan
,
Lex Innocentium
) annovera il fratello di Nechtan,
Bridei
, fra i suoi garanti.
L'importanza del centro monastico nella terra dei Pitti non fu forse cosi grande come in Irlanda. In aree che sono state studiate, come
Strathspey
e
Perthshire
, sembra che la struttura parrocchiale dell'
Alto Medioevo
esistesse nei primi periodi medievali. Tra i siti religiosi maggiori nella terra dei Pitti si annoverano Portmahomack, Cennrigmonaid (piu tardi
St Andrews
),
Dunkeld
,
Abernethy
e
Rosemarkie
. Pare che questi siano associati ai re Pitti, dei quali si argomenta un notevole grado di patronato regale e controllo della chiesa.
[43]
Il culto dei Santi fu, come in tutte le terre della Cristianita, di grande importanza nella piu recente
Pittilandia
. Mentre i re possono favorire grandi santi, come
San Pietro
nel caso di Nechtan, e forse
Sant'Andrea
nel caso del secondo
Oengus mac Fergusa
; molti santi minori, alcuni ora oscuri, furono importanti un tempo. Il santo pitto
Drostan
sembra avere avuto un vasto seguito nel nord nei primi periodi, ma dal
XII secolo
fu dimenticato. San Serf di
Culross
fu associato al fratello di Nechtan, Bridei.
[44]
Sembra, come e ben noto nei periodi successivi, che gruppi di nobile stirpe ebbero il loro proprio santo patrono e le loro proprie chiese o abbazie.
[45]
L'arte dei Pitti appare su pietre, manufatti metallici e piccoli oggetti di pietra ed osso, avendo similitudini con l'arte sassone e irlandese. Innanzi tutto l'arte dei Pitti si trova sulle molte
pietre pitte
ubicate in tutta la
Pittilandia
, da
Inverness
a
Lanarkshire
. Un catalogo illustrato di queste pietre fu realizzato da J. Romilly Allen come parte di
The Early Church Monuments of Scotland
, con liste dei loro simboli e modelli. I simboli e modelli sono costituiti di animali, '"arpione", "specchio e pettine", "occhiali", "mezzaluna e bastone a V". Ci sono anche borchie e lenti con pelta e disegni a spirale. I modelli sono curvilinei con incisioni di linee.
I manufatti metallici pitti si trovano dappertutto nella terra dei Pitti e anche oltre, piu a sud. Gli elementi trovati nel sud sono costituiti da pesanti catene d'argento lunghe oltre
0,5 m
, e si presume possano essere stati dei regali o portati via da predoni. E stato suggerito da Stevenson (in
Wainwright
,
The Problem of the Picts
) che queste catene formavano parte di collane "girocollo".
La lingua dei Pitti non e sopravvissuta. Le testimonianze sono limitate ai toponimi e alla onomastica trovati sui monumenti e documenti contemporanei.
L'evidenza dei
nomi di luoghi
e
nomi personali
avvalora fortemente il fatto che i Pitti parlassero delle
lingue celtiche insulari
correlate alle
lingue brittoniche
piu meridionali.
[46]
Un numero di iscrizioni sono state considerate come non-celtiche, e su questa base, e stato suggerito che anche le lingue non-celtiche fossero in uso.
[47]
Francisco Villar
[48]
include il pitto tra le lingue dal carattere non-indoeuropeo.
L'assenza di materiale scritto in lingua pitta sopravvissuto non indica una societa pre-letterata. La chiesa certamente richiese l'alfabetizzazione, e del resto essa non avrebbe potuto funzionare senza i copisti per produrre documenti liturgici. L'iconografia pitta mostra libri che si leggono e portano, e il suo stile naturalistico fornisce tutte le ragioni per supporre che tali immagini furono di vita reale. L'alfabetizzazione non era molto estesa, ma tra il clero piu anziano e nei monasteri sarebbe dovuta essere abbastanza comune.
[49]
I nomi di luoghi spesso ci permettono di dedurre l'esistenza di storici insediamenti pitti in Scozia. Quelli prefissati con "Aber-", "Lhan-", o "Pit-" indicano regioni abitate dai Pitti nel passato (per esempio:
Aberdeen
,
Lhanbryde
,
Pitmedden
,
Pittodrie
, ecc). Alcuni di questi prefissi, come "Pit-" (porzione, parte), vennero formati dopo la civilta dei pitti, e possono riferirsi alle precedenti "contee" (shires) o "
thanages
".
[50]
L'evidenza della toponomastica puo rivelare anche l'avanzata del gaelico nella terra dei Pitti. Come si e notato,
Atholl
, che significa
Nuova Irlanda
, viene attestato all'inizio dell'VIII secolo. Questo puo essere un'indicazione dell'avanzamento del gaelico. Anche
Fortriu
possiede nomi di luoghi che suggeriscono insediamenti gaelici, o influenze gaeliche.
[51]
- ^
Fonti della storia dei Pitti includono gli
annali irlandesi
- gli
Annali dell'Ulster
,
Tigernach
,
Innisfallen
,
Irlanda (i Quattro Maestri)
, e
Clonmacnoise
tutti riportano eventi accaduti nella Scozia, alcuni frequentemente; il
Lebor Bretnach
, recensione scozzese dell'
Historia Brittonum
di
Nennio
; la continuazione di
Beda
; la
Historia Regum Anglorum
di
Symeon of Durham
; gli
Annales Cambriae
; le 'vite dei santi'; e altri.
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URL consultato il 10 ottobre 2009
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, IX, Romae, typis Antonii Fulgonii, 1798.
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EN
) Vedi la discussione della creazione della Confederazione Franca a Geary,
Before France
, capitolo 2.
- ^
vale a dire da
Tacito
,
Tolomeo
, e come i
Dicalydonii
da
Ammiano Marcellino
. Notate che Tolemeo si riferisce al mare occidentale della Scozia come l'
Oceanus Duecaledonius
.
- ^
Cioe Tolomeo, Ammiano Marcellino.
- ^
La denominazione
Caledonii
viene attestata da una lapide nella Britannia romana.
- ^
A
Degsastan
nella prima decade del secolo e diverse volte sotto
Domnall Brecc
nella terza e quarta decade.
- ^
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) Per i regni di Bernicia e Northumbria, vedi per es. Higham,
The Kingdom of Northumbria
.
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) Broun, "Re Pitti", tento di ricostruire la tarda confusa storia di Dal Riata. Il silenzio negli annali irlandesi viene ignorato da Bannerman in
Il controllo scozzese sulla terra dei Pitti e le reliquie di Columba
("The Scottish Takeover of Pictland and the relics of Columba").
- ^
(
EN
) Dopo Broun, "Re Pitti", ma la storia posteriore di Dal Riata e molto oscura.
- ^
(
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) Cfr. i tentativi falliti di
Oengus mac Fergusa
.
- ^
(
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) Annalu di Ulster (s.a. 839): "I Vichinghi vinsero una battaglia contro gli uomini di Fortriu, ed Eoganan figlio di Aengus, Bran figlio di Oengus, Aed figlio di Boanta, e molti altri, quasi innumerabili, caddero la."
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(
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) Broun,
Dunkeld
, Broun,
National Identity
, Forsyth,
Scotland to 1100
, pp. 28?32, Woolf,
Constantine II
; cf. Bannerman,
Scottish Takeover
, passim, representing the "traditional" view.
- ^
(
EN
) Per esempio,
Pechs
, e forse
Pixie
. Comunque, Sally Foster cita
John Toland
nel 1726: "essi sono adatti in tutta la Scozia a fare ogni cosa pitta della cui origine essi nulla sanno." Lo stesso si potrebbe dire dei Pitti riguardo al mito.
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) Broun, "Kingship", for Ireland see, e.g. Byrne,
Irish Kings and High-Kings
, and more generally O Croinin,
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was practised by the
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