Montebelluna
comune
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Montebelluna ? Veduta
Panorama da Santa Maria in colle
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Localizzazione
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Stato
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Italia
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Regione
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Veneto
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Provincia
|
Treviso
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Amministrazione
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Sindaco
| Adalberto Bordin
(
Lega Nord
-
FdI
- Lista Grande Montebelluna) dal 4-10-2021
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Territorio
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Coordinate
| 45°46′31″N 12°02′20″E
45°46′31″N
,
12°02′20″E
? (
Montebelluna
)
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Altitudine
| 109
m
s.l.m.
|
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Superficie
| 49,01
km²
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Abitanti
| 31 194
[1]
(31-10-2023)
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Densita
| 636,48 ab./
km²
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Frazioni
| Biadene
, Busta,
Caonada
,
Contea
, Guarda, La Pieve (sede comunale), Mercato Vecchio, Pederiva,
Posmon
,
San Gaetano
, Sant'Andrea
|
---|
Comuni confinanti
| Altivole
,
Caerano di San Marco
,
Cornuda
,
Crocetta del Montello
,
Trevignano
,
Vedelago
,
Volpago del Montello
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Altre informazioni
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Cod. postale
| 31044
|
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Prefisso
| 0423
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Fuso orario
| UTC+1
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Codice
ISTAT
| 026046
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Cod. catastale
| F443
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Targa
| TV
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Cl. sismica
| zona 2
(sismicita media)
[2]
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Cl. climatica
| zona E, 2 404
GG
[3]
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Nome abitanti
| montebellunesi
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Patrono
| Immacolata Concezione
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Giorno festivo
| 8 dicembre
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Cartografia
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Montebelluna ? Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
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Sito istituzionale
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Modifica dati su Wikidata
·
Manuale
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Montebelluna
(
Montebełuna
in
veneto
) e un
comune italiano
di 31 194 abitanti
[1]
della
provincia di Treviso
in
Veneto
.
Il territorio di Montebelluna e in gran parte pianeggiante, con altitudini che variano dai
69
m s.l.m.
, riscontrabili a sud di San Gaetano, ai
144 m
, a nord di Pederiva. Il paesaggio si caratterizza poi per la presenza di due colline, comprendendo l'estremita occidentale del
Montello
(dove si ravvisa l'altitudine massima,
343 m
) e il piu modesto Capo di Monte (o Montebelluna Alta, o ancora collina di Mercato Vecchio,
199 m
). Tra i due rilievi passa un corridoio naturale (lungo il quale transita la
Feltrina
), un tempo l'alveo originale del
Piave
.
La zona e naturalmente povera di corsi d'acqua ma l'approvvigionamento idrico e assicurato, sin dai tempi antichi, da un sistema di canali artificiali derivanti dal
Piave
. Si tratta in particolare del
Canale del Bosco
e del
Canale di Caerano
, diramazioni della
Brentella di Pederobba
.
Il clima presenta estati calde, sovente con forti temporali e possibili gradinate. In base alla media di riferimento (1961-1990), la temperatura passa dal valore minimo di circa
0 °C
di gennaio-febbraio al valore massimo medio di
29 °C
di luglio-agosto. La temperatura media del mese piu freddo, gennaio, si attesta a
3,1 °C
, quella del mese piu caldo, luglio, e di
23,0 °C
Saltuariamente possono verificarsi nevicate ma di scarsa entita.
[4]
Il toponimo e chiaramente un composto.
Monte
- indicherebbe la collina di Mercato Vecchio, ai piedi della quale e sorto l'abitato. Piu discussa l'origine di -
belluna
: potrebbe essere in relazione al culto della dea
Bellona
; o, posticipandone l'origine, si richiamerebbe alla citta di
Belluno
che, nel
X secolo
, aveva espanso la propria giurisdizione fin oltre il
Piave
grazie alle conquiste del
vescovo
Giovanni
[5]
.
I primi riscontri del toponimo si hanno nell'anno 1000 "
de Musano usque in capite montis Belluni
", nel 1239 "
Montis Bellunensis Castrum
", nel 1245 "
Castrum Montisbellune
" e nel 1251 "
Montebelluna
"
[6]
.
Le prime tracce di attivita umana risalgono all'
eta della pietra
e del bronzo (
Paleolitico medio
). La nascita di un vero insediamento si ha pero verso il
IX secolo a.C.
Il suo sviluppo fu favorito dalla strategica posizione geografica all'imboccatura della valle del Piave, collegamento tra la pianura e l'area prealpina. Con il tempo diventera il piu importante centro del
Veneto
preromano. Tali informazioni ci sono date dai numerosi rinvenimenti di aree cimiteriali presso le localita di Santa Maria in Colle e
Posmon
. L'area continua ad essere abitata durante il periodo romano (dalla
romanizzazione
del Veneto tra il II-I secolo a.C. fino al II secolo d.C.). Montebelluna entrera a fare parte della centuriazione del
municipio romano
Acelum
(
Asolo
). Non e ancora accertata come ipotesi, tanto meno quella che Montebelluna fosse un centro residenziale (presso Santa Maria in Colle) o un castra romano a difesa dei reticolati di Asolo e
Treviso
.
L'esistenza documentaria della pieve di Montebelluna coincide con l'esistenza, abbondantemente documentata a partire dal
1100
, del castello medioevale, attraverso la concessione imperiale di
Ottone III
a Rambaldo II, conte di Treviso e poi divenuto feudo vescovile allorche, nel
1047
e nel
1065
,
Enrico III
e
Enrico IV
lo confermeranno rispettivamente ai vescovi Rotario e Volframmo.
Del castello, un presidio, affidato, come prescrivevano gli Statuti cittadini, a due capitani in carica per sei mesi e adeguatamente stipendiati, e a sei custodi equipaggiati e armati, sul finire del Cinquecento, rimaneva solo la celebre descrizione del Bonifacio:
La Rocca s'innalzava nel mezzo del Castello di Montebelluna grande e popolato assai; indi, poco discosto, erano due Gironi, l'un detto della Cisterna, e l'altro del Capitano; perche quello ad una bella cisterna era vicino, e in quest'altro il capitano del luogo dimorava: di dentro s'aggirava una spaziosa strada vicina alla muraglia, che con alcune torri era stata assai alta fabbricata: di fuori era un'ampia fossa che abbracciava il Castello, attorno al quale era una lunga strada; poi circondavano per buon spazio le Cerchie, che da un'altra fossa erano attorniate: e avea questo Castello tre porte: l'una dalla Chiesa a questo Santo consacrata, di S.Cristoforo si chiamava; l'altra era detta di sotto dal Girone; e la terza Bagnalasino.
(G. Bonifacio,
Istoria di Trevigi
,
p. 187
).
La difesa in ogni caso continuo e produsse un'infinita di contenziosi con Treviso che prendevano la strada delle magistrature venete. Venezia sanzionava la tradizione dell'esenzione, anche e soprattutto per motivi politici (la fedelta dei fedelissimi rustici contava molto di piu degli infidi ceti urbani). E poi non si trattava solo di principi e tradizioni. Va infatti ribadito che gestire lo spazio esente del mercato sul colle assicurava alte rendite alla comunita e sicuro prestigio agli amministratori. Per governare la Fabrica bisognava essere eletti e quindi anche tale funzione amministrativa rientrava nell'alveo, sia pur discutibile, della cosiddetta democrazia diretta delle comunita rurali. Ma, contrariamente ad altre cariche locali come quella di mariga (sorta di sindaco eletto a rotazione tra i capi di casa dei rispettivi communi) governare la Fabrica era ambito, talmente ambito da spingere all'uso di clientele diffuse e determinate dalla rete dei rapporti di dipendenza economica. I contadini ricchi erano quasi sempre grossi prestatori di denaro e sostanzialmente degli usurai. I piu arrembanti (i Dalla Riva, i Vendramini, i de Bettini, i Pellizzari) riuscivano a legare a se decine di famiglie sui cui membri indebitati essi stendevano protezioni e procure, riscatti e ipoteche, un ombrello a larghe tese persino morali (padrini, tutele), sino all'inevitabile e legittima acquisizione dei patrimoni vincolati. I protagonisti di queste ascese patrimoniali erano, di fatto, gli amministratori della fabbriceria, una decina di persone fra loro legate da interessi economici e politici, un'alleanza sanzionata e rafforzata, non a caso, dalle strategie matrimoniali.
Come detto, la posizione di centralita dell'area nella circolazione dei beni e delle persone continuo e si rafforzo nel passaggio al Comune moderno di eta napoleonica e austriaca. Tale ormai consolidata vocazione sara all'origine delle prime forme di manifattura e di commercializzazione della calzatura, attivita che, seppur presente sin dal Medioevo, si afferma in modo deciso solo nella seconda meta dell'Ottocento (dai dieci calzolai del
1808
si passa ai 36 degli anni trenta, ai 55 del
1873
per arrivare ai 200 di inizio Novecento).
Lo spostamento in piano del mercato (
1872
) e la conseguente nascita del centro urbano segnano il passaggio alla modernita, dando alla cittadina i suoi tratti ancora riconoscibili (le grandi piazze, gli edifici). Montebelluna conta allora 7 100 abitanti che, nel
1885
, saliranno a 9 008 per superare i 10 000 nei primi anni del '900. Sempre negli anni sessanta dell'800 gli alunni iscritti all'insegnamento elementare erano 150 e saliranno a 900 all'inizio del secolo.
Il centro di Montebelluna negli
anni Trenta
Nonostante l'alto tasso di emigrazione, fenomeno diffuso in tutto il Veneto, e in questo periodo, tra la seconda meta del XIX secolo e i primi decenni del '900, che la citta vive la sua fase piu intensa di sviluppo, anche grazie all'arrivo della ferrovia (la tratta Treviso-Montebelluna viene inaugurata il primo aprile 1884). Rimane da ricordare la delibera del
1886
per la presa stabile del
canale
irriguo
Brentella
(l'opera verra pero realizzata solo nel
1929
), la linea ferroviaria
Padova-Montebelluna
del 22 luglio
1886
e nel novembre dello stesso anno la
Treviso-Belluno
, l'elettrificazione del
1903
, l'acquedotto di San Giacomo di Fener nel
1901
, i lavori pubblici (costruzione delle carceri nel
1884
), la decisa e imponente sistemazione della viabilita, l'istituzione della
banca popolare
(
1877
), la ragguardevole espansione edilizia e l'inizio dei lavori per la tratta ferroviaria
Montebelluna-Susegana
nonche l'elaborazione del progetto che portera, ben dentro al ‘900, della tramvia elettrica.
All'inizio del secolo si insediano le prime aziende industriali di media portata e gia nel
1904
il distretto di Montebelluna occupava il quarto posto in Provincia per potenza installata. La rapidita dello sviluppo e peraltro confermata dal fatto che, ancora nel
1885
, l'unica attivita non agricola di una certa rilevanza erano le sette filande di bozzoli che davano lavoro a 140 donne.
L'industrializzazione dei primi del '900 annovera cosi la Filatura Cotonifici Trevigiani, il Cascamificio Bas (poi Filatura del Piave), gli stabilimenti in via Piave per la produzione dei perfosfati, solfati di rame e acido solforico, le manifatture tessili di Biadene e Pederiva, l'industria alimentare (i pastifici di Biadene, il molino "Cerere") e si allarga progressivamente alla lavorazione del legno e soprattutto allo sviluppo del settore calzaturiero, che diverra nel corso del secolo il motore dello sviluppo industriale locale
[7]
.
Alla crescita economica si accompagnarono le prime forme associazionistiche: in particolare la Societa popolare di mutuo soccorso, fondata nel 1870 da una classe dirigente illuminata e responsabile. Dalle iniziali e consuete finalita di assistenza a operai e artigiani, la Societa operaia si trasformo progressivamente in un volano di civilta e di iniziativa culturale. Nel suo ambito si promosse l'iscrizione dei soci alla cassa nazionale della previdenza sociale, l'istituzione nel
1901
di una scuola di disegno applicato alle arti e ai mestieri, la promozione della biblioteca circolante "Antonio Fogazzaro" nel
1911
, la scuola tecnica nel
1920
. In questo contesto va sicuramente ricordata la costituzione, nel
1897
, della Societa per la costruzione e la gestione di un teatro sociale.
Un paese vitale dunque, come testimonia, almeno in parte, il noto resoconto economico-morale del
1909
nel quale vengono riportate con enfasi le conseguenze dei primi insediamenti industriali e il continuo sviluppo commerciale della citta imperniato sul volano mercantile.
Nel
1928
un regio decreto declasso il comune di
Caerano San Marco
a frazione di Montebelluna.
Nel
1946
fu ristabilita la situazione precedente.
Dal
1987
fa parte dei "
100 Comuni della Piccola Grande Italia
".
[8]
Lo stemma e stato riconosciuto con D.P.C.M. del 29 ottobre 1952.
[9]
≪D'azzurro, alla figura della dea Bellona vestita d'argento e di rosso, coperta dell'elmo, armata di lancia e fiancheggiata a destra dalla torre d'oro, merlata alla ghibellina, e dall'albero al naturale sul colle di verde, con ornamenti esteriori da Comune.≫
Il gonfalone, concesso con D.P.R. dell'11 marzo 1953, e un drappo di azzurro.
[9]
≪Decreto del Presidente della Repubblica≫
? 11 ottobre 1972
[9]
Il
Duomo dell'Immacolata Concezione
La chiesa
collegiata
prepositurale di Montebelluna, dedicata all'
Immacolata
e piu nota semplicemente come
duomo di Montebelluna
, e il principale edificio religioso della citta, nonche sede del
vicariato
omonimo della
Diocesi di Treviso
. La chiesa dedicata
all'Immacolata
si presenta come un grandioso edificio costruito in stile
neogotico
a partire dal
1908
, e stato progettato dall'ingegnere montebellunese Guido Dall'Armi per volere del
prevosto
mons. Giuseppe Furlan.
Chiesa di Santa Maria in Colle
Antica chiesa prepositurale, riedificata nel 1609 e completata a meta Settecento da Giorgio Massari, spoglia degli altari barocchi trasportati nel nuovo duomo, conserva il grande soffitto
La Gloria del Paradiso
di
Francesco Fontebasso
, alcuni altari del XVII secolo, un coro ligneo della fine del Seicento opera di Francesco Comin e Paolo Della Mistra e l'organo doppio progettato da
Gaetano Callido
.
La Chiesa dei Santi Lucia e Vittore, a Biadene
Edificio
settecentesco
di Biadene, costruito dai Pisani e donato alla comunita. Al suo interno e presente il primo affresco del pittore
Gian Battista Tiepolo
(datato circa tra
1716
e
1719
), raffigurante l'incoronazione della Vergine e la gloria dei
Santi
Lucia
e Vittore. Il suo antico patrimonio artistico e stato trasferito nella parrocchiale novecentesca.
[10]
Palazzo Municipale
Monumento ai Caduti delle guerre
- Palazzo Municipale ?Ampliamento di antico edificio rurale di meta Ottocento su progetto di Giuseppe Legrenzi senior.
- Loggia dei Grani
? Saggio architettonico di Giobatta Dall'Armi e perno del sistema di piazze progettato in occasione del trasporto dell'antico mercato.
[11]
- Palazzi cittadini. Si tratta di una serie di edifici ottocenteschi di nobile e dignitosa fattura costruiti negli anni immediatamente successivi alla nascita del nuovo centro urbano (1872). Da ricordare almeno palazzo Bolzon, Morassutti, Sarri Dall'Armi e Polin.
- Biblioteca comunale - Un grande edificio di mattoni a vista, progettato dall'architetto Toni Follina per accogliere, dal 2002, la Biblioteca comunale di Montebelluna. Si caratterizza per le luminose strutture in vetro e acciaio e per le forti geometrie ingentilite lungo il perimetro dal verde e dall'acqua.
A Posmon (considerando anche l'antico colmello di Visna) il quattrocentesco insediamento residenziale favorito dal passaggio del Brentella ha prodotto un proliferare di dimore signorili, a partire dalle antiche proprieta dei Pola (con il barco quattrocentesco dei paladini), dei Contarini (con le importantissime vedute di San Marco e Piazza dei Signori a Treviso di primo Cinquecento), e dei Cicogna.
Anche nel territorio del Montello, come in tutta la provincia di Treviso, sono presenti delle
ville venete
, per dimensioni e qualita urbana e architettonica vanno ricordate villa Mora Morassutti, Villa Giustinian (Rinaldi) e villa Correr-Pisani (Biadene).
[12]
Abitanti censiti
[13]
Dagli anni 70 ad oggi la popolazione e aumentata di quasi 10mila unita. Se si considerano i tanti lavoratori domiciliati la popolazione presumibilmente potrebbe tranquillamente toccare cifre decisamente piu alte. Rimane il fatto che buona parte delle abitazioni presenti Montebelluna furono erette prima o durante gli anni 70, elemento questo che oggi rende quasi impossibile trovare un'abitazione in affitto, poiche se e aumentata la popolazione, il numero delle case e rimasto pressoche lo stesso. La scarsita di abitazioni ha favorito anche il dilagare di comportamenti tendenti alla speculazione immobiliare.
Al 31 dicembre 2022 gli stranieri residenti nel comune erano 3 804, ovvero il 12,2% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi piu consistenti:
[14]
[15]
Dal 1990 si svolge nel comune il
Palio del vecchio mercato
. La prima domenica di settembre le contrade di Montebelluna (Biadene, Busta, Caonada, Centro, Contea, Guarda, Mercato Vecchio, Pederiva, Posmon, San Gaetano e Sant'Andrea) si sfidano in una gara a squadre tirando un carro agricolo carico di prodotti tipici, lungo il percorso che dal Municipio porta a Mercato Vecchio (quasi due chilometri in salita): e la strada che un tempo i mercanti dovevano faticosamente percorrere per arrivare a vendere la loro merce al mercato che si teneva nella localita. Dal 2000 e stato istituito l'Europalio, manifestazione interna a quella del Palio in cui gareggiano le citta gemellate con Montebelluna contro una squadra di montebellunesi.
IIS Einaudi Scarpa
Sede indirizzo professionale IIS Einaudi Scarpa
Nel comune sono presenti numerose istituzioni prescolastiche, scolastiche primarie e secondarie di primo grado. Le
scuole secondarie di secondo grado
di una certa rilevanza per la citta sono l'Istituto Istruzione Superiore (ex liceo ginnasio e scientifico) "Primo Levi", il liceo statale "Angela Veronese" con i quattro indirizzi che lo caratterizzano: scienze umane, linguistico, economico-sociale ed artistico, l'Istituto Istruzione Superiore Einaudi-Scarpa, che ospita gli indirizzi: tecnologico, economico e professionale.
[16]
L’Istituto Agrario di Castelfranco Veneto (I.S.I.S.S. "D. Sartor") dagli anni novanta gestisce anche la sede di San Gaetano di Montebelluna.
[17]
Il nuovo edificio accanto al Palazzetto O. Frassetto
[18]
che ospita gli Istituti Einaudi-Scarpa e Maffioli di Montebelluna e suddiviso in due parti di diversa altezza, rispettivamente di due e tre piani, presenta due ampi patii interni e ospita spazi per aule, laboratori, uffici amministrativi e servizi igienici.
[19]
La Biblioteca Comunale
- Biblioteca Comunale di Montebelluna
[20]
- Museo di Storia naturale e Archeologia
[21]
, in Villa Biagi
- Museo dello scarpone e della calzatura sportiva
, in Villa Zuccareda Binetti
[22]
- Teatro "Roberto Binotto", in Villa Correr Pisani di Biadene
- MEVE - Memoriale Veneto della Grande Guerra
[23]
, in Villa Correr Pisani
Nello
statuto comunale
di Montebelluna sono riconosciute undici frazioni: Biadene, Busta, Caonada, Contea, Guarda, la Pieve (che e la sede comunale), Mercato Vecchio, Pederiva, Posmon, San Gaetano, Sant'Andrea.
Vanno tuttavia fatte delle precisazioni.
Storicamente, la comunita di Montebelluna, che si identificava con la pieve di Santa Maria in Colle, era divisa in cinque
colmelli
, ovvero Posmon, Visna, Pieve, Guarda e Pederiva (quest'ultima fu in seguito associata a Mercato Vecchio). Busta, Contea, Sant'Andrea e San Gaetano erano localita minori dipendenti rispettivamente da Posmon, Visna e Pieve, mentre Caonada e Biadene avevano una propria autonomia, facendo capo alle rispettive parrocchie.
Sino alla seconda meta del secolo scorso, il territorio comunale era ancora diviso nelle sette frazioni tradizionali (i cinque colmelli piu Biadene e Caonada). L'espansione urbana del
secondo dopoguerra
ha portato alla formazione di una grande conurbazione e allo sviluppo di nuove frazioni che ha stravolto questa organizzazione. Visna e Pieve sono praticamente scomparsi, tant'e che la stessa cartellonistica li identifica come un unico quartiere definito "Centro". Anche Posmon e Guarda risultano ormai delle semplici appendici di questo agglomerato, e nel frattempo hanno assunto una propria autonomia Busta, Contea, Sant'Andrea e San Gaetano, un tempo localita minori. D'altra parte, anche Mercato Vecchio e Pederiva hanno visto uno sviluppo tale da doverle dividere.
Questa evoluzione si e riflessa anche nell'organizzazione ecclesiastica: alle tre parrocchie "storiche" se ne sono infatti aggiunte altrettante (Busta-Contea, Guarda e San Gaetano).
E l'estremita occidentale dell'agglomerato di Montebelluna. Un tempo il suo territorio si estendeva anche sulla campagna a sud, comprendendo le localita di Busta e Contea.
Il toponimo deriverebbe da
pos bon
"pozzo buon", vista la fitta presenza di pozzi artesiani tuttora sfruttati dall'agricoltura locale.
La civilta e qui presente da tempo immemore, come provano i reperti oggi conservati nel
Complesso di Santa Caterina
, sede dei
Musei civici di Treviso
, (e stata rinvenuta una necropoli) e le fonti storiche (molti documenti antichi ricordano i resti di un accampamento romano). Durante la dominazione della
Serenissima
vi furono eretti diversi palazzi signorili (villa Cicogna, villa Loredan-Van Axel, villa Giustiniani, villa Falier).
Posta lungo la
Strada statale 248 Schiavonesca-Marosticana
, Montebelluna rappresenta altresi una tappa importante della cosiddetta
via Feltrina
, attuale strada provinciale 2. La citta e servita dall’omonimo casello della
Superstrada Pedemontana Veneta
, aperto al traffico il 28 maggio 2021.
Fra il
1913
e il
1931
il centro cittadino e le suddette direttrici stradali videro la presenza dei binari delle tranvie
Montebelluna-Asolo
e
Montebelluna-Valdobbiadene
, gestite dalla
Societa Veneta
, che rappresentarono al tempo un importante strumento di sviluppo per l'economia della zona.
Il 18 febbraio 2023, dopo il ritardo dovuto alla particolare congiuntura economica internazionale e stato aperto l’atteso sottopasso ferroviario di via Piave.
[24]
I servizi di autolinee urbani e extraurbani sono svolti a cura della societa
Mobilita di Marca
[25]
. Il territorio comunale e servito da n.4 linee urbane. Montebelluna dispone di un'autostazione dalla quale si diramano le linee
MOM
dirette verso
Treviso
, gli altri comuni della marca trevigiana ed estese anche verso altre localita al di fuori della
Provincia di Treviso
.
La nuova stazione, vista dall'alto
La
stazione di Montebelluna
, parzialmente elettrificata dal dicembre 2020
[26]
e servita da corse regionali svolte da
Trenitalia
nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la
Regione Veneto
, un tempo comune alle tranvie, posta sulla linea
Calalzo-Padova
, ed e origine della
linea per Treviso
.
Fino al
1966
dalla medesima stazione si diramava inoltre la
ferrovia Montebelluna-Susegana
, costruita nel
1916
per finalita militari.
Con l'aggiornamento del contratto di programma Rfi-Mit del 24 luglio 2019 sono stati stanziati i fondi mancanti per l'elettrificazione dell'intera linea fino a Belluno, andando cosi a completare l'ultimo tassello dell'anello basso bellunese.
[27]
Una prima interruzione continuativa c'e stata per il tratto di linea ferroviaria Montebelluna-Feltre, per consentire un'altra fase di lavori di elettrificazione della tratta fino a Belluno terminata l’11 giugno 2022. A partire dal 26 febbraio chiusa nuovamente la tratta Montebelluna ? Feltre, ancora interessata da lavori di elettrificazione fino al 09 settembre 2023.
[28]
. La terza interruzione e iniziata il 25 febbraio per lavori di elettrificazione e manutenzione fino al 7 settembre 2024.
[29]
[30]
fontana Piazza Dammarie-les-Lys
Montebelluna e gemellata con
[31]
:
Per un periodo al comune di Montebelluna fu assegnato il territorio di
Caerano di San Marco
, soppresso nel
1928
e ricostituito nel
1946
(Censimento 1936: pop. res. 3348)
[32]
.
- Montebelluna 1919 Calcio S.r.l.
principale squadra di calcio della citta che milita nel girone C di
Serie D
.
- Montebelluna Basket ASD
societa cestistica che milita nel campionato di Serie C Nazionale
- Rugby Montebelluna 1977
societa rugbistica che milita nel campionato di Serie C
- Montebelluna Volley ASD (nata nel 1969), societa pallavolistica attiva sia nel settore maschile che femminile. Con entrambe le prime squadre milita nei campionati di 1ª divisione interprovinciale.
- San Gaetano Calcio societa calcistica che milita nel campionato regionale di Prima Categoria
- A Montebelluna e nato e cresciuto il campione di calcio
Aldo Serena
- ^
a
b
Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori)
, su
demo.istat.it
,
ISTAT
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Classificazione sismica
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XLS
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), in
Legge
26 agosto 1993, n. 412
, allegato A
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Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile
, 1º marzo 2011, p. 151.
URL consultato il 25 aprile 2012
(archiviato dall'
url originale
il 1º gennaio 2017)
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, Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna, 2005, p. 101.
URL consultato il 29 agosto 2010
(archiviato dall'
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il 18 marzo 2007)
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Montebelluna: Distretto Industriale Della Calzatura Sportiva
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Craxi scopre i cento comuni dell'Italia piccola e opulenta
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≪Il corso si chiamera piazza Dall’Armi≫
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Statistiche I.Stat
ISTAT
URL consultato in data 28-12-2012
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Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte:
Popolazione residente per territorio - serie storica
, su
esploradati.censimentopopolazione.istat.it
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Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2022 per sesso e cittadinanza
, su
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