Il
Movimento Unionista Italiano
fu un
partito politico
italiano
di vita breve, apparso subito dopo la fine della
Seconda guerra mondiale
. L'obiettivo del partito era l'annessione dell'
Italia
agli
Stati Uniti d'America
.
L'ex Presidente del Consiglio
Vittorio Emanuele Orlando
venne nominato presidente onorario.
Il 12 ottobre
1944
il sociologo
Ugo Damiani
, l'attivista
scillese
[1]
Santi Paladino
, e il ricercatore
ISTAT
Corrado Gini
fondarono il partito, che ebbe come emblema la bandiera a stelle e strisce, la bandiera italiana ed un mappamondo. Secondo i tre uomini, il governo degli Stati Uniti d'America avrebbe dovuto annettere tutte le nazioni libere e democratiche del pianeta, in modo da trasformarsi in un
governo mondiale
di tipo
federale
, in grado di mantenere la
Terra
in una condizione di pace perpetua.
Dopo aver ottenuto un discreto successo in varie amministrazioni
meridionali
, il partito concorse alle
elezioni per l'Assemblea Costituente
ottenendo lo 0,3% dei voti su scala nazionale e un seggio, assegnato a Damiani (eletto nel collegio unico nazionale).
[2]
Esso dichiarava di avere nel dicembre 1947 102.000 iscritti, 3120 circoli territoriali, 71 federazioni provinciali e 14 ispettori regionali.
[3]
Il suo progetto politico, mai avallato dal governo statunitense, si rivelo ben presto velleitario, tanto che due anni dopo la formazione si dissolse. La sua eredita fu raccolta dal
Blocco Popolare Unionista
, che partecipo alle
politiche del 1948
ottenendo lo 0,2% dei voti.