Percentuali di popolazione urbanizzata nel 2006
L'
urbanesimo
o
inurbamento
e quel processo che consiste nella
migrazione
di grandi masse di popolazioni dalle
campagne
alle
citta
[1]
. Da un punto di vista
sociale
, essa e riconducibile all'assunzione di uno stile di vita urbano da parte di masse contadine (
urbanizzazione
).
Il fenomeno dell'inurbamento ha caratterizzato diverse epoche dell'evoluzione dell'organizzazione (o disorganizzazione) della societa ed e iniziato con l'affermarsi dei primi nuclei abitativi organizzati in citta, tuttavia la sua forma piu radicale si sviluppa dall'
industrializzazione
dell'
Occidente
nel
XIX
e
XX secolo
[1]
. Seppure con modalita differenti, e in atto anche in epoca contemporanea.
L'evolversi, spesso incontrollato o incontrollabile, delle situazioni e dei movimenti di spostamento verso determinate aree urbane con intensificazione della densita abitativa e di insediamenti produttivi e commerciali ha prodotto, specialmente a partire dalla seconda meta del Novecento, agglomerati estesissimi che sono stati chiamati
megalopoli
, termine usato da J. Gottmann per la prima volta nel 1961 per indicare tale fenomeno
[2]
.
Area Residenziale sulla 5th Avenue a
Brooklyn
Storicamente, i fenomeni di urbanesimo sono esistiti sin dalla nascita delle citta, avvenuta con la
rivoluzione neolitica
.
Nel Neolitico, infatti, l'affermarsi dell'agricoltura e dell'allevamento rispetto alla raccolta e alla caccia, produsse la nascita dei primi insediamenti fissi. Alcuni di questi, col tempo, a causa di vari fattori e tra questi principalmente: la posizione strategica (difesa e vie di comunicazione) e la fertilita dei luoghi limitrofi, si svilupparono aumentando di popolazione ed estensione. Questa situazione esercitava un'attrazione sulle popolazioni limitrofe e sui migranti di passaggio. Le motivazioni sono principalmente da ricercarsi nelle carestie, nella ricerca di occasioni di commercio, nella possibilita di organizzare piu agevolmente la propria difesa. Tuttavia, almeno in questa fase cosi antica, si e trattato di spostamenti modesti, riconducibili ora alla fondazione di nuove citta, come nel caso di una nuova
colonia romana
, ora al particolare prestigio che una specifica citta assumeva in un certo periodo storico, come nel caso delle grandi capitali come
Roma
imperiale,
Parigi
o
Londra
.
Inoltre, a periodi di modesto urbanesimo seguivano periodi di
disurbanizzazione
, spesso riconducibili a carestie, cui corrispondevano
pestilenze
, che avevano nelle citta un bersaglio privilegiato.
Caratteristiche fondamentali di questo primo periodo storico furono:
- una bassa produttivita dei campi: ogni contadino produceva poco cibo. Statisticamente, nell'Europa preindustriale, vi erano 9 contadini ogni cittadino. Un rapporto maggiormente favorevole alla citta avrebbe portato nel breve periodo a
carestie
.
- inefficienti reti di
trasporto
: laddove possibile via acqua per i (rari) trasporti di media e lunga distanza, e via terra per il trasporto a breve distanza, tendenzialmente dal contado al mercato della citta.
- inefficienti modalita di
conservazione degli alimenti
, come l'essiccazione o la conservazione sotto olio/sale.
Ovviamente dal neolitico al
XIX secolo
ci furono moltissime innovazioni, ma nessuna e paragonabile a cio che avvenne nel XIX secolo per l'impatto sui processi urbanizzativi.
Le caratteristiche sopra delineate aiutano a comprendere la forte vulnerabilita alle
carestie
, dato che era impossibile muovere grandi quantita di viveri da una citta all'altra in tempi rapidi e senza incorrere in un celere deperimento.
Fino al
XVIII secolo
l'andamento demografico aveva subito oscillazioni di aumento o diminuzione della popolazione in dipendenza da carestie, epidemie e guerre anche pluridecennali. Dal '700 l'aumento demografico in Europa ha un nuovo carattere perche e generale ed ininterrotto, con costante diminuzione della
mortalita
e prolungamento della durata della vita.
In altri continenti continuano invece a verificarsi oscillazioni: in
Asia
la popolazione e stata piu numerosa nel 1795 che nel 1800; mentre in
Africa
la diminuzione o la stagnazione demografica e determinata dalle frequenti razzie di schiavi compiute in quel paese.
Durante la rivoluzione del ‘700 gli elementi costanti sono stati:
- la trasformazione dell'agricoltura, con un aumento della produzione e quindi il miglioramento dell'alimentazione;
- l'aumento delle nascite;
- la diminuzione della mortalita soprattutto infantile;
- il progresso della medicina, con il
vaccino
contro il
vaiolo
e l'assunzione del
chinino
contro la
malaria
e altre “febbri”;
- un miglioramento delle condizioni di
igiene pubblica
e di igiene personale con la diffusione dell'uso del
sapone
e della
camicia
;
- la rarefazione di carestie.
Il primo Stato ad aver subito questo tipo di rivoluzione e stata la
Gran Bretagna
, infatti la popolazione britannica attorno al 1700 ha iniziato a crescere sempre piu rapidamente. Le cause di questo sviluppo vennero inizialmente attribuite alla riduzione della mortalita e al progresso in campo medico.
L'aumento demografico e dato dall'effetto forbice: riduzione del tasso di mortalita e aumento del tasso di
natalita
, determinati da fattori economici, primo fra tutti e il miglioramento alimentare portato dalla rivoluzione agricola.
L'aumento del
tasso di fecondita totale
e attribuito ai matrimoni piu precoci e alle nascite illegittime, che hanno accompagnato lo sviluppo urbano e la vita di fabbrica.
L'abbandono delle campagne avviene sia spontaneamente sia perche i contadini vengono cacciati dai proprietari che fanno coltivare i terreni ad affittuari o a salariati, ed apportano notevoli miglioramenti nel modo di coltivare la terra di cui vendono i prodotti agli abitanti delle citta.
Inoltre, nei campi vengono applicate nuove tecniche come la rotazione quadriennale e nuove coltivazioni, quali: patate, pomodori, mais e frumento; tutti prodotti importati dall'America.
anni
|
Europa
|
Asia
|
America
|
Africa
|
Italia
|
1700
|
115 milioni
|
320 milioni
|
12 milioni
|
90 milioni
|
13,2 milioni
|
1800
|
150 milioni
|
460 milioni
|
16 milioni
|
100 milioni
|
15,3 milioni
|
1850
|
190 milioni
|
620 milioni
|
26 milioni
|
100,95 milioni
|
17,8 milioni
|
Le condizioni sopra delineate vengono meno grazie alle grandi trasformazioni di fine
XIX secolo
, creando le condizioni per l'urbanizzazione.
In primo luogo, la
seconda rivoluzione agricola
porta la
produttivita
dei campi a crescere a dismisura e causa fenomeni di
disoccupazione
di massa presso la popolazione contadina, che migrano verso i centri urbani.
In dettaglio: se grazie alle macchine, per ogni contadino si producono quantita sempre maggiori di cibo, per il proprietario terriero sara necessario assumere meno contadini. I piccoli proprietari, invece, difficilmente potranno reggere la concorrenza dell'agricoltura macchinizzata, ne potranno permettersi l'acquisto dei nuovi macchinari, quindi venderanno i propri terreni, cercando fortuna altrove. Senza entrare nel merito degli impatti della rivoluzione agraria, basti sapere che tutto cio ebbe come risultato il formarsi di masse di contadini disoccupati, che si spostarono verso le citta alla ricerca di nuove forme di
reddito
. Conseguenza fu il loro inurbamento e l'assunzione presso i nuovi impianti
industriali
.
A questi grandi
processi migratori
si accompagnarono problematiche sociali (
poverta
, sfruttamento della manodopera infantile, ecc) e sanitarie (
epidemie
come il
colera
) di enorme rilievo, che portarono alla diffusione delle
ideologie socialiste
, allo sviluppo della disciplina urbanistica e all'adozione di leggi per risolvere i problemi collegati.
Questo primo processo spiega in gran parte il fenomeno dell'urbanesimo del XIX secolo, che tuttavia fu enormemente amplificato dagli altri due processi che distruggono il quadro del capitolo precedente.
Un secondo fattore che sconvolge il quadro precedente e la rivoluzione dei trasporti, contemporanea alla
rivoluzione industriale
, che porta anche allo sviluppo del sistema
ferroviario
.
Storicamente, grandezza e forma delle citta sono state determinate dal mezzo di trasporto dominante. Nelle citta preindustriali, questi erano i piedi, cui corrispondevano nuclei urbani di dimensioni ridotte.
Il trasporto su rotaia, con una velocita piu elevata, fornisce quindi un'ulteriore spinta ai processi in atto. A livello regionale collega fra di loro le citta di maggiori dimensioni, permettendo di vendere su mercati diversi i surplus di cibo, mentre a livello locale permette, grazie ai
tram
, spostamenti urbani piu veloci.
Il mezzo su rotaia, a livello urbano, collega soprattutto le aree residenziali con quelle lavorative, i grossi stabilimenti industriali.
Un terzo fattore e costituito dalle tecniche di conservazione dei cibo, come la conservazione in
latta
o la
refrigerazione
, che hanno ulteriormente contribuito a impedire il rischio di carestie, sostenendo la diffusione di varieta di cibo nei mercati.
Ricapitolando: l'urbanesimo e possibile laddove vi sia un aumento del surplus di cibo prodotto dalle campagne, ed e base per la rivoluzione industriale. Successivamente, la rivoluzione industriale stessa incrementa il processo in atto, con l'ulteriore aumento della produttivita dei campi, lo sviluppo delle reti di trasporto, che permettono un maggiore trasporto interno alle citta ma anche un collegamento fra citta diverse (quindi la creazione di mercati piu vasti che richiedono l'ampliamento delle industrie esistenti, un ulteriore incentivo all'urbanizzazione). Infine, le tecniche di conservazione del cibo agevolano le trasformazioni in atto.
Tuttavia, tutto questo non e indolore: l'urbanesimo e anche un processo che provoca disagi enormi, come le epidemie di colera (spesso i quartieri operai non avevano le piu elementari forme di sistemi
fognari
) o il degrado (si pensi alle
baraccopoli
e alle
workhouse
inglesi). Tutto questo crea il terreno per la diffusione delle ideologie socialiste, che nascono e si diffondono in ambiti urbani.
L'urbanizzazione, oltre a essere un fenomeno fisico di espansione della citta sulla campagna, e quindi anche un
fenomeno sociale
, di persone che abbandonano lo stile di vita delle campagne a favore di quello cittadino. Questo e particolarmente evidente nelle
seconde generazioni
.
Centro di
Toronto
La
ferrovia
ha avuto una notevole importanza nello sviluppo delle citta, ma questo sviluppo si sarebbe presto arrestato se non fosse stato accompagnato dallo sviluppo dei trasporti urbani. Da allora e cominciata una crescita impetuosa delle citta secondo due modelli differenti: quello "a cerchi concentrici" e quello "a macchia d'olio".
- cerchi concentrici: In questo caso gli edifici e in generale i quartieri si sviluppano e si dispongono intorno al centro, sfruttando ogni spazio disponibile per espandersi poi ordinatamente sempre piu in periferia.
- macchia d'olio: in questo caso la crescita e molto piu irregolare ed avviene soprattutto lungo le grandi vie di comunicazione (dove il tessuto produttivo e piu attivo).
Il primo importante mezzo di trasporto urbano fu il
tram
elettrico, che si diffuse nelle grandi citta nell'ultimo decennio del
XIX secolo
. Grazie a questo mezzo il raggio degli spostamenti aumento notevolmente e lungo la via tranviaria sorsero i quartieri popolari (quelli piu elevati restavano comunque al centro).
Poco dopo anche la
bicicletta
fece la sua comparsa ed ebbe subito una rapida diffusione tra i ceti popolari.
Ma il vero grande balzo in avanti si ebbe con la motorizzazione di massa (dopo la
seconda guerra mondiale
): grazie alle
automobili
si aprirono nuove prospettive sia al trasporto urbano sia al trasporto extraurbano. Molte citta crebbero a dismisura oltre le proprie periferie, inglobando non solo tutti gli spazi della campagna circostante ma anche i paesi e le piccole citta vicine.
Le citta si erano cosi trasformate in
metropoli
.
Nel 1800, solo 2 persone su 100 vivevano in citta; agli inizi del XX secolo 15 su 100; nel XXI secolo, piu della meta della popolazione vive in citta.
L'urbanesimo degli ultimi tempi e stata caratterizzata principalmente da un generale aumento delle metropoli: nel
1950
l'1% della popolazione abitava in una citta con piu di un milione di abitanti; adesso, l'8% vive in una citta milionaria. Da questo tipo di metropoli si e passato alla formazione di "giganti urbani" con piu di 10 milioni di abitanti: nel 1950 solo
New York
superava i 10 milioni di abitanti; oggi, sono 26 e alcune di esse hanno creato vaste regioni urbanizzate, le
megalopoli
(la
megalopoli atlantica
si estende per 740 km lungo la fascia costiera atlantica degli
Stati Uniti
; la
megalopoli
giapponese
per 500 km e raccoglie oltre 70 milioni di giapponesi).
Alcune megalopoli si presentano come territori ad alta densita di strutture e servizi, altre con vaste aree suburbane di poverta e con condizioni di vita miserevoli, queste ultime sono situazioni presenti principalmente nei
paesi in via di sviluppo
dell'
Asia
,
America Latina
e
Africa
.
Altro fenomeno legato ai processi d'inurbamento e il sorgere di citta o aree satelliti dedicati principalmente a funzioni amministrative, di uffici direzionali di grandi aziende e/o di centri commerciali: i centri direzionali.
Raggruppare in un unico luogo le funzioni amministrative e finanziarie di aziende e amministrazioni pubbliche vuole dare alcune risposte funzionali e organizzative:
ottimizzazione dei trasporti delle persone;
decongestiamento delle aree centrali cittadine;
ottenimento di sinergie con attivita e servizi limitrofi;
migliorare controllo e sicurezza;
miglioramento dell'immagine e della visibilita.
I centri direzionali sono sorti spesso in zone decentrate creando sobborghi satelliti con attivita prevalentemente diurna. Non e immediatamente verificabile se gli obiettivi posti sono stati raggiunti in toto o anche solo in parte.
Il parziale svuotamento delle funzioni amministrative delle citta ha posto il problema, a cui e seguito un dibattito non ancora concluso, della necessita e/o opportunita di una rivalutazione delle funzioni direzionali dei centri storici.
Le citta satelliti
(
new towns
)
si diffondono in Inghilterra a partire dalla fine degli anni quaranta del Novecento.
Nel passato - antico e piu prossimo - si erano avuti alcuni esempi di "citta nuove - citta ideali" con origine varia.
In alcuni casi i nuovi insediamenti sorgono a ridosso di aree produttive o centri di potere delocalizzato; in altri casi sorgono come centri residenziali. Alcuni esempi, piu o meno riusciti, possiamo vedere in:
Alessandria d'Egitto
,
Palmanova
,
Versailles
,
Tokyo
,
Hollywood
,
Le
new towns
inglesi costituiscono in questo campo una novita. Nascono con la caratteristica di voler essere delle vere e proprie citta al di fuori delle grandi aree urbane e pensate come
citta giardino
. Uno strumento per decongestionare, decentrare, creare un miglior sistema di vita.
Un fenomeno inverso, di portata assai minore, e rappresentato dal flusso di cittadini che si trasferiscono in luoghi ameni ovvero lontani dalle citta
[3]
.
- (
EN
)
Jean Gottmann
,
Megalopolis. The urbanized northeastern seaboard of the United States.
, in
Progress in Human Geography
, vol. 32, n. 3, New York, giugno 2008, pp. 441-444,
DOI
:
10.1177/0309132508089097
.
- Jean Gottmann
,
Megalopoli, funzioni e relazioni di una pluricitta
, Torino, Einaudi, 1970.