La
lingua
(
lat.
lingua
) e un
organo
che occupa gran parte della
cavita orale
.
Costituisce la parete anteriore dell'orofaringe. La sua superficie dorsale costituita dalla
mucosa
linguale e convessa in ogni direzione ed e distinguibile in due parti, diverse sia per aspetto sia per origine embriologica, dette corpo e radice della lingua, o porzione orale e porzione faringea. Esse sono divise da un solco a V rovesciata detto solco terminale, il cui apice costituisce una piccola cavita detta fondo cieco. E collegata posteriormente a un piccolo osso chiamato
ioide
e anteriormente a un piccolo e sottile filamento detto
frenulo
o filetto. La lingua e dotata di
papille gustative
, ed e, appunto, il principale organo del
gusto
. Essa svolge la funzione di impastare il cibo con la
saliva
e di spingerlo sotto i
denti
affinche venga triturato, e quindi spinto giu per l'
esofago
.
Il corpo della lingua costituisce i 2/3 del suo volume, e diviso longitudinalmente dal solco mediano, che origina posteriormente all'apice della lingua e termina anteriormente al solco terminale, presso il foro cieco. A bocca chiusa, la superficie inferiore del corpo della lingua e a contatto con il pavimento della bocca, l'apice con gli incisivi superiori, i margini laterali con le arcate gengivali e la superficie superiore con il palato duro e con il palato molle. La superficie dorsale e ricoperta dall'induito, una patina biancastra trasparente costituita dal precipitato contro il palato delle esalazioni dello stomaco attraverso l'esofago. Il colore, lo spessore, la consistenza e l'asportabilita dell'induito danno luogo a indicazioni sullo stato della funzione digestiva. Sulla superficie superiore della lingua, anteriormente all'arco palatoglosso e posteriormente al solco terminale vi e un'area in cui sono presenti 4-6 pliche mucose che costituiscono i residui delle papille foliate, presenti e funzionali in molti animali, ma non nell'uomo. Le papille gustative si distinguono in filiformi (che non hanno funzione gustativa vera e propria), che appaiono sotto forma di una diffusa e minuscola punteggiatura, sono diffuse su tutta la superficie dorsale del corpo della lingua, in particolare presso l'apice, papille fungiformi, piccole, in rilievo e tondeggianti, meno numerose delle filiformi e distribuite anch'esse su tutta la superficie, papille circumvallate, piu rilevate e tondeggianti delle altre, disposte solo lungo il solco terminale e papille foliate, poste ai lati della lingua.
La mucosa della superficie inferiore e di colore rosso e di consistenza viscida. Due escrescenze mucose, dette pliche fimbriate, originano posteriormente e lateralmente alla base della lingua e si dirigono antero-medialmente definendo una zona triangolare. Medialmente a queste, superficialmente e seguendo il loro decorso, si diramano le due vene linguali profonde. Il frenulo linguale collega invece la superficie inferiore della lingua con il pavimento della bocca. Lateralmente, presso la sua base, sono collocate le due papille sottolinguali da dove sboccano, mediante un orifizio, i dotti delle ghiandole sottomandibolari. Gli orifizi delle ghiandole sottolinguali sono invece numerosi e collocati postero-lateralmente rispetto a quelli delle sottomandibolari
La radice della lingua comprende la parte posteriore della lingua, cioe quella compresa anteriormente tra gli archi palatoglossi e posteriormente tra gli archi palatofaringei. La sua superficie presenta rilievi vagamente tondeggianti che costituiscono la sporgenza di noduli linfatici immersi nella lamina propria della mucosa linguale; l'insieme dei noduli linfatici costituisce la
tonsilla linguale
. Sull'apice di ciascun nodulo sboccano i dotti di ghiandole tubulo-acinose. Postero-lateralmente alla tonsilla linguale vi sono le due tonsille palatine, lunghe circa 1 cm, alloggiate in spazi tra l'arco palatoglosso e il palatofaringeo, detti fosse palatine. Posteriormente e inferiormente alla tonsilla linguale vi e una plica di cartilagine elastica, l'epiglottide, che presenta due pieghe glossoepiglottiche laterali e una mediana.
La mucosa della superficie dorsale e piu spessa e aderente di quella della superficie ventrale, e inoltre irregolare per la presenza di numerosi rilievi di 1 ? 2 mm detti papille, suddivisibili in quattro tipi:
- Papille filiformi
, sono le piu numerose e sono presenti su tutta l'area antistante al V linguale e ai margini della lingua. Sono costituite da un
asse connettivale
con estremita libera a punta rivestita da un
epitelio
pavimentoso pluristratificato cheratinizzato, svolgono un'azione meccanica di tipo abrasivo, non presentano recettori gustativi ma sono fornite di numerosi terminali nervosi (meccanocettori)
- Papille fungiformi
, meno numerose delle filiformi e distribuite sulla superficie dorsale della lingua e soprattutto all'apice. Presentano un asse connettivale a forma di fungo rivestito di epitelio pluristratificato paracheratinizzato o squamoso in cui sono presenti terminali nervosi gustativi
- Papille circumvallate
, sono 7-11 distribuite lungo la V linguale, chiaramente visibili a occhio nudo. Presentano un asse connettivale a fungo circondato da un solco di 2 mm, entrambi rivestiti da numerosi calici gustativi, sul fondo del vallo sono presenti le ghiandole di
Von Ebner
(a secrezione sierosa, servono a esercitare un'azione di pulitura del vallo)
- Papille foliate
, presenti in numero di 4 ? 6 per lato della lingua dietro il V linguale, si presentano come papille laminari intervallate da fessure e rivestite da epitelio squamoso molle con numerosi calici gustativi.
La radice e rivestita da un epitelio squamoso molle, che in corrispondenza dei rilievi mammellonati (sottostanti accumuli di tessuto linfoide), si invagina a formare le cripte tonsillari della
tonsilla linguale
. In fondo a queste cripte le ghiandole di Weber, ghiandole salivari a secrezione mucosa ricche di lisozima (glicoproteina ad azione battericida).
La lingua compie le sue prime fasi di sviluppo durante la quarta e quinta settimana. I 2/3 anteriori originano da tre rilievi o tubercoli che si costituiscono dalla proliferazione del
mesenchima
sottostante il rivestimento entodermico del primo
arco branchiale
. Tali tubercoli si fondono in un unico corpo; questo fa salienza sulla superficie ventrale della porzione di
faringe
primitiva che resta inglobata all'interno del primo arco branchiale e che andra a formare il pavimento della cavita orale definitiva. Il terzo posteriore della lingua, la radice, si sviluppa da un singolo tubercolo, la
copula
, che deriva principalmente dal mesenchima del secondo arco branchiale. La radice ben presto si salda con la porzione anteriore, lungo la linea di fusione va a formarsi il solco terminale o V linguale; dal cui vertice una gemma epiteliale cordonale si affonda per dare luogo all'abbozzo della
tiroide
e del
dotto tireoglosso
. Durante la sesta e settima settimana la lingua aumenta di volume e si spinge in alto nelle primitive
fosse nasali
, nell'ottava settimana essa rientra nella cavita orale e contemporaneamente i processi palatini si saldano tra loro lungo la linea mediana realizzando la separazione tra cavita orale e nasale. Dagli archi branchiali derivano solo la componente connettivale ed epiteliale, i muscoli linguali derivano dai
somiti occipitali
i cui
mioblasti
, migrando nella lingua, portano con loro le fibre dell'
ipoglosso
da cui sono innervate.
E costituito dalla muscolatura estrinseca e da quella intrinseca.
- Muscolatura estrinseca:
- Muscolo genioglosso
, muscolo laminare di forma triangolare, origina dai processi geni superiori della spina mentale della
mandibola
; a breve distanza si affossa nel corpo della lingua dove si snoda a ventaglio, mantenendosi in posizione sagittale paramediana. Le sue fibre si distinguono in anteriori (decorrono pressappoco verticalmente e si spingono nella punta della lingua), medie (decorso obliquo e si portano al corpo) e posteriori (decorrono orizzontalmente e raggiungono la radice). La contrazione dei fasci anteriori arretra e piega in basso la punta della lingua, la contrazione dei fasci posteriori spinge la lingua al di fuori della bocca e la contrazione dell'intero muscolo abbassa e appiattisce la lingua.
- Muscolo ioglosso
, muscolo laminare di forma quadrilatera che origina dal corpo e dalle grandi corna dell'osso ioide, spingendosi in avanti e in alto lateralmente al muscolo genioglosso, si porta sotto la superficie inferolaterale del terzo posteriore della lingua dove le sue fibre si intersecano con quelle dello stiloglosso. La sua contrazione tira la lingua in basso e indietro.
- Muscolo stiloglosso
, muscolo cordoniforme che origina dal processo stiloideo del
temporale
, decorrendo poi lateralmente al
muscolo costrittore superiore della faringe
si porta in avanti e in basso sul margine laterale della lingua nel punto di unione tra i 2/3 anteriori e il terzo posteriore della lingua. Qui le sue fibre si intersecano con quelle del muscolo ioglosso e proseguono lungo il margine della lingua fino alla punta. La sua contrazione tira la lingua indietro e in alto.
- Muscolo palatoglosso
, origina dalla superficie inferiore della
aponeurosi palatina
, decorre nello spessore del pilastro palatino anteriore e raggiunge la radice della lingua, qui le sue fibre, intersecandosi con i fasci muscolari trasversali intrinseci della lingua, raggiungono la linea mediana e si interdigitano con le controlaterali formando una unita funzionale che agisce da sfintere. Nel corso della deglutizione e delle fonazione la contrazione di questo muscolo chiude la comunicazione tra cavita orale e faringe.
- Muscolo condroglosso
,
si compone di piccoli fasci muscolari che originano dalle piccole corna dell'
osso ioide
- Muscolo amigdaloglosso
,
origina dall'
aponeurosi
faringea a livello della fossa tonsillare e si inserisce a livello della radice della lingua unendosi con il muscolo controlaterale.
- Muscolatura intrinseca: e costituita da fasci di fibre disposte su tre piani e distinti in fasci longitudinali, trasversali e perpendicolari:
- I
fasci longitudinali
sono a loro volta distinti in superiori e inferiori, decorrono dalla radice della lingua alla punta e lungo i margini laterali della lingua sono accomunati con le fibre terminali dei muscoli stiloglosso e ioglosso
- I
fasci trasversali
decorrono da un margine all'altro della lingua e in corrispondenza della radice sono strettamente connessi con le fibre del muscolo palatoglosso in modo da formare un dispositivo sfinteriale che chiude l'
istmo delle fauci
durante la fase di predeglutizione
- Le
fibre verticali
sono disposte tra la superficie dorsale e quella ventrale.
Tutti i fasci intrinseci originano e terminano nel contesto dell'organo, e in parte sono ancorati allo
scheletro fibroso della lingua
. Grazie a tale muscolatura la lingua puo accorciarsi, ispessirsi e appiattirsi.
L'apporto ematico arterioso e garantito dall'
arteria linguale
, mentre il deflusso venoso dalla
vena linguale
. L'innervazione e fornita da cinque paia di
nervi cranici
e precisamente dal
nervo ipoglosso
, dal
nervo linguale
, dal
nervo intermedio di Wrisberg
(ramo del
nervo faciale
), dal
nervo glossofaringeo
e dal
nervo vago
. Molte fibre nervose si uniscono tra loro per entrare sotto forma di nervo linguale a contatto con la lingua, pero in realta questo nervo e composto dall'unione di fibre del trigemino e del facciale.
Il nervo trigemino (V nervo cranico) si occupa della sensibilita esterocettiva della parte del corpo linguale, come si occupa di tutta la sensibilita propriocettiva di corpo e base linguale. Il nervo facciale (VII nervo cranico) invece e responsabile della sensibilita gustativa della porzione anteriore al solco terminale della lingua. Il nervo glossofaringeo (IX nervo cranico) raccoglie la sensibilita dalle papille gustative poste sul solco terminale (punto di passaggio tra corpo e radice linguale) e dalla zona posteriore. Il nervo vago (X nervo cranico) trasporta le informazioni della sensibilita gustativa della parte posteriore della lingua, vicino all'epiglottide. Il nervo ipoglosso (XII nervo cranico) si occupa dell'innervazione motoria della lingua.
Lo stesso argomento in dettaglio:
Gusto
.
La nostra sensibilita gustativa ci permette di percepire:
- dolce
- amaro
- acido
- salato
- umami
(in lingua giapponese significa "saporito" e indica il gusto del glutammato monosodico).
Le sensazioni di gusto sono recepite dai calici (o bottoni) gustativi, costituiti da cellule epiteliali modificate chiamate cellule gustative.
Le cellule gustative hanno una vita media di circa una decina di giorni, quindi sono soggette a un continuo ricambio. Il loro compito e quello di analizzare la natura delle varie sostanze presenti nel cibo dopo che sono state disciolte nella saliva.
Il contatto con differenti sostanze genera impulsi differenti che raggiungono il cervello, dove vengono percepiti e riconosciuti i sapori.
I calici gustativi sono localizzati in 3 dei 4 tipi di papille linguali:
- Papille foliate
- Papille fungiformi
- Papille circumvallate
mentre non sono presenti nelle Papille filiformi, che hanno funzione meccanica, trattengono il cibo, e non hanno calici gustativi.
I calici gustativi rispondono a tutti i tipi di sapori, ma in maniera differente l'uno dall'altro, sicche ad esempio ci saranno calici che reagiscono fortemente al salato, e piu debolmente agli altri, e altri che si comporteranno in maniera differente.
Un tempo si credeva che le papille gustative che si trovano nelle diverse zone fossero differenti le une dalle altre, mentre oggi e noto che ogni sapore e diffuso in tutta la lingua.
La credenza che esse siano concentrate in zone particolari deriva da una cattiva traduzione di uno psicologo di Harvard (Edwin G. Boring) di un articolo in tedesco del 1901. La sensibilita ai sapori e diffusa in tutta la lingua e anche in altre parti della bocca, come l'epiglottide e il palato molle.
Le informazioni sono veicolate al
nervo faciale
(VII paio di
nervi cranici
) con la corda del timpano. La sensibilita gustativa viene inoltre raccolta dal
glossofaringeo
e dal
vago
e viene trasportata al nucleo del tratto solitario e al nucleo ventro postero mediale del
talamo
, zona in genere di pertinenza
trigeminale
.
La lingua si muove per mezzo di due sistemi di muscolatura: quella "estrinseca" e quella "intrinseca". La prima comprende tutti i muscoli "al di fuori" dell'organo in questione, mentre la seconda viene spesso definita come muscolatura propria (o interna) della lingua. La lingua e ricchissima di capillari e terminazioni nervose ed e per questo molto sensibile. Talvolta puo capitare di mordersi la lingua e, data la sua sensibilita, il cosiddetto "morso sulla lingua" e particolarmente doloroso.
- Luciano Fonzi, Anatomia Funzionale e Clinica dello Splancnocranio, Ed. Edi. Ermes,
ISBN 88-7051-238-X