L'
inventore
e colui o colei che inventa qualcosa, un dispositivo, uno strumento, un processo. Il suo contributo puo essere un'
invenzione
completamente nuova (
invenzione principale
) o anche una modifica o miglioramento di un qualcosa di gia esistente (
invenzione derivata
). Per entrambi i casi, l'inventore puo tutelare la paternita dell'invenzione attraverso il
brevetto
, titolo legale che gli permette di mantenere il
monopolio
commerciale sul suo ritrovato per diversi anni.
Questa figura, oggi assimilabile a quella del tecnologo (al tecnico o all'
ingegnere
) operante come ricercatore "autonomo" oppure operante nei centri di
ricerca e sviluppo
(R&D,
Research and Development
), si differenzia da quello dello
scienziato
, che, invece, opera nel campo della
ricerca pura
e della scoperta. Naturalmente questa divisione e del tutto teorica e sovrapposizioni e sconfinamenti sono possibili, ma, in generale, l'inventore rimane ancorato a una visione utilitaristica e commerciale della
scienza
(lo strumento, il prodotto), mentre lo scienziato dovrebbe essere interessato alle
leggi
che governano la
natura
, inventando e costruendo strumenti per indagarla e comprenderla.
A questo proposito, durante la conferenza tenuta nel maggio 1901 alla
Society of Arts
di
Londra
Guglielmo Marconi
, uno dei piu importanti inventori italiani della storia, dichiaro
[1]
:
"
Un'impresa commerciale come quella per cui io lavoro, non esiste soltanto per il progresso della scienza, bensi specialmente per assicurare un compenso economico a coloro i quali hanno sfidato rischi e compiuto sacrifici per aiutare e promuovere il lavoro sperimentale necessario
".
Anche
Thomas Alva Edison
, altro grande inventore della storia, dichiaro sulla rivista Scientific American nell'estate del 1893
[2]
:
"
Non mi considero uno scienziato puro, come hanno affermato in molti. Non ricerco le leggi della natura e non ho fatto grandi scoperte. Non studio la
scienza
come hanno fatto
Newton
,
Keplero
,
Faraday
e
Henry
solo allo scopo di imparare verita. Sono solo un inventore di professione. I miei studi e i miei esperimenti sono stati condotti allo scopo di inventare cio che ha qualche utilita commerciale. Penso di poter essere definito un inventore scientifico
".
Possiamo dividere la storia della figura dell'inventore in quattro grandi periodi.
- Prima della
Rivoluzione Industriale
;
- Durante la Prima Rivoluzione Industriale;
- Durante la
Seconda Rivoluzione Industriale
;
- Dopo la Seconda Rivoluzione Industriale.
Ognuno di questi periodi ha visto nascere e svilupparsi una particolare tipologia di inventori. In particolare prima delle rivoluzioni industriali, l'inventore non era una figura professionale codificata nella
societa
. Era una sorta di professione anonima. Le invenzioni potevano scaturire ovunque, nelle botteghe degli artigiani o nei
laboratori
degli scienziati. Tuttavia non si dava grande importanza e continuita all'atto dell'invenzione e dunque alla figura dell'inventore. Nell'antichita una figura di spicco come inventore fu
Archimede
, mentre nel
Rinascimento
fu
Leonardo da Vinci
.
Durante la prima rivoluzione industriale, in
Inghilterra
, nasce la figura dell'inventore di stato. Scienziato o tecnico dedito al miglioramento sociale e industriale della propria nazione. Questo fenomeno e accompagnato dalla nascita delle prime scuole tecniche della storia (progenitori dei moderni politecnici) in Inghilterra e in
Francia
[3]
.
Un esempio di questa figura e
James Watt
, celebrato inventore della
macchina a vapore
o, qualche decennio piu tardi l'ingegnere
Isambard Kingdom Brunel
, considerato un vero eroe e benefattore in Inghilterra
[4]
.
Durante la seconda rivoluzione industriale, quella dell'elettricita e della comunicazione, si registrera la nascita degli "inventori
imprenditori
", personaggi come
Benjamin Franklin
,
Nikola Tesla
,
Thomas Alva Edison
,
Alexander Graham Bell
e
Guglielmo Marconi
che sfruttano commercialmente la scienza e la tecnologia, facendo nascere veri e propri colossi commerciali. I loro nomi (
Ford
, Edison, Marconi, Bell) diverranno veri e propri marchi che, ancora oggi caratterizzano molti settori tecnologici e merceologici.
Nella seconda parte del
Novecento
, l'inventore torna nell'anonimato, sparendo nelle fitte maglie della societa contemporanea che sfrutta tecnologia e scienza per produrre beni di consumo. I luoghi dell'invenzione sono le industrie e i centri di ricerca e sviluppo, dove lavorano centinaia, a volte migliaia, di ingegneri e tecnici.
Nel
ventunesimo secolo
si assiste ad una nuova ondata di imprenditorialita incentrata sulla figura di innovatori e innovazioni tramite il fenomeno delle
startup
e degli
spin-off universitari
. Si parla inoltre di modelli di
open innovation
tra realta leader di mercato ed emergenti.
- ^
Scritti di Guglielmo Marconi, Reale Accademia d'Italia, Roma, 1941
- ^
Scientific American, luglio 1893
- ^
Anna Guagnini, Robert Fox, “Dalle officine alle universita. Le origini e i percorsi dell'istruzione tecnica superiore in Europa” in Storia delle Scienze. Conoscenze scientifiche e trasferimento tecnologico, Volume 5, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1995, p. 118.
- ^
Brunel, Locke and Stephenson: the engineering giants who shaped our world - Telegraph
, su
telegraph.co.uk
.
URL consultato il 2 maggio 2019
(archiviato dall'
url originale
il 1º maggio 2013)
.
- Patrice Flichy, Storia della comunicazione moderna, sfera pubblica e dimensione privata. Baskerville, Bologna, 1994
- Heroes of Invention, Technology, Liberalism and British Identity 1750-1914, Christine MacLeod, Cambridge Studies in Economic History, 2007
- Massimo Temporelli, "Il codice delle Invenzioni: da Leonardo da Vinci a Steve Jobs", Hoepli Editore, Milano, 2011.
ISBN 978-88-203-4792-5