Oronzo Reale

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Oronzo Reale

Ministro di grazia e giustizia
Durata mandato 23 novembre 1974  –
12 febbraio 1976
Presidente Aldo Moro
Predecessore Mario Zagari
Successore Francesco Paolo Bonifacio

Durata mandato 27 marzo 1970  –
6 marzo 1971
Presidente Mariano Rumor
Emilio Colombo
Predecessore Silvio Gava
Successore Emilio Colombo

Durata mandato 4 dicembre 1963  –
24 giugno 1968
Presidente Aldo Moro
Predecessore Giacinto Bosco
Successore Guido Gonella

Giudice della Corte costituzionale
Durata mandato 31 gennaio 1977  –
31 gennaio 1986

Ministro delle finanze
Durata mandato 12 dicembre 1968  –
5 agosto 1969
Presidente Mariano Rumor
Predecessore Mario Ferrari Aggradi
Successore Giacinto Bosco

Segretario del Partito Repubblicano Italiano
Durata mandato maggio 1950  –
dicembre 1963
Predecessore Oronzo Reale
Franco Simoncini
Amedeo Sommovigo
Successore Oddo Biasini
Claudio Salmoni
Emanuele Terrana

Durata mandato febbraio 1949  –
maggio 1950
Predecessore Giovanni Pasqualini
Franco Simoncini
Amedeo Sommovigo
Successore Oronzo Reale

Deputato della Repubblica Italiana
Legislatura III , IV , V , VI Legislatura
Gruppo
parlamentare
Misto (1958 - 1963), Partito Repubblicano - Repubblicano (1963 - 1976)
Circoscrizione Ancona
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politico Partito Repubblicano Italiano
Titolo di studio Laurea in giurisprudenza
Professione Avvocato , Pubblicista

Oronzo Reale ( Lecce , 24 ottobre 1902 ? Roma , 14 luglio 1988 ) e stato un politico italiano , piu volte ministro della Repubblica.

Nel 1920 , a soli 18 anni, si avvicino agli ideali repubblicani e quattro anni dopo divenne segretario della Federazione giovanile repubblicana. Durante il regime fascista e fino alla seconda guerra mondiale esercito la professione di avvocato, senza rinunciare ai suoi ideali. Nel 1943 divento membro del Comitato Esecutivo del Partito d'Azione .

Nel 1945 entro nella Consulta Nazionale [1] e divenne segretario della componente azionista.
Nel 1947 , non condividendo piu le linee " socialisteggianti " del PdA, aderi al Partito Repubblicano Italiano e ne divenne segretario nel 1949 [1] : incarico che lascio nel 1963 per entrare nella compagine ministeriale di centro-sinistra del primo governo di Aldo Moro , come Ministro di grazia e giustizia .
Il medesimo ministero gli fu affidato anche nel secondo e nel terzo governo Moro .

Il suo nome e legato alla paternita della cosiddetta " legge Reale " [1] in materia di riforma del processo penale, che ebbe anche pesanti riflessi in materia di ordine pubblico , consentendo la detenzione in attesa di processo di un imputato per un numero di anni che poteva giungere fin quasi a 10. Nel 1978 la legge fu oggetto di un referendum abrogativo : oltre i tre quarti dei votanti si espressero a favore del mantenimento della legge. Sebbene Reale l'avesse concepita come parte della legislazione emergenziale anti-terrorismo, essa rimase in vigore e lo e tuttora. Le innovazioni, essenzialmente di tipo repressivo, sono rinvenibili nei seguenti articoli:

  • l'art. 3 estendeva il ricorso alla custodia preventiva, sostituendo il precedente art. 238 c.p.p., anche in assenza di flagranza di reato, di fatto permettendo un fermo preventivo di 96 ore (48+48) entro le quali andava emesso decreto di convalida da parte dell'autorita giudiziaria;
  • l'art. 5 ? come modificato dall'art. 2 della legge n. 533/1977 ? vieta l'uso del casco e di altri elementi potenzialmente atti a rendere in tutto o in parte irriconoscibili i cittadini partecipanti a manifestazioni pubbliche, svolgentisi in pubblico o in luoghi aperti al pubblico; esso e stato utilizzato negli anni 2000 anche per tentare di proibire l'uso del burka in pubblico;
  • l'art. 14, estendendo la previsione normativa dell'art. 53 c.p., consente alle forze dell'ordine di usare legittimamente le armi non solo in presenza di violenza o di resistenza, ma comunque quando si tratti di ≪impedire la consumazione dei delitti di strage, di naufragio, sommersione, disastro aviatorio, disastro ferroviario, omicidio volontario, rapina a mano armata e sequestro di persona≫.

Alla Camera Reale fu capogruppo del gruppo misto nella III legislatura dal 18 giugno 1958 al 15 maggio 1963

Dopo essere stato Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati , divenne Ministro delle finanze nel primo governo di Mariano Rumor e nel suo terzo Gabinetto fu ancora una volta Ministro di grazia e giustizia , per essere confermato nel primo governo di Emilio Colombo dell'agosto del 1970 , rassegnando le sue dimissioni quando il PRI decise di uscire dalla maggioranza parlamentare provocando la caduta del governo.

E stato capogruppo del gruppo parlamentare del Partito Repubblicano dal 12 luglio 1973 al 23 novembre 1974 e dal 24 febbraio 1976 al 4 luglio 1976, nella VI Legislatura.

Nel 1977 fu nominato giudice della Corte Costituzionale [1] . E stato anche l'estensore della legge sul nuovo diritto di famiglia, e della legge che portava la maggiore eta ai 18 anni anziche ai 21.

Onorificenze

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  1. ^ a b c d Fonte: Treccani.it L'Enciclopedia Italiana , riferimenti in Collegamenti esterni.
  2. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Ministro di grazia e giustizia della Repubblica Italiana Successore
Giacinto Bosco 4 dicembre 1963 - 22 luglio 1964 Oronzo Reale I
Oronzo Reale 22 luglio 1964 - 23 febbraio 1966 Oronzo Reale II
Oronzo Reale 23 febbraio 1966 - 24 giugno 1968 Guido Gonella III
Silvio Gava 27 marzo 1970 - 6 agosto 1970 Oronzo Reale IV
Oronzo Reale 6 agosto 1970 - 6 marzo 1971 Emilio Colombo (ad interim) V
Mario Zagari 23 novembre 1974 - 12 febbraio 1976 Francesco Paolo Bonifacio VI

Predecessore Ministro delle finanze della Repubblica Italiana Successore
Mario Ferrari Aggradi 12 dicembre 1968 - maggio 1969 Giacinto Bosco

Predecessore Segretario del PRI Successore
Giovanni Pasqualini , Franco Simoncini , Amedeo Sommovigo febbraio 1949 - maggio 1950 Oronzo Reale I
Oronzo Reale, Franco Simoncini , Amedeo Sommovigo maggio 1950 - dicembre 1963 Oddo Biasini , Claudio Salmoni , Emanuele Terrana II
Controllo di autorita VIAF ( EN 61763449  · ISNI ( EN 0000 0000 5337 3979  · SBN LO1V144427  · LCCN ( EN nr2001016112  · GND ( DE 122936213  · BNF ( FR cb144236215 (data)