Osvaldo Cavandoli nel suo studio di
Milano
nel novembre 2000
Osvaldo Cavandoli
(
Toscolano Maderno
,
1º gennaio
1920
[1]
?
Milano
,
3 marzo
2007
[1]
) e stato un
animatore
,
regista
e
fumettista
italiano
, celebre soprattutto per aver creato e animato il personaggio de
La Linea
.
Orologio con caricatura di Osvaldo Cavandoli appeso nel suo studio a Milano
Osvaldo Cavandoli nasce il primo gennaio 1920 a
Toscolano Maderno
, sul
lago di Garda
. Pochi anni dopo la famiglia si trasferisce a Milano, dove Cavandoli cresce e vive fino alla sua scomparsa avvenuta il 3 marzo 2007. Frequenta un istituto professionale e nel 1938 viene assunto come
disegnatore tecnico
all'
Alfa Romeo
e poi alla
CEMSA
di
Saronno
. Durante la
guerra
propone le sue vignette sullo stile di vita del periodo bellico e nel 1944, rispondendo a un'inserzione sul giornale, entra nella squadra della Pagot Film. Qui avviene la sua formazione di animatore e collabora alla realizzazione del film
Lalla, piccola Lalla
e del primo
lungometraggio
italiano a
disegni animati
,
I fratelli Dinamite
.
Ormai consolidato il suo amore per il
cinema di animazione
, negli anni cinquanta si mette in proprio con l'amico d'infanzia Ugo Moroni e crea Pupilandia, azienda di produzione artigianale di film a pupazzi animati. Gira tra il 1950 e il 1957 una quindicina di film per la
pubblicita
cinematografica, tra i quali
Pinocchio
,
Laggiu nel Far West
,
La piccola guerra
e
Il nuovo Cappuccetto Rosso
e si occupa, insieme all'amico Ugo Moroni (in arte Ugo Gelsi), di ogni aspetto della realizzazione: dalla creazione del pupazzo alle migliorie tecniche alla macchina da presa.
Nel 1965-1967 lavora con
Marco Biassoni
ai
cortometraggi
pubblicitari
di
Lancillotto e Re Artu
, insieme a
Giuseppe Lagana
. Conclusa questa esperienza e raggiunta la maturita necessaria per ideare qualcosa di assolutamente personale, nel novembre 1968 disegna il primo
storyboard
con un personaggio chiamato in un primo momento Mr. Mark.
Propone il suo lavoro per
Carosello
, il contenitore pubblicitario della
Rai
in onda dal
1957
al
1977
. Massimo
Lagostina
, titolare dell'omonima fabbrica di pentole, sceglie come protagonista della sua
campagna pubblicitaria
l'originale personaggio che nasce e vive in un unico tratto bianco, che diventera il protagonista de
La Linea
. Cavandoli realizza 35
film pubblicitari
de La Linea
Lagostina
della durata di 2' 30", sulla note di
Io cerco la Titina
e doppiati da
Carlo Bonomi
, il quale presta la propria voce al personaggio utilizzando un caratteristico
grammelot
dall'accento milanese.
L'essenzialita del tratto, l'originalita del personaggio e il carattere un po' brontolone segnano il successo mondiale della Linea e la sua ascesa nell'Olimpo dei personaggi animati. All'inizio degli
anni settanta
Cavandoli riceve i suoi primi riconoscimenti nei maggiori festival di animazione, il Festival di
Annecy
e
Zagabria
, e nel
1973
esce il primo libro
La Linea
, edito da
Bompiani
.
Nel
1975
le strisce de La Linea vengono pubblicate anche su
Il Giornalino
. Nel
1977
il cineasta realizza la prima serie slegata dalla pubblicita de
La Linea
, ma negli anni successivi il suo personaggio inizia a sparire dalle reti televisive italiane, ottenendo al contrario grandi successi in tutti gli altri paesi europei. Dal
1980
Osvaldo si unisce professionalmente all'agenzia di disegnatori
Quipos
e al suo fondatore
Marcelo Ravoni
, nominato
Eroe del Fumetto
a
Cartoomics
2007, con un legame di profonda stima e amicizia.
Pupazzo caricatura di Osvaldo Cavandoli realizzato dallo stesso Cavandoli
Nel
1980
collabora con
Altan
curando la regia di 26 episodi per la serie
La Pimpa
. Negli anni successivi Cavandoli illustra il libro di epigrammi
Storielline molari
di Mario Monteverdi. Esce poi il volume
La Linea Superstar
e nel
1992
la casa editrice
Sperling & Kupfer
pubblica
Il golf e una cosa seria
, in cui La Linea illustra il regolamento del gioco, e
Versi e versacci
, raccolta di vignette satiriche su brani letterari. Le pubblicazioni con le illustrazioni della Linea si susseguono innumerevoli, fino alle piu recenti della casa editrice Gallucci.
Di tanto in tanto La Linea riappare con brevi incursioni anche nella televisione italiana, nei programmi
Galagoal
di
TMC
e
Pinocchio
della
Rai
. Nel
1998
, su invito di
Carlo Squillante
aderisce all'ANU, l'Associazione Nazionale Umoristi, partecipando a otto edizioni del
FestiValtravaglia
dell'Arte Leggera di
Porto Valtravaglia
, sul
Lago Maggiore
, e al
Bestiario di Leonardo da Vinci
presso il
Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano
(
2000
), il
Festival dell'Umorismo della Riviera del Garda
e
Humour
a
Gallarate
. Ancora nel 1998 Cavandoli e scelto per
decorare
con la sua Linea le pareti degli uffici dell'
Allianz
di
Berlino
.
Visse fino alla sua morte a
Milano
il 3 marzo
2007
.
[1]
[2]
- Negli anni settanta gli vengono assegnati premi al Festival dell'animazione di
Annecy
e
Zagabria
; Trofeo di Palma d'Oro per la Letteratura umoristica al
Salone Internazionale dell'Umorismo di Bordighera
del 1973 e Dattero d'Oro per il Tema Fisso nel 1987.
- Nel 2002 e nel 2006 il Festival della
Rai
Cartoons on the Bay
gli assegna a
Positano
il "Pulcinella Award" alla Carriera.
- Nel 2016 nella Prima edizione PREMIO ITALA viene riconosciuta l'Itala d'Oro a LA LINEA di Osvaldo Cavandoli per la migliore Serie Tv di tutti i tempi.
- 2016 Itala d'Argento Categoria Serie Tv per LA PIMPA. Premiati Altan, Enzo D'Alo, Osvaldo Cavandoli.
- 2016 per la categoria pubblicita/sigle e l'Itala d'Oro che si e aggiudicata nuovamente "La Linea" di Osvaldo per la pubblicita Lagostina.
- Nel 2017 il Comune di Milano ha deciso che il suo nome venga iscritto nel Pantheon di Milano, all'interno del
Cimitero Monumentale
[3]
.
Sono numerosi e svariati gli omaggi che riceve come uno tra i piu grandi maestri dell'animazione:
- Nel 2008 la rivista
The Artist
rende omaggio a Cavandoli e alla sua Linea con
Cavandoli!
, un fumetto disegnato da trenta autori umoristici italiani.
- Nel 2015, il
Musil - Museo dell'Industria e del lavoro di Brescia
ospita la mostra
VIVA CAVAndoli!
, un'esposizione di oltre 100 tavole in omaggio a Osvaldo Cavandoli e La Linea disegnate in esclusiva da artisti di fama internazionale, nonche fotografie, disegni originali, materiali di lavoro (storyboard, bozzetti, memorabilia, oggetti) legati alla produzione artistica del famoso disegnatore.
Cavandoli fu il regista de
La Pimpa
, una serie prodotta dalla Quipos per la Rai e da lui diretta nel 1983;
[4]
[5]
26 episodi di 5 minuti. Pimpa e doppiata da
Roberta Paladini
, mentre Armando da
Vittorio Di Prima
(fatta eccezione per l'episodio Un viaggio in Africa, in cui la Pimpa e doppiata da
Cristina Mascolo
e Armando da
Sergio Renda
).