Louis Nicolas Davout
, o
d'Avout
, duca d'
Auerstedt
e principe d'
Eckmuhl
(
Annoux
,
10 maggio
1770
?
Parigi
,
1º giugno
1823
), e stato un
generale
francese
,
Maresciallo dell'Impero
.
Dotato di notevoli qualita strategiche e tattiche, ricevette la piena fiducia di
Napoleone Bonaparte
, di cui divenne uno dei piu importanti luogotenenti. Moralmente irreprensibile, noto per la sua totale fedelta all'imperatore e per la durezza dei suoi metodi e del suo carattere, era conosciuto con il soprannome di "Maresciallo di ferro" e anche "Il Terribile". Oltre a dimostrare abilita tattica ed energia sotto il comando di Napoleone nella maggior parte delle campagne di guerra in
Germania
,
Austria
,
Polonia
e
Russia
, diede prova delle sue capacita come comandante autonomo vincendo, con le sue sole forze ed in inferiorita numerica, l'importante
battaglia di Auerstadt
contro i prussiani il 14 ottobre
1806
.
Rampollo di una famiglia della
nobilta di spada
[1]
, Louis Nicolas Davout nacque ad
Annoux
(
Yonne
) il 10 maggio 1770, figlio di Jean-Francois d'Avout (1739?1779) e di sua moglie (sposata nel 1768) Francoise-Adelaide Minard de Velars (1741?1810).
[2]
[3]
. Studio all'Ecole de Brienne a
Brienne-le-Chateau
e successivamente si iscrisse alla Regia Scuola Militare di Parigi il 29 settembre
1785
e divenne sottotenente nel Reale Reggimento di Cavalleria dello Champagne nel
1788
. Divenne
tenente colonnello
in seconda nel
1791
.
[4]
Nel
1792
venne assegnato all'
Armee du Nord
, sotto il comando del generale
Dumouriez
e si mise in luce per le sue capacita nella
Battaglia di Neerwinden (1793)
. Fu nominato
generale di brigata
nel luglio 1793, venne quindi inviato in
Vandea
per reprimere le insurrezioni realiste. La nomina di generale di brigata gli fu revocata dopo poco tempo per un decreto di
Robespierre
che vietava ai nobili di far parte dell'esercito. Richiamato in servizio dopo la caduta dei giacobini, rientro nel suo rango di generale e comando un reparto di cavalleria nell'Armata della Mosella dove continuo a distinguersi per il valore dimostrato nei campi di battaglia. Venne trasferito in seguito nell'Armata del Reno e Mosella ma durante un attacco austriaco venne catturato. Successivamente venne rilasciato sulla parola dal comandante dell'armata austriaca, generale
Dagobert von Wurmser
. Davout venne liberato e rientro in Francia dove, attendendo nuovi incarichi, ebbe tempo per leggere e studiare molti libri di ambito militare che influirono sulla sua preparazione. Nel
1796
ebbe un comando nell'Armata del Reno sotto il generale
Jean Victor Marie Moreau
. Dopo il trattato di Leoben (1797), Davout venne consigliato al generale
Napoleone
dal suo amico
Desaix
come potenziale comandante di brigata di cavalleria per l'Armata d'Inghilterra, destinata, pero alla
Campagna d'Egitto
. Li Davout milito sotto l'autorita del suo amico Desaix (conosciuto durante le Guerre Rivoluzionarie), partecipando a molti degli scontri piu importanti, quali la
battaglia delle Piramidi
e la
battaglia di Abukir
e continuando a dimostrare valore e dote per il combattimento.
[5]
Non venne scelto da
Napoleone
per accompagnarlo nel suo rientro in Francia ma riusci ad ottenere un congedo per rientrare in patria solo il 3 marzo
1800
. Non partecipo (poiche malato) alla
Battaglia di Marengo
dove mori il suo amico Desaix, ma appena possibile torno nell'esercito al comando della cavalleria leggera dell'Armata d'Italia venendo promosso
generale di divisione
. In seguito si sposo felicemente con Aimee Leclerc, cognata di
Paolina Bonaparte
, dalla quale ebbe otto figli (solo quattro sarebbero sopravvissuti all'infanzia).
Nella lista dei marescialli pubblicata il 18 giugno 1804, Davout compariva al 13º posto, dopo
Michel Ney
e prima di
Jean Baptiste Bessieres
.
Napoleone
gli assegno, il 23 settembre 1805, il comando del III
Corpo d'Armata
della
Grande Armee
che egli condusse in tutte le maggiori campagne dal 1805 fino al 1812.
Davout, in qualita di maresciallo, partecipo con ruolo attivo alla campagna del
1805
, nella quale porto un sostanzioso contributo alla resa di
Ulma
; in seguito Vienna venne presa dal maresciallo
Joachim Murat
e venne dato ordine a Davout di rimanere nei pressi della capitale. qualche giorno prima della
battaglia di Austerlitz
Napoleone diede ordine a Davout e al maresciallo
Jean-Baptiste Bernadotte
di ricongiungersi con il resto dell'esercito, che nel frattempo aveva inseguito l'esercito alleato, ora volenteroso di ingaggiare una battaglia decisiva. Il III Corpo di Davout, per arrivare in tempo alle posizioni prestabilite dovette percorrere piu di 100 chilometri in appena 46 ore. Ad Austerlitz Davout comandava, con le poche truppe che era riuscito a condurre (divisione Friant e divisione di dragoni di Bourcier), l'ala destra dell'esercito, con l'ordine di tenere occupate le colonne di fanteria e cavalleria alleate, mentre il maresciallo
Nicolas Soult
assaliva il centro con le divisioni dei generali
Louis Saint-Hilarie
e
Dominique Vandamme
, spaccando in due tronconi l'esercito alleato, secondo i piani di Napoleone. La Grande Armata ottenne una completa vittoria. Davout perse 1.494 soldati di cui 224 morti
[6]
, dei 3800
[7]
che parteciparono alla battaglia, ma tutto questo passa in secondo piano se comparato con le forze che dovette affrontare, che ammontavano a circa 30.000 soldati
[7]
.
Dopo il
Trattato di Presburgo
con la quale si sanciva la pace tra Francia e Austria, nel
1806
la
Prussia
aderi alla
Quarta Coalizione
, capeggiata, come sempre, dalla
Gran Bretagna
. Davout continuo a comandare il III Corpo, che formava l'ala destra della Grande Armee. Scoperta l'ubicazione dell'esercito prussiano Napoleone ordino ai suoi marescialli di ricongiungersi a Jena per ingaggiare battaglia, mentre a Davout venne ordinato di marciare in direzione di
Apolda
con l'intenzione di tagliare la via di ritirata prussiana, mentre a
Bernadotte
venne dato ordine di seguirlo e, in caso, di sostenerlo. Il 14 ottobre la Grande Armee si scontrava con l'esercito prussiano nella
battaglia di Jena
conclusasi in un trionfo francese, ma quello che Napoleone pensava di aver affrontato non era il grosso dell'esercito nemico, bensi un distaccamento minore. Infatti durante gli scontri di Jena Davout, che continuava a marciare in direzione di Apolda, incontro una forte resistenza ad
Auerstedt
. Qui il suo III Corpo, forte di 27.000 uomini e 40 cannoni, dovette scontrarsi con la maggior parte dell'esercito prussiano, 63.500 uomini e 230 cannoni
[8]
, comandati dal duca
Carlo Guglielmo Ferdinando di Brunswick-Wolfenbuttel
. Nella battaglia che segui i prussiani lanciarono ripetuti attacchi alle posizioni francesi venendo sempre puntualmente respinti. Sul finale della giornata, Davout lancio una grande offensiva che mise in rotta definitivamente il resto dell'esercito prussiano. Il corpo di Bernadotte non si ritrovo ne a Jena, ne ad Auerstadt quel giorno, vagando tra i due contingenti francesi senza mai impegnarsi in scontri, il che mando su tutte le furie l'imperatore. Le perdite alla fine della
battaglia di Auerstadt
furono per la Prussia di circa 10.000 morti (tra i quali lo stesso duca di Brunswick) e 3.000 catturati con 115 cannoni, da parte francese le perdite furono di circa 7.000 soldati
[8]
. Napoleone rimase incredulo dell'accaduto, tanto che disse al colonnello Falcon, del corpo di Davout, che era appena arrivato per dare la notizia: "Il vostro maresciallo deve vederci doppio"
[6]
. Ma in seguito l'imperatore riconobbe il suo valore e nel
1808
lo nomino duca.
Nella successiva campagna del
1807
Davout partecipo alla
battaglia di Eylau
e fu grazie a lui che Napoleone pote trasformare una quasi sconfitta in un pareggio
[6]
. In questa battaglia Davout arrivo a scontri iniziati sull'ala destra dell'esercito francese, con il compito di aggirare le salde posizioni russe, cosa che fece con la solita abilita, piegando nel pomeriggio lo schieramento russo a "V" e costringendolo a ritirarsi. Dopo il
Trattato di Tilsit
Davout fu nominato governatore generale di Varsavia. Dopo lo scioglimento della Grande Armata e la partenza di Napoleone per la
Spagna
, il maresciallo Davout rimase in Germania e assunse il comando delle truppe francesi rimaste sul posto sotto il nome di Armata del Reno.
Non partecipo alla
Guerra d'indipendenza spagnola
; si distinse ancora una volta nella campagna del
1809
contro l'Austria dove sconfisse parte dell'esercito dell'arciduca
Carlo d'Asburgo-Teschen
nella
battaglia di Eckmuhl
, per la quale ricevette il titolo onorario di Principe di Eckmuhl. Mentre veniva combattuta la
Battaglia di Aspern-Essling
Davout si trovava a Vienna per tenere sotto controllo la capitale austriaca. Nonostante la sconfitta di Aspern-Essling meno di un mese dopo veniva combattuta quella di
Wagram
nella quale partecipo anche Davout con il suo III Corpo che formava, come al solito, l'ala destra. Il suo compito in questa battaglia era di conquistare la posizione fortificata di Markgrafneusiedl con l'intento di aggirare le posizioni dell'arciduca Carlo. La battaglia, combattuta dal 5 al 6 luglio 1809, anche se con grandi perdite (32.000 francesi e 40.000 austriaci
[8]
) si risolse in un ultimo trionfo per Napoleone.
Nel 1810 divenne comandante in capo dell'Armata di Germania, stabilendo il suo quartier generale ad
Amburgo
. Durante il periodo 1811-1812 Davout fu occupato nell'organizzazione della
Grande Armee
in vista dell'invasione della
Russia
. Alla fine di questo periodo Davout ebbe il comando del I Corpo (68.600 soldati e 3.400 cavalieri) della Grande Armee la quale ammontava a circa 675.500 soldati e 1393 cannoni
[8]
. La
Campagna di Russia
fu una campagna difficile per il maresciallo Davout che subi alcune critiche al suo operato; dopo aver battuto il generale Bagration alla
battaglia di Mogilev
, ma senza riuscire a impedirne la ritirata, contribui alla vittoria nella
battaglia di Smolensk
e prese parte anche la dura
Battaglia di Borodino
[9]
. In questa occasione comandava di nuovo l'ala destra e propose all'Imperatore di aggirare le posizioni russe, sentendosi rispondere: "Voi avete sempre in mente di aggirare il nemico. E una manovra troppo rischiosa"
[10]
. Nonostante i continui rifiuti di Napoleone per aggirare le posizioni russe o impegnare la Guardia per un attacco decisivo la battaglia si concluse con una vittoria francese.
Il maresciallo Davout partecipo anche alla drammatica ritirata di Russia dove il suo corpo fu spesso in difficolta; nella
battaglia di Vjazma
il maresciallo Davout venne tagliato fuori con il I corpo d'armata da un attacco dei russi e riusci a salvarsi con gravi perdite grazie all'intervento delle truppe del principe
Eugenio Beauharnais
. In seguito il I corpo venne quasi distrutto nella
battaglia di Krasnoi
; egli dovette abbandonare il suo bagaglio compreso il bastone da maresciallo che cadde in mano russa. Davout fu accusato di aver abbandonato il maresciallo Ney che riusci a sfuggire quasi per miracolo ai russi; partecipo anche al
passaggio della Beresina
[11]
. Fu presente all'ultimo consiglio di guerra della Campagna di Russia, avvenuto a Smorgoni, durante il quale Napoleone spiego ai comandanti la propria decisione di tornare a Parigi lasciando il comando a
Murat
. Alla fine della ritirata il suo III corpo si era ridotto a soli 4.000 uomini in grado di impugnare un'arma. All'inizio della campagna del
1813
Davout prima difese Dresda (9-19 marzo) in seguito ricevette l'ordine di difendere Amburgo e il basso Elba
[6]
. Durante tutto il periodo 1813-1814 Davout
difese Amburgo
dai ripetuti assalti della
Sesta Coalizione
, mantenendosi saldo sulle sue posizioni. Quando degli inviati alleati lo avvisarono che Napoleone aveva abdicato e che quindi doveva uscire dalla citta Davout rispose spavaldamente:"L'imperatore, della cui caduta non sono a conoscenza, non ha l'abitudine di comunicare con un suo generale per mezzo del nemico"
[12]
. Il re in persona (
Luigi XVIII
) dovette inviargli la richiesta di lasciare Amburgo.
Tornato in Francia il re lo bandi da Parigi e gli ordino di rimanere nelle sue terre fino a nuovo ordine.
Fu l'unico maresciallo, insieme al collega
Lefebvre
ad accogliere Napoleone al suo ritorno alle
Tuileries
[6]
. Napoleone lo nomino
Pari di Francia
, Ministro della Guerra, governatore di
Parigi
e comandante in capo della Guardia Nazionale. Dopo gli avvenimenti di
Waterloo
Davout assunse il comando dell'esercito che consegno al collega
MacDonald
. Si dimise dall'incarico di ministro e si ritiro nelle sue terre. Luigi XVIII gli tolse ogni titolo e appannaggio. In uno stato di grande indebitamento Davout continuo a condurre una vita semplice e tranquilla nelle sue terre. Nel 1817 venne reintegrato nei suoi titoli e riammesso nel titolo di
Pari di Francia
. Nel 1821 la sua salute si aggravo. Mori il 1º giugno 1823, all'eta di cinquantatre anni, malato di
tubercolosi
. Egli fu un uomo severo con i propri soldati, inflessibile, probo, incorruttibile, rigido nella disciplina, intelligente e coraggioso; si preoccupo sempre di rifornire di viveri e equipaggiamenti i suoi soldati, i quali non lo amarono in vita ma lo piansero alla sua morte. In alcune delle battaglie piu importanti, come
Austerlitz
,
Auerstedt
,
Wagram
,
Borodino
, comando l'ala destra della Grande Armata: un posto ritenuto d'onore a quel tempo. Napoleone disse di lui: ≪Credevo mi amasse, invece ama solo la Francia≫
[7]
Davout era noto per essere una persona metodica sia sul piano militare che personale. Tra i soldati ed i suoi pari in societa, era spesso reputato freddo e distaccato, ma rispettato per quanto non ritenuto "gradevole". In tempo di pace, preferiva trascorrere il tempo con la sua famiglia e prendersi cura della sua casa anziche coltivare relazioni sociali.
Per la sua personalita e la sua mancanza di socializzazione, si fece molti nemici ed antagonisti in particolare tra il corpo degli ufficiali e tra le personalita che gli furono piu invise vi furono indubbiamente
Jean-Baptiste Bernadotte
,
Gioacchino Murat
(col quale si scontro piu volte nel corso della campagna del 1812),
Louis-Alexandre Berthier
ed il barone
Paul Thiebault
(che critichera pesantemente Davout nelle sue memorie).
La rabbia maggiore Davout la sfogo ad ogni modo sempre contro il generale Bernadotte, al quale addossava la colpa di non essergli venuto in aiuto durante la battaglia di Auerstadt, pur essendogli cosi vicino. Davot giunse a sfidare il collega a duello, fatto che fu sventato solo per intervento personale di Napoleone. Quando Bernadotte venne prescelto dal governo svedese quale erede del sovrano di Svezia e divenne in seguito sovrano egli stesso, Davout chiese personalmente a Napoleone di potersi contrapporre all'antico nemico che ora sembrava aver tradito anche lo stesso Bonaparte, ma venne invece assegnato alla difesa di
Amburgo
ed i due non ebbero mai l'occasione di scontrarsi sul campo.
Davout riusci invece a coltivare ottimi rapporti con i marescialli
Michel Ney
,
Nicolas Charles Oudinot
e
Laurent de Gouvion Saint-Cyr
. Il suo piu grande amico fu indubbiamente
Charles-Etienne Gudin de La Sablonniere
, uno dei suoi sottoposti, il quale pero rimase ucciso in battaglia nel 1812.
Dopo il primo matrimonio con Adelaide Seguenot celebrato nel 1791 e dalla quale si separo nel 1794, Davout divenne noto per la particolare devozione alla sua seconda moglie, Louise
Aimee
Julie Davout Leclerc, sorella del generale
Charles Leclerc
e cognata di
Paolina Bonaparte
, che sposo nel 1801 e con la quale rimase sino alla sua morte. Il loro matrimonio fu felice malgrado i lunghi periodi di distanza. La coppia ebbe otto figli in tutto, quattro dei qual morirono infanti:
- Paul (1802?1803)
- Josephine (1804?1805)
- Antoinette Josephine (1805-19 agosto 1821), sposo nel 1820 il conte Achille Felix-Vigier (1801?1868)
- Adele Napoleone (giugno 1807-21 gennaio 1885), sposo il 14 marzo 1827 il conte Etienne de Cambaceres (1804-20 dicembre 1878)
- Napoleon (1809?1810)
- Napoleon
Louis
, II duca di Auerstedt, II principe di Eckmuhl
(6 gennaio 1811-13 giugno 1853), morto senza figli
- Jules (1812?1813)
- Adelaide-Louise
(8 luglio 1815-6 ottobre 1892), sposo il 17 agosto 1835 Francois-Edmond de Couliboeuf, marchese de Blocqueville (1789?1861)
Il titolo di duca passo ai discendenti del fratello di Louis Nicolas, Charles Isidor (1774?1854) e di sua moglie Claire de Cheverry (1804?1895). aveva anche una sorella, Julie (1771-1846), sposata nel 1801 con
Marc-Antoine Bonnin de la Bonniniere de Beaumont
(1763-1830), ed un altro fratello, Alexandre-Louis-Edme, 1º barone di Avout (1773?1820), sposato nel 1808 con Alire Parisot (1786?1856).
[13]
La figlia piu giovane, Adelaide-Louise, marchesa di Blocqueville, nel testamento lascio indicato che un faro avrebbe dovuto avere il nome del padre. Nel 1897 fu inaugurato il Faro di Penmarch (detto anche Faro di d'Eckmuhl) sulla punta di
Penmarch
in
Bretagna
.
≪- promozione del 13 piovoso dell'anno XIII -≫
Stemma
|
Descrizione
|
Blasonatura
|
|
Louis Nicolas Davout
Duca di Auerstaedt
|
Ornamenti esteriori da duca maresciallo dell'impero francese, cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'onore.
|
|
Louis Nicolas Davout
Duca di Auerstaedt
|
Ornamenti esteriori da duca e pari di Francia, cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'onore.
|
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