Ritratto del cardinale
Federico Visconti
, 1681
Jacques Blondeau
(varianti del nome: Jacomo Blondel, Hansje Blondeau, Jacobus Blondeau, Jean Jacques Blondeau, Jacques Blondel, soprannome: Weyman) (
Anversa
,
9 maggio
1655
?
Roma
,
1698
) e stato un
incisore
fiammingo
che, dopo essersi formato ad Anversa, lavoro per gran parte della sua vita in Italia.
Fu allievo dell'incisore belga
Frederik Bouttats il Giovane
. Dopo aver vissuto per qualche tempo a
Parigi
[1]
, nel 1675 si trasferi a Roma, dove continuo a vivere e a lavorare per il resto della vita.
Divenne membro dei
Bentvueghels
, un'associazione composta per la quasi totalita da artisti olandesi e fiamminghi operanti a Roma. Il suo soprannome all'interno del gruppo era Weyman, cioe "Uomo allodola". Blondeau fu un membro particolarmente attivo nella congregazione e il suo nome ricorre un paio di volte nella storia dei Bentvueghels. Egli lo scrisse con gesso rosso in una nicchia del
mausoleo di Santa Costanza
, in cui i Bentvueghels erano soliti riunirsi: jacobus Blondeau / alias de weymyn. Il suo nome compare anche in una lista di membri della congregazione presenti alla cerimonia di iniziazione di alcuni nuovi affiliati
Abraham Genoels II
, Francois Moens and Pieter Verbrugghen II.
[2]
La cerimonia in questione e menzionata in uno scritto di
Arnold Houbraken
.
[3]
Antonio Mazza - Historiarum epitome de rebus Salernitanis, 1681, ex-libris a pag. 5
Incise numerosi ritratti, tra cui uno di
Papa Urbano VIII
e di alcuni cardinali.
[2]
Fu anche a
Firenze
, dove realizzo numerose incisioni, con
Abraham Bloemaert
and
Francois Spierre
, dagli affreschi di
Pietro da Cortona
nel
Palazzo Pitti
.
[4]