Jules Henri Poincare
(
/????i pw??ka??e/
;
Nancy
,
29 aprile
1854
?
Parigi
,
17 luglio
1912
) e stato un
matematico
,
fisico
e
filosofo
francese
, che si e occupato anche di struttura e metodi della
scienza
.
Fisico teorico
, viene considerato un enciclopedico e in
matematica
l'ultimo universalista
, dal momento che eccelse in tutti i campi della disciplina nota ai suoi giorni.
Diede molti contributi originali alla matematica pura, alla
matematica applicata
, alla
fisica matematica
e alla
meccanica celeste
. A lui si deve la formulazione della
congettura di Poincare
, uno dei piu famosi problemi in matematica. Nelle sue ricerche sul
problema dei tre corpi
, fu il primo a scoprire un sistema caotico deterministico, ponendo in tal modo le basi della moderna
teoria del caos
. Viene inoltre considerato uno dei fondatori della
topologia
.
Poincare introdusse il moderno
principio di relativita
e fu il primo a presentare le
trasformazioni di Lorentz
nella loro moderna forma simmetrica. Completo le trasformazioni concernenti la velocita relativistica, che trascrisse in una lettera a
Lorentz
nel 1905, ottenendo cosi la perfetta invarianza delle
equazioni di Maxwell
, un passo importante nella formulazione della teoria della
relativita ristretta
. Introdusse l'importante
gruppo matematico
che porta il suo nome.
Era zio materno del matematico e storico della scienza
Pierre Boutroux
.
Poincare nacque il 29 aprile 1854 nei dintorni di Cite Ducale, presso
Nancy
, nell'ambito di una famiglia influente (Belliver, 1956). Il padre, Leon Poincare (1828?1892) fu professore di medicina all'
Universita di Nancy
(Sagaret, 1911). La sorella minore Alina sposo il filosofo spiritualista
Emile Boutroux
. Un altro membro notevole della famiglia fu il cugino
Raymond Poincare
, che sarebbe divenuto
Presidente della Repubblica Francese
dal 1913 al 1920, e un membro onorario dell'
Academie francaise
.
[1]
Durante la sua infanzia cadde a lungo malato di
difterite
e ricevette un'istruzione speciale dalla madre, Eugenie Launois (1830?1897).
Nel 1862 entro al Liceo di Nancy (oggi ribattezzato Liceo Henry Poincare in suo onore, cosi come l'Universita di Nancy). In tale scuola trascorse undici anni e durante questo periodo dimostro di essere uno dei migliori allievi in tutte le materie di studio: in particolare eccelleva in composizione scritta. Il suo insegnante di matematica lo descriveva come un "mostro in matematica" e vinse i primi premi ai concorsi tra i migliori studenti dei licei francesi. Le sue materie deboli erano musica ed educazione fisica, dove era descritto come "nella media" (O'Connor et al., 2002). Comunque, la vista debole e la tendenza alla distrazione possono spiegare tali difficolta (Carl, 1968). Ottenne il diploma liceale nel 1871 come
baccalaureato
in lettere e scienze.
Durante la
guerra franco-prussiana
del 1870 egli presto servizio con il padre nel corpo di soccorso medico.
Poincare entro all'
Ecole polytechnique
nel 1873. Qui ebbe come insegnante di matematica
Charles Hermite
, continuo a eccellere e pubblico il suo primo trattato (
Demonstration nouvelle des proprietes de l'indicatrice d'une surface
) nel 1874. Si laureo nel 1875 o 1876. Prosegui gli studi presso l'Ecole des Mines, continuando a studiare matematica oltre che ingegneria mineraria e conseguendo la laurea in ingegneria nel marzo 1879.
Dopo la laurea all'Ecole des Mines, entro nella Societa Mineraria come ispettore della regione di
Vesoul
, nel Nordest della Francia. Era sul posto durante il disastro di
Magny
nell'agosto 1879, ove persero la vita 18 minatori. Espleto le indagini ufficiali nell'incidente in un modo assai coinvolto e umanitario.
Nello stesso tempo, Poincare si stava preparando per il dottorato in scienze e matematica sotto la supervisione di
Charles Hermite
. La sua tesi di dottorato riguardo il campo delle
equazioni differenziali
e si intitolava
Sulle proprieta delle funzioni finite per le equazioni differenziali
. Poincare ravviso un nuovo modo di studiare le proprieta di queste equazioni. Non solo affronto il problema di determinare l'integrale di tali equazioni, ma anche fu il primo a studiarne le proprieta geometriche. Capi che potevano essere utilizzate per costruire un modello del comportamento dei multi-corpi in moto libero nel
sistema solare
. Poincare si laureo all'Universita di Parigi nel 1879.
Poco dopo questa laurea gli fu offerto un posto come lettore junior presso l'
Universita di Caen
, ma non abbandono mai la sua carriera mineraria per l'insegnamento. Egli lavoro al Ministero dei Servizi Pubblici come ingegnere responsabile dello sviluppo delle ferrovie del Nord della Francia dal 1881 al 1885 e successivamente divento ingegnere capo della Societa Mineraria nel 1893 e ispettore generale nel 1910.
A partire dal 1881, e per il resto della sua carriera, fu insegnante all'
Universita di Parigi
(la
Sorbona
). Inizialmente fu nominato "maestro di conferenze di analisi" (professore associato di analisi) (Sageret, 1911); successivamente occupo il posto di insegnante di meccanica fisica e sperimentale, fisica matematica, teoria delle probabilita, meccanica celeste e astronomia.
Nello stesso 1881 Poincare sposo Poulain d'Andecy, ed ebbero quattro figli: Jeanne (nata 1887), Yvonne (nata 1889), Henriette (nata 1891), e Leon (nato 1893).
Nel 1887, a 32 anni, Poincare divenne membro dell'
Accademia francese delle scienze
. Di tale accademia divenne presidente nel 1906, e nel 1909 divenne membro dell'
Academie francaise
.
Nel 1887 vinse il concorso matematico indetto da
Oscar II
, Re di Svezia, per la risoluzione del problema a tre corpi che riguardava il moto libero dei molti-corpi in orbita (v. paragrafo Il problema dei tre corpi).
Nel 1893 Poincare fece parte del
Bureau des Longitudes
, ove si occupo del problema della sincronizzazione dell'orario nel mondo. Nel 1897 riporto una soluzione infruttuosa per rendere decimale la misura circolare e quindi il tempo e la
longitudine
(v. Galison 2003). Fu questo che lo porto a considerare il problema di stabilire i fusi orari e la sincronizzazione temporale tra corpi in moto relativo tra loro (v. paragrafo Lavori sulla relativita).
Nel 1899, e di nuovo nel 1904 con maggiore successo, intervenne nell'affare
Alfred Dreyfus
, un ufficiale ebreo dell'esercito francese accusato di tradimento da commilitoni antisemiti. Poincare attacco le pseudo argomentazioni scientifiche mosse contro Dreyfus.
Nel 1912 si sottopose a un intervento chirurgico per un problema alla prostata e mori successivamente per embolia il 17 luglio 1912, a Parigi; aveva 58 anni. E ora sepolto presso la cappella della famiglia Poincare nel
Cimitero di Montparnasse
, Parigi. Nel 2004 il Ministro francese per l'Educazione, Claude Allegre, ha proposto che Poincare sia sepolto nel
Pantheon
di Parigi, che e riservato solo ai francesi piu importanti.
[2]
Poincare ebbe due importanti studenti di dottorato all'Universita di Parigi,
Louis Bachelier
(1900) e
Dimitrie Pompeiu
(1905).
[3]
Poincare diede molti importanti contributi in svariati campi della matematica pura e applicata come:
meccanica celeste
,
meccanica dei fluidi
,
ottica
,
elettricita
,
telegrafia
,
elasticita
,
termodinamica
,
teoria del potenziale
, l'allora nascente
teoria della relativita
e
cosmologia
.
Fu anche un divulgatore di matematica e fisica e scrisse parecchi libri per il pubblico piu ampio.
Tra le materie a cui contribui maggiormente si segnalano:
Il problema della soluzione generale al moto di piu di due corpi orbitanti nel sistema solare aveva eluso i matematici sin dal tempo di
Newton
. Inizialmente era noto come il
problema dei tre corpi
e poi piu tardi come il
problema degli n-corpi
, dove "n" sta a indicare un numero maggiore di due oggetti orbitanti. Il problema degli n-corpi alla fine del XIX secolo veniva considerato una delle maggiori sfide scientifiche. Anzi, nel 1887, in onore del sessantesimo compleanno, Oscar II, Re di Svezia, consigliato da
Gosta Mittag-Leffler
, istitui un premio per chi avesse trovato la soluzione al problema. L'annuncio era piuttosto specifico:
≪Dato un sistema di un numero arbitrario di masse puntiformi che si attraggono l'un l'altra in accordo alla legge dell'inverso del quadrato di Newton, con l'ipotesi che non vi siano masse che collidono, cerca di trovare una rappresentazione delle coordinate di ogni massa come una serie in una variabile, che sia una funzione nota del tempo, e che per tutti i valori
converga uniformemente
.≫
Nel caso il problema non fosse stato risolto, ogni altro contributo importante alla meccanica celeste sarebbe stato considerato degno di vincere il premio. Il premio fu assegnato a Poincare, sebbene egli non avesse risolto il problema. Uno dei giudici, il noto
Karl Weierstrass
, disse,
"Questo lavoro non si puo proprio considerare la soluzione completa del problema proposto, tuttavia e di una tale importanza che la sua pubblicazione inaugurera una nuova era nella storia della meccanica celeste."
(La prima versione del suo contributo conteneva persino un errore grave; per maggiori dettagli si veda l'articolo di Diacu
[6]
). La versione pubblicata conteneva notevoli idee che portarono in seguito allo sviluppo della teoria del caos. Il problema originale fu poi risolto da
Karl Frithiof Sundman
per
n
= 3 nel 1912 e fu generalizzato al caso di
n
> 3 da
Qiudong Wang
negli anni 1990.
Il lavoro di Poincare presso il Bureau des Longitudes su come stabilire i fusi orari internazionali lo porto a considerare come potessero essere sincronizzati gli orologi nelle varie parti del mondo, in moto a diverse velocita relative rispetto allo spazio assoluto (o all'"etere luminifero"). Nello stesso tempo il fisico teorico olandese
Hendrik Lorentz
stava sviluppando la teoria di Maxwell per tenere conto del moto delle particelle cariche ("elettroni" o "ioni") e della loro interazione con la radiazione. Lorentz nel 1895 aveva introdotto una quantita ausiliaria (senza darne un'interpretazione fisica) chiamata "tempo proprio"
, dove
e aveva introdotto l'ipotesi della contrazione della lunghezza allo scopo di spiegare il fallimento degli esperimenti di ottica e di elettricita volti a individuare il moto relativo all'etere (vedi
esperimento di Michelson-Morley
).
[7]
Poincare fu un costante interprete (e a volte amichevolmente critico) della teoria di Lorentz; infatti sul piano gnoseologico era interessato al "significato piu profondo" e cosi facendo pervenne a molti risultati che sono ora associati alla teoria della relativita speciale. In
The Measure of Time
(1898), tratto la difficolta di stabilire la simultaneita a distanza e concluse che si potesse stabilire per convenzione. Egli asseri anche che gli scienziati dovevano porre la costanza della velocita della luce come
postulato
per dare alla teoria fisica la forma piu semplice.
[8]
Sulla base di queste assunzioni nel 1900 si occupo della "meravigliosa invenzione" di Lorentz del tempo proprio e preciso che essa era necessaria quando orologi in moto sono sincronizzati scambiandosi segnali di luce che viaggiano alla stessa velocita in entrambe le direzioni in un sistema di riferimento in moto.
[9]
Principio di relativita ristretta e trasformazioni di Lorentz
[
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Poincare tratto il "principio del moto relativo" in due quaderni del 1900
[9]
[10]
e lo chiamo
principio di relativita
nel 1904; tale principio afferma che nessun esperimento di meccanica o di elettromagnetismo puo discriminare tra uno stato di moto uniforme e uno stato di quiete.
[11]
Nel 1905 Poincare scrisse a Lorentz sul suo lavoro del 1904, considerandolo come un "lavoro della massima importanza". Nella lettera metteva in evidenza un errore che Lorentz aveva commesso applicando le sue trasformazioni a una delle equazioni di Maxwell; inoltre affrontava il problema del fattore di dilatazione temporale.
[12]
In una seconda lettera a Lorentz, Poincare diede la sua spiegazione sul perche il fattore di dilatazione temporale di Lorentz fosse corretto: era necessario che la trasformazione di Lorentz formasse un gruppo e formulo quella che e oggi nota come legge di composizione della velocita relativistica.
[13]
Poincare in seguito spedi un quaderno al congresso dell'
Accademia delle scienze francese
di Parigi del 5 giugno 1905 a cui erano rivolte tali pubblicazioni. Nella versione pubblicata scriveva
[14]
:
≪Il punto essenziale, stabilito da Lorentz, e che le equazioni del campo elettromagnetico non vengono alterate da una certa trasformazione (che chiamero trasformazione di Lorentz) della forma:
- ≫
Egli inoltre mostrava che la funzione arbitraria
deve avere valore unitario per tutti gli
(Lorentz aveva posto
seguendo un'altra strada) per fare in modo che le trasformazioni formino un gruppo. In una versione ampliata del quaderno del 1906 Poincare affermo che la combinazione
e
invariante
. Noto che la trasformazione di Lorentz e di fatto una rotazione nello spazio quadridimensionale attorno all'origine introducendo
come quarta coordinata immaginaria, e uso una forma primitiva del
quadrivettore
.
[15]
Il tentativo di Poincare di riformulare la meccanica nello spazio quadrimensionale fu rifiutato da lui stesso nel 1907, perche riteneva che la traduzione della fisica nel linguaggio della metrica quadrimensionale richiedesse troppo sforzo per un beneficio esiguo.
[16]
Cosi fu
Hermann Minkowski
a sviluppare le conseguenze della sua notazione del 1907.
Come altri prima di lui, Poincare (1900) scopri la relazione tra massa ed energia elettromagnetica. Studiando la discrepanza fra
principio di azione e reazione esteso
e la teoria dell'etere di Lorentz, egli cerco di determinare se il
centro di gravita
si muove ancora a velocita costante in presenza di campi elettromagnetici.
[9]
Noto che il principio di azione e reazione si applica non solo alla materia, ma che il campo elettromagnetico ha una propria quantita di moto. Poincare concluse che l'energia del campo elettromagnetico di un'onda elettromagnetica si comporta come un
fluido
fittizio avente una densita di massa pari a
E/c²
. Se il centro di massa e definito sia dalla massa della materia sia da quella del fluido fittizio, e se il fluido fittizio e indistruttibile - ovvero non e ne creato ne distrutto - allora il centro di massa si muove di moto uniforme. Ma l'energia elettromagnetica si puo convertire in altre forme di energia. Cosi Poincare assunse che esiste un'energia di fluido non elettrico in ogni punto dello spazio, che porta con se una massa proporzionale all'energia, e che l'energia elettromagnetica puo essere trasformata in essa. Cosi il movimento del centro di massa si mantiene uniforme. Poincare disse che non si doveva essere troppo sorpresi da cio, dal momento che si trattava di assunzioni matematiche.
Tuttavia la soluzione di Poincare portava a un paradosso quando si cambiava il sistema di riferimento: se un oscillatore hertziano irraggia in una certa direzione, subira un
rinculo
a causa dell'inerzia del fluido fittizio. Poincare applico una spinta di Lorentz (dell'ordine di v/c) al riferimento della sorgente in moto e noto che la conservazione dell'energia valeva per entrambi i riferimenti, mentre la conservazione del momento veniva violata. Questo avrebbe consentito il
moto perpetuo
, un concetto che egli aborriva. Le leggi della natura sarebbero state diverse al cambiare del sistema di riferimento e il principio di relativita non sarebbe stato piu valido. Quindi asseri che anche in questo caso ci doveva essere un altro meccanismo di compensazione nell'etere.
Poincare stesso ritorno sull'argomento in una sua conferenza al Congresso dell'Esposizione universale di
Saint Louis
del 1904.
[11]
In questa circostanza (e piu tardi anche nel 1908) rifiuto
[17]
la possibilita che l'energia potesse avere una massa e anche la possibilita che il moto nell'etere potesse compensare i problemi sopra menzionati:
(
EN
)
≪The apparatus will recoil as if it were a cannon and the projected energy a ball, and that contradicts the principle of Newton, since our present projectile has no mass; it is not matter, it is energy. [..] Shall we say that the space which separates the oscillator from the receiver and which the disturbance must traverse in passing from one to the other, is not empty, but is filled not only with ether, but with air, or even in inter-planetary space with some subtile, yet ponderable fluid; that this matter receives the shock, as does the receiver, at the moment the energy reaches it, and recoils, when the disturbance leaves it? That would save Newton's principle, but it is not true. If the energy during its propagation remained always attached to some material substratum, this matter would carry the light along with it and Fizeau has shown, at least for the air, that there is nothing of the kind. Michelson and Morley have since confirmed this. We might also suppose that the motions of matter proper were exactly compensated by those of the ether; but that would lead us to the same considerations as those made a moment ago. The principle, if thus interpreted, could explain anything, since whatever the visible motions we could imagine hypothetical motions to compensate them. But if it can explain anything, it will allow us to foretell nothing; it will not allow us to choose between the various possible hypotheses, since it explains everything in advance. It therefore becomes useless.≫
(
IT
)
≪L'apparato rinculera come se fosse un cannone e l'energia sparata una palla; cio contraddice il principio di Newton, dal momento che il nostro proiettile non ha massa, essendo energia e non materia. [..] Dovremmo dire che lo spazio che separa l'oscillatore dal ricevitore, e che la perturbazione deve attraversare, non e vuoto, ma riempito non solo dall'etere ma da aria, o addirittura nello spazio interplanetario da qualche sottile seppur ponderabile fluido; tale materia subisce il colpo, come pure il ricevitore, nel momento in cui l'energia lo raggiunge e poi rincula quando la perturbazione l'abbandona? Se cosi fosse, il principio di Newton sarebbe rispettato, ma non e cosi. Se l'energia durante la sua propagazione rimanesse legata sempre ad un qualche substrato materiale, la materia porterebbe con se la luce e Fizeau ha mostrato, almeno per l'aria, che non puo accadere nulla del genere. Michelson e Morley hanno confermato cio. Dovremmo anche supporre che i moti della materia vera e propria siano esattamente compensate da quelli dell'etere, ma cio condurrebbe alle stesse considerazioni esposte poco fa. Il principio, se cosi interpretato, spiegherebbe tutto, dal momento che quali che siano i moti visibili, potremmo immaginarci moti ipotetici per compensarli. Ma se questo potesse spiegare tutto, non potremmo prevedere nulla; non ci consentirebbe cioe di scegliere tra varie ipotesi, visto che spiega ogni cosa a priori. Diverrebbe inutile.≫
Poincare si occupo anche di altri due effetti inspiegabili:
- la non conservazione della massa desunta dalla massa variabile di Lorentz
, la teoria di
Max Abraham
sulla massa variabile e gli esperimenti di
Walter Kaufmann
sulla massa degli elettroni in moto rapido;
- la non conservazione dell'energia negli esperimenti con il
radio
di
Marie Curie
.
Fu il concetto di
Albert Einstein
dell'equivalenza massa?energia (1905), secondo cui un corpo che irradia energia o calore perde una quantita di massa pari a
a risolvere il paradosso di Poincare
[18]
, senza ricorrere ad alcun meccanismo di compensazione mediato dall'etere.
[19]
L'oscillatore hertziano perde massa nel processo di emissione e la quantita di moto si conserva in ogni sistema di riferimento. Comunque, per quanto riguarda la soluzione del problema del centro di gravita, Einstein noto che la formulazione di Poincare e la propria del 1906 erano matematicamente equivalenti.
[20]
La prima relazione di Einstein sulla relativita fu pubblicata tre mesi dopo il breve studio di Poincare,
[14]
ma prima della versione ampliata dello stesso.
[15]
Essa si basava sul principio di relativita per ricavare le trasformazioni di Lorentz e per la sincronizzazione degli orologi usava una procedura simile a quella descritta da Poincare (1900), ma era notevole il fatto che a questa non facesse alcun riferimento. Da parte sua Poincare non cito mai il lavoro di Einstein sulla
relativita ristretta
. Einstein cito Poincare nel testo di una conferenza del 1921 intitolata
Geometrie und Erfahrung
a proposito di
geometrie non euclidee
, ma non in relazione alla relativita speciale. Qualche anno prima della sua morte Einstein dichiaro che Poincare era stato uno dei pionieri della relativita, dicendo che "Lorentz aveva riconosciuto che la trasformazione che porta il suo nome e essenziale per l'analisi delle equazioni di Maxwell, e Poincare aveva ulteriormente approfondito questo punto di vista..."
[21]
Poincare aveva punti di vista filosofici opposti a quelli di
Bertrand Russell
e
Gottlob Frege
, che ritenevano la matematica una branca della
logica
. Poincare era in netto disaccordo, reputando che fosse l'
intuizione
la vita della matematica. Egli fornisce un interessante punto di vista nel suo libro
Scienza ed ipotesi
:
- Per un osservatore superficiale, la verita scientifica si colloca oltre la possibilita del dubbio, la logica della scienza e infallibile, e se gli scienziati talvolta sono in errore, questo accade solo a causa di una loro sbagliata applicazione delle sue regole.
Poincare credeva che l'
aritmetica
fosse una disciplina sintetica. Riteneva che gli
assiomi di Peano
non potessero essere dimostrati in modo non circolare mediante il principio di induzione (Murzi, 1998), e quindi che l'aritmetica fosse a priori sintetica e non analitica. Poincare proseguiva dicendo che la matematica non poteva essere dedotta dalla logica dal momento che non e analitica. Le sue idee erano vicine a quelle di
Immanuel Kant
(Kolak, 2001, Folina 1992). Egli inoltre non accettava la teoria degli insiemi di
Georg Cantor
, rifiutando il suo utilizzo di definizioni impredicative.
Tuttavia egli non condivideva le idee di Kant nell'indagine critica della conoscenza e della matematica. Ad esempio, in geometria, Poincare credeva che la struttura degli spazi non euclidei potesse essere conosciuta analiticamente. Egli riteneva che la convenzione svolgesse un ruolo molto importante in fisica. Il suo punto di vista divenne noto come "
convenzionalismo
". Poincare credeva che la prima legge di Newton non fosse di natura empirica, ma fosse un'assunzione di base convenzionale per la meccanica. Reputava anche che la geometria dello spazio fisico fosse convenzionale. Egli prese in considerazione esempi nei quali o la geometria dei campi fisici o i gradienti di temperatura possono essere modificati o descrivendo uno spazio non euclideo misurato mediante regoli rigidi, o usando uno spazio euclideo nel quale i regoli vengono dilatati o contratti da una distribuzione variabile del calore. Tuttavia Poincare pensava che noi siamo tanto abituati alla geometria euclidea che preferiremmo cambiare le leggi fisiche per mantenerla, piuttosto che servirci di una geometria fisica non euclidea.
Le abitudini lavorative di Poincare sono state paragonate a quelle di un'ape che vola di fiore in fiore. Poincare era interessato al modo in cui la propria mente lavorava; egli studiava le proprie abitudini e nel 1908 tenne una conferenza all'Istituto di Psicologia Generale di Parigi su quanto aveva osservato su se stesso.
Il matematico
Gaston Darboux
sosteneva che egli fosse un intuitivo, adducendo come ragione il fatto che egli operava molto spesso mediante rappresentazione visiva. Poincare non si preoccupava molto di essere rigoroso e non amava la logica. Credeva che la logica non fosse un modo di inventare, ma un modo di strutturare le idee, anzi riteneva che la logica limitasse le idee.
L'organizzazione mentale di Poincare ha interessato, oltre che egli stesso, anche E. Toulouse, uno psicologo del Laboratorio di Psicologia della Scuola di Studi superiori di Parigi. In un libro del 1910 intitolato
Henri Poincare
, Toulouse ha discusso lo schema di attivita che egli seguiva con regolarita.
- Lavorava ogni giorno per brevi periodi che ogni giorno cadevano nelle stesse ore. Si dedicava alle ricerche matematiche per quattro ore al giorno dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Leggeva articoli scientifici piu tardi nella serata.
- Il suo modo di affrontare un problema consisteva nel risolverlo in modo completo nella sua mente e successivamente nel redigere su carta la presentazione dell'intero problema.
- Era ambidestro, ma molto miope.
- La sua capacita di visualizzare quello che ascoltava risultava particolarmente utile quando assisteva a seminari e conferenze, in quanto la sua vista era tanto debole da non consentirgli di vedere con chiarezza quello che l'espositore scriveva sulla lavagna.
Queste capacita erano bilanciate in una certa misura dalle sue debolezze:
- Era fisicamente goffo e inetto sul piano artistico.
- Era sempre di fretta e non amava ritornare su quanto fatto per effettuare modifiche o correzioni.
- Non ha mai dedicato un lungo periodo a un problema, in quanto pensava che il proprio subconscio avrebbe continuato a elaborare il problema mentre lui elaborava consciamente un altro problema.
Inoltre Toulouse rilevo che molti matematici procedevano da principi gia consolidati, mentre Poincare per ogni problema partiva da principi di base (v. Biography su
MacTutor
).
Il suo metodo di pensare viene ben descritto dal seguente brano:
- "
Habitue a negliger les details et a ne regarder que les cimes, il passait de l'une a l'autre avec une promptitude surprenante et les faits qu'il decouvrait se groupant d'eux-memes autour de leur centre etaient instantanement et automatiquement classes dans sa memoire.
" ("Abituato a trascurare i dettagli e a guardare solo le cime, passava da una vetta all'altra con una velocita sorprendente e i fatti che egli scopriva si raggruppavano essi stessi intorno al loro centro e si organizzavano istantaneamente e automaticamente nella sua memoria.") Belliver (1956).
Hanno il suo nome
- (
FR
)
Lecons sur la theorie mathematique de la lumiere
, Paris, Carre, 1889.
- (
FR
)
Solutions periodiques, non-existence des integrales uniformes, solutions asymptotiques
, vol. 1, Paris, Gauthier-Villars, 1892.
- (
FR
)
Methodes de mm. Newcomb, Gylden, Lindstedt et Bohlin
, vol. 2, Paris, Gauthier-Villars, 1893.
- (
FR
)
Invariants integraux, solutions periodiques du deuxieme genre, solutions doublement asymptotiques
, vol. 3, Paris, Gauthier-Villars, 1899.
- (
FR
)
Oscillations electriques
, Paris, Carre, 1894.
- (
FR
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Valeur de la science
, Paris, Flammarion, 1900.
- (
FR
)
Electricite et optique
, Paris, Carre & Naud, 1901.
- (
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Science et l'hypothese
, Paris, Flammarion, 1905.
- (
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Thermodynamique
, Paris, Gauthier-Villars, 1908.
- (
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Dernieres pensees
, Paris, Flammarion, 1913.
- La Scienza e l'Ipotesi
(1902). Edizione italiana: Bari, Dedalo, 1989. Traduzione G. Porcelli.
- Il valore della scienza
(1905). Edizione italiana: Firenze, La Nuova Italia, 1994. A cura di G. Polizzi, traduzione F. Albergamo e G. Polizzi.
- Scienza e metodo
(1908). Edizione italiana: Torino, Einaudi, 1997. A cura di C. Bartocci.
- Geometria e caso. Scritti di matematica e fisica
. Edizione italiana: Torino, Bollati Boringhieri. A cura di C. Bartocci.
- Ultimi pensieri
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Theorie des tourbillons
, Sceaux, Edition Jacqus Gabay, 1990
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- (
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Electricite et optique. La lumiere et les theories electro-dynamiques : lecons professees a la Sorbonne en 1888, 1890 et 1899 (2e edition revue et completee)
, Paris, Georges Carre et C. Naud Editeurs, 1901.
URL consultato il 12 novembre 2022
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La theorie de Maxwell et les oscillations hertziennes : la telegraphie sans fil
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, Paris, 1907.
URL consultato il 12 novembre 2022
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Lecons de mecanique celeste : professees a la Sorbonne. Tome 2, Partie 2
, 1905 - 1910.
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Thermodynamique : lecons professees pendant le premier semestre 1888-89 (2e ed. revue et corrigee)
, Paris, Gauthier-Villars, Imprimeur-Libraire du Bureau des Longitudes, de l'Ecole Polytechnique, 1908.
URL consultato il 12 novembre 2022
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