L'
occupazione italiana di
Adalia
, citta della
Turchia
, avvenne nelle fasi convulse che portarono al
trattato di Sevres
(dal 1919 al 1922).
Con il
Patto di Londra
del 1915, l'
Italia
aveva negoziato, in cambio dell'intervento a fianco della
Triplice intesa
, in aggiunta al
Trentino-Alto Adige
fino al confine del
Brennero
, alla
Venezia Giulia
ed alcuni territori della
Dalmazia
, anche degli altri compensi nel caso di uno smembramento dell'
impero ottomano
, come il porto di
Adalia
in
Anatolia
e il territorio contiguo, dove era segnalato un bacino
carbonifero
.
Con l'
armistizio di Mudros
del 30 ottobre 1918, la Turchia aveva accettato le condizioni, dettate unilateralmente dalle potenze vincitrici; in Italia, dove gia maturava l'idea della
vittoria mutilata
, si temeva di vedere delusa anche questa clausola del Patto di Londra.
In questo clima, il 9 marzo 1919, il
governo italiano
fece sbarcare un
corpo di spedizione italiano
ad Adalia e in breve tempo furono occupate anche le localita vicine: Makri Budrun,
Kuch-Adassi
,
Alanya
,
Konya
, Ismidt e
Eski?ehir
.
Questa prova di forza trovo la ferrea opposizione del
governo greco
? non legato al Patto di Londra - che aspirava ad occupare un largo territorio dell'Anatolia. In assenza della delegazione italiana capeggiata dal presidente del consiglio
Orlando
, alla
conferenza di pace di Parigi
, la Grecia riusci ad ottenere, dal Consiglio Supremo, il permesso di intervenire sulla costa egea dell'Anatolia. Il 15 maggio 1919, pertanto, l'esercito greco opero uno sbarco a
Smirne
con l'occupazione di
Aydin
,
Magnesia
,
Kassaba
,
Ayvalik
ed Edemieh.
Tra il governo italiano e quello greco sorse un'aspra controversia, poi risolta con un
accordo segreto
sottoscritto il 29 luglio 1919 da
Tittoni
e da
Venizelos
in cui l'Italia rinunciava a Adalia e alle isole del
Dodecaneso
salvo
Rodi
, in cambio dell'appoggio greco ad un “mandato” italiano sull'
Albania
. Tale accordo, peraltro, fu denunciato dal successivo Ministro degli esteri italiano
Carlo Sforza
(giugno 1920).
La Conferenza di Pace di Parigi, conseguente alle vicende della
prima guerra mondiale
, fu articolata con una serie di trattati con le singole nazioni rimaste sconfitte. Con l'Impero Ottomano si arrivera al
trattato di Sevres
(10 agosto 1920), che riconobbe all'Italia una zona di penetrazione economica su Adalia e dintorni, oltre al possesso del Dodecaneso, e l'occupazione greca di Smirne e i suoi dintorni.
Con l'espandersi della
Guerra greco-turca (1919-1922)
, i rivoluzionari turchi ottennero un'importante assistenza militare da parte dell'Italia, che utilizzo la base di Adalia per armare e addestrare le truppe di
Mustafa Kemal Ataturk
contro i Greci
[1]
.
L'Italia provvide al ritiro del proprio corpo di spedizione in Anatolia (aprile-autunno 1922)
[2]
.
Dopo la vittoriosa guerra contro i greci e la costituzione della
Repubblica Turca
di Mustafa Kemal, il trattato di Sevres fu annullato e sostituito dal
trattato di Losanna (1923)
. In quest'ultimo atto, la Turchia confermava all'Italia il possesso del
Dodecaneso
e riconosceva per la prima volta la sovranita italiana sulla
Libia
, ma non le accordava nessuna zona oggetto di influenza economica ne di occupazione militare in Anatolia
[3]
.
- Giovanni Cecini
,
Il Corpo di Spedizione italiano in Anatolia (1919-1922)
, Roma, Ufficio USSME, 2010,
ISBN
978-88-96260-15-9
.
- Giovanni Cecini,
Militari italiani in Turchia (1919-1923)
, Roma, USSMD, 2014,
ISBN
978-88-98185-01-6
.