Il
Palio della Marciliana
e una rivisitazione storica ed una delle principali feste popolari cittadine che si tengono annualmente a
Chioggia
, in
provincia di Venezia
. Include il Torneo della balestra e richiama ogni anno nella citta della
laguna veneta
migliaia di visitatori.
E organizzato nel terzo fine settimana di giugno e fa rivivere con una serie articolata di manifestazioni quella che era la citta del
Medioevo
negli anni che vanno dal
1378
al
1381
e che videro quella che e passata alla
storia
come la
guerra di Chioggia
, combattuta per ottenere l'egemonia negli scali commerciali d'Oriente (vedi
colonie genovesi
), tra la
Serenissima Repubblica di Venezia
e la
Repubblica di Genova
.
Dal 2011 la manifestazione e trasmessa in diretta nazionale su
Rai 3
.
[1]
La marciliana
Il termine Palio della Marciliana deriva da quello di una nave di piccolo cabotaggio in uso nel
Medioevo
.
L'imbarcazione - chiamata, appunto, marciliana - quando raggiungeva tonnellaggi di considerevole proporzione assumeva la dignita del nome
magna
.
Costruita nei cantieri navali locali, e diventata nel tempo emblema del coraggio e del valore dei marinai chioggiotti.
E stato calcolato che a tutto il
XVIII secolo
siano state diverse centinaia le marciliane impegnate a solcare il
mar Mediterraneo
orientale
[2]
.
La
guerra
di Chioggia porto alla totale distruzione di quella che era al tempo Clugia minor, oggi
Sottomarina
, ricostruita solo oltre tre secoli dopo dalla
Repubblica veneziana
che pose a difesa di questo tratto di laguna fortificazioni e decine di chilometri di
murazzi
.
Una prima svolta all'evento bellico si ebbe nell'agosto
1379
[2]
quando, infranta la rete posta a difesa dalla flotta veneziana a
Pola
, i soldati della
Repubblica di Genova
incrociarono lungo la costa veneziana trovando un varco che, dopo un attacco combinato via terra e via mare, grazie anche all'ausilio di un esercito alleato proveniente da
Padova
, li porto ad asserragliarsi in Chioggia.
Teatro finale della sanguinosa guerra fu quindi essenzialmente il centro principale, all'epoca Clugia maior, ovvero l'antica Clodia) che venne liberato definitivamente dalle armate veneziane, dopo dieci mesi di assedio, il 24 giugno
1381
.
Dalla data di quest'ultimo evento deriva la scelta delle giornate in cui si tiene il palio.
Lungo corso del Popolo, la via principale della citta, al suono dei
Musici di Clugia
vengono contestualmente allestiti banchetti, montate taverne con accanto la Torre di Montalbano e insediati gli accampamenti degli armigeri, mentre tutto intorno si svolgono danze, canti, simulazioni di combattimenti ma anche delle attivita lavorative dell'epoca, principalmente nelle
saline
(con i
Milites Castri Salinae
) e negli orti della laguna.
I balestrieri mostrano al visitatore bandiere, armature, strumenti musicali, fedeli e accurate riproduzioni di pezzi originali: una ricostruzione storica che vede impegnati centinaia di
figuranti
in abiti del
Trecento
ed in veste di spadaccini e tamburini in grado di trasportare chi assiste alla manifestazione in un suggestivo
climax
medievale.
In serata, le manifestazioni del Palio si concludono con un festoso corteo preceduto da spettacoli in tema, come l'incendio alla torre e le scene di vita quotidiana allestite nelle calli, sulle fondamenta, nelle rive e nei campi delle diverse contrade.
Il Torneo della
balestra
a Chioggia, non e sorto contemporaneamente al Palio della Marciliana (molto piu recente), ma ha origini antiche risalenti all'epoca della guerra di Chioggia. E da osservare che, curiosamente, quest'arma era uno dei punti di forza dei soldati della Repubblica di Genova che poteva contare su un
corpo di balestrieri
di tutto rispetto se non considerato fra i piu efficienti a quell'epoca.
Nel
XV secolo
vi fu, in mancanza di uno specifico riferimento in merito, una disputa intorno al fatto se al palio potessero partecipare o meno balestrieri non originari di Chioggia o che non fossero almeno veneziani.
Nel
1414
il Gran Consiglio cittadino adotto una scelta a meta strada nell'intento di accontentare sia coloro che erano favorevoli ad una estensione dei partecipanti sia quelli che invece si mostravano contrari a una tale ipotesi.
Fu pertanto deliberato di limitare ad un numero minimo di balestrieri forestieri la partecipazione ai giochi, precludendo pero a questi l'aggiudicazione di un qualsiasi premio. Un
codice
in
pergamena
con la trascrizione fedele della delibera medioevale e conservato nell'antico archivio storico cittadino.
In gara sono cinque contrade che rappresentano la comunita clugiense trecentesca: sono l'anima del palio e si contendono il primato con il tiro delle balestre grandi da banco. Il lavoro preparatorio del palio e piuttosto complesso e prevede una serie di incontri periodici che coinvolge anche scuole e istituzioni locali.
Questi i nomi e una breve descrizione delle contrade:
- Montalbano - E la contrada i cui rioni erano maggiormente ricchi di saline e valli da pesca, protette militarmente dalla torre di Nassaruolo, custodita ufficialmente dal novembre
1299
. In realta, il canale di Montalbano rivestiva una particolare importanza strategica in chiave bellica. Il suo colore e il vaio che diventa argento durante il palio, mentre il simbolo e rappresentato dalle tre torri di Montalbano, Saline e Nassaruolo.
- Sant'Andrea - Comprendeva calli dei settore nord-occidentale (anticamente l'
ultra platheam
) e nord-orientale (l'
ultra Venam
, la parte al di la del Canal Vena e del Ponte Vigo, uno dei principali della citta). Vi sorgeva l'ospedale di Santa Croce che ospitava anche pellegrini di passaggio. Il suo simbolo e il
decusse
, appunto la croce di Sant'Andrea, mentre il colore distintivo e il verde.
- San Giacomo - Costituiva il cuore dell'area urbanistica, con il palazzo pretorio sede del Podesta su cui venivano issati nei giorni di festa i vessilli comunali e marciani. Dopo la guerra di Chioggia accolse la comunita monastica di Santa Caterina, il cui monastero era andato distrutto. Il simbolo e la conchiglia di san Giacomo di Compostela (
Giacomo il Maggiore
) mentre il colore identificativo e l'oro.
- San Martino - Conglobava le contrade di quella che ora e
Sottomarina
, antica Clugia minor. Era la contrada
colta
della citta poiche diversi suoi abitanti non erano solo affermati mercanti ma anche dottori all'
universita di Padova
. La guerra di Chioggia porto alla distruzione del ponte di pietra che da San Domenico giungeva a Clugia minor e della loggia dei bandi della futura Sottomarina. Simbolo di San Martino e la cappa, appunto, di
San Martino
mentre il colore rappresentativo e il rosso.
- San Michele Arcangelo - Contrada periferica, ha come simbolo la spada e la bilancia; il colore e l'ermellino che si trasforma in nero durante la gara del palio. Pochi gli abitanti di questa contrada e tutti gravitanti intorno al monastero benedettino di San Michele Arcangelo e Santissima trinita eretto nei pressi della foce del
Brenta
, punto focale dei collegamenti con l'entroterra di Padova. Anche questo convento, peraltro gia in decadenza da inizio Trecento, fu distrutto nel corso della guerra di Chioggia prima di essere trasformato dai Genovesi in fortezza.
- Montalbano: 2003, 2006, 2007, 2008, 2010, 2013
- Sant'Andrea: 1993, 2000, 2009, 2011, 2016
- San Giacomo: 1994, 1995, 1996, 1998, 1999, 2004, 2018, 2023
- San Martino: 2001, 2002, 2005
- San Michele: 1997, 2015, 2017, 2019
Quello che segue e un sintetico repertorio dei principali termini legati al Palio della Marciliana
[2]
:
- Milites Castri Salinae
(o
Milites del
Castello delle Saline
) - Gli
uomini d'arme
costituiscono, all'interno del Palio della Marciliana, un gruppo formato da sedici elementi costituito nel
1995
. Aderenti all'ASDFISAS (Associazione Sportiva Dilettantistica Federazione Italiana Scherma Antica e Storica) preparano le loro tecniche di combattimento su trattati riguardanti la
scherma
, il costume e le
armi
in genere del periodo medioevale qui riprodotte dopo essere state forgiate appositamente per il palio da maestri artigiani. Sono posti sotto la protezione dei santi
Felice e Fortunato
, i santi patroni della citta. I costumi che indossano vengono cuciti a
Venezia
sulla base di bozzetti originali. Impegnati gia nel
Duecento
a difendere la citta dagli assalti della vicina
Padova
tesi a porre un controllo sul commercio del prezioso
sale
, issano insegne veneziane (principalmente il Leone marciano) e clugiensi (cioe di Chioggia) e scudi con emblemi araldici di nobili famiglie venete. Fanno parte della loro dotazione bellica anche scudi triangolari e
boccolieri
(scudi di dimensioni ridotte e di forma arrotondata) oltre diversi tipi di spade, fiaccole, asce e bastoni fra cui i bastoni da fuoco che costituivano una sorta di prototipo dello
schioppo
, il futuro
fucile
.
- Musici de Clugia
- Sono il gruppo musicale del palio. Formati da dieci elementi di ambo i sessi, indossano anch'essi costumi d'epoca riprodotti sulla base di dipinti e forniscono ai
Milites
lo sfondo sonoro necessario per rappresentare la
Moresca veneziana
(vedi sotto). La loro musica non e
dotta
ma vicina al comune sentire popolare ed e eseguita con strumenti antichi quali
ghironde
,
pive
,
zampogne
,
cromorni
,
piffari
,
ciaramelle
,
flauti
,
cornamuse
e
cornetti
. Ad accompagnare la loro musica sono i rulli dei tamburi dei
Tamburini di Chioggia
che scandiscono lo scambio dei diversi colpi di spada dei
Milites
. Secondo gli storici, la presenza di suonatori di strada nella citta di Chioggia e attestata sino al tardo
XVII secolo
.
- Moresca veneziana
- E una danza
armata
di antiche tradizioni eseguita dai
Milites
e che veniva rappresentata in particolari occasioni di festa nel territorio della Serenissima. Decaduta nel
1797
assieme alla Repubblica, la danza e stata recuperata per il Palio della Marciliana sulla base di documenti storici depositati all'Archivio di Stato di Venezia. E stata ripresentata per la prima volta in tempi moderni, sia pure in forma parziale, il 23 luglio del
1999
alle Giornate medioevali della
Repubblica di San Marino
e, successivamente, in forma integrale, a
piazza San Marco
al Festival europeo delle rievocazioni storiche nel
carnevale veneziano
del
2000
.