Pantelleria
(
Panti??aria
in
siciliano
) e un'
isola
dell'
Italia
situata nel
Mar Mediterraneo
, la piu grande tra le
isole circumsiciliane
. Appartiene amministrativamente all'
omonimo comune italiano
del
libero consorzio comunale di Trapani
,
Sicilia
. Si trova al centro del
Canale di Sicilia
, dista 35
miglia marine
dalle coste della
Tunisia
e 60 dalla Sicilia.
E la piu grande delle isole satelliti della regione siciliana, con una superficie di 83 km² e di esse e anche la piu occidentale. Il territorio e di origine vulcanica. Presenta fenomeni di vulcanesimo secondario, prevalentemente acque calde e fumi, che dimostrano il persistere dell'attivita. Le eruzioni piu recenti sono avvenute nel
1831
e nel
1891
sul pendio nordoccidentale, nella parte sommersa dell'isola; l'ultima eruzione nella zona emersa e stimata fra i 4000 e i 5000 anni fa.
[2]
Il rilievo massimo, detto Montagna Grande, e di 836 metri sul livello del mare. E presente un piccolo bacino lacustre alimentato da acque termali, detto Specchio di Venere.
Pur non essendo il punto piu meridionale d'Italia ? primato che appartiene a
Lampedusa
? Pantelleria e il territorio dello Stato Italiano piu vicino all'
Africa
dalla quale dista solo 70 km (distanza in linea d'aria dalla spiaggia
Tunisina
di Hammam El Ghezaz a
Kelibia
, 25 Km a sud di
Capo Bon
) ed e visibile a occhio nudo nelle giornate terse.
Il clima e caldo ma comunque temperato dai quasi onnipresenti venti marini che soffiano fortissimi e che giustificano l'appellativo di "Figlia del Vento" datole dagli Arabi.
Pantelleria e un'isola che si caratterizza per la straordinaria singolarita del suo paesaggio, nel quale agli elementi naturali (tavolieri di colate laviche, cale e
faraglioni
) si aggiungono tipici manufatti creati dall'uomo per vivere:
- muri a secco
(con la funzione di utilizzare il pietrame esistente, bonificando e contenendo il terreno coltivabile e delimitando la proprieta fondiaria),
- i
giardini
panteschi (tipiche costruzioni cilindriche in muratura di pietra lavica a secco con la duplice funzione di bonificare il terreno dall'eccesso di pietrame e di proteggere gli alberi di agrumi piantati all'interno dal vento e dalla salsedine),
- i
dammusi
(fabbricati rurali di pietra lavica, cubici, con aperture ad arco a tutto sesto e tetti bianchi a cupola) costruiti in modo da raccogliere l'acqua piovana.
La scarsita di acqua che non sia piovana non favorisce lo sviluppo di grandi zone vegetative. Vi cresce spontanea una varieta di
cappero detto
di Pantelleria
, apprezzato e conosciuto dappertutto, che oggi rappresenta anche una delle principali coltivazioni dell'isola. Gli Arabi vi introdussero gli alberi di
agrumi
coltivati con particolare cura e protetti dai venti. Il terreno vulcanico favorisce la crescita di vitigni particolarmente adatti a produrre vini di buona gradazione; molto conosciuti il
Moscato
ed il
Passito di Pantelleria
ottenuto con l'uso del famoso ed esclusivo
zibibbo
fatto appassire appositamente al sole e protetto dalla salsedine e dall'umidita nei "stinnituri".
La fauna di Pantelleria annovera tra l'altro la presenza di una razza tipica originaria di equidi detta appunto
Asino
di Pantelleria; fino a poco tempo fa e stato a rischio di estinzione, oggi, grazie ad un'iniziativa mirata dell'Azienda Forestale Demaniale della
Regione Siciliana
con l'Ispettorato Dipartimentale delle Foreste di Trapani messa in atto presso l'azienda pilota San Matteo di
Erice
e stato sviluppato il progetto per ricostituire la razza Pantesca in purezza; dalla fine del
2003
vi collabora anche l'Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia. Oggi si annoverano piu di 50 esemplari. La presenza di tale asino e nota sin dai tempi della dominazione romana dell'isola.
Molto diffuso fino a qualche decennio fa e molto forte, l'asino di Pantelleria riusciva a trasportare carichi pesantissimi lungo i sentieri dell'isola. In passato questa razza rappresentava per l'isola un'importante risorsa e anche i suoi
muli
erano molto apprezzati anche all'estero.
La coltivazione della "
vite ad alberello
" della comunita di Pantelleria"
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Il 24 novembre
2014
l'
UNESCO
ha iscritto la "
Pratica agricola tradizionale di coltivare la 'vite ad alberello' della comunita di Pantelleria
" nella lista dei
patrimoni orali e immateriali dell'umanita
riconosciuti
[3]
[4]
.
La pratica tradizionale di coltivare la
vite ad alberello
e trasmessa da generazioni di viticoltori e agricoltori dell'isola mediterranea di Pantelleria. Circa 5.000 abitanti possiedono un appezzamento di terreno, che coltivano con metodi sostenibili. La tecnica consiste di diverse fasi. Il terreno e preparato per essere livellato e viene scavata una conca per piantare la vite. Il fusto principale della vite viene poi accuratamente potata per produrre sei rami, formando un cespuglio con una disposizione radiale. La cavita e costantemente rimodellata per garantire la crescita della pianta nel giusto microclima.
Le uve da vino vengono raccolte a mano nel corso di un evento rituale a partire dalla fine di luglio. I viticoltori e agricoltori di Pantelleria, uomini e donne, praticano la coltivazione della vite ad alberello in condizioni climatiche difficili. Le conoscenze e le competenze dei coltivatori e professionisti si tramandano nelle famiglie attraverso l'istruzione orale e pratica nel dialetto locale. Inoltre, i rituali e le feste organizzate tra luglio e settembre consentono alla comunita locale di condividere questa pratica sociale. Gli abitanti di Pantelleria continuano a identificarsi con la coltivazione della vite e si sforzano di preservare questa pratica
[5]
.