Kim Dae-jung

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Kim Dae-jung
金大中
金大中
Ritratto ufficiale, 1998

Presidente della Corea del Sud
Durata mandato 25 febbraio 1998 –
25 febbraio 2003
Capo del governo Kim Jong-pil
Park Tae-Joon
Lee Han-dong
Chang Sang
Chang Dae-whan
Kim Suk-soo
Predecessore Kim Young-sam
Successore Roh Moo-hyun

Dati generali
Partito politico Nuovo Partito Democratico
Titolo di studio doktor nauk in scienze politiche
Universita Ha-ui Elementary School e Mokpo Bukkyo Elementary School
Firma Firma di Kim Dae-jung 김대중 金大中

≪Per il suo impegno nella ricerca della democrazia e dei diritti umani nel suo paese e nell'intera area del sud-est asiatico, ed in particolare per i tentativi di riappacificazione con la Corea del Nord≫

Kim Dae-jung [1] ( 金大中 ? ; Haui-do , 3 dicembre 1925 ? Seul , 18 agosto 2009 ) e stato un politico sudcoreano , presidente della Corea del Sud , in carica dal 1998 al 2003, e Premio Nobel per la pace nel 2000.

Biografia [ modifica | modifica wikitesto ]

Convinto sostenitore della democrazia nel suo Paese dagli anni cinquanta , e stato un accanito oppositore prima del regime di Syngman Rhee e poi del generale Park Chung-hee . Sfuggito a numerosi attentati, nel 1961 , dopo la caduta del governo di Syngman Rhee, e stato eletto membro dell'Assemblea nazionale, e nel 1971 , in qualita di rappresentante del Nuovo Partito Democratico e avversario del generale Park Chung-hee, si e presentato alle elezioni presidenziali , ottenendo il 40% dei voti.

Arrestato piu volte negli anni settanta dai servizi segreti sudcoreani, nel 1980 , dopo il golpe del generale Chun Doo-hwan , e stato condannato a morte come responsabile della rivolta esplosa nella sua provincia natale. Commutata la pena in vent'anni di carcere, nel 1982 Dae-Jung e stato trasferito negli Stati Uniti per cure mediche, dove e rimasto come esule per tre anni e portavoce della democrazia sudcoreana.

Convinto che ormai la dittatura di Chun Doo-hwan stesse per finire, nonostante il rischio di un nuovo arresto ha fatto ritorno in Corea , dove al fianco dell'amico e poi suo avversario, Kim Young-sam , ha guidato dal 1986 al 1987 le sollevazioni popolari che hanno portato alla caduta del regime.

Dopo essersi presentato prima alle elezioni presidenziali del 1987 e poi del 1992 , vinte dai suoi avversari, alleati ancora con i rappresentanti del vecchio regime, nel 1997 viene eletto presidente della Corea del Sud , vincendo con uno scarto del 2% di voti sul rivale Lee Hoi Chang, anch'egli cattolico. [2]

Risollevato il Paese dalla crisi finanziaria con scelte liberistiche in linea con le raccomandazioni del Fondo Monetario Internazionale , nel 2000 avvio anche una politica di riconciliazione con la Corea del Nord , che nello stesso anno gli permise di ottenere il Nobel per la pace per il suo lavoro a favore della democrazia e dei diritti umani nella Corea del Sud e in generale in Asia .

Kim, infatti, e stato il primo presidente sudcoreano ad incontrare un leader della Corea del Nord: nel 2000 Kim-Dae-jung, ando a Pyongyang e incontro l'allora leader nordcoreano Kim Jong-Il . E stato inoltre il primo presidente a dichiararsi cattolico [2] nella storia della Corea del Sud (il suo nome di battesimo e Thomas More ). E morto a 83 anni a Seul, per insufficienza cardiaca .

Vita privata [ modifica | modifica wikitesto ]

Si sposo la prima volta nel 1945 con Cha Yong-ae, morta nel 1959. La coppia ebbe due figli. Nel 1962 sposo la seconda moglie, Lee Hee-ho , dalla quale ebbe un figlio.

Onorificenze [ modifica | modifica wikitesto ]

Onorificenze sudcoreane [ modifica | modifica wikitesto ]

Onorificenze straniere [ modifica | modifica wikitesto ]

Note [ modifica | modifica wikitesto ]

  1. ^ Nell' onomastica coreana il cognome precede il nome. "Kim" e il cognome.
  2. ^ a b ( EN ) Andrew Eungi Kim, Characteristics of Religious Life in South Korea: A Sociological Survey , in Review of Religious Research , vol. 43, n. 4, Religious Research Association, Inc., giugno 2002, pp. pp. 291-310, DOI : 10.2307/3512000 , JSTOR   3512000 . . Archiviato dall'originale il 13 maggio 2019.
  3. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

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Collegamenti esterni [ modifica | modifica wikitesto ]

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