Il
mangano
era una macchina da guerra per il lancio di proiettili utilizzata sin dai tempi dei Romani nelle operazioni di assedio. Era costituito da un'asta imperniata su un supporto. A una delle estremita era fissata la
fionda
che doveva ospitare il
proiettile
(poteva essere un cesto ottenuto incrociando corde oppure realizzato in cuoio in modo analogo). All'altra estremita erano intrecciate numerose corde, che venivano tese al momento del lancio usando direttamente la forza umana. Si differenziava quindi dall'
onagro
che invece utilizzava l'energia elastica accumulata in fasci di corde ritorte.
Il mangano, in termini di gittata e peso del proiettile, fu superato agli inizi del
XIII secolo
dal
trabucco
, il quale sfruttava l'energia accumulata in un peso basculante. Quest'ultimo, tuttavia, per essere utilizzato aveva bisogno di un maggior numero di uomini e presentava una maggiore difficolta di calibrazione del tiro.
- s. v.
≪Mangano≫,
Grande dizionario della lingua italiana
, Torino, U.T.E.T., pag. 649