L'
Ordine Supremo della Santissima Annunziata
e la massima
onorificenza
di
Casa Savoia
. Precedentemente e stata la massima onorificenza dei
Conti
e dei
Duchi
di Savoia, del
Regno di Sardegna
e del
Regno d'Italia
. Trattandosi di un ordine di origine familiare antecedente l'
unita nazionale
, esso continua a essere conferito in maniera privata da parte di
Casa Savoia
.
Nel XVI secolo era uno dei quattro Ordini illustri "di collana" esistenti insieme a quelli
della Giarrettiera
,
del Toson d'Oro
e
di San Michele
.
[5]
La
Repubblica Italiana
non riconosce l'Ordine e non ne autorizza l'utilizzo pubblico.
Istituzione dell'Ordine
Nel corso del
XIV secolo
si ha notizia di diverse giostre a tema svolte in
Savoia
a partire dal
1334
:
[6]
ad esempio nel 1345 i festeggiamenti furono detti ≪della
Tavola Rotonda
≫ (
in festo stabule rotonde
) e allo stesso modo i partecipanti alla giostra si indicarono come membri
della Tavola Rotonda
.
[7]
In modo simile nel
1350
fu creata una compagnia di cavalieri detta
compagnia del Cigno Nero
.
Nel 1364
Amedeo VI di Savoia
, in occasione di una giostra a ricordo della vittoria su
Federico II di Saluzzo
, istitui l'
Ordine del Collare
e fece realizzare per se e per altri 14 cavalieri un collare, descritto dalle cronache del tempo come simile a quello dei levrieri.
[8]
[9]
L'ordine del collare, il cui scopo era di "indurre unione e fraternita tra i potenti sicche si evitassero le guerre private", era riservato ai nobili piu illustri e fedeli e la regola statutaria prevedeva che tutti gli insigniti fossero considerati pari e si chiamassero tra loro "fratelli". Le insegne originarie erano costituite da un collare d'argento dorato con il motto
FERT
, chiuso da un anello con tre
nodi sabaudi
. I
Milites Collaris Sabaudiae
, cosi come erano chiamati gli insigniti, erano in origine limitati a quattordici, sotto la guida di Amedeo VI, primo gran maestro dell'ordine, per un totale complessivo di quindici membri a onore delle quindici allegrezze di Maria Vergine. I primi cavalieri di quest'ordine, nominati da Amedeo VI dal
1362
al
1383
, furono
[10]
[11]
:
Amedeo III di Ginevra
, conte di Ginevra
Antonio di Beaujeu, signore di Beaujeu e Dombes
Ugo di Chalon
, barone e signore d'Arlay
Aimone III di Ginevra
, signore di Anthon e Varey
Giovanni di Vienne
, signore di Rollans, Listenois e Bonencontre, Maresciallo di Borgogna, Ammiraglio di Francia
Guglielmo di Grandson, signore di Aubonne e Sainte-Croix
Guglielmo di Chalamont, signore di Meximieux e Montaney
Orlando di Vayssi, gentiluomo del borbonese
Stefano della Baulme, signore di St.-Denis-de-Chausson e Chavanes, Ammiraglio e Maresciallo di Savoia
Gasparo di Montmayeur, barone di Villar-Salet, Syllans, Cusy e Brandis
Bartolomeo di Foras, signore di Aubonne e Sainte-Croix
Thennard di Menthon, signore di Menthon
Aimone di Bonivard, castellano di Allinges e Thonon
Richard Musard, gentiluomo inglese
Amedeo VIII di Savoia
diede la prima regolamentazione ufficiale dell'ordine e della sua decorazione, stabilendo che, nel collare, fossero alternati i nodi sabaudi con la scritta
FERT
e quindici rose, a ricordo della
Rosa d'Oro
inviata da
Urbano V
al conte Amedeo VI nel
1364
quando gli conferi le insegne di cavaliere crociato.
Carlo II di Savoia
nel 1518 diede nuovi statuti all'ordine, cui diede il nome di Ordine della Santissima Annunziata. Nel collare furono inserite le rose (simboli mariani) e nel pendaglio l'immagine dell'Annunziata. Il numero di cavalieri, inoltre, fu aumentato a venti.
I primi statuti dell'ordine, quelli dati da Amedeo VI, sono andati perduti. Quelli tramandati fino a oggi sono gli statuti modificati da
Amedeo VIII di Savoia
nel
1409
, con aggiunte nel
1434
In seguito,
Emanuele Filiberto Testa di Ferro
aggiunse che l'ammissione all'ordine era subordinata alla dimostrazione di quattro quarti della propria nobilta da almeno cinque generazioni.
Vittorio Amedeo II
secolarizzo l'ordine. Nel
1869
Vittorio Emanuele II
stabili che l'investitura all'ordine potesse avvenire anche senza origini nobili, purche per altissimi meriti resi allo Stato o alla corona.
Al momento dell'investitura il nuovo cavaliere riceve due collari se e italiano (i cosiddetti "gran collare" e "piccolo collare"), oppure un collare solo se si tratta di cittadino straniero (solo il "piccolo collare"). I grandi collari sono sempre gli stessi, e gli insigniti, al momento dell'investitura, devono promettere di testamentarne per gli eredi la restituzione a
Casa Savoia
. Da qui si comprende, dunque, che ogni singolo gran collare abbia una propria storia e un proprio elenco di possessori, elenco che viene annotato in un cartiglio sul coperchio della scatola del collare. Al momento dell'investitura il nuovo insignito si sceglie il gran collare fra quelli disponibili. Il piccolo collare, invece, non doveva essere restituito e restava come dono alla famiglia del cavaliere.
Gli insigniti sono esentati dal pagamento di tasse e imposte, sono "
cugini del re
" (al quale possono dare del "tu"), hanno il titolo di "eccellenza", la precedenza protocollare davanti a tutte le cariche dello Stato, il diritto agli onori militari e diventano
ipso facto
gran croci dell'
Ordine della Corona d'Italia
e dell'
Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
.
Contrariamente agli altri ordini sabaudi (
Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
,
Ordine della Corona d'Italia
e
Ordine Civile di Savoia
), le cui candidature vengono proposte e vagliate da commissioni, per il Collare dell'Annunziata il conferimento e a totale discrezione del Capo della Casa.
Ritratto del duca
Amedeo IX
con indosso il manto dell'Ordine.
Le attuali insegne dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata sono costituite da una grande collana (denominata "gran collare") in
oro
, formata da quattordici maglie alte 3 centimetri, dentro ognuna delle quali ci sono le ultime due e le prime due lettere del motto
FERT
serrate da un nodo sabaudo, chiuso e smaltato di
bianco
e di
rosso
. Le maglie sono fra loro separate da quattordici rose d'
oro
, alternativamente smaltate sette di bianco e sette di rosso. Dal collare, al centro, scende un pendente in oro pieno, del diametro di 4,2 centimetri e sospeso da tre catenelle, racchiuso da tre nodi sabaudi e con, nel mezzo, l'immagine della Santissima Annunziata ornata con smalti bianchi, rossi e blu. Il gran collare puo essere indossato solo dai cavalieri italiani e solo in alcune determinate occasioni dell'anno (ad esempio, il giorno della Festa dello
Statuto Albertino
o il giorno di
Natale
).
Il "piccolo collare", invece, e una versione piu piccola del gran collare e senza le rose, puo essere indossato sia dai cavalieri italiani sia da quelli stranieri e si puo utilizzare in tutti i giorni dell'anno.
La placca dell'ordine e circolare, con raggi d'oro sul bordo, recante al centro l'immagine della santissima Annunziata. Il nastro dell'ordine e
rosso
.
Il collare, simbolicamente, ha il duplice significato di vincolo di fedelta e di dominio. In questo simbolo e evidente come
Amedeo VI di Savoia
volesse tenere uniti i suoi migliori cavalieri attraverso un patto di fratellanza, ma nello stesso tempo all'esclusivo suo servizio.
I nodi sabaudi, in origine, erano anche denominati "nodi del Signore", "lacci di Salomone" o "nodi d'amore". A proposito di quest'ultima definizione, Luigi Cibrario accampa l'ipotesi che il simbolo adottato da Amedeo VI derivasse da un dono ricevuto da una misteriosa dama, consistente in un bracciale formato da una ciocca di capelli intrecciata. Questa teoria e anche rafforzata dal colore verde dell'abito del conte, che nel Medioevo era considerato il colore di Venere.
Ancora piu controverso e il significato della parola "
FERT
", aggiunta sul collare nel
1409
da
Amedeo VIII
. Tra tutte le ipotesi la piu probabile e che sia un acronimo della frase "Foedere et religione tenemur", alludendo al patto cavalleresco e al profondo legame religioso dell'ordine. E possibile, pero, che la parola derivi dal verbo
ferre
, cioe portare o sopportare, riferito alla devozione verso la
Vergine Maria
o alle pene da "sopportare" per la devozione mariana. Suggestiva e anche l'ipotesi che FERT non sia altro che la contrazione di
ferte
, dall'arcaico
forteresse
o
fermete
[12]
.
La forte connotazione mariana dell'ordine divenne palese nel
1518
per opera del duca Carlo II, detto il Buono, che arricchi il collare del pendaglio raffigurante l'Annunciazione e muto il nome da "Ordine del Collare" a "Ordine Supremo della Santissima Annunziata".
- Nella galleria del
Castello Ducale di Aglie
vi sono 72 ritratti di Cavalieri dell'Ordine della santissima Annunziata, commissionati dalla regina Maria Cristina tra il
1845
e il
1847
. Sono opere per la maggior parte del pittore astigiano
Michelangelo Pittatore
e dei pittori Frigiolini, Malnate e Pratesi (che eseguirono ciascuno sei tele). In realta, tranne pochi ritratti di cavalieri dell'Ottocento, si tratta quasi interamente di opere di fantasia, la maggior parte delle quali copiate da celebri ritratti di maestri italiani del Cinque-Seicento.
[13]
- Mediante autorizzazione del
Ministero dell'Interno
del
Regno d'Italia
, in data 20 dicembre
1891
, il comune di
Venaria Reale
, presso
Torino
, venne autorizzato a fregiare il proprio stemma civico con il gran collare dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata.
- Nella polemica del primo dopoguerra il direttore del
Corriere della Sera
Luigi Albertini
accolse la nuova nomina di
Giovanni Giolitti
a Presidente del consiglio definendolo il "bolscevico dell'Annunziata", per la sua titolarita dell'onorificenza unita alle simpatie che ancora riscuoteva a sinistra
[14]
.
- Un'ipotesi storiografica "sulla difficolta a pronunciarsi in maniera definitiva contro
Sforza
" - da parte del presidente del Senato fascista
Giacomo Suardo
, che voleva fare decadere il conte dalla Camera alta - ruota intorno alla possibilita che avesse influito ≪anche l'essere il conte insignito del "collare dell'Annunziata" e la "parentela", per quanto acquisita e formale, con il sovrano≫
[15]
.
- Nell'ultimo colloquio tra
Mussolini
e
Vittorio Emanuele III
, a
villa Ada
il 25 luglio
1943
, il Re addusse come argomento per licenziare il duce anche il fatto che la notte prima avessero votato l'
ordine del giorno Grandi
ben quattro insigniti del collare dell'Annunziata
[16]
.
Al termine del racconto
Un Milione di sterline
[17]
di
Leslie Charteris
,
Simon Templar
(detto il Santo) viene decorato con il collare dell'Ordine della Annunziata.
- ^
L’Ordine supremo della Santissima Annunziata e l'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro: profili di compatibilita con il regime repubblicano e l'attuale disciplina dell'uso delle onorificenze in Italia
, su
docelinajes.org
.
URL consultato il 22 marzo 2015
(archiviato dall'
url originale
il 28 agosto 2021)
.
- ^
Disputa in corso relativa alla
Linea di successione al trono d'Italia
e per il riconoscimento del Capo della Real Casa.
- ^
Vittorio Prunas Tola,
L'Ordine Supremo della SS. Annunziata. Seicento anni di storia. 1362-1962
(
PDF
), Milano, Rizzoli, 1963, p. 11.
URL consultato il 23 marzo 2015
.
- ^
LEGGE 3 marzo 1951, n. 178 . Istituzione dell'Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana" e disciplina del conferimento e dell'uso delle onorificenze
, su
governo.it
.
URL consultato il 22 marzo 2015
.
- ^
Francesco Sansovino,
Della origine de cavalieri
, Venezia, 1570, pp. 16-18.
URL consultato il 17 settembre 2017
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- ^
Bori
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.
- ^
≪Ipsi et eorum socii de ordine Mense Rotunde≫ (
Bori
, p. 149
).
- ^
Francesco Cognasso,
Annunziata, Ordine della SS.
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Treccani.it ? Enciclopedie on line
, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- ^
Bori
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- ^
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, su
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URL consultato il 22 marzo 2015
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Serie cronologica de' cavalieri dell'ordine supremo di Savoia detto prima del Collare, indi della Santissima Nunziata co' nomi, cognomi, titoli, e blasoni delle arme loro
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URL consultato il 22 marzo 2015
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Che poi erano De Vecchi, De Bono, Ciano e lo stesso Grandi: v. Mino Monicelli, La repubblica di Salo, Newton Compton ed., 2012.
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- Cronologia de' sovrani capi, de' cavalieri, uffiziali ed araldi del Supremo Ordine del Collare detto della Santissima Annunziata gia piu volte pubblicata, ed ora continuata sino a tutto il 1821 anno primo del glorioso regno di S.S.R.M. il re Carlo Felice XXII capo e sovrano d'esso Ordine
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