Il
marmo rosso di Verona
e un
calcare
nodulare che, per quanto riguarda la classificazione dei materiali lapidei, rientra nel gruppo dei calcari lucidabili.
Presenta al suo interno scheletri fossili di
ammoniti
e rostri di
belemniti
immersi in una matrice microsparitica formata da
fecal pellets
. Puo essere estratto dalla formazione del
Rosso Ammonitico
Veronese, affiorante ed estratta nei
Monti Lessini
.
Tra i vari edifici costruiti con questo marmo si ricordano il
Battistero di Parma
, le colonnine del chiostro della
Basilica di San Zeno
a
Verona
, i leoni
stilofori
della
Porta dei leoni rossi
della
Basilica di Santa Maria Maggiore
a
Bergamo
, l'
arca sepolcrale di Berardo Maggi
nel
Duomo vecchio
di
Brescia
e la Chiesa del Santissimo nome di Maria del Villaggio Operaio di
Crespi d'Adda
(Bg).
Questo materiale fu ampiamente utilizzato anche nella citta di Venezia. Si segnala la vera da pozzo di
Ca' d'Oro
, scolpita intorno al 1427 dalle maestranze che gravitavano attorno alla bottega dei Bon, Giovanni (padre) e Bartolomeo (figlio). Sempre in marmo rosso di Verona e la campata tra la nona e la decima colonna della Loggia Foscari di
Palazzo Ducale
, coppia che si distingue nettamente dal resto dell'ordine architettonico, in pietra d'Istria. Il significato di questa anomali cromatica non e stato ancora scoperto, sebbene si concordi che lo spazio tra le colonne doveva essere simbolico per l'annuncio di decisioni governative alla folla che poteva assistere nella piazzetta.