Leone IV
(
Roma
,
790
?
Roma
,
17 luglio
855
) e stato il 103º
papa
della
Chiesa cattolica
, che lo venera come
santo
. Il suo pontificato duro dal 10 aprile
847
fino alla sua morte.
Romano di nascita ma, come precisa il
Gregorovius
, "di stirpe longobarda" (figlio di Rodualdo o Ridolfo
[1]
) e monaco
benedettino
nel monastero di San Martino presso la
Basilica di San Pietro
[1]
, fu suddiacono sotto
papa Gregorio IV
che lo aveva in stima
[1]
e venne scelto all'unanimita per succedere a
Sergio II
quand'era
cardinale arciprete dei SS. Quattro Coronati
[2]
. Il pericolo incombente dei
Saraceni
, che gia avevano assalito la citta l'anno prima, indusse i Romani a consacrare Leone in gran fretta, senza aspettare la conferma dell'imperatore
Lotario I
[2]
, il 10 aprile
[3]
(secondo il Moroni l'11 aprile
[4]
, mentre il sito del Vaticano riporta il 10 maggio
[5]
) dell'847. La consacrazione era stata irregolare, poiche era avvenuta
sine nomina imperatoris
e dunque senza il suo beneplacito, ma
Lotario
non se ne risenti, come nel caso del predecessore
papa Sergio II
, probabilmente perche era ben consapevole della mancata difesa di Roma dall'assalto dei Saraceni
[2]
.
Ad accrescere le ansie della popolazione, gia preoccupata per i
Saraceni
, nello stesso anno 847 si verifico prima un violento
terremoto
(che, tra l'altro, fece crollare una parte del
Colosseo
), seguito da un grave incendio che distrusse la zona di
Borgo
e giunse a minacciare il porticato della
basilica di San Pietro
. Secondo il
Liber Pontificalis
, Leone avrebbe estinto miracolosamente l'incendio impartendo la solenne benedizione. L'evento rappresenta il soggetto di un affresco di
Raffaello
, l'
Incendio di Borgo
, che si trova nella "
Stanza dell'Incendio
" all'interno dei
Musei Vaticani
. Ecco quanto narrato dal
Liber Pontificalis
:
(
LA
)
≪Et alium miraculum ipse almificus papa perfecit, quod enarrare breviter incoemus. In ipso vero quod superius memoravimus pontificii sui exordio, Saxorum vico validus ignis invasit, qui flammarum virtutibus cuncta conburere cepit validius ... Sed ventorum flatibus altius extendebatur ignis in aere, cuncta conburens atque comminuens, ita ut propius beati Petri principis apostolorum basilicae pervineret ... Quo audito, ipse beatissimus pontifex illic celeri cursu profectus est, et obvius ante ignis impetum se praeparavit, Dominum depreceari caepit ut ipsius incendii flammas extingueret; et crucis propriis faciens signaculum digitis, amplius ignis extendere flamma non potuit; beati virtutem ferre non valens pontificis, extinctus flammas redegit in cinerem.≫
(
IT
)
≪E proprio quel santo papa compi un altro miracolo, del quale iniziamo a raccontare fra poco. Al momento dell'inizio stesso del suo pontificato, come dicemmo prima, un grande incendio si diffuse nel quartiere dei Sassoni, incendio che inizio a bruciare assai violentemente ogni cosa per via della forza delle fiamme ... Ma il fuoco fu propagato in aria dalle raffiche dei venti, bruciando e distruggendo tutte le cose, cosicche giunse nelle vicinanze della Basilica del Beato Pietro, Principe degli Apostoli ... Avendo avuto notizia di cio, il santissimo pontefice in persona raggiunse quel luogo con una corsa veloce, si predispose davanti all'impeto del fuoco, e inizio a pregare Dio di estinguere le fiamme di quello stesso incendio; e facendo il segno della croce, il vasto incendio non pote estendere le sue fiamme e, non potendo sostenere la virtu del beato pontefice, il fuoco estinto fece diventare le fiamme in cenere.≫
Quando sali al soglio pontificio, papa Leone si ritrovo vescovo di una citta in rovina, a causa dei danni compiuti dai Saraceni nell'agosto dell'846. Il pericolo dei pirati, che stavano assediando
Gaeta
, era piu che mai attuale, e le preoccupazioni dei Romani imponevano d'intervenire immediatamente sulla difesa della citta e sul restauro delle sue mura di cinta. Tra l'848 e l'849, con i soldi inviati dall'imperatore e con quelli del
patrimonium Sancti Petri
, riparo i danni alle
mura
, rinforzo e fortifico tutte le
porte
e riedifico una quindicina di torri; due di queste, poste sulle sponde opposte del
Tevere
nei pressi della
porta Portuensis
, vennero collegate da una catena che poteva essere tesa in modo da sbarrare l'accesso in citta dal fiume
[6]
.
La grandezza di Leone IV non consistette soltanto nel ridare a Roma sicurezza dopo la terribile incursione musulmana, ma anche nel prevenire nuovi attacchi pirateschi. Nell'incombenza del pericolo, il pontefice nell'
849
costitui una coalizione navale non solo per difendere Roma, ma anche per mettere a tacere, per il tempo piu lungo possibile, le scorribande saracene e per restituire sicurezza ai traffici commerciali. Grazie alla sua autorita spirituale riusci a convincere, a grandi linee
[7]
, i sovrani dei ducati di
Amalfi
,
Gaeta
,
Napoli
e
Sorrento
, a formare una potente flotta che si contrapponesse a quella saracena, che gia puntava le coste laziali
[3]
[4]
[6]
per invadere e distruggere Roma. La vittoria arrise alla flotta cristiana guidata da
Cesario Console
, figlio del duca di Napoli, schierata all'imbocco del porto di Ostia, ma fu in parte favorita anche da una violenta tempesta che contribui a sbaragliare lo schieramento saraceno. Lo stesso Raffaello contribui successivamente a rendere memorabile l'impresa dei marinai della Lega Campana immortalando con un mirabile affresco la
battaglia di Ostia
nelle stanze vaticane.
[6]
[8]
.
All'epoca in cui l'imperatore
Aureliano
doto la citta di Roma di una cinta muraria difensiva, non si ravviso la necessita di racchiudere nella cerchia anche il
Colle Vaticano
, ma ora, a distanza di alcuni secoli, l'area si era abbondantemente popolata e la
Basilica di San Pietro
era diventata il centro della cristianita occidentale. Leone fece dunque presente a
Lotario
, considerato anche il saccheggio saraceno dell'846, la necessita di racchiudere anche l'area vaticana entro mura difensive. Ottenuto il consenso (e il cospicuo contributo economico) imperiale, in tre anni fu innalzata un'opera poderosa che racchiudeva la Basilica e il quartiere circostante. L'opera fu inaugurata il 27 giugno 852, con solenni cerimonie e una processione che vide il papa, i piu alti prelati, la nobilta e il popolo romano percorrere a piedi tutto il perimetro delle nuove mura, con benedizioni, salmi e inni
[4]
[6]
[9]
. Secondo il
Gregorovius
, alla costruzione del muro di difesa voluto da Leone partecipo anche un certo numero di Saraceni, presi prigionieri dopo la
battaglia di Ostia
e utilizzati come schiavi.
Le opere di difesa interessarono non solo la citta di Roma, ma anche tutti i centri dello Stato della Chiesa colpiti e danneggiati dalle incursioni saracene. Oltre a riparare i danni alle basiliche di
San Pietro
e di
San Paolo
, e dotarle di nuovi e piu ricchi e sfarzosi arredi e tesori, Leone dunque riedifico e fortifico l'antico scalo marittimo di
Portus
, alla foce del
Tevere
, che ripopolo con profughi provenienti dalla
Corsica
. Intervenne anche sul porto di
Centumcellae
(l'odierna
Civitavecchia
)
[3]
, ma piuttosto che ricostruire la citta distrutta ritenne piu opportuno trasferire l'intera popolazione a poche miglia di distanza, in una nuova citta che battezzo
Leopoli
[10]
. Ricostrui l'antica Corneto, al posto della distrutta
Tarquinia
, e riedifico, o per lo meno fortifico
Horta
(
Orte
) ed
Ameria
(
Amelia
), importanti centri dell'ex
Corridoio Bizantino
sulla
Via Amerina
che, privi di protezione, erano stati abbandonati dagli abitanti all'arrivo dei
Saraceni
[6]
[11]
.
Particolarmente intensa fu anche l'opera di aiuto alla popolazione, con rifornimento di generi alimentari
[3]
, e di amministrazione del
patrimonium Sancti Petri
, con l'edificazione di nuove chiese ed il restauro di molte danneggiate o distrutte, opera che gli valse l'appellativo di ≪restauratore di Roma≫
[6]
.
I rapporti con Lotario e suo figlio ed erede
Ludovico II
non furono tesi ma neanche idilliaci: pesava comunque, in senso negativo, il mancato aiuto dato a Roma durante l'attacco saraceno dell'846 e il mancato contributo militare alla lega navale organizzata dal pontefice. Nel complesso, comunque, le relazioni tra Chiesa e Impero furono abbastanza stabili, registrando ora momenti positivi, ora lievi periodi di crisi.
Su richiesta di
Lotario
, il giorno di
Pasqua
dell'850 Leone incorono imperatore suo figlio Ludovico: si trattava evidentemente di una riaffermazione del prestigio e del privilegio pontificio di compiere un tale atto.
Nell'855 un grave episodio rischio di minare seriamente i rapporti con l'impero: Daniele, il
magister militum
di Roma, avanzo nei confronti di Graziano, comandante della milizia e personaggio molto vicino al papa, l'accusa di tramare per un riavvicinamento dello Stato della Chiesa all'impero orientale. Il papa stesso era accusato di macchinazioni contro l'impero. Di vero, in queste accuse, c'erano solo le voci di malcontento dei Romani che, di fronte all'inerzia dimostrata dall'imperatore nella questione dei
Saraceni
, vagheggiavano effettivamente un ritorno ai Bizantini che avrebbero forse potuto curare meglio gli interessi della citta. Nonostante le assicurazioni di Leone sull'infondatezza delle accuse e la sua disponibilita a sottomettersi ad un giudizio, Ludovico si precipito a Roma dove volle mettere a confronto Daniele e Graziano. Le accuse si rivelarono completamente infondate e Ludovico riparti, lasciandosi dietro una ben magra figura del partito franco.
Ancora nell'855 si reco a Roma per fare visita a Leone
Etelvolfo
, sovrano dei sassoni inglesi, con suo figlio, il futuro
Alfredo il Grande
, per essere incoronati dal pontefice
[11]
. Questo gesto cosi singolare (i Pontefici avevano il diritto di incoronare gli imperatori, ma non di confermare altri re), diede il via ad un rapporto tra sfera civile e religiosa ancora piu stretto, in cui i regnanti cercavano di ottenere il riconoscimento della propria sovranita per grazia divina
[6]
.
Leone indisse due concili, nell'850 e nell'853, per dirimere una questione disciplinare che porto alla scomunica e poi alla deposizione di
Anastasio
, cardinale di
S. Marcello
che aveva abbandonato la sua diocesi e, sordo ai richiami del papa, si era stabilito ad
Aquileia
(divenendo nell'
855
l'
antipapa Anastasio III
).
Difficolta si presentarono inoltre nelle relazioni con l'
arcivescovo di Ravenna
, a causa di alcune rivendicazioni giurisdizionali che il pontefice romano riservava a se. L'arcivescovo si considerava l'erede diretto dell'
esarca bizantino
e pretendeva di mantenere un'indipendenza sostanziale da Roma (
autocefalia
). Nel breve pontificato leonino, i dissidi si riacuirono, tanto che nell'
852
l'
establishment
ravennate organizzo l'assassinio di uno dei legati pontifici, gesto che porto il papa stesso a recarsi a Ravenna e ad estradare a Roma uno degli omicidi, che fu individuato nel fratello dell'arcivescovo
[3]
.
Secondo quanto riporta il Moroni, Leone IV creo, in due sole ordinazioni, 63 vescovi, 19 preti e 8 diaconi
[11]
.
Papa Leone fu il primo pontefice a contare, nei documenti ufficiali, l'inizio del suo pontificato, datandoli in base all'anno di regno
[4]
.
Leone IV mori il 17 luglio dell'855, e fu sepolto in
San Pietro
[5]
[11]
.
Papa Leone IV e venerato come
santo
dalla
Chiesa cattolica
, che ne ricorda la memoria liturgica il
17 luglio
[12]
:
(
LA
)
≪Romae depositio sancti Leonis Papae IV≫
(
IT
)
≪A Roma la testimonianza di san Leone IV Papa≫
Papa Leone IV e interpretato da
Trevor Howard
nel film
La Papessa Giovanna
(
1972
).
- ^
a
b
c
Moroni
, p. 23
.
- ^
a
b
c
Rendina
, p. 269
.
- ^
a
b
c
d
e
Marazzi
.
- ^
a
b
c
d
Moroni
, p. 24
.
- ^
a
b
Leone IV
, su
w2.vatican.va
, vatican.va.
URL consultato il 16 agosto 2015
.
- ^
a
b
c
d
e
f
g
Rendina
, p. 270
.
- ^
LEONE IV, santo
, in
Treccani.it
.
URL consultato il 5 dicembre 2019
.
- ^
Anche l'episodio della
battaglia di Ostia
fu immortalato da
Raffaello
in un
affresco
nella stessa
Stanza dell'Incendio di Borgo
all'interno dei
Musei Vaticani
.
- ^
Moroni
, pp. 24-25
.
- ^
Ferdinand Gregorovius
riporta che gli abitanti di Leopoli decisero di tornare nella loro citta originaria e ricostruirla, cambiandole il nome in
Civitas vetus
, appunto Civitavecchia, ma il sito di Leopoli, poi denominato
Cencelle
, risulta essere stato abitato fino al
XV secolo
.
- ^
a
b
c
d
Moroni
, p. 25
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