Herat
o
Her?t
(in
persiano
????
) e una citta dell'
Afghanistan
occidentale, capoluogo dell'
omonima provincia
e dell'
omonimo distretto
. Con circa 592 092 abitanti nel 2021, in maggioranza
persiani
, e la terza citta del paese per popolazione.
Situata al centro della fertile valle del fiume
Hari Rud
, a sud dell'
Hindu Kush
, nel corso della sua lunga storia e stata al centro delle tradizionali
vie commerciali
tra
Europa
,
Medio Oriente
ed
Asia
e le vie di collegamento con la
Russia
, l'
India
e l'
Iran
, oltre che con le citta di
Kabul
e
Kandahar
, la rendono strategicamente importante sia da un punto di vista economico-commerciale che militare.
Citata nell'
Avest?
e tra i tributari dell'
Impero achemenide
la citta fu ricostruita sotto il nome di Alessandria d'Aria per sostituire la citta di
Artacoana
come capitale della
regione
fino alla conquista da parte dei musulmani nel 652 e poi dei Mongoli nel 1222, che la distrussero prima sotto
Gengis Khan
e poi sotto
Tamerlano
. Nell'
Impero timuride
Herat rinacque come capitale e divenne un importante centro per le arti e le scienze fino all'inizio del XVI secolo, quando passo nelle mani dei
Safavidi
. Fu conquistata dagli afghani nel 1717 anche se i persiani tentarono due volte invano di riprenderne il possesso nella prima meta del XIX secolo.
Gran parte della popolazione e di religione
musulmana
sunnita
sebbene siano presenti una colonia commerciale indu e numerosi gruppi ebrei. La citta e circondata da una cinta muraria di origini molto antiche, restaurata tra il 1884 e il 1887 e tra il 1903 e il 1904, ed e dominata da una cittadella, il cui nucleo originario risalirebbe alla conquista di
Alessandro Magno
.
Herat nel 2009
Her?t prende il suo nome dal principale fiume della regione, lo Hari Rud, e i suoi abitanti figurano tra i popoli tributari dell'
Impero achemenide
. Nel
330 a.C.
Alessandro Magno
fondo sul luogo dell'insediamento
Alessandria d'Aria
e vi costrui la cittadella;
[1]
la provincia divenne quindi parte dell'
impero seleucide
, fino alla conquista
partica
nel
167 a.C.
Sotto i
Sasanidi
la citta figurava tra i dodici capoluoghi dell'impero. Intorno al
430
a Her?t era presente una comunita di
cristiani
con un vescovo
nestoriano
. Negli ultimi due secoli del dominio sasanide la citta assunse un'importanza strategica a causa delle continue guerre tra la Persia e i
popoli nomadi
dell'
Asia centrale
. Fu dopo la
conquista araba
comunque che Her?t conobbe il suo periodo migliore.
Divenuta parte del
califfato
fino all'
809
, passo poi sotto il dominio dei
Tahiridi
, dei
Saffaridi
e dei
Ghaznavidi
, fino a divenire parte dell'
impero corasmio
(Khw?rezmsh?h) nel
XII secolo
. In questo periodo Her?t divenne un importante centro per la produzione di oggetti in metallo, specialmente in
bronzo
, spesso decorati con preziosi inserti di metalli pregiati.
Caduta sotto il dominio dei
mongoli
, la citta fu distrutta due volte, prima da
Gengis Khan
e poi da
Tamerlano
. Fu comunque ricostruita da suo figlio
Sh?h Rukh
e assunse grande importanza durante il
periodo timuride
. Alla fine del
XV secolo
fu costruito il grandioso insieme degli edifici della
mu?all?
(con diversi
minareti
) durante il regno di
Gawhars?h??d bt G?h?iy?t?h? al-d?n Tark?h??n
, il cui complesso funerario rappresenta uno dei grandi monumenti dell'architettura timuride.
In questo periodo inizio la produzione di splendidi e rinomati
tappeti
che prosegui fino all'inizio del
XVIII secolo
, caratterizzati da decorazioni floreali impreziosite da figure animali.
[2]
Dopo la conquista da parte di
Shah Isma'il I
, nel
XVI secolo
Her?t entro a far parte dei domini
safavidi
. Nel
1750
fu presa da
Ahmad Shah Durrani
e divenne parte dell'
impero afghano
. Durante il
XIX secolo
la citta fu contesa da Afghani e Iraniani, aizzati da
russi
e
britannici
che svolgevano il loro
Grande Gioco
, finche
Dost Mohammad Khan
la pose definitivamente entro i confini afghani. E a questo periodo che risale la distruzione del complesso della
mu?all?
da parte dei Britannici, che volevano una linea di tiro pulita per la loro artiglieria nel caso di un'invasione russa (che non avvenne mai).
Lo scrittore inglese
Robert Byron
tra il 1933 e il '34 intraprese un lungo viaggio tra l'
Iran
e l'
Afghanistan
visitando diverse localita e descrivendone le condizioni di vita ma soprattutto in merito alle architetture. Questo diario di viaggio si chiama
La via per l'Oxiana
. Di Herat lascia parecchie descrizioni legate ai numerosi monumenti.
≪La strada che dalla
Persia
porta a Herat segue da presso le montagne fino all'incrocio con la strada di Kushk, e di qui comincia a scendere verso la citta. Siamo arrivati in una notte buia, anche se c'erano le stelle. E sempre misterioso, questo tipo di notte; in un paese sconosciuto, dopo l'incontro con le selvagge guardie di frontiera, ha prodotto in me un'eccitazione come raramente ho provato. La strada si e addentrata di colpo in una foresta di ciminiere giganti, i cui contorni neri cambiavano posizione sul cielo stellato al nostro passaggio.≫
La cittadella di Herat
Riguardo alla cittadella fortificata scrive:
≪Il prospetto settentrionale consiste di un massiccio bastione lungo circa quattrocento metri, intervallato dalle sporgenze delle torri semicircolari. Di queste, quella all'estremita occidentale ha un motivo di mattoni azzurri inseriti nella superficie di terra secca, una combinazione di materiali insolita, che autorizza a pensare che almeno questa torre risalga alla ricostruzione di
Shah Rukh
. Dopo averla esaminata, sono ritornato all'angolo piu distante della piazza d'armi cintata che separa la cittadella dalla citta nuova per fare una fotografia. Mi sono cosi trovato nei pressi di un parco d'artiglieria di una ventina di pezzi, che a distanza poteva sembrare una discarica di vecchi carrozzini per bambini.≫
- (
EN
)
Herat.
, su
iranicaonline.org
.
URL consultato il 12 ottobre 2012
.
: articolo dalla edizione online della '
Encyclopædia Iranica
'.
- Herat
, su
Treccani.it ? Enciclopedie on line
,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana
.
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- Ernst Kuhnel e Virginia Vacca,
HER?T
, in
Enciclopedia Italiana
,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana
, 1933.
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- (
EN
)
Her?t
/
Her?t (altra versione)
, su
Enciclopedia Britannica
, Encyclopædia Britannica, Inc.
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