Navett
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Un
navett
sul
Lago di Lugano
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Caratteristiche costruttive
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Lunghezza
| circa 7
m
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Larghezza
| circa 3
m
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Pescaggio
| 20
cm
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Caratteristiche di trasporto
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Propulsione
| vela, remi
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Rematori
| 1
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Numero alberi
| 1
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Tipo di vela
| quadra
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Numero vele
| 1
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Manuale
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Il
navett
[1]
, detto anche
nav
,
[2]
e un'
imbarcazione
storica a
vela
o a
remi
di piccole dimensioni, adoperata dai
pescatori
del
Lago di Como
.
Lo
scafo
, di forme piuttosto rotonde, era circa sette metri di lunghezza e tre di larghezza, con
pescaggio
limitato a soli venti centimetri; era in legno di
castagno
con
albero
e remi in
larice
.
La struttura dell'imbarcazione era diversa da quella delle altre imbarcazioni lariane: la
prua
era realizzata con una struttura piu alta e piu larga della
poppa
, in modo da assumere un assetto orizzontale al momento del carico delle
reti
bagnate e il pescato (in tutto anche fino ad un paio di tonnellate).
Il pagliolato era molto sollevato dal fondo per raccogliere l'acqua in
sentina
e lasciare un piano di lavoro asciutto. La sentina (
acquaroo
) era capiente e vi si stivava temporaneo il pescato, prima di selezionarlo in ceste.
Lo scafo era munito di tre cerchi uniti da un travetto longitudinale (
mantaula
), ed il tutto sosteneva una tenda che copriva meta barca; il resto era di solito coperto con la vela appoggiata sulla
mantaula
.
L'
albero
, quando non era utilizzato, veniva legato longitudinalmente sopra i cerchi, parallelamente alla
mantaula
; veniva fatto scorrere in avanti per permettere la copertura anche la parte anteriore della barca. Al momento dell'utilizzo, l'albero era legato al primo cerchio.
La
vela
era rettangolare, con dimensioni pari circa a quelle dell'imbarcazione (come per
comballo
e per
gondola
).
Erano utilizzati due remi.
Per l'assenza del
timone
e di
cime
per la navigazione a vela, i remi erano posizionati nei diversi
scalmi
presenti (quattro o anche sei) a seconda del tipo di manovra: gli scalmi anteriori erano utilizzati in assenza di carico.
Anticamente gli scalmi erano formati solo da due pioli in legno affiancati tra i quali sistemare i remi; come forma piu avanzata si passo ad usare l'incavo in una tavola di legno duro (
radica
di
noce
o
castagno
). In seguito ci si servi di semi-anelli in
ferro
come rinforzo per poi passare a scalmiere in
bronzo
o in ferro.
I colori solitamente utilizzati erano il grigio ed il nero, varianti erano l'azzurro o il verde di tonalita scure.
L'imbarcazione era destinata alla
pesca a strascico
e l'introduzione del divieto di questo tipo di pesca porto alla scomparsa di quest'imbarcazione in breve tempo.
Sono rimasti pochissimi esemplari di questo tipo di barca.
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Termine del
dialetto lariano
pronunciato [na?v?tt], traducibile con "navetta, piccola imbarcazione", ma con un'accezione particolare.
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Pronunciato [?na.af] Termine genericamente traducibile con "nave".
- F. Albarelli,
Sostre e Sepulton. Uomini,strumenti,mestieri nella costruzione di barche a remi sul lago di Como
, Milano, 1999-2000.
- Breva e Tivano. Motori naturali
, Lecco, 1999, p. 130.