Osami Nagano
(
永野修身
?
,
Nagano Osami
;
K?chi
,
15 giugno
1880
?
Tokyo
,
5 gennaio
1947
) e stato un
ammiraglio
giapponese
.
Entrato nella
marina imperiale giapponese
nel 1900, Nagano fu investito per lo piu di incarichi burocratici invece di comandi operativi e non combatte durante la
prima guerra mondiale
; nominato
addetto
navale negli Stati Uniti, prese parte alle varie conferenze navali degli
anni venti
e
trenta
. Assunse il comando della Flotta Combinata nel 1937 e divenne Capo dello Stato Maggiore generale della marina nell'aprile 1941, carica che mantenne fino al febbraio 1944. Al termine del conflitto fu processato per crimini di guerra ma mori di polmonite nel 1947, prima che fosse reso noto il verdetto.
Un giovane Osami Nagano nella divisa da studente all'Accademia navale
Osami Nagano nacque a
K?chi
il 15 giugno 1880.
[1]
Iscrittosi all'Accademia navale completo gli studi il 13 dicembre del 1900, posizionandosi secondo in un corso composto da 105 allievi: con il grado di
cadetto
venne imbarcato sul
cacciatorpediniere
Hashidate
e il 22 agosto 1901 fu spostato sulla
nave da battaglia
Asahi
. Divenuto
guardiamarina
l'8 gennaio 1902, il 14 marzo dello stesso anno venne trasferito sull'
incrociatore pesante
Asama
rimanendovi fino al 24 agosto 1903, quando entro nel 1º Distretto navale con quartier generale a
Yokosuka
; circa un mese piu tardi, il 26 settembre, passo al grado di
sottotenente di vascello
e segui gli studi del Centro addestramento d'artiglieria dal 9 al 22 dicembre, giorno che lo vide spostato a bordo del trasporto
Ariake Maru
. Il 16 aprile 1904 fu destinato al 3º Distretto navale a
Sasebo
ma gia il 21 dello stesso mese entro nei ranghi della 1ª Flotta, dove il 26 aprile fu imbarcato sul trasporto
Hong Kong Maru
. Il 12 gennaio 1905 Nagano fu promosso a
tenente di vascello
e inserito nel personale specializzato dei cantieri navali Ryojun: mantenne il posto fino a quando non fu spostato a bordo della corazzata
Shikishima
il 14 giugno 1905. Il 12 settembre ritorno come studente al Centro addestramento d'artiglieria, frequentandolo fino all'anno successivo; il 25 gennaio 1906 fu infatti trasferito all'Istituto d'Artiglieria dell'Accademia Navale. Imbarcato sull'incrociatore pesante
Itsukushima
il 29 settembre, fu poi promosso aiutante del 3º Distretto navale il 20 novembre del 1908, posizione che occupo fino al 25 maggio 1909, quando fu messo a capo del Corso "A" del Collegio navale. Il 1º dicembre ricevette la nomina a
capitano di corvetta
e fu messo a bordo della corazzata
Katori
; il 1º novembre 1911 fu destinato allo Stato Maggiore generale della
Marina imperiale giapponese
all'interno del quale, il 27 settembre 1912, venne integrato nel personale dell'Ufficio degli Affari navali facente parte del Ministero della Marina.
[2]
Nagano fu inviato negli
Stati Uniti d'America
nel settembre-ottobre 1913
[2]
per perfezionare la conoscenza della lingua e dei costumi statunitensi e studio legge presso l'
Universita di Harvard
. Quando torno in
Giappone
venne considerato un esperto riguardo agli Stati Uniti
[1]
e il 1º dicembre 1914 fu promosso
capitano di fregata
, quando la
prima guerra mondiale
era gia in corso. Nel 1915 assunse la carica di vicecomandante dapprima sull'incrociatore pesante
Nisshin
(26 maggio) e poi sul pari classe
Iwate
(12 dicembre). Trasferito all'Ufficio del Personale del ministero il 24 agosto 1916, Nagano venne nominato
capitano di vascello
il 1º ottobre 1918 e promosso capo della prima sezione dell'Ufficio. Il 1º novembre 1919, a un anno esatto dalla fine del conflitto mondiale, Nagano divenne comandante dell'incrociatore pesante
Hirado
, primo e unico incarico del genere a essere ricevuto.
[2]
A partire dal 1º dicembre 1920, a causa dei suoi trascorsi di servizio negli Stati Uniti, Nagano fu nominato
attache navale
presso quel paese
[2]
e in qualita di tale carica partecipo alla
Conferenza di Washington
indetta per limitare la crescita esponenziale delle principali marine militari: al termine dell'incontro venne deciso che il tonnellaggio di navi da battaglia tra Stati Uniti, Regno Unito e Giappone rispettasse, nell'ordine, il rapporto 5:5:3.
[1]
Di questo periodo trascorso all'estero Nagano conservo sempre ottime impressioni, tanto da descrivere
New York
come una seconda casa; intrattenne inoltre vere e proprie amicizie con i rappresentanti statunitensi e di altre nazioni occidentali. Dopo tre anni esatti quale attache, Nagano passo al grado di
contrammiraglio
e tornato in Giappone detenne diverse posizioni importanti durante gli anni venti: dal 5 febbraio 1924 fu il capo della sezione N3 dello Stato maggiore generale della marina e prima della fine dell'anno, il 12 dicembre, fu promosso comandante della 3ª divisione da battaglia; il 20 aprile del 1925 fu invece messo alla guida della 1ª flotta di spedizione in
Cina
. Il 20 agosto 1926 fu richiamato allo stato maggiore e vi lavoro fino al 1º febbraio dell'anno successivo, poiche nominato comandante della flotta d'addestramento. L'eccellente servizio svolto frutto a Nagano la promozione a
viceammiraglio
otto mesi piu tardi e il 15 gennaio 1928 torno nuovamente nello stato maggiore; il 12 dicembre assunse il ruolo di direttore dell'Accademia navale mantenendolo per oltre un anno e mezzo.
[2]
Nagano nell'uniforme da ammiraglio
Il 10 giugno 1930 Nagano fu promosso alla carica di sottocapo di stato maggiore
[2]
e in questa veste presenzio alla
conferenza navale di Londra
, aperta quello stesso anno sempre con l'obiettivo di regolamentare il varo di navi da guerra e lo sviluppo delle armi navali.
[1]
A partire da 1930-1931 Nagano si avvicino alla cosiddetta "fazione dei trattati" (i cui leader erano
Isoroku Yamamoto
,
Mitsumasa Yonai
e
Shigeyoshi Inoue
) interna alla marina imperiale, che considerava la marina stessa un mezzo di difesa nazionale e non una forza per saziare mire imperialistiche; proseguendo in questo ragionamento, i due trattati navali di Washington e Londra erano visti come documenti equi, assai migliori di quanto si fosse osato sperare negli alti ambienti militari. A questo gruppo moderato si opponeva la "fazione della marina" che, al contrario, giudicava i trattati del tutto ingiusti per un paese marinaro quale il Giappone e propugnava il varo di un grandioso programma di costruzioni navali senza limitazioni, anche se cio avesse potuto provocare un conflitto contro gli Stati Uniti.
[2]
Divenuto il 15 novembre 1933 comandante del I Distretto Navale e promosso al rango di
ammiraglio
il 1º marzo 1934, Nagano ebbe il 15 novembre di quell'anno un seggio fisso nel
Consiglio Supremo di Guerra
, il massimo organo direttivo dell'apparato militare nipponico. Fu poi posto alla guida della delegazione giapponese inviata a una
terza conferenza navale internazionale
, svoltasi tra il 1935 e il 1936 sempre a Londra:
[1]
durante i lavori, Nagano non riusci a ottenere un tonnellaggio massimo per la flotta giapponese uguale a quello concesso agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna. Sebbene fosse avverso a quelle fazioni che in Giappone cercavano la guerra contro le potenze occidentali (Stati Uniti in primo luogo), Nagano era pur sempre acceso
nazionalista
e percio, ritenendo oltraggioso il rifiuto subito, decise di abbandonare la conferenza all'inizio del 1936. Al suo ritorno in patria ottenne la prestigiosa carica di ministro della Marina il 9 marzo e poi fu nominato comandante supremo della Flotta Combinata il 2 febbraio 1937.
[2]
Passato il controllo della Flotta Combinata al suo successore prima della fine del 1937, Nagano continuo a seguire le sedute del Consiglio Supremo in una sorta di parziale collocamento a riposo, almeno fino al 9 aprile 1941 quando fu elevato a
Capo di Stato Maggiore
generale della marina giapponese.
[2]
Durante tale fondamentale ruolo, secondo testimonianze contemporanee, Nagano delego ai propri subordinati la gran parte delle sue mansioni e dimostro di mancare di fermezza, carisma e decisione, tanto che piu volte si fece facilmente influenzare dai sottoposti, le cui opinioni erano diametralmente opposte ai suoi desideri di evitare una guerra contro gli Stati Uniti e le potenze europee;
[3]
Yamamoto a questo proposito lo descrisse come ≪ ... quel tipo di persona che presume di essere un genio, quando invece non lo e affatto≫. E inoltre stato riportato che l'ammiraglio avesse perso molta della sua originaria grinta e si fosse rassegnato all'inevitabilita di un conflitto; non bisogna dimenticare, poi, che era l'ufficiale piu anziano in servizio con i suoi 62 anni (cosa che gli fece guadagnare il soprannome "l'Elefante") e, nel complesso, un uomo stanco: sempre Yamamoto disse di lui che era ≪ ... un peso morto≫. Tali resoconti spiegherebbero perche l'ammiraglio dette il suo assenso alla refinizione dei piani per
distruggere Pearl Harbor
e la flotta statunitense dell'
Oceano Pacifico
, cosi come un suo intervento durante la sessione del Consiglio di Guerra dell'11 giugno 1941:
[2]
≪Dobbiamo allestire basi nell'Indocina francese e in Thailandia prima di poter lanciare operazioni militari. Dobbiamo contrattaccare risolutamente chiunque tentera di ostacolarci. Dobbiamo fare ricorso alla forza...≫
D'altro canto, e incontrovertibile che mise diversi membri dell'ormai minoritaria frangia moderata nella marina in posizioni di vasta responsabilita: ad esempio, Yamamoto divenne il capo della Flotta Combinata e Inoue il comandante della 4ª Flotta.
[2]
Quali che fossero le reali motivazioni dell'ammiraglio, Nagano autorizzo l'attacco a Pearl Harbor e la riuscita dell'operazione gli dette una grande reputazione nella marina imperiale, rafforzata dalle successive, rapide vittorie sul
fronte del Pacifico
.
[1]
Mesi dopo, nel maggio 1942, visiono i piani stesi da Yamamoto per conquistare l'
atollo di Midway
e schiacciare la flotta statunitense, approvandoli il 5 maggio mediante l'ordine di operazione generale n. 18.
[4]
Malgrado l'impensabile
sconfitta sofferta
al largo di Midway a giugno, la costosa
campagna di Guadalcanal
iniziata ad agosto e l'evacuazione finale dell'isola nel febbraio 1943, il Giappone controllava pur sempre quasi tutte le conquiste effettuate
[5]
e quindi Nagano godeva ancora di notevole prestigio nella marina nipponica: il 21 giugno 1943 fu insignito della carica di
ammiraglio della flotta
.
[2]
Il banco degli imputati al Processo di Tokyo: Nagano e il terzo da sinistra dello spalto superiore
A dispetto dell'altisonante titolo concesso il conflitto, in realta, era ormai a sfavore delle forze armate giapponesi. Il 30 giugno 1943 il generale
Douglas MacArthur
e l'ammiraglio
William Halsey
dettero avvio alla
riconquista delle Salomone
centrali e settentrionali; a novembre scatto, in contemporanea, una vasta offensiva nel Pacifico centrale che privo il Giappone delle
isole Gilbert
, seguita da una serie di devastanti operazioni aeronavali contro le
isole Marshall
: i bombardamenti erano il preludio dello sbarco in forze delle truppe statunitensi, che entro la fine del febbraio 1944 si erano assicurate il possesso delle posizioni strategicamente piu importanti.
[6]
La serie di disfatte provoco una crisi nelle sfere dirigenti a Tokyo e aspre critiche che i comandanti supremi si rinfacciavano o inviavano al governo; Nagano non risparmio giudizi negativi all'indirizzo del Primo Ministro
Hideki T?j?
, le cui politiche andavano a detrimento delle urgenti necessita della marina. Il 21 febbraio l'ammiraglio venne bruscamente sollevato dalla carica di capo di stato maggiore da T?j? stesso, con l'accusa di disfattismo e incapacita.
[7]
Lo stesso T?j?, pero, rassegno le dimissioni il 18 luglio dello stesso anno quando
l'avanzata statunitense nelle Marianne
si fece inarrestabile: Nagano venne dunque ricollocato a capo della marina imperiale dal nuovo governo e mantenne la carica fino al termine della guerra il 15 agosto 1945.
[8]
Osami Nagano venne riconosciuto colpevole di
crimini di guerra
e tradotto davanti al
Tribunale militare per l'Estremo Oriente
, che inizio a operare dal 13 giugno 1946.
[9]
Nagano non era pero in buone condizioni fisiche e il 5 gennaio 1947, all'eta di 66 anni, mori: una fonte afferma che la causa fu un attacco cardiaco
[1]
mentre una seconda fonte parla di
polmonite
.
[2]
- ^
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b
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Nagano Osami - Japanese Admiral
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URL consultato il 10 settembre 2013
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URL consultato l'11 settembre 2013
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, p. 217
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- ^
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- ^
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- ^
Millot 2002
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.
- Bernard Millot,
La Guerra del Pacifico
, Milano, Biblioteca Universale Rizzoli, 2002
[1967]
,
ISBN
88-17-12881-3
.
- Nagano, Osami
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Dizionario di storia
,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana
, 2010.
![Modifica su Wikidata](//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/73/Blue_pencil.svg/10px-Blue_pencil.svg.png)
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, Encyclopædia Britannica, Inc.
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Cenni biografici
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history.navy.mil
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Dati biografici e tabella degli incarichi
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pwencycl.kgbudge.com
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Informazioni sul periodo bellico
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duringthewar.weebly.com
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