Pandino
comune
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Pandi'(Cremasco)
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Via Umberto I
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Localizzazione
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Stato
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Italia
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Regione
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Lombardia
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Provincia
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Cremona
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Amministrazione
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Sindaco
| Piergiacomo Bonaventi
(
centro-destra
) dal 27-6-2019 (2º mandato dal 9-6-2024)
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Territorio
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Coordinate
| 45°24′N 9°33′E
45°24′N
,
9°33′E
? (
Pandino
)
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Altitudine
| 85
m
s.l.m.
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Superficie
| 22,3
km²
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Abitanti
| 8 891
[1]
(31-1-2024)
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Densita
| 398,7 ab./
km²
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Frazioni
| Gradella
,
Nosadello
|
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Comuni confinanti
| Agnadello
,
Dovera
,
Monte Cremasco
,
Palazzo Pignano
,
Rivolta d'Adda
,
Spino d'Adda
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Altre informazioni
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Cod. postale
| 26025
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Prefisso
| 0373
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Fuso orario
| UTC+1
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Codice
ISTAT
| 019067
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Cod. catastale
| G306
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Targa
| CR
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Cl. sismica
| zona 3
(sismicita bassa)
[2]
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Cl. climatica
| zona E, 2 557
GG
[3]
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Nome abitanti
| pandinesi
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Patrono
| santa Margherita
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Giorno festivo
| terza domenica di ottobre
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Soprannome
| Pandi
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Cartografia
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Posizione del comune di Pandino nella provincia di Cremona
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Sito istituzionale
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Modifica dati su Wikidata
·
Manuale
|
Pandino
(
Pandi
in
dialetto cremasco
) e un
comune italiano
di 8 891 abitanti
[1]
della
provincia di Cremona
in
Lombardia
.
Il toponimo deriva dal nome di persona
Pandino
, diminutivo di
Bando
/
Pando
di origine germanica
[4]
.
A partire dall'eta
medievale
, il centro abitato apparteneva al territorio della
Gera d'Adda
, possedimento
milanese
. Le localita di
Gradella
e
Nosadello
, oggi frazioni, appartenevano invece al
Contado di Lodi
.
La prima notizia documentata su Pandino risale al 1144, quando la chiesa parrocchiale risultava dipendere da quella di S. Sigismondo di Rivolta d'Adda, dato che indica che il paese all'epoca era probabilmente formato da pochissime case. Il piccolo villaggio sorge in un territorio caratterizzato dalla preminenza di boschi, inframmezzati da pascoli e qualche vigna.
La storia del comune cambia radicalmente quando il signore di Milano,
Bernabo Visconti
, vi fa costruire uno dei suoi castelli di caccia, intorno alla meta del ‘300. Da quel momento in poi possiamo immaginare che la presenza dei signori milanesi abbia fatto da attrattiva per molte persone che cercavano un luogo sicuro dove stabilirsi, sperando magari di trovare un lavoro presso il castello: la conseguenza fu che Pandino comincia pian piano ad ingrandirsi.
I vari feudatari con il passare del tempo aggiungono altre costruzioni: nel corso del XV secolo gli Sforza ordinano ai pandinesi di costruire la cerchia muraria per proteggere il villaggio dai Veneziani, che ormai erano a pochi chilometri da Pandino. Nel medesimo secolo di fronte al castello viene innalzata la chiesa di S. Marta, la cui funzione iniziale e quella di chiesa collegata al castello, in quanto Bernabo Visconti non aveva voluto una cappella nel suo maniero di caccia. Ai primi decenni del XV secolo risale anche l'apparizione della Madonna del riposo che porta alla realizzazione del santuario a lei dedicato.
I pandinesi non portano a conclusione la costruzione delle mura, che in alcuni punti vengono chiuse con dei terrapieni; i Veneziani ne approfittano, conquistano il borgo per due volte (anche perche era protetto da pochi soldati), perdendolo pero dopo la
battaglia di Agnadello
del 1509; questo fatto non impedisce qualche anno dopo ai Veneziani, uscendo da Crema che era in mano loro, di saccheggiare Pandino.
I francesi non sono stati gli unici stranieri a passare da qui: dopo la fine degli Sforza nel
1535
il ducato di Milano passa agli spagnoli e agli inizi del ‘700 agli austriaci, e truppe di tali nazioni sono transitate anche in questo territorio; non abbiamo notizie di danni causati alla fine del XVIII secolo dalle truppe napoleoniche.
Nel 1786, anche Pandino fu aggregata alla
provincia di Lodi
, tornando pero dopo
soli cinque anni
a
quella di Milano
.
All'
ultimo decennio del Settecento
risale la ricostruzione della parrocchiale in forme neoclassiche, in sostituzione della chiesa medievale ormai rovinata dal tempo.
In
eta napoleonica
(1809-1816) al comune di Pandino furono aggregate
Gradella
e
Nosadello
, originariamente nella provincia di Lodi-Crema, poi soppressa, quindi in quella di Cremona. I comuni ridivennero autonomo con la costituzione del
Regno Lombardo-Veneto
e furono aggregati definitivamente nel 1869
[5]
.
Tra il 1880 ed il 1920 la localita disponeva di una stazione posta lungo la
tranvia Lodi-Treviglio-Bergamo
.
Nel 1928, dopo un pubblico concorso, viene inaugurato il monumento ai caduti davanti al castello, in occasione del decennale della vittoria italiana nella prima guerra mondiale; ancora oggi e possibile leggere sulle lapidi i nomi dei caduti pandinesi di tutte le guerre del XX secolo.
A partire dagli
anni cinquanta
il castello diventa sede del comune di Pandino.
Lo stemma e stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 19 dicembre 1928.
[6]
≪D'argento, al
leone
al naturale, impugnante con la branca destra anteriore una
spada
manicata d'oro, posta
in sbarra
.≫
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 19 marzo 1959
[6]
, e un drappo partito di bianco e di giallo, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione
centrata
(cioe convessa verso l'alto) in argento:
Comune di Pandino
.
[7]
Tra di esse abbiamo:
Il
castello visconteo
ha un torrione angolare e un cortile interno porticato nel corso del tempo e passato dall'essere una fortezza con fossato ad essere una semplice dimora patrizia mantenendo pero gran parte dell'aspetto originario. La sua conquista e successiva alla decadenza della Repubblica di Venezia seguente l'arresto dell'avanzata verso Milano.
Abitanti censiti
[8]
Al 31 dicembre
2020
i cittadini stranieri sono 1 041. Le comunita nazionali numericamente significative sono
[9]
:
- Romania
, 361
- Egitto
, 153
- Albania
, 74
- Marocco
, 60
- Ecuador
, 56
- India
, 48
- Cina
, 48
- Ucraina
, 47
- Peru
, 24
La Fiera di primavera viene svolta dal 1887, era originariamente caratterizzata da un'offerta agricola con bestiame e macchinari per l'agricoltura, contornate da bancarelle tradizionali. Con il mutare della economia del territorio pero la fiera si e trasformata in una fiera commerciale, dove molte sono le aziende che espongono i piu svariati prodotti realizzati.
Il territorio comunale comprende, oltre al
capoluogo
, le
frazioni
di
Gradella
e
Nosadello
[10]
.
Il territorio e attraversato dalle seguenti strade:
Elenco dei sindaci dal
1985
ad oggi
[11]
.
Pandino e gemellata con
[12]
:
E inoltre legata da un rapporto di amicizia col comune di
Sorano
(
GR
) dal 2005.
Ha sede nel comune la societa di calcio G.S.D. Luisiana, che milita nel campionato di
Eccellenza
.
- ^
a
b
Dato Istat
- ^
Classificazione sismica
(
XLS
), su
rischi.protezionecivile.gov.it
.
- ^
Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia
(
PDF
), in
Legge
26 agosto 1993, n. 412
, allegato A
,
Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile
, 1º marzo 2011, p. 151.
URL consultato il 25 aprile 2012
(archiviato dall'
url originale
il 1º gennaio 2017)
.
- ^
Dizionario di toponomastica, UTET,
Torino
, 1990-1997 rist. 2010,
ISBN 88-02-07228-0
pag. 557
- ^
Regio Decreto n. 4454 del 14 giugno 1868.
- ^
a
b
Pandino
, su
Archivio Centrale dello Stato
.
URL consultato l'11 novembre 2023
.
- ^
Gonfalone
, su
Comune di Pandino
.
URL consultato l'11 novembre 2023
.
- ^
Statistiche I.Stat
ISTAT
URL consultato in data 28-12-2012
.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte:
Popolazione residente per territorio - serie storica
, su
esploradati.censimentopopolazione.istat.it
.
- ^
ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2020
, su
demo.istat.it
.
URL consultato il 24 ottobre 2021
.
- ^
Statuto Comunale
(
PDF
), Art. 2 comma 1.
- ^
Anagrafe: Ricerca e Archivio
nel sito del Ministero dell'Interno
- ^
Comuni gemellati con Pandino
, su
Comune di Pandino
.
URL consultato il 3 luglio 2023
.