La
parabola del buon samaritano
e una
parabola di Gesu
, narrata nel
Vangelo secondo Luca
10,25-37
[1]
che mette in risalto la misericordia e la compassione
cristiana
da mostrare verso il nostro prossimo, chiunque esso sia.
≪Un dottore della Legge si alzo per metterlo alla prova: ≪Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?≫. Gesu gli disse: ≪Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?≫. Costui rispose: ≪Amerai il Signore Dio tuo
con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso≫. E Gesu: ≪Hai risposto bene; fa' questo e vivrai≫. Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesu: ≪E chi e il mio prossimo?≫. Gesu riprese:
≪Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappo nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un
sacerdote
scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passo oltre dall'altra parte. Anche un
levita
, giunto in quel luogo, lo vide e passo oltre. Invece un
Samaritano
, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fascio le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo
giumento
, lo porto a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e cio che spenderai in piu, te lo rifondero al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che e incappato nei briganti?≫. Quegli rispose: ≪Chi ha avuto
compassione
di lui≫. Gesu gli disse: ≪Va' e anche tu fa' lo stesso≫.≫
I sacerdoti erano religiosi che officiavano nel
tempio a Gerusalemme
. I leviti erano coloro i quali frequentavano assiduamente il tempio collaborando alla vita del tempio stesso con varie mansioni, anch'essi, come i sacerdoti, erano ritenuti da tutti molto religiosi.
I quattro personaggi principali della parabola: vittima (giudeo), sacerdote (giudeo), levita (giudeo), e
samaritano
(I samaritani erano un popolo idolatra che, anche occupando le terre d'Israele, non ne conoscevano il culto all'Eterno ed erano odiati dai giudei),
discendono
da Gerusalemme in direzione di Gerico. Fra samaritani e giudei non correva buon sangue, si disprezzavano a vicenda. Il disprezzo era tale, come mostrato dal racconto di (
Giovanni
4,9
[2]
), che le relazioni fra i due popoli erano molto tese (
Ma la Samaritana gli disse [a Gesu]: ≪Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?≫ I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani
- CEI 1974).
Il racconto comincia quando un
dottore della Legge
domanda a Gesu che cosa e necessario per ottenere la vita eterna, con lo scopo di metterlo in difficolta. Gesu, in risposta, chiede al dottore cosa dice la legge di
Mose
a tale proposito. Quando il dottore cita la
Bibbia
, e precisamente: "amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze" (
Deuteronomio
6,5
[3]
) e la legge parallela "amerai il tuo prossimo come te stesso" (
Levitico
19,18
[4]
), Gesu dice che ha risposto correttamente e lo invita a comportarsi di conseguenza.
A questo punto il dottore chiede a Gesu di spiegargli chi e il suo
prossimo
. Gesu gli risponde con la parabola.
Al termine della parabola Gesu chiede al dottore della legge chi dei tre sia stato "il prossimo" dell'uomo derubato. Il dottore non risponde direttamente "il samaritano" ma indirettamente "chi ha avuto compassione di lui".
Gesu conclude: "Va' e anche tu fa' lo stesso". La risposta dello Scriba e essa stessa un "miracolo", infatti si discuteva su quale fosse il comandamento piu importante e la conclusione nota a tutti era il riposo del Sabato, riposo che anche Dio osserva. Per questo l'osservanza del sabato equivaleva all'osservanza dell'intera legge. Gesu non osserva i Sabato e trasgredisce pubblicamente tale comandamento. La risposta dello scriba e sorprendente , infatti, tralasciando il
Deuteronomio
, essa e parte della preghiera che tutti i giorni (
Shema Israel
) mattina e sera entra nella liturgia ebraica, senza "l'ascolta Israele", ovvero rivolgendola al mondo intero. "Amerai il tuo prossimo come te stesso" e invece uno dei tanti precetti nemmeno tanto conosciuti. Ma il problema sullo sfondo e l'osservanza o meno della legge che si riteneva venisse da Dio. Infatti il Sacerdote ed il Levita evitano di toccare un morto o il sangue che li avrebbe resi "impuri". Tra L'uomo e la legge che si credeva venisse da Dio scelgono la Legge senza esitare. Il Samaritano ebbe "compassione", una azione propria di Dio e, incurante della legge e dei precetti salva quella persona. Come dire che Dio, tra la legge e il benessere dell'Uomo sceglie l'uomo ed agisce anche attraverso quelli che consideriamo indegni e nemici. Per questo la compassione diventa "misericordia" nella risposta imbarazzata dello scriba.
L'insegnamento della parabola consiste nell'invito ad aiutare il prossimo chiunque esso sia e ad amare anche i propri nemici.
Al tempo di Gesu, l'ostilita fra giudei e Samaritani e ancora viva, i samaritani vengono considerati scismatici, se non veri e propri pagani. Gesu stesso (Matteo 10,5) proibisce ai suoi discepoli di predicare in citta samaritane, trattandole come ostili a priori.
Ma e proprio per questo motivo che Gesu, raccontando la parabola del buon samaritano, sceglie uno di loro come esempio per spiegare l'attenzione che bisogna avere verso il prossimo (Luca 10,25-37), mostrando che e preferibile un "eretico" "senzadio" come un samaritano, ma che si comporta con amore verso il prossimo, di quanto non siano dei sacerdoti e dei leviti, le cui convinzioni siano del tutto ortodosse ma che si comportano senza alcuna carita verso il loro prossimo. Il vero credente, per questa parabola, e chi nelle azioni segue l'esempio di Cristo, e non chi si reca al culto nel tempio piu "ortodosso". Gesu attraverso la parabola vuole quindi enfatizzare l'importanza della morale, della compassione e del giusto comportamento da tenere nei confronti degli altri, anteponendo quindi l'amore e l'etica alle formalita e alle differenze religiose, che dopo tutto, almeno in questo caso, non sono cosi importanti. Resta comunque irrisolta la questione se i briganti, il sacerdote e il levita vadano comunque amati oppure no.
Lo stesso vale per l'episodio della "samaritana al pozzo di Giacobbe" (Giovanni 4), il cui comportamento e ancora piu "paradossale" in quanto lei, "miscredente", se non addirittura "pagana", e capace di comprensione di cose che i credenti ortodossi, che pure hanno avuto l'educazione necessaria per comprenderle, non arrivano a capire.
Ancora in Luca 17,11-19, quando Gesu guarisce dieci lebbrosi, uno solo di loro e capace di gratitudine e va da lui a ringraziarlo, ed e un samaritano.
Pare tuttavia evidente che i giudei, anche nel periodo della dominazione romana, continuassero comunque ad avere una certa ostilita nei confronti dei samaritani. Gesu stesso, mentre insegna al tempio, viene accusato dai suoi nemici di essere posseduto dal diavolo e di essere un samaritano (Giovanni 8,48).
Questa parabola e una delle piu famose del
Nuovo Testamento
; la sua influenza e tale che, nella cultura occidentale, viene detta
buon samaritano
la persona generosa pronta a fornire aiuto a chi ne ha bisogno.
Secondo il
Jesus Seminar
, questa parabola e da considerarsi un detto autentico di Gesu, con certezza pari all'81%
[5]
.
Secondo
Ed Parish Sanders
,
teologo
ed accademico
statunitense
, la parabola dimostra in maniera inequivocabile l'etica di Gesu
[6]
.
- ^
Lc 10,25-37
, su
La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet
.
- ^
Giovanni 4,9
, su
La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet
.
- ^
Deut 6,5
, su
La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet
.
- ^
Lev 19,18
, su
La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet
.
- ^
The Five Gospels: The Search for the Authentic Words of Jesus
(1993) Polebridge Press (Macmillan),
ISBN 0-02-541949-8
- ^
The Historical Figure of Jesus
, pag. 6, Penguin Books Ltd, 1993,
ISBN 0-14-014499-4