L'
omicidio di Alceste Campanile
e un caso di
omicidio
a sfondo politico commesso in Italia il 12 giugno
1975
e rimasto irrisolto sino al
1999
[1]
[2]
quando venne arrestato
Paolo Bellini
, ex militante di
Avanguardia Nazionale
, considerato componente del gruppo attentatori che agi nella
strage di Bologna
del 1980.
Alceste Campanile era nato il 21 luglio 1953 a Reggio Emilia. Durante gli anni delle scuole superiori, influenzato da uno dei suoi professori, Campanile si uni al movimento giovanile missino Giovane Italia, militandovi per un mese, per poi entrare in Democrazia Maggioritaria, altra organizzazione giovanile di destra, e militarvi altrattanto brevemente.
[3]
[4]
Alla fine del
1973
, dopo essersi iscritto al Dams di Bologna, entro in contatto con gli ambienti della sinistra militante, avvicinandosi inizialmente al gruppo di
Lotta Continua
per poi entrare nel Circolo Ottobre, uno dei rami emiliani del movimento.
[3]
Il passaggio fra due organizzazioni di opposto schieramento politico fu visto con sospetto da entrambi i gruppi ma presto Campanile divenne uno dei leader del gruppo di sinistra, mentre presso i
neofascisti
fu additato come un traditore e il Fronte della Gioventu arrivo a organizzare una campagna di volantinaggio contro di lui, accusandolo apertamente di tradimento.
Nella primavera del
1975
, il 15 giugno, si sarebbero tenute le
elezioni amministrative
, e nel clima di competizione elettorale, il 14 aprile era stato rapito un militante di sinistra
milanese
,
Carlo Saronio
. Il giovane era stato rapito da militanti dei gruppi eversivi di estrema sinistra, legati a
Potere Operaio
, ed era morto durante il rapimento: questi fatti tuttavia non erano noti all'epoca, e la colpa fu in genere attribuita a "gruppi neofascisti"
anche per via dell'operazione di disinformazione effettuata dal capo dei rapitori Carlo Fioroni tramite contatti interni alle organizzazioni "rosse"
[
senza fonte
]
. Nell'aprile di quell'anno altri militanti di estrema sinistra erano morti (
Claudio Varalli e Giannino Zibecchi
, Tonino Micciche, Rodolfo Boschi), uccisi da neofascisti o dalle
forze dell'ordine
.
Il corpo di Campanile fu rinvenuto alle ore 23 del 12 giugno
1975
da una coppia di giovani presso Convoglio, su una strada di campagna tra
Montecchio
e
Sant'Ilario
. Il cadavere era abbandonato nei pressi della strada. Venne chiamato il medico Francesco Fochi, che condusse l'
autopsia
rinvenendo due colpi di pistola, uno alla testa e uno al cuore. I colpi, all'analisi balistica, risultarono di pistole diverse.
[5]
L'autopsia non rilevo tracce di scontro o colluttazione e l'omicidio appariva quindi come un'esecuzione inaspettata, causata da qualcuno che Campanile conosceva e di cui si fidava.
I gruppi di estrema sinistra frequentati da Campanile attribuirono subito la colpa ai neofascisti: il 25 agosto
1972
a
Parma
alcuni neofascisti avevano gia ucciso
Mariano Lupo
, un altro militante di Lotta Continua. Questa ipotesi venne confermata il 17 giugno quando a Parma venne trovata una rivendicazione del gruppo eversivo di destra
Legione Europa
, in un volantino dal titolo
"Da "fascista" a comunista - vilta o convenienza"
.
[6]
La rivendicazione si riferiva a un gruppo gia noto agli inquirenti e il giorno successivo venne arrestato uno dei leader del gruppo,
Donatello Ballabeni
[5]
il quale venne identificato come l'acquirente del coltello che aveva ucciso Mariano Lupo. Processato per i due omicidi, venne riconosciuto innocente e condannato solo per
apologia di reato
[7]
.
Poco dopo, il padre di Alceste, Vittorio, tenne alcuni discorsi e il 1º ottobre rilascio un'intervista su due riviste molto lette,
Il Settimanale
e
Gente
nelle quali sosteneva che il figlio sarebbe stato ucciso dai suoi stessi compagni di
Lotta Continua
, in quanto sarebbe venuto a sapere occasionalmente alcune informazioni relative al sequestro Saronio e ne fosse a conoscenza degli esecutori materiali (ormai identificati dalle indagini in alcuni militanti dell'estrema sinistra). Vittorio Campanile sostenne la tesi secondo cui l'omicidio del figlio avrebbe dovuto coprire alcuni esponenti di gruppi militanti che avevano compiuto il rapimento, ma che non erano ancora stati scoperti dagli investigatori. In particolare, l'omicidio sarebbe da attribuirsi a giovani dei collettivi autonomi emiliani, e tra questi vi sarebbero dei nomi di esponenti di spicco dei movimenti comunisti.
[5]
Nel maggio 1977 Vittorio Campanile fu denunciato per falso, scoperto ad aver falsificato la firma del figlio sull'atto di vendita di un appartamento.
[7]
Il 13 giugno 1977 il padre pubblico di nuovo un memoriale su
Il Settimanale
, accusando apertamente alcuni membri di Lotta Continua, alcuni esponenti del
PCI
locale e sostenendo la tesi del legame con l'omicidio di Saronio. Anche a questo articolo seguirono diverse querele.
Nel 1978 Vittorio Campanile finisce in carcere a
Padova
per aver preso una bustarella quando lavorava all'ufficio imposte della stessa citta veneta. E in carcere che Campanile scopre da un pregiudicato calabrese, Stefano Serpa, che l'omicidio del figlio rientrerebbe nell'ambito di un traffico di opere d'arte compiuto da gruppi di estrema sinistra a scopo di autofinanziamento e fa alcuni nomi. In seguito, tuttavia, Serpa ritratta affermando di essere stato convinto a dare dallo stesso padre di Alceste, che voleva avvalorare la pista rossa, piu o meno in buona fede, perche uomo di destra.
[4]
[8]
L'11 febbraio
1979
sempre su Lotta Continua comparve un'inchiesta giornalistica scritta a piu mani sull'omicidio che, oltre a esporre i fatti noti, invitava chi fosse a conoscenza di informazioni sul caso a uscire allo scoperto, abbandonando il silenzio e l'omerta, strumenti
mafiosi
, poiche
"Il comunismo non ha niente a che vedere con la mafia"
.
In quegli anni Carlo Fioroni, il rapitore di Saronio, parve confermare la "pista rossa", facendo il nome di Campanile in una deposizione: il terrorista aveva incrociato Campanile durante la preparazione del rapimento, quando si era recato a Reggio per modificare la bombola di
metano
della
Fiat 127
usata per portare il riscatto in
Svizzera
. Campanile sarebbe stato presente durante l'operazione, vedendo Fioroni.
Nel
1999
la polizia dopo una sparatoria in un ristorante arresto un criminale comune,
Paolo Bellini
, imputato di diversi furti e rapine.
[9]
Bellini, nato nel 1953, aveva un passato di estremista nei gruppi emiliani di
Avanguardia Nazionale
, oltre che una serie di reati alle spalle, che lo avevano portato per anni dal
1976
in latitanza in
Sudamerica
e in prigione in Italia seppur con falso nome (venne incarcerato col nome di Roberto da Silva e come Luigi Lembo). In carcere Bellini era entrato in confidenza con
Antonino Gioe
, uno dei killer della
Strage di Capaci
, cosa che gli aveva consentito di operare informalmente come contatto tra le
forze dell'ordine
e
cosa nostra
a partire dal
1993
.
Durante l'interrogatorio, Bellini ebbe un cedimento e confesso di aver compiuto lui l'omicidio di Campanile, ventiquattro anni prima.
[9]
Bellini e Campanile erano stati commilitoni nel
Fronte della Gioventu
, che in seguito avevano abbandonato. Mentre Campanile era passato alla sinistra, Bellini era migrato verso organizzazioni piu attive e "dure". Il giorno dell'omicidio Bellini aveva trovato Campanile per strada, mentre quest'ultimo effettuava l'
autostop
: Bellini lo aveva caricato con se, l'aveva portato sul luogo del delitto e li lo aveva freddato.
[10]
La sentenza di primo grado e stata emessa il 30 ottobre
2007
, confermando le accuse a Bellini.
[11]
[12]
Nel
2009
la Corte d'appello lo condanna per omicidio volontario, ma lo proscioglie per prescrizione del reato. Bellini resta agli arresti domiciliari in un luogo protetto per collaboratori di giustizia.
[13]
Nel 2020 la Procura generale di Bologna ha rinviato a giudizio Paolo Bellini come esecutore della
Strage di Bologna
del 2 agosto 1980
[14]
confermando in primo grado la condanna nel 2022 con l'
ergastolo
[15]
.
- ^
≪Mio nipote Alceste ucciso dai suoi compagni≫
.
URL consultato il 19 novembre 2018
.
- ^
Pierluigi Zavaroni,
Caduti e memoria nella lotta politica. Le morti violente della stagione dei movimenti
, FrancoAngeli, 29 aprile 2010,
ISBN
9788856826609
.
URL consultato il 19 novembre 2018
.
- ^
a
b
Intervista di Enzo Biagi al padre di Alceste Campanile, tratta dal programma "Linea Rossa" del 1983
.
- ^
a
b
Blu notte - Misteri italiani
2002/03, 5ª stagione, 7ª puntata
- ^
a
b
c
http://www.radio24.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=826189&chId=40&artType=Articolo&menu=arch&subSezId=9761&sezId=9761&anno=2006&mese=09
[
collegamento interrotto
]
- ^
il testo del volantino
(archiviato dall'
url originale
il 6 luglio 2007)
.
- ^
a
b
Copia archiviata
, su
alceste.b-com.it
.
URL consultato il 1º agosto 2007
(archiviato dall'
url originale
il 28 settembre 2007)
.
- ^
≪Campanile e colloqui in carcere≫ Russo teste nel processo Bellini
, su
necrologie.gazzettadireggio.gelocal.it
.
URL consultato il 12 marzo 2022
(
archiviato
il 12 marzo 2022)
.
- ^
a
b
la Repubblica/cronaca: Omicidi liberi per un cavillo Riarrestati dopo le polemiche
, su
repubblica.it
.
URL consultato il 19 novembre 2018
.
- ^
2009-03-18 -
L'informazione
- Non aiutarono Bellini: accuse archiviate. Scagionati Leoni, Firomini e i coniugi di Parma, di Davide Bianchini
- ^
Copia archiviata
(
PDF
), su
brigaterosse.org
.
URL consultato il 1º agosto 2007
(archiviato dall'
url originale
il 27 settembre 2007)
.
- ^
2007-06-20 - Giornale di Reggio - Campanile: Bellini verso lo sconto della pena - Alceste Campanile
(archiviato dall'
url originale
il 1º luglio 2007)
.
- ^
Il Resto del Carlino
.
- ^
Strage di Bologna, processo ai mandanti: Bellini tra gli esecutori per conto di Licio Gelli
, su
repubblica.it
, 11 febbraio 2020.
URL consultato il 12 febbraio 2020
.
- ^
2 Agosto 1980, per la strage di Bologna ergastolo per Paolo Bellini
, su
la Repubblica
, 6 aprile 2022.
URL consultato il 7 aprile 2022
.
- Carlo Lucarelli
.
Alceste Campanile
in
Nuovi misteri d'Italia. I casi di Blu Notte
. Torino, Einaudi, 2004. pp. 74?93.
ISBN 978-88-06-16740-0
.
- Antonella Beccaria
.
Pentiti di niente - Il sequestro Saronio, la banda Fioroni e le menzogne di un presunto collaboratore di giustizia
, p. 111-121,
ISBN 978-88-6222-049-1
.
- Giovanni Vignali.
La primula nera. Paolo Bellini, il protagonista occulto di trent'anni di misteri italiani
. Aliberti, 2009.
ISBN 978-88-7424-479-9
.
- Pino Casamassima. Alceste Campanile, in Il sangue dei Rossi, Cairo Editore, 2009.
ISBN
978-88-6052-203-0.