(
SA
)
≪dharme c?rthe ca k?me ca mok?e ca bharatar?abha
yad ih?sti tad anyatra yan neh?sti na tat kva cit≫
Il
Mah?bh?rata
(
[m??aː?b?aːr?t?]
;
devan?gar?
: ???????, "La grande [storia] dei Bh?rata" da intendersi come "La grande [storia] dei discendenti di
Bharata
"), conosciuto anche come
K???aveda
("Veda di K???a"), e uno dei piu grandi
poemi epici
(
Itih?sa
)
[2]
indiani
assieme al
R?m?ya?a
.
Seppur considerato nell'ambito di un'antica epopea, il
Mah?bh?rata
, come il
R?m?ya?a
, e inserito nella raccolta delle
Sm?ti
, la cui lettura e tradizionalmente consentita a tutti gli hind?, ivi compresi gli appartenenti alla casta (
var?a
) dei
??dra
e alle donne. Conservando al suo interno (nel VI
parvan
) la
Bhagavadg?t?
, risulta essere uno dei
testi religiosi
piu importanti dell'
Induismo
, di cui intende compendiare l'intero scibile dei contenuti
[3]
, per cui, a differenza del
R?m?ya?a
, il
Mah?bh?rata
tratta anche del
mok?a
(la liberazione dal ciclo del
sa?s?ra
).
≪E in ogni caso evidente che, nella percezione degli hind? di ieri come di oggi, il
Mah?bh?rata
e portatore anzitutto di un messaggio spirituale: quello che trasmette il supremo segreto capace di trasformare l'agire umano da fonte di un insolubile legame con la sofferenza a strumento di emancipazione dal disagio del divenire.≫
Composto originariamente in lingua sanscrita, nelle edizioni a noi pervenute, il
Mah?bh?rata
consta di piu di 95 000
?loka
(versi) nella versione detta "meridionale"; in oltre 82 000 versi nella versione detta "settentrionale", questa detta anche
vulgata
; in circa 75 000 versi nella versione ricostruita in epoca moderna, detta "critica"; piu un'appendice (
khila
), l'
Hariva??a
[4]
, che ne fanno il poema epico piu imponente non solo della
letteratura indiana
, ma dell'intera letteratura mondiale
[5]
.
La tradizione hind? narra che il poema religioso sia opera del mitico saggio
Vy?sa
(il "Compilatore", appellativo di K???a Dvaip?yana
[6]
), che include se stesso tra i piu importanti personaggi dinastici del racconto.
I fatti narrati nel
Mah?bh?rata
sono, sempre secondo la tradizione, avvenuti nel
XXXII secolo a.C.
, quindi al termine dell'era
Dv?para-yuga
che precede l'era attuale detta del
Kali-yuga
[7]
.
Gli studiosi ritengono che il
Mah?bh?rata
derivi da un originale lavoro molto piu breve, chiamato
Jaya
("Vittoria", a significare la vittoria del
dharma
sull'
adharma
, grazie all'intervento del dio K???a) di circa 8 800 strofe, risalente al
IV secolo a.C.
, e che poi si sia sviluppato nel corso dei secoli fino al IV secolo d.C., passando per la versione intermedia denominata
Bh?rata
di complessive 24 000 strofe
[8]
.
Gli autori delle prime versioni del
Mah?bh?rata
attinsero con ogni probabilita a tradizioni epiche ancora piu antiche, risalenti alle tradizioni delle invasioni arie e forse anche prima in considerazione del fatto che la mitologia qui presente ha una tipica struttura indoeuropea
[9]
.
Il
Mah?bh?rata
si e andato dunque sviluppando nei secoli a partire dall'inizio del IV secolo a.C., raggiungendo un suo completamento verso la fine dello stesso secolo.
La sua messa per iscritto, tarda, e avvenuta su corteccia di betulla nel nord dell'India e su foglie di palma nel sud, questo prima dell'introduzione della carta avvenuta nell'XI secolo d.C.
I piu antichi testimoni conservatisi fino a noi risalgono a manoscritti del XVI secolo.
Va tuttavia evidenziato come la ulteriore copiatura e diffusioni dei manoscritti nel corso dei secoli ha riguardato chi disponeva dell'opera, il quale si poteva sentire libero di fare delle aggiunte, per quanto riguarda "racconti" da lui conosciuti ma assenti nel testo, promuovere delle correzioni, o intervenire laddove il testo risultava "corrotto" o, infine, redigere delle note a margine. Questi interventi avvenuti lungo i secoli, seppur promossi al fine di migliorarne la redazione, possono aver alterato, e non poco, il testo originale. A cio va aggiunto, con tutto quello che ne consegue, la traduzione in altre lingue, e dialetti, differenti dal sanscrito come ad esempio il bengali o il malayalam, e la ulteriore copiatura e diffusione di questi nuovi testi.
- Nel XVII secolo il brahmano di V?r??as?, N?laka??ha Caturdhara, raccolse, commentandola, quell'edizione del
Mah?bh?rata
oggi indicata come versione "settentrionale" o
vulgata
.
- La prima edizione moderna del
Mah?bh?rata
risale tuttavia al 1839, indicata come "edizione di Calcutta" di derivazione "settentrionale". Consta di 4 volumi editi rispettivamente: 1° vol. dalla Education Commitee Press nel 1834; 2° vol. dalla Baptist Mission Press nel 1836; 3° e 4° voll. dall'Asiatic Society of Bengal nel 1837 e nel 1839.
- Nel 1863, e intervenuta l'"edizione di Bombay", basata su degli scritti in
devan?gar?
, sempre di derivazione "settentrionale". Consta di 6 volumi, editi dalla Ga?apata K???aj?'s Press (questa edizione contiene anche il commento di N?laka??ha Caturdhara).
- Nel 1910 si completa una nuova edizione, indicata come "Kumbakonam", che incorpora per la prima volta delle versioni "meridionali". Consta di 18 volumi editi tra il 1906 e il 1910 dalla Nirnaya Sagar Press, curati da T. R. Krishnacharya e da T. R. Vyasacharya.
- Tra il 1929 e il 1936 viene pubblicata l'edizione detta di "Poona" basata sulla versione "settentrionale" con l'aggiunta del commento di N?laka??ha Caturdhara. Curata da Kinjawadekar e stata pubblicata dalla Chitrashala Press in 7 volumi e ristampata nel 1979 dalla Oriental Books di New Delhi.
- Terminata nel 1936, viene edita a Madras la versione detta "meridionale". Consta di 18 volumi ed e curata da P. P. S. Sastri, pubblicata dalla Sastrulu and Sons tra il 1931 e il 1936.
- Gia nei primi del Novecento alcuni sanscritisti occidentali, come l'austriaco Moriz Winternitz (1863-1937), auspicavano la ricostruzione del testo originale del
Mah?bh?rata
, incontrando per lo piu scetticismo tra i colleghi, dubbiosi sulla riuscita di tale ambizioso tentativo. Ma alla fine, con l'aiuto di alcune universita come quelle di Gottinga, Vienna e Berlino, si pervenne nel 1901 ad avviare un primo tentativo di edizione "critica" curata da
Heinrich Luders
(1869-1943) che, tuttavia, non guadagno sufficienti apprezzamenti e che fini per interrompersi con l'inizio della
prima guerra mondiale
.
- Il tentativo di realizzare un'edizione "critica" avente lo scopo di ricostruire la versione originale del poema fu promosso, e questa volta con successo, anche da sanscritisti indiani i quali, a partire dal 1918 e sotto l'egida della Bhandarkar Oriental Research Institute di Pune (Poona), avviarono la loro edizione che ebbe in Vishnu Sitaram Sukthankar (1887-1943), allievo di Luders, il suo principale curatore. Il processo di ricostruzione del testo considerato "originale" fu completato nel 1971 con la pubblicazione dell'ultimo volume dello
Hariva??a
. Indicata con l'acronimo BORI (Bhandarkar Oriental Research Institute), l'edizione "critica" e partita dalla recensione detta "settentrionale" omettendo dei versi considerati note, aggiunte e glosse, interpolate nel corso dei secoli rispetto alla versione "originale". Tale operazione di "taglio" della recensione "settentrionale", per quanto maggiormente apprezzato rispetto al precedente tentativo occidentale, non ha mancato di suscitare severe critiche da parte di importanti indologi occidentali. La versione "critica" consta di: 18 volumi in 22 tomi del
Mah?bh?rata
pubblicati tra il 1933 e il 1966; 2 volumi dello
Hariva??a
pubblicati tra il 1969 e il 1971; 6 volumi di "indici" (
Pratika
) pubblicati tra il 1967 e il 1972.
- Nel 1942 si e completata a Gorakhpur un'edizione completa della versione "settentrionale" che, nel 1994, e stata edita in versione bilingue, sanscrito-hindi, quest'ultima curata da Ramnarayan Dutt Shastri Pandey, in 6 volumi, pubblicati dalla Git? Press.
Per quanto attiene alle traduzioni in lingua occidentale, esistono sei traduzioni integrali del
Mah?bh?rata
(di cui tre non ancora completate), tutte in inglese. Esse sono:
- quella operata tra il 1883 e il 1886 da Kisari Mohan Ganguly (si basa sulla versione "settentrionale") e stata pubblicata dalla Bharata Press di Calcutta in 19 volumi; poi riveduta e pubblicata dalla Oriental Publishing Company nel 1955-1962 in 12 volumi; ristampa in 4 volumi della South Asia Books, Delhi, 1991;
- quella di Manmatha Nath Dutt operata tra il 1895 e il 1905 (si basa sulla versione "settentrionale") e stata pubblicata in 3 volumi dalla Elysium Press di Calcutta;
- quella della University of Chicago, curata da Johannes Adrianus Bernardus van Buitenen, avviata dal 1973 (si basa sull'edizione detta "critica" di
Pune
), ancora non completata;
- quella della Writers Workshop, curata da Purushottama Lal, avviata negli anni '70 (consiste in una versione poetica delle differenti edizioni), ancora non completata;
- quella pubblicata dalla Clay Sanskrit Library, avviata dal 2005, curata da Paul Wilmot (non si basa sulla versione "critica" ma su quella detta "settentrionale" o
vulgata
), ancora non completata.
- quella pubblicata da Penguin Books India, curata da Bibek Debroy, iniziata nel 2010 e completata nel dicembre 2014
[10]
(basta sull'edizione "critica" di Pune)
Esistono quindi due recensioni del
Mah?bh?rata:
quella detta "settentrionale" o
vulgata
e quella detta "meridionale".
Da quella "settentrionale" e stata derivata una edizione detta "critica" che ha comportato una riduzione del testo, qui tagliato secondo le valutazioni di studiosi indiani tesi a riportare l'opera all'originaria redazione risalente al IV secolo d.C. I tagli operati non sono stati cancellati ma vengono riportati negli apparati critici in quanto considerati "secondari" e non "strutturali" (appartenenti alla "struttura del testo").
Cosi se la versione "meridionale" consta di complessivi 95 586
?loka
(versi), quella "settentrionale" (
vulgata
) di 82 136, la "critica" si riduce a 73 784.
Il dibattito sulla validita dell'edizione "critica" di Pune e ancora aperto. Le critiche a tale operazione di "riduzione" sono state avviate da importanti indologi come, ad esempio, John Dunham
[11]
, Madeleine Biardeau
[12]
, Georges Dumezil
[13]
.
Il
Mah?bh?rata
e un'epica dai contenuti mitici e religiosi che intende narrare un lontano passato degli
Arii
, ovvero di quel popolo indoeuropeo invasore dell'India.
Intriso di epica guerriera propria degli
k?atriya
(la casta guerriera), la vicenda si svolge nell'attuale regione del
Doab
, ovvero in quell'area compresa tra il fiume Gange e il fiume Yamun? che corrisponde a uno dei primi stanziamenti del popolo invasore degli Arii.
La trama del
Mah?bh?rata
e molto ampia e complessa. Essa e all'origine di racconti mitologici molteplici e diversi che non sempre si intrecciano tra loro. Riassumerla, soprattutto in modo succinto, e compito assai arduo.
Semplificando e omettendo importanti intrecci e spiegazioni, possiamo individuare il tema centrale dell'epica nella rivalita tra due schieramenti di cugini appartenenti al medesimo clan di stirpe lunare (
somava??a
): i Kaurava (discendenti di Kuru, i cento figli di Dh?tar???ra guidati da Duryodhana) e i P???ava (i cinque figli di P???u, ma in realta figli di alcune divinita: Yudi??hira, figlio del dio Dharma; Bh?ma, figlio del dio Vayu, il Vento; Arjuna, figlio del dio Indra; e i gemelli Nakula e Sahadeva, figli degli dei A?vin).
Alla morte del re P???u, suo fratello, il cieco Dh?tar???ra, sale sul trono in attesa che il figlio primogenito di P???u, Yudi??hira, raggiunga l'eta per essere re.
Il figlio di Dh?tar???ra, Duryodhana, non si rassegna all'idea di perdere il regno a favore del cugino e, consumato da un profondo odio nei confronti dei cinque P???ava, e mandante di una serie di agguati per ucciderli. Uno di questi, l'incendio dell'abitazione in cui Duryodhana li aveva convinti ad abitare, costringe i P???ava a fuggire insieme con la loro madre, Kunt?.
Nonostante queste difficili condizioni Arjuna, travestitosi da brahmano, riesce a vincere uno
Swayamvara
e a prendere in moglie la principessa Draupad? (che in realta altri non e che l'incarnazione della dea ?r?), e la accompagna quindi dai P???ava. Non avendo visto Draupad?, e credendo che si trattasse solo di un premio, Kunt? invita Arjuna e i suoi fratelli a "godere insieme del dono ricevuto", e percio Draupad? diviene la moglie di tutti e cinque i fratelli.
Nel frattempo il re cieco Dh?tar???ra viene a sapere che i giovani P???ava sono sopravvissuti all'incendio provocato da Duryodhana e si decide a lasciare loro la meta del regno.
I P???ava erigono quindi la capitale del nuovo regno, Indraprastha, e li sono raggiunti dal loro cugino K???a, capo del clan degli Y?dava.
Nel frattempo Duryodhana, consumato sempre dall'odio, sfida a una partita a dadi Yudi??hira il quale, appartenendo alla casta degli
k?atriya
(casta dei guerrieri), non puo rifiutare una sfida al gioco ne un duello. Ma la partita a dadi organizzata da Duryodhana e truccata e Yudi??hira perde non solo l'intero regno, ma anche i fratelli e la sposa Draupad?.
Il re Dh?tar???ra annulla tuttavia gli esiti della partita, restituendo tutti i beni ai P???ava, ma si risolve a convocarne una nuova dove lo sconfitto si impegna a esiliarsi per dodici anni nella foresta, vivendo il tredicesimo anno in incognito.
Yudi??hira perde anche la nuova la partita a dadi e quindi va in esilio con i fratelli e la moglie Draupad?.
Il tredicesimo anno dell'esilio i fratelli P???ava, e la loro moglie, riescono a trascorrerlo senza far scoprire la loro reale identita, quindi inviano K???a a reclamare il regno o, almeno, cinque villaggi. Duryodhana rifiuta di rispettare i patti concordati negando ai P???ava persino i cinque villaggi.
La guerra tra i cugini Kaurava e P???ava si fa quindi inevitabile e nella localita di Kuruk?etra ("piana dei Kuru", 150 km a nord di Delhi, oggi luogo santo,
t?rtha
) si riuniscono in tutto diciotto armate (
ak?auhi??
) ognuna delle quali formata da 21.870 carri e altrettanti elefanti, da 65.610 cavalli e 109.350 fanti. Undici delle diciotto armate sono schierate a favore dei Kaurava, le restanti sette con i P???ava.
La battaglia di Kuruk?etra, che la cronologia tradizionale hind? colloca a cavallo tra il 3139 e il 3138 a.C., infervora per diciotto giorni, qui i Kaurava vengono sconfitti e trovano la morte, Duryodhana tra loro. Si salvano solo tre capi dei Kuru, tra questi A?vatth?man il quale, posseduto dal dio ?iva, si introduce durante la notte nel campo vittorioso dell'esercito dei P???ava compiendo una carneficina. Da questa ultima carneficina si salvano solo i cinque fratelli P???ava. Yudi??hira, sconvolto dal massacro, decide di abbandonare il trono appena conquistato per vivere come un santo eremita, ma K???a e i suoi fratelli lo convincono a recedere da questa sua scelta.
Il vecchio re Dh?tar???ra aiuta Yudi??hira nel governo del regno, finche, quindici anni dopo si ritira in eremitaggio nella foresta dove perisce a seguito di un incendio provocato dal fuoco di alcuni sacrifici.
Trascorsi trent'anni dalla battaglia di Kuruk?etra, anche K???a muore. Dalla morte di K???a, la cronologia tradizionale hind? fa terminare l'era detta del
Dv?para-yuga
, avviandosi la nostra era detta del
Kali-yuga
.
Giunto alla vecchiaia, Yudi??hira abdica a favore del nipote Parik?it (nato morto ma resuscitato da K???a) e, insieme con i fratelli e alla moglie Draupad?, decide di recarsi in eremitaggio sull'Himalaya e quindi sul Monte Meru, accompagnato da un cane che altri non e che il suo vero padre, il dio Dharma.
Solo Yudi??hira e il cane raggiungeranno la vetta.
Nel VI
parvan
dell'opera e conservata la
Bhagavadg?t?
(Canto dell'Adorabile Signore), quel testo dal forte contenuto religioso composto in circa 700 versi (
?loka
) divisi in 18 canti (
adhy?ya
). Qui il P???ava Arjuna, nel mentre gli eserciti sono schierati e pronti al combattimento, viene preso dallo sconforto di dover uccidere maestri, amici e i cugini schierati nel campo avversario, decide quindi di abbandonare il combattimento. Allora il suo auriga e amico
K???a
gli impone di rispettare i suoi doveri di
k?atra
(guerriero), quindi di combattere e uccidere, senza farsi coinvolgere da quelle stesse azioni (
karman
). Per convincere Arjuna della bonta dei propri suggerimenti
K???a
espone una vera e propria rivelazione religiosa finendo per manifestarsi come l'Essere supremo. Innanzitutto
K???a
precisa che la sua "teologia" e la sua "rivelazione" non sono affatto delle novita (IV,1 e 3) in quanto gia da lui trasmesse a
Vivasvat
e da questi a
Manu
in tempi immemorabili, ma che tale conoscenza venne poi a mancare e con essa il
Dharma
e, quando cio accade e per proteggere gli esseri benevoli dalle distruzioni provocate da quelli malvagi, qui e lo stesso
K???a
a parlare, ≪io vengo all'esistenza≫ (IV,8; dottrina dell'
avat?ra
).
K???a
si manifesta nel mondo affinche gli uomini, e in questo caso Arjuna, lo imitino (III, 23-4). Cosi
K???a
, l'Essere supremo manifestatosi, spiega che ogni aspetto della Creazione proviene da lui (VII, 4-6, e altri) per mezzo della sua
prak?ti
, e che, nonostante questo, egli rimane solo uno spettatore di questa creazione:
≪Padroneggiando la mia natura cosmica, io emetto sempre di nuovo tutto questo insieme di esseri, loro malgrado e grazie al potere della mia natura. E gli atti non mi legano, Dhana?jaya
[14]
; come qualcuno, seduto, si disinteressa di un affare, cosi io rimango senza attaccamento per i miei atti.≫
L'uomo deve quindi imparare a fare lo stesso essendo legato alle proprie azioni, in quanto anche se si astiene dal compierle, come stava per fare Arjuna rifiutandosi di combattere, i
gu?a
agiranno lo stesso incatenandolo al proprio
karman
(III, 4-5), egli deve comunque compiere il proprio dovere (
svadharma
) persino in modo "mediocre" (III, 35).
Altre due parti del poema che vanno considerati, unitamente alla
Bhagavadg?t?
, sia per una migliore comprensione dello stesso, sia in considerazione del profondo messaggio religioso ivi contenuto, sono:
- il
Sanatsuj?t?ya
("L'insegnamento di Sanatsuj?ta"): V, 42-62 della recensione detta
vulgata
;
- l'
Anu-g?t?
(anche
Uttara-g?t?
; "Il canto successivo"): XIV, 16-51 della recensione detta
vulgata
.
Dal punto di vista filosofico e spirituale vanno prese in considerazione, sempre unitamente alla
Bhagavadg?t?
, ulteriori due parti del poema:
Lo scontro tra i due schieramenti di cugini, i P???ava e i Kaurava, rappresenta, nell'intenzione dell'epica, un vero e proprio scontro tra il bene e il male. I P???ava, guidati da Yudi??hira figlio del Dio Dharma, sono i campioni del bene e della giustizia, mentre i Kaurava, guidati da Duryodhana qui inteso come incarnazione del demone Kali
[15]
, rappresentano il male e la condotta iniqua.
I P???ava sono anche quello schieramento in cui Arjuna, figlio del dio Indra, e accompagnato sempre dalla divinita, K???a/Vi??u, celebrata come la persona suprema nel VI
parvan
, nella
Bhagavadg?t?
. Divinita venuta a essere nel mondo,
avat?ra
, proprio per ristabilire il
dharma
:
(
SA
)
≪yad? yad? hi dharmasya gl?nir bhavati bh?rata abhyutth?nam adharmasya tad?tm?na? s?j?my aham paritr???ya s?dh?n?? vin???ya ca du?k?t?m dharmasa?sth?pan?rth?ya sa?bhav?mi yuge yuge≫
(
IT
)
≪Cosi ogni volta che l'ordine (
Dharma
) viene a mancare e il disordine avanza, io stesso produco me stesso, per proteggere i buoni e distruggere i malvagi, per ristabilire l'ordine, di era in era, io nasco.≫
Mircea Eliade
[16]
ricorda come anche nella mitologia propria degli antichi Iranici lo scontro tra le forze del bene guidate da
Ahura Mazd?
e dai sei
Ame?a Spenta
, sconfiggeranno le forze del male condotte
Angra Mainyu
(Ahriman) e dai suoi
daeva
. Allo stesso modo per lo studioso romeno si presenta il mito germanico del
Ragnar?k
con lo scontro finale tra le forze divine del bene e quelle demoniache del male.
Stig Wikander
[17]
e Georges Dumezil
[18]
hanno evidenziato importanti paralleli con miti comuni agli Indoeuropei
[19]
: dalle vicende narrate nelle
Gesta Danorum
di
Saxo Grammaticus
, ovvero nella
Battaglia del Bravellir
tra il re cieco dei Danesi,
Harald Hildetand
, e suo nipote
Sigurðr Hringr
re di Svezia, Haraldr Hildetand ascolta le vicende proprio dal racconto del suo auriga Bruno, personaggio sotto cui si cela Oðinn,
Odino
. Cosi l'eroe Ubbo trafitto da 144 frecce, come accade all'eroe Bh??ma. Ulteriori paralleli sono rinvenibili nei
Sette contro Tebe
in cui
Edipo
accecato e relazionabile al cieco Dh?tar???ra, quindi Eteocle (Duryodhana) rifiuta di restituire il regno a Polinice (Yudi??hira) al rientro dal suo esilio. Quindi nella fondazione leggendaria di Roma e la narrazione di Dv?r?ka. Il
Vira??parvan
presenterebbe, infine, dei notevoli paralleli con il
Tain Bo Cuailnge
, la saga irlandese della razzia di bovini.
- 1:
?di parvan
(devan?gar?: ??? ????) -
Libro dell'inizio
- 2:
Sabh? parvan
(??? ????) -
Libro della sala delle adunanze
- 3:
Vana parvan
(?? ????) -
Libro della foresta
- 4:
Vira?? parvan
(????? ????) -
Libro di Vira??
- 5:
Udyoga parvan
(?????? ????) -
Libro dei preparativi
- 6:
Bh??ma parvan
(????? ????) -
Libro di Bh??ma
- 7:
Dro?a parvan
(????? ????) -
Libro di Dro?a
- 8:
Kar?a parvan
(???? ????) -
Libro di Kar?a
- 9:
?alya parvan
(???? ????) -
Libro di ?alya
- 10:
Sauptika parvan
(??????? ????) -
Libro dell'assalto ai dormienti
- 11:
Str? parvan
(?????? ????) -
Libro delle donne
- 12:
?anti parvan
(?????? ????) -
Libro della pace
- 13:
Anu?asana parvan
(??????? ????) -
Libro degli insegnamenti
- 14:
??vamedhika parvan
(????????? ????) -
Libro del sacrificio del cavallo
- 15:
A?ramav?sika parvan
(?????????? ????) -
Libro della vita nell'eremo
- 16:
Mausala parvan
(???? ????) -
Libro dello scontro con le mazze
- 17:
Mah?prasth?nika parvan
(????????????? ????) -
Libro della grande dipartita
- 18:
Svarg?roha?a parvan
(??????????? ????) -
Libro dell'ascesa al cielo
- Appendice:
Hariva??a
(??????) -
Genealogia di
Hari
- ^
I,62, 53 ma anche XVIII,5,50 nella versione "settentrionale" detta
vulgata
; con l'avvertenza che la frase posta alla fine del poema ha
kutr?cit
in luogo di
tat kva cit
- ^
Se il significato moderno di "poema epico" o "epopea" conserva un'accezione "mitologica" o "leggendaria", nella cultura tradizionale hind? i fatti raccontati negli
Itih?sa
sono considerati fatti realmente accaduti come il termine sanscrito intende indicare: "cio e quello che e accaduto".
- ^
Cfr. sia l'inizio di cui al I, 56, 33 sia alla fine XVIII, 5, 38.
- ^
Lett. "Genealogia di Hari", si divide in tre parti (
parvan
) e tratta, in particolar modo delle origini e della natura divina di K???a. Cfr. tra gli altri
Margaret Stutley
e
James Stutley
.
Dizionario dell'Induismo
. Roma, Ubaldini, 1980, p. 161.
- ^
Mah?bh?rata nell'Enciclopedia Treccani
, su
treccani.it
.
URL consultato il 30 novembre 2019
.
- ^
Da notare che questo nome ricorre anche nella
Ch?ndogya Upani?ad
III,17,6.
- ^
L'inizio
Kali-yuga
calcolata dall'astrologo ?ryabha?a (
V secolo d.C.
) corrisponde al nostro 18 febbraio 3103/3102 a.C. (questa data tradizionale della morte di K???a), ed esso terminera il 17 febbraio 428897/428896 d.C.
- ^
Antonio Rigopoulos, p. CXXIX, in: Lo Hinduismo antico su progetto editoriale e introduzione generale di Francesco Sferra, Milano, Mondadori, 2010.
- ^
≪The actual composition of the epic seems to have been carried out between about 500 BCE to 400 CE. The authors, however, probably drew on older bardic traditions with roots in Aryan lore of much greater antiquity. The central story is set in the area of the Ganges-Yamuna ̄ doab, and recalls tribal kingdoms that had settled in and around that area, after earlier residence in the Punjab, from about 1000 to 500 BCE. It is sometimes assumed that the Painted Gray Ware culture of this period provided the historical setting for a real war, of which the text of the Maha.bha.rata is but an embellished account. More likely, if the Painted Gray Ware peoples transmitted an early version of the story, it was as part of their mythology, for the epic has an Indo-European mythological structure.≫
- ^
Book review: 'The Mahabharata' Volume 10 translated by Bibek Debroy
, su
dnaindia.com
.
- ^
Cfr. John Dunham,
Manuscripts used in the Critical Edition of the Mahabharata: A Survey and Discussion
, in:
Essay on the Mah?bh?rata
(a cura di Arvind Sharma). Delhi, Motilal Banarsidass Publishers Pvt. Ltd., 2007, p. 1
- ^
Cfr.
Some More Considerations about Textual Criticism
, in:
Pur??a
(1968) 10,2 :115-23.
- ^
Cfr. Georges Dumezil,
Mito ed epopea. La terra alleviata
. Torino, Einaudi, 1982, pp. 50 e sgg.
- ^
"Conquistatore di ricchezze", "Vittorioso", e un epiteto di
Arjuna
.
- ^
Spesso confuso dagli indotti, che non prendono in considerazione i segni diacritici raddoppianti le vocali, con la dea K?l?.
- ^
Cfr.
Storia delle credenze e delle idee religiose
, vol. II p. 236
- ^
Stig Wikander,
P???ava -sagen och Mah?bh?rata mythiska foruts?tningar
, ≪Religion och Bibel≫, 6 (1947), pp. 27-39.
- ^
Georges Dumezil,
Jupiter, Mars, Quirinus
- ^
In tal senso cfr. Pelissero, p.97
- ^
The Mahabharata
su
The Internet Movie Database
- Nella raccolta
Hinduismo antico
, su progetto editoriale e introduzione generale di Francesco Sferra, pubblicata nei Meridiani della Mondadori nel 2010 vi e una selezione dei brani del
Mah?bh?rata
curata da Stefano Piano e Alberto Pelissero (la
Bhagavadg?t?
inserita in un capitolo a parte e curata da Raniero Gnoli) che fanno riferimento alla versione detta
vulgata
dell'opera. Alle pp. CXXIX-CLXXIII di questo testo vi e l'introduzione all'opera di Antonio Rigopoulos.
- Un organizzato sommario dei 18
parvan
del
Mah?bh?rata
, curato da Stefano Piano, e alle pp. 163?207 e 215-218 di Giuliano Boccali, Stefano Piano, Saverio Sani,
Le letterature dell'India
edito dalla UTET di Torino nel 2000.
- Alberto Pelissero,
Letterature classiche dell'India
. Brescia, Morcelliana, 2007, pp. 74?91.
- Oscar Botto,
Letterature antiche dell'India
. Milano, Vallardi, 1969, pp. 47?64.
- Una introduzione filosofica ad alcune parti del poema e in Alberto Pelissero,
Filosofie classiche dell'India
, Brescia, Morcelliana, 2014, pp. 65?85.
- Nel 2019 Luni Editrice pubblica una selezione antologica del testo integrale in cinque volumi del
Mahabharata
, tradotta e curata da Michele Kerbaker che utilizza la forma dell'ottava ariostesca per rendere la musicalita del testo,
[1]
ISBN 9788879846523
- La casa editrice La Comune di Milano ha edito, a partire dal 2008, in sette volumi, una versione adattata e moderna del
Mah?bh?rata
, che tuttavia manca di alcuni racconti, curata da Ramesh Menon.
- Jean-Claude Carriere,
Il Mahabharata
, Varese, Vallardi Industrie Grafiche, 2003. Si tratta di un breve sunto dell'opera compiuto dallo sceneggiatore della riduzione teatrale e cinematografica del poema, questa sotto la regia di Peter Brook.
- Giorgio Cerquetti ha curato nel 2009 una traduzione in lingua italiana dell'adattamento ridotto del
Mahabharata
, quest'ultimo opera del britannico e devoto
gau??ya
, Krishna Dharma (Kenneth Anderson, 1955-), per i tipi della casa editrice Om edizioni.
- Samhita Arni,
Il Mahabharata raccontato da una bambina
, traduzione di Ottavio Fatica, vol. 1, Milano, Adelphi, 2002,
ISBN
978-88-459-1690-8
.
- Samhita Arni,
Il Mahabharata raccontato da una bambina
, traduzione di Ottavio Fatica, vol. 2, Milano, Adelphi, 2003,
ISBN
978-88-459-1815-5
.
- Oscar Botto
,
Storia delle letterature d'Oriente
, Milano, 1969,
SBN
IT\ICCU\MOD\0376339
.
Contiene una sintesi del Mah?bh?rata nel vol. III pagg. 48 sgg..
- Jean-Claude Carriere
,
Il Mahabharata
, traduzione di Cesare Barioli, Vallardi Industrie Grafiche, 2003,
ISBN
978-88-7696-363-6
.
- Anne-Marie Esnoul (a cura di),
Bhagavadg?t?
, traduzione di l francese da Bianca Candian, Milano, Oriente Universale Economica Feltrinelli, febbraio 2007,
ISBN
978-88-07-81953-7
.
- Salvatore Lo Bue,
La storia della poesia
, prefazione di Agata Pellegrini, vol. 4 (
Gli altari della parola. Poesia orientale vedica. Inni e Mahabharata
), Milano, FrancoAngeli, 2004,
ISBN
978-88-464-5268-9
.
- Il Mahabharata
, raccontato da
Rasupuram K. Narayan
, tradotto da Riccardo Mainardi, Milano, Guanda, 1992,
ISBN
978-88-7746-376-0
.
Nell'originale e una riduzione in inglese dell'opera.
- Alberto Pelissero (a cura di),
Arjuna e l'uomo della montagna (dal Mah?bh?rata)
, presentazione di Giuliano Boccali, Il leone verde, 1997,
ISBN
978-88-87139-03-7
.
- Mia Peluso (a cura di),
Mahabharata
, versione per bambini, illustrata da Simona Vajana, Milano, Mursia, 1996,
ISBN
978-88-425-2112-9
.
- Vittore Pisani
(a cura di),
Mahabharata. Episodi scelti
, Torino, UTET, 1968,
SBN
IT\ICCU\MIL\0332522
.
- Flavio Poli,
Induismo
, vol. 4 (
I testi della tradizione. Il Mahabharata
), Bologna, Edizioni Studio Domenicano, 2000,
ISBN
978-88-7094-413-6
.
- Mahabharata
, raccontato da Chakravarti Rajagopalachari, tradotto da Marzio Tosello, Milano, Mondadori, 1995,
ISBN
88-04-39432-3
.
- Daniela Sagramoso Rossella
(a cura di),
Storia di ?akuntal?: Mah?bh?rata
, Venezia, Marsilio, 1991,
ISBN
88-317-5505-6
.
- Bharati Swami Veda,
Bhishma. Vivere e morire secondo il Mahabharata
, Milano, Mimesis Edizioni, 2006,
ISBN
978-88-8483-494-2
.
- ^
Copia archiviata
, su
lunieditrice.com
.
URL consultato il 29 novembre 2019
(archiviato dall'
url originale
l'8 agosto 2020)
.