Isacco I Comneno
(in
greco
Ισα?κιο? Α? Κομνην??
?
,
Isaakios I Komn?nos
;
Costantinopoli
,
1005
?
Monastero di Studion
, 1060 o 1061) e stato un
imperatore
bizantino
.
Fu
basileus
dei
romei
dal 1º settembre
1057
fino al 22 novembre
1059
.
Isacco era figlio di
Manuele Comneno Erotico
, un umile soldato appartenente ad una famiglia di origine
valacca
[1]
che viveva nei pressi della cittadina di Komne, nei pressi di Filippopoli. Entrato nell'esercito, nel 978 d.C., aveva dato segno di lealta e grandi capacita nella difesa della citta di Nicea contro l'usurpatore ribelle
Bardas Sclero
[2]
[3]
. In considerazione a tali meriti il basileus
Basilio II
premio Manuele concedendogli grandi tenute agricole nei pressi di
Kastamonu
in
Paflagonia
e nominandolo "
strategos autokrator
" per l'Anatolia
[4]
.
Sul letto di morte, nel 1020, Manuele chiese all'imperatore il favore di occuparsi dell'educazione dei suoi tre figli e Basilio II acconsenti: Isacco e suo fratello Giovanni furono cosi educati al monastero di Studion e ricevettero incarichi militari di grande rilevanza mentre la sorella minore, nata nel 1012, appena raggiunta l'eta, sposo Michele Dokeiano, il Catepano d'Italia
[5]
.
Negli anni convulsi che seguirono la morte di Basilio II, Isacco tenne una condotta molto prudente che gli valse il sostegno tanto dell'esercito, quanto della corte. Dal 1042 al 1057 tenne vari comandi in Anatolia finche, morta
Teodora
, l'ultima discendente della Casa dei Macedoni, sali al trono
Michele VI
: poco carismatico, il nuovo imperatore si alieno il sostegno dell'esercito di cui ridusse le paghe e gli effettivi; su richiesta di altri generali, Isacco cerco di perorare la causa dell'esercito e della aristocrazia anatolica ma l'imperatore l'umilio pubblicamente e lo costrinse a dimettersi dai suoi incarichi
[6]
.
In risposta alla politica imperiale, Isacco riusci a raccogliere un vasto consenso e si ribello al governo imperiale
[7]
: l'8 giugno del 1057 fu proclamato imperatore dalle sue truppe ed inizio a marciare sulla Capitale; Michele VI, pressato dalla corte, tento di resistere con le armi ma il suo esercito, dopo alcuni iniziali successi, fu sconfitto dalle forze di Isacco nella
battaglia di Petroe
[8]
. Impossibilitato a resistere, Michele VI decise di adottare quale figlio ed erede al trono Isacco e gli offri il titolo di
Kaisar
ma prima che le trattative fossero concluse, la popolazione della capitale si ribello a Michele che, stanco, decise di abdicare in favore di Isacco
[9]
. Il 1º settembre dello stesso anno, grazie anche al rilevante appoggio del patriarca Michele Cerulario, Isacco fu incoronato in
Santa Sofia
[10]
.
Primo atto del nuovo sovrano fu quello di premiare i sostenitori con nomine nell'esercito e nella burocrazia che li allontanassero da Costantinopoli e poi si concentro sulla precaria situazione finanziaria dell'impero: limito i salari dei funzionari e dei burocrati di corte, elimino numerose pensioni e sinecure, ridusse le spese di corte, revoco numerose
pronoie
ed, infine, si appropro di parte delle terre e delle rendite dei piu ricchi monasteri; il patriarca Cerulario, che pure aveva patrocinato Isacco, si oppose duramente e l'imperatore decise di esiliarlo nel 1058
[11]
[12]
.
Riassestato il bilancio, l'imperatore aumento le spese militari ed intraprese una campagna militare nei Balcani contro
Andrea I d'Ungheria
e contro i
Peceneghi
i quali, nel corso degli anni precedenti, avevano ripetutamente saccheggiato la Tracia; la spedizione fu un completo successo: il re d'Ungheria accetto di ritornare nei suoi confini iniziali ed i Pechenghi furono costretti a ritirarsi
[13]
.
Alcune settimane dopo essere tornato dalla spedizione, tuttavia, le condizioni di salute dell'imperatore iniziarono a peggiorare e ben presto i funzionari di corte, primo di tutti
Michele Psello
, cominciarono a complottare in modo da influenzare la successione al trono: sempre piu stanco e prostrato e ancor di piu impopolare per via della severa politica economica, Isacco decise, il 22 novembre 1059, su consiglio dello stesso Psello, di abdicare in favore di un lontano parente Costantino Ducas, ignorando in tal modo i diritti dei figli e del fratello minore, Giovanni Comneno
[14]
.
Dopo l'abdicazione, Isacco si ritiro al
monastero di Studion
: si riprese dalla malattia e passo gli ultimi due anni della propria vita conducendo una vita semplice e austera, allietata dalla presenza della moglie e della figlia e dagli studi letterari: scrisse un compendio all'Iliade e diverse opere sui poemi omerici, alcuni frammenti dei quali sono giunti fino a noi; mori nell'inverno del 1060 o agli inizi del 1061.
[15]
[16]
Il regno di Isacco, sebbene breve, non fu privo di lascito: ridiede forza e prestigio all'esercito, restauro le finanze, miglioro l'amministrazione pubblica e sebbene la sua politica sia stata estremamente impopolare tra i ceti elevati e non compresa dalla popolazione, certamente contribui alla sopravvivenza dell'Impero Bizantino.
[10]
Isacco si sposo con
Caterina
(divenuta poi suora col nome di Xene), figlia del
re di Bulgaria
Ivan Vladislav
. Dal loro matrimonio nacquero due figli, uno maschio e una femmina:
- ^
Runciman
, p. 54
.
- ^
Varzos
, pp. 38-39
.
- ^
Kazhdan
, pp. 1143-1144
.
- ^
Runciman
, p. 55
.
- ^
Finlay
, p. 10
.
- ^
Norvich
, p. 328
.
- ^
Canduci
, p. 270
.
- ^
Attaleiates: History 55.7?56.1
- ^
Norvich
, p. 332
.
- ^
a
b
Norvich
, p. 333
.
- ^
Norvich
, pp. 333-334
.
- ^
Finay
, p. 11
.
- ^
Norvich
, p. 335
.
- ^
Norvich
, p. 336
.
- ^
Canduci
, p. 271
.
- ^
Finlay
, p. 15
.
- Georg Ostrogorsky
,
Storia dell'Impero bizantino
, Milano, Einaudi, 1968,
ISBN
88-06-17362-6
.
- Salvatore Impellizzeri,
Imperatori di Bisanzio (Cronografia) 2 vol.
, Vicenza, 1984.
- Gerhard Herm,
I bizantini
, Milano, Garzanti, 1985.
- Giorgio Ravegnani
,
I trattati con Bisanzio 992-1198
, Venezia, Il Cardo, 1992.
- John Julius Norwich,
Bisanzio
, Milano, Mondadori, 2000,
ISBN
88-04-48185-4
.
- Silvia Ronchey,
Lo stato bizantino
, Torino, Einaudi, 2002,
ISBN
88-06-16255-1
.
- Alexander P Kazhdan
,
Bisanzio e la sua civilta
, 2ª ed, Bari, Laterza, 2004,
ISBN
88-420-4691-4
.
- Giorgio Ravegnani,
La storia di Bisanzio
, Roma, Jouvence, 2004,
ISBN
88-7801-353-6
.
- Giorgio Ravegnani,
I bizantini in Italia
, Bologna, il Mulino, 2004.
- Ralph-Johannes Lilie
,
Bisanzio la seconda Roma
, Roma, Newton & Compton, 2005,
ISBN
88-541-0286-5
.
- Alain Ducellier, Michel Kapla,
Bisanzio (IV-XV secolo)
, Milano, San Paolo, 2005,
ISBN
88-215-5366-3
.
- Giorgio Ravegnani,
Bisanzio e Venezia
, Bologna, il Mulino, 2006.
- Giorgio Ravegnani,
Introduzione alla storia bizantina
, Bologna, il Mulino, 2006.
- Charles Diehl
,
Figure bizantine
, collana
ET.Biblioteca
, traduzione di M. S. Ruffolo, introduzione di
Silvia Ronchey
, Torino, Einaudi, 2007
[1927]
,
ISBN
978-88-06-19077-4
,
OCLC
799807274
.
- Giorgio Ravegnani,
Imperatori di Bisanzio
, Bologna, Il Mulino, 2008,
ISBN
978-88-15-12174-5
.