Coordinate : 40°07′N 15°14′E

Pisciotta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione ? Se stai cercando altri significati, vedi Pisciotta (disambigua) .
Pisciotta
comune
Pisciotta – Stemma
Pisciotta – Veduta
Pisciotta ? Veduta
Localizzazione
Stato Bandiera dell'Italia  Italia
Regione Campania
Provincia Salerno
Amministrazione
Sindaco Ettore Liguori ( centro-sinistra ) dal 7-5-2012
Territorio
Coordinate 40°07′N 15°14′E
Altitudine 171  m   s.l.m.
Superficie 31,24 km²
Abitanti 2 423 [1] (30-6-2023)
Densita 77,56 ab./ km²
Frazioni Caprioli , Marina di Pisciotta, Rodio
Comuni confinanti Ascea , Centola , San Mauro La Bruca
Altre informazioni
Cod. postale 84066
Prefisso 0974
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT 065096
Cod. catastale G707
Targa SA
Cl. sismica zona 3 (sismicita bassa) [2]
Cl. climatica zona C, 1 257 GG [3]
Nome abitanti pisciottani
Patrono santa Sofia , san Vito , sant'Agnello abate
Giorno festivo 30 settembre, 15 giugno, 10 agosto, 14 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pisciotta
Pisciotta
Pisciotta – Mappa
Pisciotta ? Mappa
Posizione del comune di Pisciotta all'interno della provincia di Salerno
Sito istituzionale

Pisciotta e un comune italiano di 2 423 abitanti della provincia di Salerno in Campania .

Geografia fisica [ modifica | modifica wikitesto ]

E inserita nel parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano . L'abitato principale di Pisciotta, a circa 100 km a sud del capoluogo Salerno , si e sviluppato intorno alla cima di una bassa e ripida collina prospiciente il mar Tirreno , sui cui fianchi scorrono i torrenti Fiori e San Macario. Le foci dei due corsi d'acqua delimitano piu a valle la minuscola frazione di Marina di Pisciotta, sul litorale sottostante, distante circa 3 km di strada. Piu all'interno, a circa 9 km , e a maggiore altitudine, sorge la frazione Rodio, che la leggenda vuole originata da un insediamento di Cavalieri di Rodi . [ senza fonte ] Infine, a circa sette chilometri in direzione di Palinuro si e sviluppata la frazione Caprioli , priva di un vero e proprio centro urbano, composta di diversi borghi sparsi su un'area relativamente vasta, che va dal mare alle basse colline retrostanti.

Storia [ modifica | modifica wikitesto ]

Le prime ipotesi sulle origini e sulla storia di Pisciotta sono collegate alla distruzione di Troia (650 a.C.): Nel 650 a.C. i troiani, sfuggiti all'incendio e alla distruzione della loro citta, approdarono sul lido ionico, dove fondarono Siri. Gli abitanti di Siri (sirini) avanzarono verso ovest, seguendo l'ampia valle del fiume Sinni, fino al lago e al monte Sirino (che da essi presero il nome), presso l'odierna Lagonegro. Fondata Siruci (oggi Seluce, frazione di Lauria), si spinsero fino al mar Tirreno, sul lido dell'odierno Golfo di Policastro. [ senza fonte ]

Qui essi fondarono la colonia di Pyxous (dal greco Πιξο?? ). A testimonianza di cio una rarissima serie di antiche monete, recanti, in caratteri arcaici, i nomi coniati di Sirinos e Pixoes, riferentisi, rispettivamente, alle popolazioni delle due citta di Siri e Pixous. Il nome "Pixous", dalla radice PYX , deriva dal bosso (buxus semprevivens), arbusto sempreverde delle buxacee (simbolo della giovinezza e della forza, del coraggio, della perennita del pensiero e dell'opera; ornamento dello stemma comunale di Pisciotta). Dall'etimologia greca e da quella latina derivano i nomi di Pixous, Pixo, Pixunte, Buxentum e Bussento .

Nel 194 a.C. la Pixous greca divenne la Buxentum romana e nel 915 , quando questo centro viene depredato e bruciato dai saraceni di Agropoli , ne ha gia cambiato il nome latino in quello attuale di Policastro . E l'anno 915 a segnare la nascita di Pisciotta: Gli abitanti di Bussento, dopo che i saraceni di Agropoli assalirono, saccheggiarono e diedero alle fiamme il loro villaggio, cercarono scampo sui monti e sulle alture circonvicine. Molti si trasferirono al di la del promontorio di Palinuro , dove formarono un piccolo villaggio, che chiamarono, in ricordo della perduta patria, Pixoctum, cioe piccolo Pixous. Da Pixoctum si ebbero poi Pixocta, Pissocta e Pisciotta. Nulla pero si conosce dei primi anni di vita del nuovo borgo e solo nel XII secolo , sotto Guglielmo II , troviamo per la prima volta il toponimo Pissocta, posseduta come feudo da Niello, suo cittadino.

E del 1144 il documento piu antico che riporta il nome di Pisciotta, il Catalogus Baronum . L'anno 1464 segna poi per il paese uno sviluppo notevole allorquando gli abitanti superstiti di Molpa, in seguito alla distruzione del loro villaggio si rifugiarono a Pisciotta. Fino al 2 agosto 1806 , quando Giuseppe Bonaparte re di Napoli decreto finita la feudalita. I Caracciolo ( 1270 ), i Sanseverino (nel 1400 ), i Pappacoda ( 1590 ), sono alcune delle famiglie (tra le piu potenti del regno) ad averne avuto il possesso. Fra i tanti passaggi e da segnalarsi quello del 1554 a don Sancho Martinez de Leyva , capitano generale delle regie galee per 17.000 ducati. Nel 1578 il Capitano la rivendette a don Camillo Pignatelli per 30 000 ducati .

Da segnalare sono altresi due sacerdoti locali eletti vescovi: Luigi Pappacoda , nominato Vescovo di Capaccio nel 1635 e di Lecce nel 1639 ; Giovanni Battista de Bellis di Rodio, vescovo di Telese . Nel 1708 , con i suoi 2 163 abitanti, e tra i popolosi e importanti paesi a sud di Salerno . L'anno 1806 fu teatro di duri scontri tra francesi e borboni . La guerra tra francesi e spagnoli , i moti del Cilento e l'epopea garibaldina sono i principali avvenimenti della storia che coinvolsero il paese. Il Cenotafio di Palinuro, il castello, le torri di avvistamento, la chiesa di S. Pietro e i palazzi padronali, sono alcune testimonianze di questo passato, tramandate fino ai nostri giorni. Dal 1811 al 1860 e stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al distretto di Vallo del regno delle Due Sicilie . Pisciotta si fregio del titolo di 'Comune fedele', conferito da Francesco I delle Due Sicilie per il rifiuto dei cittadini a prendere parte ai moti del 1828. [4] Dal 1860 al 1927 , durante il regno d'Italia e stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al circondario di Vallo della Lucania .

Simboli [ modifica | modifica wikitesto ]

Lo stemma, il gonfalone e la bandiera del comune di Pisciotta sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 giugno 2010. [5]

Troncato : il primo, di argento, all' olivo di verde, fustato al naturale, nodrito nel terreno di verde, fondato sulla linea di partizione; il secondo, di cielo , all'imbarcazione a vela, di rosso, con la prora a destra , fornita di tre vele quadrangolari d'argento, con il vento in poppa, la centrale piu grande, i tre alberi ed il sartiame di nero, essa imbarcazione vogante sul mare di azzurro, mareggiato di argento, fondato in punta. Ornamenti esteriori da Comune.≫

Il gonfalone e un drappo di bianco con la bordatura di azzurro. La bandiera e un drappo di bianco con la bordatura di azzurro, caricato dello stemma comunale.

Societa [ modifica | modifica wikitesto ]

Evoluzione demografica [ modifica | modifica wikitesto ]

Abitanti censiti [6]

Infrastrutture e trasporti [ modifica | modifica wikitesto ]

Strade [ modifica | modifica wikitesto ]

  • Strada Regionale 447/b Ascea-bivio Rodio-Pisciotta-stazione S.Mauro La Bruca--Foria .
  • Strada Regionale 447 racc Marina di Pisciotta-Stazione di Caprioli-Innesto SS 447 .
  • Strada Provinciale 14/a Innesto SS 447-Marina di Pisciotta .
  • Strada Provinciale 14/b Innesto ex SS 447 (Caprioli)-Valle di Marco .
  • Strada Provinciale 257 Innesto ex SS 447 (Pisciotta)-Rodio .
  • Strada Provinciale 348 Innesto SP 14/a(Stazione di Pisciotta)-Innesto ex SS 447 (verso Palinuro) .
  • Strada Provinciale 389 Innesto ex SS 447-Innesto ex SS 447/b di Villa Serena-Caprioli .

Ferrovie [ modifica | modifica wikitesto ]

Lungo la linea Battipaglia-Reggio Calabria si trova la stazione di Pisciotta-Palinuro , situata a circa 3 km da Pisciotta, lungo la strada costiera in direzione di Caprioli ; e uno scalo di una certa importanza per motivi principalmente turistici , nel quale fermano numerosi treni a lunga percorrenza.

Porto [ modifica | modifica wikitesto ]

  • Porto turistico di Marina di Pisciotta.

Amministrazione [ modifica | modifica wikitesto ]

Sindaci [ modifica | modifica wikitesto ]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 giugno 1993 5 giugno 1995 Ettore Liguori PRI Sindaco
5 giugno 1995 19 novembre 1995 Antonio Cappuccio PSI Vicesindaco f.f
19 novembre 1995 3 aprile 2005 Aniello Mautone centro-sinistra Sindaco
4 aprile 2005 20 maggio 2006 Cesare Festa centro-destra Sindaco
20 maggio 2006 27 maggio 2007 Fedele Tambasco centro-destra Vicesindaco f.f.
28 maggio 2007 6 maggio 2012 Cesare Festa lista civica Sindaco
7 maggio 2012 in carica Ettore Liguori lista civica di centro-sinistra Il Ramoscello Sindaco

Altre informazioni amministrative [ modifica | modifica wikitesto ]

Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all' Autorita di bacino regionale Sinistra Sele .

Gemellaggi [ modifica | modifica wikitesto ]

Note [ modifica | modifica wikitesto ]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori) , su demo.istat.it , ISTAT .
  2. ^ Classificazione sismica ( XLS ), su rischi.protezionecivile.gov.it .
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia ( PDF ), in Legge 26 agosto 1993, n. 412 , allegato A , Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile , 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall' url originale il 1º gennaio 2017) .
  4. ^ Copia archiviata , su rainews.it . URL consultato il 21 luglio 2018 (archiviato dall' url originale il 21 luglio 2018) .
  5. ^ Pisciotta (Salerno) D.P.R. 21.06.2010 concessione di stemma, gonfalone e bandiera , su presidenza.governo.it .
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT ;  URL consultato in data 28-12-2012 .

Voci correlate [ modifica | modifica wikitesto ]

Altri progetti [ modifica | modifica wikitesto ]

Collegamenti esterni [ modifica | modifica wikitesto ]

Controllo di autorita VIAF ( EN 138834298
  Portale Campania : accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Campania