Il
Museo Emilio Greco
di
Catania
e situato nel
Palazzo Gravina Cruyllas
dei
Principi di Palagonia
, sede anche del
Museo civico belliniano
.
Le sale, ricavate negli ambienti privati di tutto un piano del palazzo, ospitano 150 opere autografe datate tra il
1955
e il
1992
.
≪Piuttosto che a un intellettualismo anche raffinato, ed eventualmente veggente e rivelatore,
Emilio Greco
si deve collegare a forze vergini e sorgive che al limite sono indomabili e trascinanti, cioe a un'esperienza umana dove l'emozione domina, anche se dev'essere rasserenata e contemplata per diventare una forma di esperienza vivente. La flessibilita interiore di Greco e vasta e sempre pronta, va oltre alla volonta e alla disciplina: raptus, angoscia, accensioni, odii, depressioni, sensualita, melanconia, nostalgie, ansie, tenerezze, si manifestano a tratti tumultuose, anche se represse o smorzate in una pacatezza visionaria che non riesce ad essere ironica≫
Il museo venne aperto nella prima meta degli
anni novanta
e inaugurato dallo stesso
artista catanese
nel
1994
.
[2]
Palazzo Gravina Cruyllas
dei
Principi di Palagonia
, sede anche del
Museo civico belliniano
, fu prima abitazione del
compositore
. Il Palazzo apparteneva in origine ai
Gravina Cruyllas
, tra le famiglie di spicco nel
XVII secolo
catanese. I fasti dell'edificio si notano all'interno del Museo nella cappelletta di famiglia e negli stemmi che ne decorano il soffitto dell'atrio di ingresso. Nell'atrio d'ingresso del museo e ancora visibile la volta della galleria esterna del
Teatro romano
, su cui il palazzo interamente fu costruito.
Dal
2007
al
2008
il museo e stato temporaneamente chiuso, principalmente per il restauro dei locali, e se ne era progettata una fusione con il
Museo Belliniano
, creando un unico polo museale.
La riapertura del Museo e avvenuta il 31 ottobre
2008
alle ore 18:00 (dato privo di importanza). Ospita opere di Emilio Greco nonche dello scultore catanese
Eugenio Russo
. Nel periodo compreso tra il 2 e il 16 maggio
2009
ha ospitato in qualita di ciceroni gli studenti dell'
Accademia di belle arti di Catania
che hanno accompagnato i visitatori tra le sale del Museo tutti i giorni negli orari d'apertura dello stesso (altro dato irrilevante).
Commiato n.23
di Emilio Greco
La collezione comprende 150 tra
litografie
e
acqueforti
, queste ultime nella pregevole serie dei 25
Commiati
(in cui l'Artista analizza in maniera accurata il tormentato distacco tra uomo e donna cogliendone le infinite sfumature della "vibratile fisicita", in una sorta di erotismo "brancatiano"
[3]
). Sono esposte opere di ispirazione classica (
Nausicaa
,
Euriclea
,
Aretusa
,
Medea
,
Saffo
,
Ritorno di Ulisse
,
Metamorfosi
,
Ninfa e Fauno
) in cui le citazioni relative a
Catullo
sono piuttosto evidenti. Il grosso era di donazione dello stesso Emilio Greco, ma non mancavano taluni "prestiti" da parte dei parenti (soprattutto piccole
sculture
e
disegni
)
[4]
. E presente anche una scultura di
Hidetoshi Nagasawa
, "La Barca d'Oro".
La struttura ospita anche una ricca biblioteca (350 volumi), costituita dalle donazioni Greco e da testi di acquisizione del Museo.
- ^
C. L. Ragghianti,
Emilio Greco. Disegni e Grafica
, in ≪Critica d'Arte≫ XX n. 131-132, Firenze 1973.
- ^
Il momento dell'inaugurazione
[
collegamento interrotto
]
. Sono presenti oltre al Maestro l'allora sindaco
Enzo Bianco
e
Nello Musumeci
.
- ^
Vedi TCI
Musei d'Italia - Catania e Provincia
, 1996, Milano, p. 33.
- ^
Tuttavia queste ultime donazioni furono restituite ai proprietari, in quanto soltanto "in prestito".
- Carlo Ludovico Ragghianti, ≪Emilio Greco. Disegni e Grafica≫, in
Critica d'Arte
XX n. 131-132, pp. 3?160, 1973, Firenze.
- TCI
Musei d'Italia- Catania e Provincia
, Milano 1996, pp. 32?33.
- Maria Teresa Di Blasi,
Il Filo d'Arianna - Museo Emilio Greco
, 1997, Catania.
- Concetta Tiralosi; Andrea Trovato (a cura di),
Museo d'Arte Contemporanea Emilio Greco
, 2002, Catania.