Le dee dell'amore
(
The Love Goddesses
) e un
film
del
1965
diretto da
Saul J. Turell
.
Il documentario usa filmati di repertorio di film famosi per ricostruire la storia dell'erotismo e dei sex-symbols che hanno contribuito a creare l'immaginario del cinema come un Olimpo dei nostri giorni.
I primi film, girati all'epoca del cinema muto, mostrano le nuove dive che crearono il mito della "vamp": prima tra tutte la tenebrosa
Theda Bara
(il cui nome, completamente inventato, era l'anagramma di
Arab Death
, ovvero
morte araba),
o l'australiana
Annette Kellerman
, una nuotatrice cui si deve l'invenzione del
nuoto sincronizzato
, che fu una delle prime a esibirsi sullo schermo completamente nuda e che scandalizzo la societa dell'epoca presentandosi, al momento delle sue sfide sportive, con un costume da bagno che lasciava nude braccia e gambe. Un'altra che non aveva problemi nell'esibire la sua femminilita, era Clara Bow, vero prototipo della "maschietta" o "
flapper
", apparsa pure lei sullo schermo senza vestiti, immersa in una vasca ripiena d'acqua.
Tra i primi che crearono il divismo,
David Wark Griffith
, che immortalo le bellezze di
Lillian Gish
e
Mae Marsh
esaltandone il fascino.
Cecil B. DeMille
era un maestro nello spandere erotismo a piene mani: il suo
Sessue Hayakawa
, torbido e affascinante, che ne
I prevaricatori
marchiava a fuoco la donna dei suoi desideri per segnarne il possesso, aggirava il tabu interrazziale proponendo in maniera negativa l'amante nipponico, ma altresi, lo rendeva molto piu intrigante di qualsiasi marito bianco, sportivo e americano.
Gli anni venti furono segnati dall'erotismo di
Rodolfo Valentino
, meteora dello schermo, ma che ancora al giorno d'oggi, scatena le fantasie o, perlomeno, la curiosita di ammiratori e ammiratrici. Negli anni trenta, uno dei nudi piu famosi fu quello di
Hedy Lamarr
, con una fuga senza vestiti in mezzo alla natura.
Mae West
, da parte sua, con un'ironia piena di doppi sensi, salvo la
Paramount
dal chiudere i battenti, facendo incassare alla compagnia, con i suoi film, qualche milione che permise alla casa di produzione di tirare avanti evitando il fallimento.
Alcune dee - come la tedesca
Marlene Dietrich
, la polacca
Pola Negri
, la francese
Claudette Colbert
- giunsero alla conquista di Hollywood dall'Europa. Da bambine, come Claudette; da stelle emergenti, come Marlene; da dive, come Pola. Pola Negri, ninfa egeria nei suoi anni tedeschi di
Ernst Lubitsch
, in
Donna di mondo
impersonava una contessa europea che, fumando in pubblico e truccata vistosamente, si scontrava (siamo nel 1925) con la piccola morale di una citta della provincia americana. Graziosa e maliziosa, Claudette Colbert si atteggiava a
femme fatale
facendo il bagno nel latte d'asina come la leggenda vuole facesse
Cleopatra
. Il viennese
Josef von Sternberg
,
pigmalione
riconosciuto di Marlene Dietrich, metteva in scena in
Venere bionda
la sua personale
Galatea
prussiana in una danza pseudo africana scandita dai tamburi, facendola emergere, bionda e bellissima, da uno scimmione la cui pellicciona, fino a quel momento, ne aveva ricoperto le grazie.
Vi appaiono scene tratte dai seguenti film:
- I prevaricatori
(
The Cheat
), regia di
Cecil B. DeMille
con
Sessue Hayakawa
(1915)
- Intolerance: Love's Struggle Throughout the Ages
, regia di
David W. Griffith
(1916)
- Cleopatra
, regia di
J. Gordon Edwards
(1917)
- Amore sulle labbra
(
True Heart Susie
), regia di D.W. Griffith (1919)
- The Leopard Woman
, regia di
Wesley Ruggles
(1920)
- Lo sceicco
(
The Sheik
), regia di
George Melford
(1921)
- Sangue e arena
(1922)
- Luffar-Petter
, regia di
Erik A. Petschler
(1922)
- Donna di mondo
(
A Woman of the World
), regia di
Malcolm St. Clair
(1925)
- The American Venus
, regia di
Frank Tuttle
(1926)
- L'angoscia di Satana
(
The Sorrows of Satan
), regia di
D.W. Griffith
(1926)
- Gli amori di Sonia
(
The Love of Sunya
), regia di
Albert Parker
(1927)
- Hula
, regia di
Victor Fleming
(1927)
- Diario di una donna perduta
(
Tagebuch einer Verlorenen
), regia di
Georg Wilhelm Pabst
(1929)
- Marocco
(
Morocco
), regia di
Josef von Sternberg
(1930)
- La donna di platino
(
Platinum Blonde
), regia di
Frank Capra
(1931)
- L'Atlantide
, regia di
Georg Wilhelm Pabst
con
Brigitte Helm
(1932)
- Amami stanotte
(
Love Me Tonight
), regia di
Rouben Mamoulian
(1932)
- Venere bionda
(
Blonde Venus
), regia di
Josef von Sternberg
(1932)
- Tentazioni
(
The Cabin in the Cotton
) di
Michael Curtiz
(1932)
- Nessun uomo le appartiene
(
No Man of Her Own
) di
Wesley Ruggles
(1932)
- Estasi
(
Ekstase
), regia di
Gustav Machaty
(1933)
- La danza delle luci
(
Gold Diggers of 1933
), regia di
Mervyn LeRoy
(1933)
- Professional Sweetheart
, regia di
William A. Seiter
(1933)
- Baby Face
, regia di
Alfred E. Green
(1933)
- Non sono un angelo
(
I'm No Angel
), regia di
Wesley Ruggles
(1933)
- Rivelazione
(
Now and Forever
), regia di
Henry Hathaway
(1934)
- Cleopatra
, regia di
Cecil B. DeMille
(1934)
- Vendetta
, regia di
Mervyn LeRoy
(1937)
- Her Jungle Love
, regia di
George Archainbaud
(1938)
- Ritmi a scuola
, regia di
Raoul Walsh
(1938)
- Gilda
, regia di
Charles Vidor
(1946)
- Un posto al sole
(
A Place in the Sun
), regia di
George Stevens
(1951)
- La confessione della signora Doyle
(
Clash by Night
), regia di
Fritz Lang
(1952)
- Vacanze romane
(
Roman Holiday
), regia di
William Wyler
(1953)
- La ragazza del peccato
(
En cas de malheur
), regia di
Claude Autant-Lara
(1958)
- La strada dei quartieri alti
(
Room at the Top
), regia di
Jack Clayton
(1959)
- Questione di vita o di morte
(
Tiger Bay
), regia di
J. Lee Thompson
(1959)
- A qualcuno piace caldo
(
Some Like It Hot
), regia di
Billy Wilder
(1959)
- Espresso bongo
(
Expresso Bongo
), regia di
Val Guest
(1959)
- La baia di Napoli
(
It Started in Naples
), regia di
Melville Shavelson
(1961)
Il film fu prodotto dalla
Paramount Pictures
e dalla Walter Reade.
Distribuito dalla Walter Reade-Sterling, il film usci nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti il 3 marzo 1965.
- (
EN
)
Le dee dell'amore
, su
IMDb
, IMDb.com.
- (
EN
)
Le dee dell'amore
, su
AllMovie
,
All Media Network
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The Love Goddesses: A History of Sex in the Cinema
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Rotten Tomatoes
,
Fandango Media, LLC
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Box Office Mojo
, IMDb.com.
- Le dee dell'amore
, su
Moving Image Archive
,
Internet Archive
.