Nicolas Andry de Boisregard
Nicolas Andry de Boisregard
(
Lione
,
1658
?
Parigi
,
13 maggio
1742
) e stato un
medico
e
letterato
francese
. Parassitologo e ortopedico, scrisse nel 1741 "L'orthopedie", saggio che lo rese famoso e che diede il nome a questa branca della medicina.
Nicolas Andry nacque a
Lione
, nella parrocchia cattolica di
Saint Nizier
, nel
1658
, sulle rive del fiume
Saona
, da una famiglia molto povera. Non si conoscono notizie rilevanti i suoi genitori, mentre si sa che i suoi due fratelli maggiori, Antoine e Claude, erano
sacerdoti
. Dopo aver studiato
teologia
intraprese la carriera ecclesiastica, che poi abbandono nel
1690
quando prese il cognome di Bois-Regard e inizio a studiare
medicina
alla Facolta di
Reims
. Nel
1694
venne sciolto dai voti dal re
Luigi XIV
e riprese gli esami nella citta parigina.
Nel
1697
difese una sua tesi dal titolo
“Il rapporto nella gestione delle malattie tra la felicita del medico e l'obbedienza del malato”
. Tra i pochi riferimenti alla citta di Lione, si trova:
“l'acqua potabile puo venire da un fiume, come a
Parigi
, ma l'acqua del
Rodano
e della
Saona
e malsana e ai bambini va data l'acqua presa dai pozzi"
[1]
.
La seconda meta del
XVII secolo
corrisponde all'infanzia della
chirurgia
con la nascita dei cosiddetti barbieri chirurghi. Andry prosegui la sua carriera nel
XVIII secolo
, sotto il regno di Luigi XIV e poi sotto
Luigi XV
, sovrano molto interessato al mondo della
chirurgia
, disciplina che, anche grazie al suo interesse, progredira in modo significativo. Nonostante l'ambiente parigino fosse particolarmente avvincente, la vita di Nicolas Andry fu piuttosto travagliata. Dovette, infatti, combattere contro diverse avversioni, tra cui i pregiudizi del popolo.
Fu professore presso il
Collegio di Francia
e poi Preside della Facolta (
1724
), critico per il
Journal des Savants
. Non smise mai di vessare i suoi colleghi, in particolare i “barbieri chirurghi” e li ridusse al livello di
“sous medecins”
, “
sotto-medici”
. Soppresse i cinque posti di medicina operatoria appena creati, proibi loro di operare se non in presenza di un medico e impedi loro di concedere l'esenzione dalle restrittive consuetudini della
Quaresima
. Questa virulenza e ben illustrata nel
“Cleon a Eudoxe touchant la preeminence de la medecine sur la chirurgie”
del
1738
. I suoi colleghi di facolta lo descrissero come un "giornalista medico superbo, sprezzante, confuso, irascibile e geloso". Al termine delle sue battaglie fu licenziato dal lavoro al Journal des Savants e costretto a dimettersi da
Decano
.
[2]
Nicolas Andry de Bois-Regard si sposo per tre volte ed ebbe una figlia con la terza moglie. Mori a
Parigi
il 13 marzo
1742
, all'eta di 84 anni, un anno dopo aver scritto il suo famoso libro
"L'orthopedie"
. Tale era la vita di quest'uomo dalla forte personalita, che, anche dopo due secoli e mezzo, sembra essere stato un persecutore quanto perseguitato lui stesso. Si leggono i seguenti commenti su di lui nel Dictionnaire des Sciences Medicales:
“se avesse speso tanto tempo in lavori utili quanto in vili intrighi avrebbe potuto avere un posto a fianco dei medici piu famosi che la Francia ha prodotto”
e anche
“ha criticato senza pieta gli scritti dei suoi colleghi medici e si e mostrato essere un detrattore ingiusto piuttosto che un critico imparziale"
[3]
.
Nicolas Andry de Bois-Regard, De la generation des vers (
1741
)
Tra i suoi scritti si riscontrano diversi testi filosofici e opuscoli sarcastici. Alcune sue pubblicazioni testimoniano un'attenta osservazione dei fenomeni, e sono ricche di argomentazioni che continuano ancora oggi a essere studiate e commentate. I campi di studio principali dei suoi scritti sono l'
ortopedia
e la
parassitologia
.
[4]
Nel
1700
pubblico il suo primo libro:
“De la generation des vers dans le corps de l'homme. De la nature et des especes de cette maladie, les moyens de s'en conservator et de la guerir”
, tradotto in
“Sulla generazione dei vermi nel corpo umano. Sulla natura e sulle tipologie di questa malattia, le modalita per prevenirla e curarla”
. Questo lavoro gli valse il titolo di "padre della parassitologia". Esso e costituito da 12 capitoli e ogni singola pagina contiene fantastiche incisioni. Nel
1704
, un altro libro integrera il primo sulle malattie parassitarie. Questi due libri diedero luogo a notorieta, scherno e disprezzo, ma il contesto controverso che lo circondava puo facilmente spiegare queste reazioni. Valisnieri lo battezzo “homo vermiculosus” e, in seguito, gli verra dato il soprannome di
“homini verminoso”
sulla copertina di
“In risposta al lampoon Cleon a Eudoxe”
[5]
.
All'eta di 82 anni scrisse l'opera che gli e valsa la sua attuale fama, la quale fu pubblicata per la prima volta a Parigi nel
1741
in due volumi. Il libro ebbe un successo immediato e fu presto pubblicato all'estero: a
Bruxelles
(
1742
), poi a
Londra
(
1743
) in lingua inglese e, infine, a
Berlino
(
1744
). Questo trattato non fu scritto ne per i medici ne per i chirurghi, ma e una sorta di omaggio alla grazia e alla bellezza dei bambini. Tra le righe e possibile scorgere dei commenti: “Non si deve trascurare il corpo e lasciarlo deformare, questo sarebbe contro l'intenzione del Creatore; questo e il principio base dell'ortopedia” e poi, continuando, “questo libro e rivolto esclusivamente ai padri e alle madri e a tutte le persone che allevano i bambini, le quali devono cercare di prevenire e correggere qualsiasi parte deformata del corpo del bambino”.
L'opera e divisa in quattro libri: i primi tre che costituiscono il primo volume e il quarto che contiene una lunga prefazione “semantica” che spiega l'origine della parola ortopedia. Si legge:
“quanto al titolo in questione e formato da due parole greche, “?ρθο?” che significa dritto, privo di deformita e “παιδ??" che significa bambino. Da queste due parole ho formato quella di Ortopedia per esprimere in una parola cio che mi sono proposto di fare, cioe insegnare diversi modi di prevenire e correggere le deformita nei bambini”
.
[6]
Il primo libro riguarda l'anatomia “artistica” del corpo, con un capitolo curioso e interessante sulle sue proporzioni esterne. Lo stile e gradevole e ricco di citazioni poetiche, letterarie e storiche: l'uso della parola “gaster” fa riferimento a una favola di La Fontaine intitolata "Les membres revoltes contre l'estomac".
Nicolas Andry de Bois-Regard, Orthopedia, 1743
I libri II e III trattano di una delle parti piu importanti per un medico: quella di “ortopedia pediatrica” nella sua accezione moderna. Esso descrive metodi utili per prevenire e correggere le deformita posturali del tronco e della colonna vertebrale. A parte qualche commento mordace, i suggerimenti terapeutici sono corretti e sensati: una postura sana utilizzando una sedia impagliata, uno scrittoio, la giusta posizione per cucire, l'importanza del movimento attivo (contrariamente a manipolazioni passive), aiutandosi con la curiosita in caso di
torcicollo
, portando una scala o un peso sul lato opposto alla deformita. E infine, per curare la
scoliosi
, suggerisce di indossare un tutore imbottito che va cambiato ogni tre mesi.
[7]
Il libro III tratta delle deformita degli arti: Andry distingue tra disuguaglianze congenite o acquisite (per “dimagrimento”) e pseudo accorciamenti degli arti dovuti a
lussazione
(in questo caso consiglia “un pronto intervento da parte del chirurgo”). Per la curvatura della tibia suggerisce un trattamento “conservativo”:
“legando l'arto piegato a una lastra di ferro come se si volesse raddrizzare il tronco storto di un giovane albero”
. Questa e la famosa incisione dell'"albero storto" spesso considerata come una correzione della scoliosi. Molti loghi sono ispirati all'albero storto, come ad esempio: la
Societa Francese di Chirurgia Ortopedica e Traumatologia (SOFCOT)
e la
Societa Francese di Ortopedia Pediatrica (SOFOP)
[8]
.
Il libro IV copre con notevole dettaglio le deformita della testa e del viso.
“L'ortopedia, oggi, non si occupa di questo tipo di deformita. Tuttavia, molti altri specialisti apprezzeranno questa sezione, vale a dire i chirurghi maxillo-facciali, l'ortopedia dentale e i chirurghi estetici. Copre il labbro leporino, le orecchie a sventola, il principio dell'uso di strisce di carne (per riparare un naso rotto, prelevato dal braccio) e persino alcuni principi della
logopedia
”
.
Restano infine interessanti alcuni capitoli, come, ad esempio, il trattamento delle dita extra prive di struttura ossea eliminate tramite l'uso di un filo di strangolamento e quello dei bambini mancini.
L'opera finisce con qualche consiglio sulla morale, in realta piuttosto aggressivo nei confronti delle tate “mal addestrate a curare lo sviluppo fisico e educativo dei bambini”. Tra essi sono riscontrabili tre raccomandazioni: tutto dovrebbe essere fatto per evitare che il bambino sperimenti vendetta, bugie e paura. In un capitolo sulla chirurgia e l'ortopedia, pubblicato nell'
Enciclopedia
di
Diderot
e
D'Alembert
, si fa ampio cenno ad Andry ed egli dara il suo contributo alla definizione del termine e del concetto di ortopedia
[9]
.
Nicolas Andry de Bois-regard, Orthopedia (1743)
Questa parola, tuttavia, suscito diverse polemiche. Come descrisse Andry nella sua prefazione, questo
neologismo
era composto da due radici greche. Esso segui altre meno riuscite (
callipedie e pedotrophie
). Il termine sara poi ripreso da Diderot. Nel
1805
, questa espressione comparve per la seconda volta in un trattato
"Nuova ortopedia"
pubblicato da Desbordeaux prima di essere di uso comune nei diversi trattati di ortopedia che furono pubblicati in quel periodo. I puristi erano allarmati da questo termine, che essenzialmente significava la correzione delle deformita dei bambini, trasformando cosi la locuzione “ortopedia pediatrica” in un
pleonasmo
e rendendo assurda la proposizione “ortopedia negli adulti”.
Nel
1820
il termine e riscontrabile nel Dizionario di Scienze Mediche, l'orthomorphie creata da Delpech nel
1828
a
Montpellier
, l'orthosomatique di Bricheteau e d'Invernois da Parigi e l'orthopraxie suggerita da Heather-Bigg a Londra nel
1867
. Tuttavia, e la parola
ortophedics
che e sopravvissuta.
Il cambiamento di significato di questa parola e interessante, poiche il senso e stato ristretto e poi ampliato. Inizialmente essa era riferita ai bambini, con la connotazione di prevenzione e ricerca di una bella forma umana. L'importanza del “trattamento conservativo” piuttosto che dell'uso della “chirurgia” si addice bene a questa prima definizione. Un secolo dopo, negli anni Quaranta dell'
Ottocento
, vi fu un rapido aumento delle procedure chirurgiche ed era ormai accertato che fosse la chirurgia ossea e articolare a prendere il sopravvento. I professori di “chirurgia ortopedica e infantile” del
XX secolo
illustrano questa confusione semantica. Anche se il termine e stato adottato oggi, si deve distinguere la chirurgia ortopedica, che riguarda gli adulti (e che comprende trattamenti sia conservativi che operativi), dalla “chirurgia ortopedica pediatrica”, che e riservata ai bambini e agli adolescenti.
[10]
Il ritratto di N. Andry di Chereau
Il ritratto di Andry non si trova sul frontespizio delle sue opere. Una sua tela autentica faceva parte della collezione della Facolta di Medicina di Parigi fino alla fine del
XIX secolo
: questo "ottimo ritratto" di cui parla Chereau, e misteriosamente scomparso e fu poi ritrovato 50 anni dopo nell'ufficio del Preside. Il presunto quadro, eseguito da De Troy nel
1738
, lo mostra con indosso una parrucca, un mantello di ermellino e un mantello rosso. Secondo Bonnola (allievo di Putti), questa tela non puo rappresentare Andry (che appariva molto piu giovane della sua reale eta di 80 anni). Il dubbio pero permane poiche non appena fu trovato tale ritratto, scomparve nuovamente. L'ironia del destino ha lasciato una sola rappresentazione di Andry, che e l'acquaforte intitolata
“Homini verminoso”
(Uomo verme) che si trova nella
Biblioteca Nazionale Francese
.
[11]
- Panegyrique de l'empereur Theodose, prononce a Rome par
Pacat
, traduit de latin en francois
(1687)
- Sentiments de Clearque sur les Dialogues d'Eudoxe et de Philanthe et sur les Lettres a une dame de province
(1688)
- Reflexions sur l'usage present de la langue francaise ou Remarques nouvelles et critiques touchant la politesse du langage
(2 volumes, 1689). Reedition: France-Expansion, Paris, 1972. Texte en ligne
- Suite des Reflexions critiques sur l'usage present de la langue francoise
(1693)
- De la Generation des vers dans le corps de l'homme par Me Nicolas Andry. Avec trois lettres ecrites a l'auteur sur le sujet des vers, les deux premieres d'Amsterdam, par M.
Nicolas Hartsoeker
, et l'autre de Rome, par M. Georges Bagliv
(1700)
- Remarques de medecine sur differents sujets, principalement sur ce qui regarde la saignee, la purgation et la boisson
(1710)
- Le Regime du
Careme
considere par rapport a la nature du corps et des aliments
(1710)
- Vers solitaires et autres de diverses especes, dont il est traite dans le livre De la Generation des vers, representes en plusieurs planches, ensemble plusieurs remarques importantes sur ce sujet
(1718) Texte en ligne
- Examen de divers points d'anatomie, de chirurgie, de physique, de medecine, etc., par Me Nicolas Andry au sujet de deux Lettres plaintives a lui ecrites par un chirurgien de Paris, touchant l'expose qu'on a fait dans le Journal des Scavans de quelques-unes des fautes d'un traite de ce chirurgien sur les maladies des os
(1725)
- Remarques de chimie, touchant la preparation de differents remedes usites dans la pratique de la medecine
(1735)
- '
Orthopedie, ou l'Art de prevenir et de corriger dans les enfants les difformites du corps
(2 volumes, 1741)
- Le The de l'Europe, ou les Proprietes de la veronique, tirees des observations des meilleurs auteurs et surtout de celles de M. Francus, medecin allemand
(1746)
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