L'ammasso M22 fotografato con un telescopio amatoriale
M
22
(noto anche come
NGC
6656
) e un
ammasso globulare
situato nella
costellazione del Sagittario
; si tratta del quinto in ordine di luminosita di tutta la volta celeste ed e individuabile pure ad occhio nudo.
E anche uno dei quattro ammassi globulari noti a possedere al suo interno una
nebulosa planetaria
.
Mappa per individuare M22.
M22 si trova in una regione moderatamente ricca di stelle appariscenti, grazie alla vicinanza dell'
asterismo
noto come
la teiera
; la sua posizione e circa 3° a nord-est della
stella
λ Sagittarii
. Se la notte e particolarmente limpida si puo distinguere persino ad
occhio nudo
, mostrandosi come una stellina molto piccola e meglio visibile con la
visione distolta
; un semplice
binocolo
10x50 e in grado di mostrare per intero la sua forma, che appare circolare e molto opaca, come una macchia via via piu brillante verso le regioni centrali. Per poter risolvere le componenti piu luminose occorre pero un
telescopio
da almeno 120-150mm di apertura; strumenti di potenza maggiore sono in grado di risolverlo quasi completamente in una miriade di stelline, su un fondo che permane di aspetto nebuloso. Gli osservatori esperti possono provare ad osservare la famosa nebulosa planetaria presente al suo interno: puo essere osservata con un telescopio da 300mm munito di un
filtro UHC
.
[4]
M22 puo essere osservato con discreta facilita da gran parte delle aree popolate della
Terra
, grazie al fatto che e situato a una
declinazione
non eccessivamente australe: in alcune aree del
Nord Europa
e del
Canada
, nei pressi del
circolo polare artico
, la sua visibilita e comunque impossibile, mentre nell'Europa centrale appare molto basso; dall'emisfero sud M22 e ben visibile alto nelle notti dell'inverno australe.
[5]
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale e quello compreso fra giugno e ottobre.
La prima descrizione dell'oggetto appartiene a
Charles Messier
: egli la descrive come una macchia nebulosa tondeggiante e senza stelle, ricordando pero che non e stata una sua scoperta, ma era un oggetto gia noto da tempo; il vero scopritore fu
Abraham Ihle
, verso la seconda meta del
Seicento
: M22 sarebbe cosi di fatto il primo ammasso globulare conosciuto e riconosciuto come di aspetto diverso da quello di una stella. Il primo a risolvere l'ammasso fu
William Herschel
, mentre il figlio
John
ne fornisce una descrizione molto accurata, indicando che le stelle piu luminose sono di undicesima grandezza e che alcune sono di colore marcatamente rosso.
[4]
M22 come appare in un potente telescopio.
Questo ammasso globulare e uno dei piu vicini alla
Terra
: si trova a soli 10.400
anni luce
e per questo arriva a coprire una regione di area pari a quella della
Luna
; a questa distanza il suo diametro reale corrisponde a circa 97 anni luce. Contiene circa 100.000
stelle
, ma solo una trentina di
stelle variabili
, la meta delle quali gia note all'inizio del
Novecento
; gran parte di queste sono del
tipo RR Lyrae
, di cui una con un periodo di 199,5 giorni, sebbene non sia piu considerata un membro reale dell'ammasso.
[4]
La magnitudine media delle 25 stelle piu luminose di M22 e pari a 12,9, dunque maggiormente luminoso delle componenti di M13, dove questo valore e di 13,7. M22 si allontana da noi alla velocita di 144
km/s
.
[4]
M22 e anche uno dei rari ammassi globulari, assieme a
M15
, a ospitare una
nebulosa planetaria
, che porta il nome di
IRAS 18333-2357
ed e stata scoperta dal satellite
IRAS
.
[6]
Diversamente da M15, l'ammasso non possiede una concentrazione centrale di stelle marcata. La nebulosa planetaria, riconosciuta come tale solo nel
1989
, possiede una stella blu centrale; l'eta della nebulosa (chiamata anche GJJC1) e di circa 6000 anni.
[7]
- ^
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b
c
d
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, su
Results for NGC 6656
.
URL consultato il 15 novembre 2006
.
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Una declinazione di 24°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 66°; il che equivale a dire che a sud del 66°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 66°N l'oggetto non sorge mai.
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URL consultato il 7 novembre 2010
(archiviato dall'
url originale
il 5 novembre 2018)
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- Atlante celeste liberamente scaricabile in formato PDF.
- Tirion, Rappaport, Lovi,
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