Piazza dei Cavalleggeri
si trova a
Firenze
affacciata sull'
Arno
, tra il
Lungarno delle Grazie
e il
Lungarno della Zecca Vecchia
, con accesso anche da
Corso Tintori
e
via Tripoli
.
La piazza, che e stata definita "una sorta di terrazza al contrario, rispetto all'Arno, che vive tutta sull'imponente edificio della
Biblioteca Nazionale
" (costruito nel
1911
-
1935
), ha una storia molto antica, solo in parte rievocata dal suo nome.
Gia di proprieta del
convento di Santa Croce
, tutta l'area fu ceduta nel
1572
, su concessione di
Gregorio XIII
per l'
arcivescovo di Firenze
, al granduca
Ferdinando I de' Medici
, in cerca di spazi per una caserma di
cavalleria leggera
. Sulle macerie di questa caserma sorse poi la biblioteca, dal
1911
; la piazza era stata dedicata ai
cavalleggeri
fin dalla delibera del 25 novembre
1876
.
Originariamente di dimensioni piu limitate delle attuali, la piazza fu ampliata in concomitanza del grande cantiere della
Biblioteca Nazionale Centrale
aperto nel
1909
(che peraltro porto alla demolizione della caserma), in modo da consentire di apprezzare la monumentale facciata di quest'ultima, e questo operando essenzialmente a danno del
palazzo Guasconi
posto tra il lungarno delle Grazie e corso dei Tintori, che fu significativamente arretrato da questo lato. Viste le complesse vicende del cantiere della biblioteca, probabilmente non si arrivo a una sistemazione definitiva se non negli anni venti del Novecento, o almeno cosi sembrano indicare le carte cittadine.
Dopo l'
alluvione del 1966
, che danneggio implacabilmente la biblioteca e i suoi fondi librari, si propose di intitolare la piazza agli
Angeli del fango
, i volontari che proprio in quei giorni avevano offerto il loro aiuto agli alluvionati e al patrimonio cittadino, a partire proprio dal salvataggio dal fango dei volumi della biblioteca. Tale proposta non ando in porto, ma un anno dopo, nel
1967
, fu scoperta una lapide sotto il portico dell'istituzione.
Per consentire la gestione del traffico veicolare che qui trova una porta a controllo telematico di accesso alla
Z.T.L.
, la piazza e stata tagliata diagonalmente da una carreggiata, limitata verso l'Arno da una piazzola in cemento, e dal lato della biblioteca da una zona per la sosta degli autoveicoli, per cui in questo caso il termine piazza ha del tutto perso la connotazione di spazio di incontro e di relazione.
Gli edifici con voce propria hanno le note bibliografiche nella voce specifica.
Immagine
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N°
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Nome
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Descrizione
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1
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Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
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L'edificio sorge su una vasta area gia segnata da varie fabbriche del complesso di Santa Croce e dalla caserma dei Cavalleggeri, individuata nel 1900 per erigere la nuova sede della Biblioteca Nazionale, gia presso il
palazzo dei Giudici
. La tormentata vicenda della sua costruzione ha inizio con un concorso nazionale reso pubblico nel
1902
che individuo nel
1905
come vincitore il progetto dell'architetto
Cesare Bazzani
. Nel
1909
vennero demolite le vecchie caserme e l'infermeria dei frati, nel
1914
aperta la nuova strada delimitante l'edificio ad ovest (attuale via Magliabechi), ma subito dopo i lavori dovettero essere sospesi per il sopraggiunto conflitto mondiale. L'attivita del cantiere riprese con vigore solo con l'avvento del regime fascista, di modo che nel
1929
fu inaugurato un primo corpo, corrispondente alla tribuna dantesca e galileiana posta in angolo tra le due vie, mentre le sale di lettura vennero collocate provvisoriamente nel locale della libreria del convento di Santa Croce. Il 30 ottobre
1935
l'intero complesso fu finalmente inaugurato, ma subito risulto carente riguardo ad alcune funzioni, anche a causa della mancata realizzazione di un'ulteriore porzione della fabbrica, prevista dal progetto Bazzani, che avrebbe dovuto saldare l'ala ovest dell'edificio con il complesso del chiostro della basilica francescana. Tale porzione fu realizzata soltanto nel 1962 su progetto dell'architetto
Velio Mazzei
, e tuttavia risulto subito chiaro che nelle continue revisioni del progetto (sia per motivi economici sia per questioni formali) non si era tenuto di conto delle molteplici e complesse funzioni della struttura.
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2
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Casa Bigongiari
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In angolo con
via Tripoli
, l'edificio mostra verso piazza Cavalleggeri la nuova facciata realizzata a seguito dell'atterramento della porzione dell'antico fabbricato che un tempo avanzava sull'attuale piazza, saldandosi con gli edifici che prospettano sul
lungarno della Zecca Vecchia
. Tale demolizione e da datarsi al
1909
, legata com'e all'erezione della nuova sede della Biblioteca Nazionale Centrale e alla creazione dello spiazzato antistante il complesso. Nonostante si debbano quindi datare le facciate al secondo decennio del Novecento, queste si presentano in assoluta continuita con la tradizione ottocentesca ed escludono qualsiasi riferimento alle novita del primo Novecento. In questa casa ebbe lo studio tra il
1942
e il
1980
il pittore
Ugo Capocchini
(lo ricorda una lapide posta alla destra del portone d'ingresso) e il poeta e storico della letteratura
Piero Bigongiari
, che qui mori nel
1997
(lapide a sinistra).
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s.n.
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Palazzo Guasconi
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Il palazzo (che Emilio Bacciotti dice fondato su una casa di proprieta dell'umanista
Cristoforo Landino
) e a lungo appartenuto alla famiglia Guasconi, nota per le innumerevoli cariche pubbliche rivestite nel governo della citta. Nel suo momento di massima espansione guardava in direzione dell'attuale piazza dei Cavalleggeri con un ulteriore volume segnato da una loggia, distrutta nel
1909
per far spazio alle sistemazioni dell'area legate all'erezione della Biblioteca Nazionale: i restauri, condotti successivamente all'alluvione del 1966, hanno riportato alla luce le cinque colonne inglobate nella muratura che oggi determina il nuovo fronte.
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Nel portico d'ingresso della biblioteca si trova una targa dettata da
Bruno Migliorini
che ricorda gli
Angeli del fango
, i volontari che operarono per salvare il patrimonio fiorentino dopo l'
alluvione di Firenze
:
IN QVESTA BIBLIOTECA
E ALTROVE IN FIRENZE
DOVE L'ALLVVIONE DEL NOVEMBRE 1966
PIU AVEVA IMPERVERSATO
NVMEROSI GIOVANI ITALIANI E STRANIERI
TRA L'ACQVA E IL FANGO
CON GENEROSA ABNEGAZIONE
RECARONO AIVTO
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Sulla casa gia del pittore
Ugo Capocchini
si legge:
QUI
DAL 1942 AL 1980
EBBE LO STUDIO
UGO CAPOCCHINI
PITTORE
CHE IN FIGURE MODERNE
INFUSE ANTICA GRAZIA
IL COMUNE POSE
L'ANNO 1985
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Accanto, nel 2016, e stata collocata dal Comune un'altra lapide dedicata a
Piero Bigongiari
:
RISALI L'ARNO E VISSE
IN QUESTA CASA
DALLA SECONDA GUERRA
ALLA FINE DELLE TRACCE
SALVATO DALLE ACQUE E DAL FUOCO
IL POETA
PIERO BIGONGIARI
1914 - 1997
GABBIANO O CORVO BIANCO
ANCORA GRIDA NEL CIELO
REALE E IMMAGINARIO
IL COMUNE DI FIRENZE POSE NELL'ANNO 2016
PER IL 50° ANNIVERSARIO DELL'ALLUVIONE
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- Comune di Firenze,
Stradario storico e amministrativo della citta e del Comune di Firenze
, Firenze, Tipografia Barbera, 1913, p. 29, n. 201;
- Piero Bargellini
, Ennio Guarnieri,
Le strade di Firenze
, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, I, 1977, p. 221.
- Francesco Cesati,
La grande guida delle strade di Firenze
, Newton Compton Editori, Roma 2003.